La Difesa della Razza - anno IV - n. 18 - 20 luglio 1941

la rtla:tionc d'indole coniugale con ,11.1.ti\•i,la frcquON.a ahi• tuale dei Juogili a loro riserva• ti, l'impiego o i.I lnoro a caratttn continuativo alle loro di• pend:nie, l'ubriadteua, l'abu50 de-Ilaloro cttdulità, mentre, per il ~o, va)gono divieti di carattere gcnera!e o>mptt11sivi di qualunque cra,•e trugrt.SSÌone a questi do,•ui. Il prestigio delb raz.za ita· liana ~ Mtrcsì tutelato nei con• fronti degli ebrei non nativi dcli' A. I. (per i quali nlgono le ttel:k no"1"1t: «lath e agli in.. digt.ni) con il di\•ieto di assum:~t pubbliche funz.Oni od im• pieghi di a\'ere dipendenti ariani (I. 1; no,·. 19J8-XVJI num. 1728), di quakia&j forma di aJ. sociuione e coUaborazionr: profnsiona.Jc (a.rt. :z5 I. 29 giugno 1939-XVIJ n. 1054) cd in gene• re con tutta la politica di scpa• razion: nei rapporti pubblici e privati. Condanna di ogni forma di meticciato E' imprncindibil.c esigenza dda compagine ra.uiak che i suoi appa.rtencnti rispettino fin. s.iemc di valorj dei quali, in in modo più o meno inttn.so. sono pairt-:cipi. Noo pu t'le zione n~ pu adesione ma ptr il fatto stnso dclf appartenenza atla razza ariana naSC<-quel do,·ere di fedeltà eh: impone l'obbliro di non co~re con imbastardimenti la propria ra.zu e di rimanere ntl raggio d'azione della sua vita ideale. Il meticciato ~ senza dubbio lcsh•o del prC91igio di razza. )la altri beni SODO qui, più di• ttttamente, in fiuoco: •) la pureua del sangue, ci~ la ba· ~ tttssa dclJa razza, i1 presup- =~1~~nS::~ 2 b?~ni;!o e :,;t monio ideale cd i sUOi canttc• ri spirituali. · Ne consque la condanna di ogni fonna di meticciato, si.i quella, propriamente intesa, di mciscolanu di sangue, sia quel• la di una contaminazK»l(: icka· I~, e, ptt i singoli, il 00\·ere di fedeltà aJ proprio sangue: _eal• la propria. stori.1. Fedeltà di sangue e fedeltà spirituale, a· spetti diversi di un un;co Qb.. bligo. prarxiscono il perpetuarsi dei caratteri rauiali ; onde tradisc::: lo ,spirito dtlb. rau~ c. la tradizione che l'ha tramandato nei scooJi c.hi contravnnga all'uno o all'ahro di questi fondamcntab do,·cri I quali, rifeft!ndos; al rap- -porto tra la nostra e le a1tre 90 rau~ del mondo, sorgono n~I contatto con queste, particola.nncnte k me:no affini, e sono, come il pr6tigio di razza, do,·eri, per cosi dire, esterni, pttchè- posti in relazione aJl'esistenia di altri gruppi etnici e tltlle loro diver9e carantri• niche. Perciò at•umoao un contenuto che è- dittttament~ in fun• ziont dei popoli con i quali si stabiliscono questi ra.pponi. Ad e!K'mpio, menttt veno le razze africane pr,csc.ntano aspetti prc- ,,alentcmente sociali e Miologici, ,·erso gli ebrei si tra1ta di un· esigenza anzitutto ecica e spirituale, essendo la corrnzio- ~ e il veleno ebraico non meno pericolosi deUa dtgtntrutOne gtffl!tiea. Tra le principali applicazioni kgitlativC' . di queste prcnl'C99Cannovenamo: u) l'a.uoluto di,•icto di niatrimon,O tra Italiani e non a· riani e la proimriont, s.alvo dtSpensa, di quello tra ltalian: e ariani non apparten:nti alh · n09tra razu (art. re 2 R.0.L. 17 no,•. 1938-XVJJ n. 1728:J; b) il divieto di ttlazionc di indole cooiugalt tra Italiani e nativi dcll'A. I., già ricordato; e) l'esclusione degli tbrei dalla vita spirituale e culturale della nazione (R.D.L 15no,·. 19J8-X\"IJ n. 1779); I d) l'autar-c:hia spirituale che ha a-.·.uto concrete etpressioni, tra l':dtro, nella difesa della purczza---dcHanostra lingua, de; nomi e cognomi italiani (ad es. an. 72 R.D. 9 luglio t9Ji;>-XVJ: n, 12,38 Ord. Staro civile). li do<>ere del combattimento Da questi doveri che hanno una funzione consenativa del prestigio e <klla puruza ch::Ua rana passiamo ad esaminar..: quelli che acitcon0 nell'interno del gruppo etnico, come fattori diretti e immediati di potenza ,e di cspansionc. e riveolano, pc ·· cic\, ~ut pili deciso carattuc dinamw:o. Fondamentali tra qUtiti è il dover: del combattimcnto. In infinite cirCO!lt..anzeil singolo è chiamato a combattere per la propria :-azza. Doninqnc si annidano ì suoi nemici, cd { ne· cessano prottggttla td affcr marla ha il do,·ere di comba.t• t:re isola~mentt' o ndla massa dtl popolo secondo quel valor.: e queUa virtus romana che ,o. no· rimasti tra i principali con. tttti politici de.Ha nostra sto, ria. Una delle espressioni di quc,to bene del popolo. d:lla capacità com~uh·a, sono su.te in ogni