Il periodo di voga della psicoanalisi è già da tempo felicemente sorpassato, e può ora sperarsi che più non rimangano tra noi dei freudiani, che nei salotti e nei ritrovi intelJcttuali più non si parli - tema. dan-ero non squisito! - di libido, di complessi, di simboli onirici; che .neppure più vi siano dei letterati che prucclga· no, quatc tema delle loro fan-· ::isie, ricognizioni e investiga- . zi,mi psicoanalitiche nei bui meandri e nelle fognature del !-uh-cosciente. Si valutava, nel 1939, la fortuna della Francia a 3 MILA MILIARDI DI FRANCHI e la fortuna degli ebrei a 450 MILIARDI DI FRANCHI 21 ~'~~\ ·; f1P _,,,,, ' / ..,<ffo .,.,..,,,- ..... , - Gli ebrei, dunque, possedeva no un iesto della fortuna totale del Paese Ma come spento l'incendio persiste il fumo e come dopo eh· la nave è passata resta a lungo la .scia sul can1111ino eh:: essa ~rcorsc, così di una dourina o di un e\'Cnto che produssero profondo turbamento spirituale, anche dopo che !<>noscompar•1 o sopiti, rimane lungamente traccia nella coscienza. Bisogna, a custodia della nostra sanità morale e intrllc.ttualc, cancellare dal nostro spirito ogni traccia che possa essere rimasta del freudismo, e nautralizzare accuratamente. ognj minimo re. stduo di qud tOSSlCO. La psicoanalisi - come il marxismo, che scorg:,·a nella storia solamente la riSult-.rnte di fattori economici, come la teoril lombrosiana, che imparenta,•a genio e follia - è domina <h marca giudaica, tipi.ca della mentalità giudaica. Sembra essere carattere fondamentale e, dirci, di:ninth•o della mentalità giudaica, l'incomprensione e la rcpugnan:i:a per il sublime spirituale e l'erok:o. li giudeo stima k mt'diocri virtù e n:ga fede alle eccelse: qu1 forSe è la radice del dramma dei Cristo. nonchè quello delb ste,so pOpolo ebraico; qui !"origine èklla inconciliabili1à storica e dell'irriducibile contrasto tra Ebraismo e Cristianesimo. Può ammetter.si l'importanza della psicoanalisi quale sistema curati\'o delle neurosi (sebbene molti tra i com.petenti diffidino dei procedimenti psicoanalitici, potendo ques1i turbare profondamente il malato e trasformare la neurosi primiti,•a in neurosi anali1ica); può anche essere riconosciuto il valore del contribui~ dato dalla psicoanalisi alla psicologia generale: nè vi è difficolr.i ad ammettere la grande influenza che l'attività sessuale esercita su tutta la ,•ita dell'uomo. Ma nella dottrma del Freud la sessualità è tutta pen·c-rtit.. già alla sua origine nel fondo dell'incosciente: chi non rammcnn le enormità e addirittura I: mostruosità di certe interpretazioni psicoanalitiche dei fatti psichici? Con assurda im·ersionc di rapporti, il morboso, l'anormale, il degenerato sono tratti e forzati a spiegare e a condizionare glj oppos1i ,·alorj della normalità ~ della salute . Non solo: ma il Freud e seguaci pretesero fare dcli.a dmtrina psicoanalitica le piU indcbit: e illegittime applicazioni è tra!IJ)O; sizioni nei più S\'ariatj campi dello scibile, daJla etnologia alld dottrina della relit1011c, aH'este1ica, ccc. sino a 1rasformarc la psicoanalisi in una ,·is1one gt'neralc d!lla ,·ita e del sapere. · Nulla potè SOttrarsi all'ossessione e :\gli incubi del pansessua• lismo: anche le pii1 ek\'ate manifestazkmi dello spirito apparvero spurie e ambigue al lume dc!Ja esegesi psicoanalitica. La dottrina freudiana della sessualità~ può avere validità se circoscritta a certe forme di neurosi, s,e applicata ai tt'mperamenti patologici, nei quali è ,·crosimile che gli impulsi ·prepotemi ddl'erotismo possano, se compressi o de,•iati, divenire facilment~ causa di conflitti e di turbamento psichico. Tutto del resto può essere traumatiz.iant:: e insidioso J)t'r soggetti di instabile e;quilibrio e di morbosa sensibilità, Ja Yirtù co~ il vizio, l'abuso non meno che l'astinenza, le suggestioni mistiche non meno che gli im·iti e gli allettamenti della \'Oluttà ! Non si può far carico alle dottrine morali - come infine pare che ,•oles.sero concludere i freudiani - delle rtazioni che possono provocare in indil'idui inf:rmi e degenerati. Ai margini di tutti i moti ideali, di tt1Hì i rivolgimt'ntì spirituali e religiosi pullufano gli instabili, i dcfiranti, i fanatici; ruttc Jc idee-, tutte le dottrine morali che sommuovono dal prof<ltldo l'animo umano, conoscono, accanto al Yero, anche questo spurio martiriologio di im·as.ati e di tormentati. ·Ma della debolezza degli infermi non può farsi norma e limite per fa condotta dei sani. Le estreme, ardue: esperienze spirituali. pericolose, spesso esiziali per i deboli, sono per i forti còrrobo• ranti. n rigoglio orgamco è rigoglio sessuale; e: se n~gJi individui normali e sani è segno ~i forza la vivacità degli impu_Jsisessuali, schietta, intima forza è anche la ,·olontà cht' ragionevolmente ·,li contiene. Dall'equilibrio dc.llc forze risultano la sanità psichica e l'armonia della l'ita individuale. Fatta radìcalmeute giustizia di dottrine pl:rturbatrici e dissol· vi?rici, estranee cd opposte al costume e all'indole dcJla nostra g!:nte, urge ed è necessario riportare l'ordine nella vita morale, risollevare i genuini valori dello spirito.
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