dunque, dei 320.000 ebrei galiziani giunti in Romania al momemo del la Pace e degli arrivativi in seguito J>t:r va.rie ragioni, jJ numero esatto dcgli ebrei csisu~mi nel 1936 in Romania sarebbe siato, K'COnJo i alcoli del Radulcscu, di 1.966.000. Si tnna dunque di una cifra enorme: IMt'1do ronto difalli di hilla J,, popole.- ziont tffÙma dtl/11 Romani4. unu Jis1i11r.iont J; ntnJonrditti, il ra/lportD di '{NtJla 4'/11 popoltJZiont tbraira Jartbbt d11nqNt staio di 9 a 1. S, 1i romidua p,rò du, dtlla popolaio11t arian4, solo 14.000.000 tra di rana romt11a, bisognt1 dtdurrt cl,t uiJt,i•a tJl'tp0<a di q1wti r11holi I tbrt.Q Otni 7 rommi. In 1,.lcuncregioni, pc>i, panicolauncnte t;,d~~;po:~r:d =;;rc:!u~;:~ tito, csiStcndo I solo romeno di sansi,iefispnto .a 2 ebrei! Ancora piu interessante appariva questa 'fnvasione giud:a..ica,allorchè si prendeva in -.o'uidcru.ionc il luo qu.alitacivo di cw, lnzichè quello scmplictmence quanciu.tivo. Cosl, per esempin, nell.a stessa Ohenia, da tutti considerata come il bastione ddl'inrnnsigenu nazionale romena, colpisce il numero grandissimo di sinagoghe, 1: spetto aUe chiese cristiane. A Cniova, ca• pitale ddl'Ohcnia, gli ebrei erano talme:1J 2 te infiltr21i nellil vita economica, che il Radulcscu_ pangonava qucsca ciuà a Ttl• Avi,•. Le .scguemi cifre sono difaiti molto significative: ccrcalisti : I O romeni e t 7 ebrei; agmzic di commissione : 8 romene: e 20 ebraiche; autorimesse : 2 roment e 4 ebraiche; depositi di biru: ) romeni e 7 ebraici; gioiellieri: 2 romeni e 3 ebrei; p<'llicci2i: 3 romeni e ) ebrei; tappcucrie: 7 romene e 9 ebraiche~ fabbriche di cOlilru• zioni di ferro: 2 romene e 4 ebraiche; ecc. ecc. Questo solramo a Craiova. Ancora m•g• giare era l'influenza ebtaica nella Muo1enia. A Bnila, per esempio. il 48 % del commercio eta nelle mani degli ebrei, a Plocsti il 43 %, a Bucarest, capitale delb Romania, il numero degli ebrei era, SC· condo il Radulcscu, di 179.204, cioè esat• tarncnte il in % della p0polazione ciuadina. Aggiungiamo che a Buarnt si potevano contue 29 sinagoghe e 9 templi israelitici. Più triste ancora era la sim22iooe della Moldavia. Anche rteentcmcnte in occasione del nostro viaggio a lassy noi abbiamo avuto l'impressione che l'in• vasiooe di quesc:a regione 1a parte degli ebrei corrispond2 2 un piarfo siStenutico e implacabile. A Bacau, per esempio, si potevano con• tare, di fronte a 6 chiese cristiane, 13 .sìrugoghe, a Galatei, di fronte a 2} chiese, 21 sinagoghe, a Dopahoi, di fronte a ,; chiese, 8 sinagoghe. lassy, ruJla dtlla rulturi romena e capitale della Moldavia, pangonata spesso 1-cr la su.a scoria a Firenze, contava, ~, 19}6, 50.605 ebrei, cioè il 46 % della sw. po· poluione. Quesc:i ebrei disponevano di 100 sinagoghe, 6 sruole elementari, 9 scuole medie. Molto giudaizzate appaiono anl"Ora altre città della Moldavia, come Piarra Ncamcz con il 47 % di ebrei, come Ronun con il 41 %, come Birlad con il 45 "%, come Va.slui con il 47 %, come Adjud, iniine con il 39 %- Se uiste era la situazione dell2 Moldavia, addirittura disa.suosa appariva quella della Bucovin"2. A Ccrnauu.i, per esempio, or.i. liberata dal dominio sovittico, il ) 7 % della popoluione era ebrea, a Gur2 • Humorului il 71 %, a Sirete il 70 %, a Succava, infine, il 49 %- Passando ali.a Dobrugia., vedi.i.- mo come Cosuoza, il maggiore porto della Romania, la città di Ovidio, prcsco~vt circa 20.000 ebrei che cOS<iruivanocosl il 30 % della sua pop0luione. Abbiamo gii avu10 altre volte occasione di scgnal2re come la Bcs.s.aral);a~ia staia un vero vivaio di ebrCl. Hatin, per esempio, presentava il 61 % di ebrei, Chi• sinau. capitale della Ba.ssarabia, il 58 %, Soroca il 60 %, Tighina, infine, il .51 %,. Meno evidente en la giudaiuuione della Transilvania; non mancavano però le ciuà con popolazione abbondanremente ebraica, come Oradea Mare con il 51 %, Cluj con il 25 %, Satu-Mare con il 69 '}f, Sighct: con il 61 %, J\tad con il 30 %- Minore era ancora l'influenza ebraic.i. nel Banato. Ciononpcrtamo la c2pi1ale di questa regiooe, Timisoara, presentavi\ il· 37 % della sua popolazione ebraica e almeno 8 sin2goghe. I dati che abbiamo rip0rmo dal Radulcscu dimostrano chiaramente come i cosiddeui censimenti ufficiali, per quanto riguarda gli ebrei, scr,·ono piuttOSlO 2 na- .scondtre il vero numero di questi che non a rivelarlo. E' moho probabiJe che l'infausto governo di· re Ca.rol cercasse di nasconde;c ai romeni la verità circa il pericolo ebraico e in questa facccnd2 la I.upescu Je\·e avere avuto una parte di primo piano. Tanto più benemerita appare dunque la politica del generale Amoncscu, che. malgndo l'attuale situazione internazionale, h2 preso tutte le misure necessarie ptt liberare la .sua patria dal pericolo cbuico. La poli1ica anticbra.ica di Antoncscu costituisce dunque la più chiara prova (he nei regimi toulitari iJ problema eb~ic.o è considerato di fondammtalt import.i.nza per ogni ulteriore opera di risanamento nazionale. GUIDO LANDRA
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