La Difesa della Razza - anno IV - n. 21 - 5 settembre 1941

re che una rapida fug.i., .mcora possibile:, la p0rti a' cadere lontano o,·c ime, scia• e.dli o avvohoi ne farebbero pasto. LI: nu,ggior prudcnta si richiNc, quindi, fino ;i che il '"elcno non abbia intorpidito la ,·iuima. La morte ~guc prima o dopo a s«ond.a d~lc s~ic. Per le comuni gu• 1cllc basano due ore; per un orice da dicci a dodici; per una giraffa anche :re giorni restando in condii.ione di fuggi:c duu.ncc il primo e secondo giorno. Cadut:. la bestia, il acc.iatorc allarga la feriu. e r«upen la punta della freccia mtncrc ra. Sticc1uola sì era staccata e l'aveva raccolta in pr«cderw.. Un po· di camc è gctuta ,•ia pcrchè impregnata di veleno ml il ,j. mantntc viene nu.ngi:uo, Nelle cacce, la famiglì.1 segue a distania il apo di casa, che è appunto il cacciacorc, truponandosi dia:ro quanto possiede. Ucciso l'animale una fiammata ne di l'annunzio e 1uui accorrono. Alcune fra.selle, che d'altra parte costituiscono rulla l'abituionc bosdrruna, sono iruulzace ocr ti• pann:i dal vento e abbt'US(olire s,;lle .._e. neri un po' per giorno la carne a grossi pc:r.:r.i. Anche le oss.a si spaccano per trarne il midollo. Si nungia con nucma voi I r.i,cici: un boscìnuno può coruunure 1n due o ue giorni un animale grosso co,ne una n.pra rmpimdo.si lo M:omaco in maniera non conccsu ad altre r.ine. Col digiuno, però, la pelle del suo addome, Jil.11a1asiprima, ricade in larghe pieghe. Fimca la provvista ricomincia la caccia. Se la selvaggina manca. le donne e i ragani si dànno alla ricerca di vegetali comrnc-- siibiJj o di piccoli animali come topi, lucenole e bruchi per tir.ire avanci fino all.a prossima .$COrpacciara d1 cune. Dimc>s{rano nondimeno grande resistenza alla fame come a.Ha fatica e alla sne. Senu croppo soffrirne pos.10n0 stare giorni e giom1 senza acqua purcM uov1no speciali bulbi, radki o meloni ricchi di umidità e non rari nel descrco. Ogni gruppo boscìnuno ha però un suo ampio territorio entro il quale vaga ,n cerca d1 cibo e che arriva a conoscere in ogni dettaglio. In esso ogni· famiglia subilisce i propri luoghi di abb,c\·euca là ove, a non molta profooditl nella sabbia, rac'lua geme s.ia pure goccia a goccia. Pc:r ra«oglirorc vi si colloca un uovo di struzzo accur:uamence nasco,;10 onde c:vira,e che: altri lo 1rovino, L'uo,·o non viene 1oho daJb sua posizione nu se ne succhia l'acqua a meno di una lunga cannuccia encro la qua.le una piunu di struzzo funziona da fihro. In mancanza delruovo, il boscimano sa.va. fino .1 trovare una ~Ima filtrabele per succhiatrk..'O· lO con la medesima tannuccia. L'opcr.1t.iooe richiede allora note\'olc: sforzo per cui, dopo una .bcvu~. l"uomo se ne va col pc,10 ansante: e: maga.ri con le labbra sangui~nti. Col suo arco, le fr«ce a\'Velenare, il filtro per l'acqua, due bacchette pt'r accendere il fuoco e una piccola sacca di pc41e portata a 1rxolla conccnerue rùnnoli fra cui, importanti, le oss.a pc:r Jivinazioo~, il boscimano l pronco per vagare )C(timanc: e mesi uuicmc: alla famiglia. fra le sue: abitudini, ruue di ts1rcma scmplicici, una ne: rileve,ò: quella di incidere o dipingere sulle rocce assurgendo calora a veu :lrle. Dc-i Boscìmani attuali, ,·eram,.'.-'1IC', pochi hanno serbato memoria di csn. Dalla present.a delle: r.ifrigurazion1 rupeseri si sono tratte: deduzioni sulran1ico habtcat dei Boscimani. Si sostenne perfino che la loro rana dalle rive mcditerrantt deffAfrica supttassc 11 Sahara, ta88iun- scs~ il Viuori.1 Nyanu e quindi per la

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