La Difesa della Razza - anno IV - n. 21 - 5 settembre 1941

,u.alità di rispondcnu che uni• scc gli ebrei nello sprigion,t• mento Jegli istinti singoli. All'ossessh·o indi\·idualismo fa da conmpposio il peso amorfo, carnale della massa, aggregala in comuni1à: che è .ancora una lrJduzione marerialistica, o ,scn. z'ahro natut-aliscio., del conc.:-r10 religioso e del dato razzi.aie. Deliberatamente e implicitJ• nK•me, i giudei tolgono al mito d: ~rusalcmme e del tempio il suo senso predestinato, di localizuzione terrestre. Ogni nucleo sinagogale è una riproduzione del rcmpio: il giudaismo si CO· Stìtuisce e si snoda, al di fuori della stari.i, in tanti anelli che cominciano a operare sincroniomente tra le collettività str.i• uiere. Il dissolversi dell'ido di p.ttrìa, resoclo d.a Unaan, hann.:i portato in tal modo gli clrei all'unica struuura costitutiva per essi possibile, sciss,. da ogni legame. meullicamcntc isolat.1 di frorue al panorànu delle vi- <ende e dei popoli. L:a riprs>va è d1t.1da due millmni e meno di immutabile applicazione, d1e ~guano i due millenni di lot• ,e, di rivoluzioni, di tumulti. Era indispmSAbilc (erm;tr$i p1r1itamente su questi punii fondamcnuli; indispensabile i:-1 p.irticolare per meglio delincue fa n.irura delle due direttrici sl:lfa 9uale, dall'esilio b.1bilo• ncsc :tlrcpo,• .oa 11nmediac:tmen1e poSleriore a Gesù, si svilupperi t:1 cron.1c-.1giud.1ica. Qu.mdo, nel H8 a. C.. le ,morie di Ciro su B:abilonìa ron~mono il ritorno a Gcrus.1Jemo)I:. )()IO un numero l,mita• to di « c~uli » riprende il C-Jm. mino verso la 1>3rria promesSJ. LI p.ute più a1tiva della m:t.."· ~. con molli sacerdoti e an1.iani, rim:rnc :, Bib.ilonia o si .spo~ St,1 5rad:1t:unente verso i 1ecri1ori P<'rsiani. Ha inizio, .SC'l'Ondo la dinamica delfa legge, quel nìQto di dila122ione verso altri pc,pa!i che ha condizion2.10 e i)pirato la codificazione babilr:>- n~. Il giudaismo chiarifica e accentu.a, in qucsco momcn{o <'i ntrema significazione, il suo indirizzo propulsi"o verso l'escerno; e pr«isamcme nel corp-.1di t,'Utsta corrente, la più falele alla logio. della ra.tz:.i, finir.i per fornursi il centro di gr.i,·i• ti ebraico. Se la se.alata al predomlnio cronomico e politico, Il pre,·:~ìcazione ne; confronu deik t,'n 1i « malc<lcue », cioè ;;J; espliciti e impliciti obictti\'i J.:)!.1 1<'88<"', di,·emano conseguibili per il giudaismo ,11tr,werso l:t 1ecn1(a dell'isol.unmro crèata in funzione di un mondo str.aniero, le comunità d1e rientrano a Geru.ulemmc rientrano .1nche nelLtntico circolo vizioso licllc iribù. L'errore i: radicale e non conscmir.i. Sloriomente correzioni: seguiti la nuova d1s:ruzione, finchè le due dird<rir:i r.on si fonderanno in una e i cemri si11Agogalinon si :,.ccam• peranno ovunque alrinfuori di Un:tan. L'elaborazione teorica avvenuu nell'esilio fa però sì che, tornando a Gerusalemme, gli ebrei si propong:tno un programma pr«iso, religioso nella forma e politico nell:t sostanu: progt;tmnu, che s'iden1ific:1 in Jefiniciva con quello delle co• munità b:tbiloncsi, inteso 1 StJ• bilire il predominio pseudo moSJico della « r2.u1 eletta». I fini tendono in effetto all'e5'etno; ma il metodo della re.1l!zuzione, I.i velleità unitaria, si concreta e conclude nel cer<'hio stesso di Giuda: si determinano subito le scissioni e i frazionanienti, , smgoti s1.oncnt.mo W!rso le risorse del pJ.cse e dcli.i ,·ita indigena. Ne deriva, nel &iro di pochi dc,:enni, una si, 1unione per lo meno singobre: si form.L ciO<.'una classe di nuovi ricchi - prestatori di danaro, imr.tprcnditori edil,zi, fornitori di alimemi e di m:tt:,'.'· rie prime - che prende pasto accaruo alle fartuglie del vecchio s.acerdozio, àeando nuo,•i rapporti nelle comunità e nuoi•i equilibrì a c.ar.mere esSC"n1.i.!1- ,rcn1e economico. 11 concetto h.«r:uico i: • 1x·r ou sbocc.110 r.ell'afferm:11.ione capitalistica. Mentre, faticosamente, viene completata la ricostruzione del tempio, alla deviazione plutocr.uic.t succede, con straordinari:. rapidità di parabola, la deviazione raniile, I giudei si uniscono in matrimonio cort donne di ;ilcro SJngue, si st:tC· e.mo sempre più aper1amt.'ntC dal formulario e dal rituale. E· la mamrnione del processo di decomposizione gi:ìi rilevalo in altre circostanze sroriche: lo squilibrio assume quest.a voha forme accelcr.t(C di sviluppo. Ma dalle comunit.ì babilonesi e persiane, u(forz.ite nell'ìsol,1memo scrununle, giungono c-Jltori dell.t legge, organizzatori, anziani, per riportare la comu• nir.ì. palestinese sulla diretcrice cosiddetta reocratica. L'inccrvmto, per l'incalzare delle vicende, si ripete più volte; finchè, nel 444 a. C., la Thora. :a legge, deve essere imposta, con b forza di una costiruzionc "e• u e propria, aglì eleni della p.a• tria promessa. Alla res1a della gerarchia inrerna \ .ne posto un gran sacerdoa'~ assistito da un consiglio di anziani e da un consiglio di soje,im, cioè di « libe• ri » studiosi e imcrpreti della Thora. Sono scllsibili, in questo ordinamento, gli influssi nel nucleo sinagoga le; è soprauut~o sensibile. nel riconoscimento ri, servuo ai soj,rim, il proposito di inquadrare le tendenze e gli impulsi individualisrici. Giuda si precipiterà verso questa valvola di sicurezu, immergendosi neì furibondi sminuzzamenti e nelle furibonde m.anipolazioni dcli.a legge, ben appoggiato aJb concretezza di una gerarchia. Sono in ano tutte le premesse della futut;t scoria giudaie1. GIOVANNI SAVEW

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