La Difesa della Razza - anno IV - n. 17 - 5 luglio 1941

t111estio11ai-io ~ Una •btta, che nalura!mente non ho Il :ora99io di firmarti, Ci scrive. una lunga l•t• :era. nella quale tenta di lngeneJON o pro- ~no va:n1aggio la aolìto confusione di idff fra raua • religione, tirando fuori il VK"- chiuimo luogo comune et.Ile origini ebrcn- :he di Critto e di tutto li Cristian .. imo; • deJa ~n•~uoni. neceullib dì el,N;te toll• :an11 verto i giud.oi che •i convertono. Quanto a quMle ultime crgomentmion:., •i~andi.amo ;'ebrea che ci aa'l'f'e atl'c O...r• .-a1ore Romano•, che potttl svolgere per lei con cop1ct dj dotlrina tutte le queatlonl con• e.meni; i. origini di Cm110 • ~ Criat1cm• J.i.mo.Quanto alla con~ione tra. roua • ~ li91one, lo 1criven1e ha 1baghato 1ndirino; oerch• non saremo mai ~ codere In s,m.h trabocc~tti da baabm1. Ci .ono. purtroppo, tn ha!lo anoora tante persone grondi che prestano orecdiio a 1imOi de• oroaz10:"J! della re<:dt6; 11 rivolgo od HM, lo no.ltO ebrea., " YUol NO!Qre l. •u. bi· b:Jche lamentele. \ ia ~ \ .-..!:i:1~~:.:. ~=!' id:::i v: ig~:tt: ~alo sulla nostra r=•lsta un art!colo sulla :lrconciaione, i."\ u.a prnao i glud•I. Satt.l ~~-. ~cU ~ A"Q\MIIO lellucd, di~ Utblao, c. lnYia la "9~Dte nolC a proposilo chlle :9991 'liUglh ebrei che, furono .a:not• noi Ducato di Urbino: 14 uil1Jtrozion 1 di •l•..l♦n:1 •bza.ct n.r '101• ~ttono dello Stato Ducale Ot Urbino, ru.al90no all'alto me<i10♦YO; ne.la ci1t6 d, Urbino, nerb. non 1l trovano no\iJ.i• storiche prima del ..colo Xlll V•rso !I prinept<> del aecx,lo XIV un cer1o maettro Dan1el• da Viterbo, oprl per primo In Uzbmo, un banco di p-e11110, dopo di lui molti altr; ebr•i Immigra• rono • ben presto rlwdrono a s:x-•ndere In mana la Ylla ecQnOmica • hnanz.aria del çirande Ducato. h.np09sibilllat~ ad lacriversl nell• co~rmionl di m"tl•re. •I detteta pnma ali• atu'rilà li.bere, alcune <Mll• quali rlt•nuie marginali • canonleament• lllec.le, quali il commercio e la ro«e11a di stracci • rcttami ed il prestito au pegno. Con' qu"te o1t1•ilÒ nusc:irono ad oocumu• lare grandi ric,çh•n• ed a oUenere anche delle .notevoli Lmmunill:i • priYilegil che I St9nori con~e•ono con una cena lacilitd. perchè speuo avevano bliiogno dl pre11i11 dai looali banchi di ebr•I per finanziare l1.~9he • continue oamJ)OSlne. S.n presto Duchi, nobihb • popolo Il lrOYotono allo m♦roè degli eb~I, i Duchi a cauta delle 4" loro guene, la nobU!l:i perchè I• sue rie:• c:huz.e erano tull• eo1titulte dalla propC':•'6 1errlera ed il popo&o do•eva fonaiamenl• rlconere agli ebr•I perc:hè Hli delenevano tutto il dena:-o hquido e co. lori. int•reui prauco,1 1-emp:e più M n• .:npadron1vano, A quwta an,vitò 11 popolo speuo reagi ed anche mollQ ene,çicam•nte. l:i,oorrendo infatti lo ~ta ulhaale dei aeaeti delkl Stato d1 Urbino. primo 1n ordì· ne d: tempo, troviamo un ••vero d..aeto duca!