RhodbiJ, il Tians,·aal e l'Or.1.ngc si put• 1asst' fino al Capo. Il mov·mc-o;-o i.1rcbbe J.\ 0\•mu10 con lcnrczu mcmrt si verifica- \'ilno C2mbiamenti di clima per cui s, tappr~tarono pianic o animali ora scomparsi o migrati ahro,•e. Set-ne di c:m:ia o di gucm, o :rnche figure isolate di uomini o animali sono i soggeui più frequenti delle pitture. I colori us.aci furono il rosso cupo, il bruno, il giallo, il turchino. il nero e qualche volta il bianco, ouenu1i da soscanic minerali e impasmi con la linfa lattiginosa delle ruforbie t'ft• cht" capace di indurire e assicurare inddinita durata al dipimo. Spesso ·le raffigurazioni sono sovrapposte formando come un p.ilinscs10. Ignote:' sono le ragioni per rui i Boscimani coprirono di di~gni le rocce. Può supporsi che per loro discgn-1re abbia significato scrivere, onde serbare ricordo di una caccia e di un avvenimcmo s<r.1.ordinario, ma non è improbabile un motivo diverso e dirci più profondo. Non certo quei rudi a.rtisii praiicarono l'arte per l"ar1e, a caso, nei rari :nomemi di riposo di una vita randagia. Do- ,.t'rono invece csisierc disegnatori di pro• fcs.sione e considenni assai utili nelle tribù in rapporto alle superstizioni e crcdcnu influenunti la vita di ogni primitivo. Nelle raffiguruioni rupestri boscimane, comunque, si ha una simpatica e orm:ti unici prova della vivacicà di spirito go· dota in passato da una razza che l'egoismo degli Europei, come vedremo, ha cond-1nna(O a perire. Una dura realtà, di cui parlo amtiamemc in un mio volume di viaggio " D.d C11po al Ctiir-o ., pubblica10 a Firenze nel 19:H, deve difaui riconoscersi a riguardo Jci Boscìmani. Gii nel XVII secolo, all'arrivo dc( primi coloni bianchi nell'Africa Meridionale, i Boscìmani erano st.tti decimati dagli Ouemoui e d.1.i Banru e respinti nelle zone di peggiore abiu.bifoà. La loro situazione divenne ancor più critica con gli l:u1opci perchè quesii prese• ro a disuug.i;cre l:i sclv;1ggina e a ocr;upare cuui i luoghi con acqua. In caso di protosca si rispose con fucilate e massacri che:' i coloni considerarono un dovere per "1lporre la propria civihi. Dopo pochi anni di dominio europeo, CO$Ì, la sola vist:1 di una facci.a bi:1nca bascava a scroinarc il terrore nelle tribù dei Boscimani. Rioccia1ì da ogni pmc. pcrscguiu.ti e disiruui come animali nocivi, trovarono ultimo rifugio nd Kalahari, m.a non si<.urcna perchè ropcra di distruzione vi proSC!,'lleimplacabile, incooggiara, negli ultimi decenni, quando non compiuta dircct.1mente dalle .1uteriti govemJti~·e bri1anniche. Per un nonnulla si ordinano cacce all'uomo a cui gli Inglesi si abb.tndonano con malvagia voluuà. Sui margini occidentali del Kalahari, all'alcczu di Grootfoncein, potei vedere un;i fossa in cui :alla rinfusa giacevano una SC:Wlntina di CAdaveri di Boocìmani massa.erari pcrchè er-2 si.au. rubata ... una pecora! Bianchi e Neri hanno dirit10 a simili u.ioni punitive CO· mc gius~ rappresaglia! Non mcravìgl;c. ri, quindi se i Boscimani si trovano in estinzione. Oltre che per ovvie ngioni u• manica.rie sarebbe invccc doveroso per gli Inglesi preoccuparsi di quella rana pcrchè conserva aspetti somatici e mct:odi di vita oltremodo imcressanti e notevoli dal pumo di vista scit"ntifico. In proposito occorre ricordare che sebbene gli Inglesi .;i siano fatti più. volte promo(ori di intcse in(ernazion:1li per proteggere dall'csrinzione parecchie spc.,cic di seh-.1sgina (SOC\Olo sulle loro cure 1d animali domestici o \olle s,•enevolezzc delle zitdle anglQja.)soni per cani t ~ui !) mai si preoccuparono se con metodi feroci provoca\·lno la scomparSl di in1erc raue umane. l Tasm.1.ni.l'li furono da essi intcnzion:tlmcme distruni nel secolo scorso fino aJJ'uhimo uomo; ai Boscimani riserbano il medesimo fato: it meno di un intervemo che la guerra in corso non mancherà di rendere possibile. IJDIO CIPRIANI (FoJografi~ J~lt.A1110r~)
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