tempo le istituzioni mi• liuri, tipiche della razza ariana; dalle quali sono inscindibili i sentimenti di ~rarchia.. di ~ienz.a, d1 disciplina. Nel singolo deve formarsi una mcntailid. di lotta, pronto all'attacco c. alla d'5truzionc di h1tto quanto sia nemico della propria razza; di qui Mrivano anche J' intransigenza e I.a fanatica volontà di vittoria. , Questo aiffiorarc dl senÙmcnti e di ;c;le,: che: ei accntro•o attorno al do,·ere de-Il.a lotta e elle formano il profondo tes su10 dell'anima della razza non ha ma11ifestuioni legtSlath•e i· solate ma informa la legislazione fascista come: uno d:i ,uoi principi generali Ne rimane scolpito il tipo rauiaik italiano e individuato uno dei fattori più c:lc,·ati e più fecondi della s~ anima e una delle .su: forze morali magfionuc:nte rc:a. lizzatnci. Il dovere del lavoro li do,·ere di produzione di ben, materiali e Nnmatttiali, ciof: il principio del lavoro. uncito dalla Cal'll.a del Lavoro e dal!' ctic.a fasc.~a, è strctt.i• mente unito alla razza -cd impone, lungj da un inc.~ narc.isismo e «bUa soddisfazione delle posizioni raggiunte, J'incc:ss1tmeimpulso ad una ininterrotta aittività dirc1ta ad a~- crtteere la rieohuza materia.le e il patrimonio idcaie ddla ~- zionc Poicihè la capacità dc-I la,•oro crtMi\'0 è una dcli.: maggiori forze dell'uomo a rio e ,la bast stessa dtlla ri,cc:heua c: dtl pottte di civiltà 4: un popolo, tr2 i più OUtn.ziali do- "eri verso la nazione. enume • riamo qtac:stodi coUaborarc alla sua mtSSione ch•iliuatrice. Le manifestazioni giuridiche di questo dovere si ,IOOO avute panic::olarmentc nel campo corporativo f nella legislazion: del 1:woro. Ri,ponde altrcsi aJ. le csigcnue della razza: a) il superammto di ogni artificiosa antitesi tra lu·oro manuale e intelicttuaJe (Oich. Il Carta del Lavoro) ; b) la rivalutazion · del lnoro manuale nelle sue mokcpli'èi funzioni e luua isti· tuzione nella scuola e nelJ'cducazione nazionale : e) col muurC della $1rullura sociale da c.apitali.stica in coq><>ralilvala sanzione per l'inosservanza d: questo do,,ere Si ha ndlo stesso 61ato giuridico dd singo!o che ,•iene a tro,·arsi in condi• zioni di minorazione per fa s11:1 t'5clust0ne dal proc:tsso produttivo e dagli ordini produ1ti,·j ,: creativi della nazione. Il do11ere demosrafico Ricordi.1mo inline il clo,·cr.. demografico n'!l suo duplict :ispttto di qualità e di 11um1:ro. Questo 00\-ere di pcrpctuaziont", strcuamcntC' connesso ai t~mi de-Ila famigli.a C' d:I im.· trimonio con i quali 1)iù orp• 'nicamentc ,•a trattato, ha :.xu• to ampie manifestazioni legislati,•c e.lit. ~r quanto concer ne il sincolo, si riassumono nella condanna dd celibato. Sono trorpo noti i pro\"Vcdimenti in matuia perc.hè- ,,j sia bisogno Ji ricordarli. Notiamo soharno dle. non avendo lo Stato alcun intertsst: all'mcrcmen10 di ra.:i,.- tt indtsider.tbili quali r ehrai• ca, ll pr0V\'tdimoi:W. s,4 c:elibato, eh~ a quel.le s.iano applicabili. hanno natura unicam~nt.,. li!itak: e di capacità c:on1ribu th·a. Si pone altresì il problcm.: se ,ion sia opportuno, ndl'intercs,c stesso dello Stato, con• ferire a questo dove.re- l'estcnsiont- che gli compete ~nz.a farJo straripa.re in campi do,·e altre considerazioni, quali I,, capacità professional~, e la fr. de politica., 50110 p~minenti. Sembrerebbe pure opportu• no disfinguere nel ctliNto una condizione colpe,·olc cd un.i. incolpnole e scusabil! per si• ruazioni particolari, ptr s~- ciali compiti o per altre circo s1an11t:che: lo giustiftchino come, nell'attuale gutrra. si e fatto appunto per gli appart:- ncnti, alle forz! armate. · L'Italiano nuooo La pra.tka attuazione di que:- !tti do\'t.ri costi1uisce a forma• re qutlla figura dell'ltalianv nuovo ,'!frlO la quale è dircu .. l'azione uhravcntcnnalc del R~- gmle. Il tingolo non ha su di siè oo potere assoluto non ap• partitne Fcinteramente a se ste,;- 90 ma, zitutto, alla propria razza di cuj non può impunemente violarne i nJori. D"alJronde nt rimane potenziato cd esaltato oon l'OMC":rvanzadi doveri che lo rc.ndono parteei1K' deHa ,•ita dt.l suo popolo. AI vacuo indi,·Ì<lualismo dnnolibc- ~ Sj 1011ituiscc qunta DUO· va ptnonalrtà etico• razziale adercntt alb reale natura delfa razza. ric:ca di doveri e di com· pi(i; la .morale e iJ diritto alfondano le. proprie radk; nt.lrinti.- mo ditlla razza ~ del sang\1e. MAIIJOBl\CCIGJ\LUPI

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