• nel quale nngono 11abil1t♦ ....,e:e pene oon1t0 i crubanì che loranno nwoh• contro 9il ebr•i, polch• •i ora ,peaao veri• J.cato cne Il popolo av•va lotto giusti.zia aommcma delle peraone ed av••a tnc.ndiato CCS4I e fondi di eb~1. OueslO decreto, per quanto londam•ntalmente giusto, appat• uene al periodo 1n C\li gli ebrei trovaYano ancoro ,mupaue ed appoggi nella Corte Ducale. Ben pre,110 mcom1nc:1ca, perb, la H· rie de: decre1i col quo!i al cerca prima di diadpli.note I• altlwlll:i degli ebNì, ed 1nl ~ ad •hmLnafh dalle alt.•ilc!I fondam•ntab. Le pnm• d1sposlzlon1 sono molto modeste; ecco li decreto n. 68 e Deonoro Ouc:-heNa d'Urbino. Ven•ndo:-, In con• dera:z1one g,I molli •rro'l che ncDCOr.o da Gìudoe1 Banchieri alli nostri 1udd11: . sopra i pegni, • non dando a chi mpe,g,no :ie bollettino no alt10 in ac:ntlo. mc!!bh1og:na ue ne 111ano alla parola. e Krittura Iota in Ebraico, dove pouono lare a tonno ,p,e.,o cose molto brutte, • per non •I ""r ch:a. :ena non ai pouono punire come la rag:;on rioercc Pemò vo:•mo e cosi avemo rl10lto che doili Ebrei per tulio il nostro Staio fac:, c:1no 11 boll•lf-no -a chi UDp♦gna Il\ hn9ua no.tre •oigot•, e N n• 110 notato 11 di. che s'impeçina, la aorte del pegno, e per quanto 1'imP99no 10110 pena di scudi di•cl per e.a.cuna wolla. o ac.cun Pt9no che •: fa. Di Urbino il Dt 8 d 1 Juçilio 1~1 >. Con quella legge •i cerco d1 dhlclplinar• una attivifc!I che Hno ad allora si era 1101- ,rotta ancne al controllo deUo Stato, m :~:~:~~ t::o~~i'~~n~~~~=: eh.amavano ebraica, «ia ohe si J)Nal<Jvo aucn, per lare, come dice la 10991a Du. ch•Na e eo&e mollo brutte>, Creocendo la potenza linanziof.a ebraica e t•ndente a oonsolkknsi con inYHllmenti terr.•n, a IUUOtcOS:-IO della ledele nobiltà ducale eh• wiveva nella siero della brillan• t• Corte • dava i quadri degli ♦Nrdtl e molto ICUI~ nelle, bol!açh•. 11t>uco Gui:i::> IJbaldo Il con ;I HljJ\lctnle dKreio. In due soli mHi di tempo, toglie agli ebrei ogni p;roF,tl•1à 1•rri•ra. e n Ouco Guido Ubaldo ll. RiceY\lta questa, farete J)Ubblico Bando, eh.. lutti gh ebrei, c:he poNiedono terre. • J)OSM(•ioni nello Stato noatro dì qual .orte elle • ano. ed ln qualunque luogio si tro•1no poste • situate, debbano !rb termine 41 due me11 prou!mi a! di della pubblicczlone di eoso Bando, hcn•rle nndule. ed alienate con effetto b Crkttanl. aotlo pena del1a perdita d, doni beni, e di all,a, che Cl ri,ervlamo à nostro arbitrio; Non wolendo noL conlorme b gli «dini nottri già oltre Tolte iotl:i IIOP"O :6•m:':o ':i~~°o""ne•~ir:~,'; ::u:~ . Diretlore rMpouoWle: TEJ.ESJO 1NTEBLAMD1 cata cne «ira. co.oe è oe110, questa n011ru volontà, lo larele r991a1rare à I hbn 110,iti. e c. n• darei• avvleo. Di Sinigallia, U di 17 oprUe 1565 >. E: polchà malgrado 1• NY♦t• dispoe1z.on1 gl; ebr•i continuavano a lpnere una con• dotta poco rae:comandoblle, ù Duca. anche ,n ouequ.lo a diapc»Jdoni •manate dalla Sa:nla Sede. emana un altro decreto dove lino aJc:une norme di condolla. e Il Duca Guido Ubaldo Il Intendendo No;, oon g1and:.uioo dispiace:., che la buona e santa dlsposizion• latta dalla Sanhtò di Pio V, felice memoria, in reprim•re, la grande lnaolenza degli ebr•l. • lnar• le !raudl, clie e09hono usare e!! danno de i c:.a1ian·, ne i negozi che hanno con loro. come oppare nello Bolla sopra ci.6 pubblicoto del 1566, non Yiene nello Stato no&ltO 1n mah• paM• eaegi-uha contro la mente no1Ua, doppo haverla no1ilkata ad essi •b~i, • doppo hanço delle coae. che Ci sono •• nute b not'.zkl, non sono alati puniti b tra• ag:reqori. Perb ordiniamo, e comandiamo, che tutti gli ebrei abitanti al presento, 6 veniranno per l'an-enlte a ad abita~ :n quall.l.,"\Ql.le !vogo dellP S1ato, e dominio no- · suo, ,iiano obbligoli a servare quanlo s1 conll•n• cirça U !oro pcu1!colare 1n d•lla Bolla, portando anche il Mg"DO giallo, come sarb ordinato da noi, occioc:cM siano c:ono1c:1uti da I C~s!lanl, ed ogni volta che controlaranno m qualche CO.O di .. ae contenuto. Incorreranno po facto 1n pena d! du- • cento acudi.... la qual si J)0UQ acxreecere • 1mlnul1e secondo la qua)1!6 del CCMO.à eui 16 conlt'O'f'enuto all'arbitrlo del g1udlCI del IU090. ~ I_ 12 maggio 1~7h. Tullo la Ti1a della comunilb •broie:a •i•ne a poco o poco, minulamente regiolata. però Mmpe con una ben•vola comp-onalone 'd.U• .. igenze <MIia rito individuai•; lune le di1pot:zion1 1nlotti 1endono non a e:r.ore un ambiente l:npo.. iblle aUa vita d•I 1in• gola,, fn modo da coelringerlo od eml9rwe, ma a iar al che non ... roll a1tivitò che ledano gl; ln1ere•i della col!ellì•ilc!I e ri• 1pe1t.1no anche le tradizioni abtlan•. Al riguardo wenn• pubbhcaso un aluo decreto che è anche J'\lltimo ri9ucndante gli ebrei c:he H9ura nella ra.ccolta Ultidale de!le 1.eQ· 9. Urbinate. e Ponndocj di ci.al eHmpio, che la aera. mentre che suonano le compane per l'A•• Marta gl'Ebrel nelle vle. nelle p'cnze. •' al· tri luoghi pubblld, inchinandoci n0i ahn 1n terra. Se ne stiano in ,:::ecli, ò b se<hre, secondo che •I trovino, diaprezzondo in qu•• 1to com• in altre cc.e la !ede nostra. Ordì· nammo ,,. i d1 passati. che approun:10ndos: quel bora SI doTesfftO rihar• •• levQNl da luoghi cosi pubblici mentre c:ho .,uona detto t,;.IC::00 >. b ç."'Clt!ca queste dapoaizionl doveltero enore applica!• con molla ene,g'a, perdiè in quel tempo la lot0 vita diwenne umpr• più. irta di dillìcohc!I. nonduneno in Urbino la c:oounilò tll'a•'..i.tioa, o Uniwer911a, come •r.i.i ancoro la denominano. fu Mm.pro i:iolto Stmnpcrtort: ~etò: Anor.br.a lstit-..110Romano di Arti Grohch.e -il Tummln•lH 6 C. Clt!l:i Uninrsltaria • Roina

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