La Difesa della Razza - anno IV - n. 17 - 5 luglio 1941

1- Bacco aoAlenu,to da Satiri • Cni"ppo aoJ)l'a il coperc!'-io della Ciata Ficoro,:ai (Ul Secok, a. C. MUH<I ~aU:C,na!• :di V.illciGiulia) morti quelle rau:e, che concepivano o a\·ev.i.Ooconcepito come . cssmzialmeme non-terrestre l'origine e l'ultimo fine dell'essere umano: col dis:ruggere il cadavere si pensava di facilitare il transito del mono in un mondo trascendente, di disciogliere l'ultimo vincolo che ancora poc:cva·congiungere l'essere umano alla terra. E' dunque un rito a,•ente relazione con la concezione « ura. nica » (da ONraMs, cielo) c<I eroio. della ,•ita d1e originariamente fu propria aHe pure stirpi arie e nordico-arie. Gò, nei tempi primi. In seguito il significato originario dei riti a poco a poco si offuscò sì che dalla presenza del l'un rito o dcli' altro non si può più dedurre sen:ùltro la presenza della spiritualità corrispondente. La civiilà delle rane bruciatricj ha lasciato in Italia traccie che dal Nord andando \'Crso..ilSud, raggiungono J'lu.lia cmtrale. le traccie preistoriche di Val Camonica possono considerarsi come un frammento - giunto a noi particolarmente puro - lasciato dietro di sè, nella regione delle Alpi, dal gruppo delle razze praticanti il rito funerario dell'arsione, razze aventi le Joro ultime propaggini, come sj è detto, nei latino-falisci, negli Albani e nei Romani delle origini. Dal punto di vista più cs:eriore, ci tro\•iamo qui di fronte ad una civiltà di guerrieri e di cacci.atori - dettaglio interessante, le 1racciedi Val Camonica testimoniano che queste antichissime ra.zu italiche conoscevano già l'uso del cavallo come cav.alcatura, mentre altrove fino ad epoche relali- \'amente tarde furono usati soltanto dei carri. Ma tutto ciò che si rifà ad una ci\•iltà di guerrieri e di ca,. cia:ori è, come abbi.atrioor ora accamato, solo il lato più esteriore di queste nzze. Alcune pr('(ise 6gurazioni, in- cui l'elemento guerriero si connette a quello inizi.atico e sacro, sono se• gni eloquenti per fessenta più pri;>fondadelle tradizioni di tali ruze ario-italiche, ess,enu che poi ancor più direttame(lte si palesa in segni e simboli di carattere «solare». Un 1cma ricorrente nei graffiti di VaJ Camonica è infatti il cosidctto « uomo cosmico con braccia al.tare», che è uno dei più antichi segni del ciclo «solare» della rana aria primordiale (Wirth, KaJner). Ma vi è di più: in tali 1raccic quaternarit: italiche ricor.re altresì il segno dcli' ascia, della /ancia, delJa croce radiata, della renna o del a:-n•o, del carro solare, eoc. insieme a tutta una serie di inscrizi0ni di car:mere runico, cioè dello stesso Cllrattcre conser• \·atosi successivamente fra i Germani. Di :utte queste traccie il Traunnann e I' Altheim hanno giustamente rilevata 12 strettiss•nu affinir:l.con quelle della civiltà preistorica propriamente nordicoaria, in particolare della civiltà scandina,•a di Fossum: mentre da parte nostr2 riteniamo possibile una riconnessione Jelle stesse traccie anche col ciclo della ci,•iltà franco.cantabrica dei Cromagnon, risalente circa 11 10.000 a. Cr. e costituente, secondo le vedute più recenti, uno dei principali centri d'irradiai.ione della tradizione ario-occidentale da Ovest verso Est nel periodo p3.leolitico. Un altro elemento imponante, messo in giusto rilìe-.o dai due autori già citati, è il seguente: mentre nelle uniche traccie mediterranee del ciclo da noi chiamato gcoericai_nente«pelasgico» e mentre nella stessa antica civiltà italia. della Maiclla, che non è priva di reluione col ceppo delle ra.zz,citaliche in"umatria, donne, dcc o simboli feminili sono un moti,,o ricorrente e di primo piano, il qu:1le conferma un tipo 41 tellurico» e naturalistico di spiritualità, nelle vestigia di Val Camonica .figurazioni del genere o mancano assolutamente, o sono rarissime e di secondo piano di fronte a quanto si riferisce, invece, ad un sim. bolismo eroico e «solare». Per cui r Altheim scrive: 41 Contro il Mediterraneo arcaico controsegnato da una civiltà fernineonatUralistia, si affaccia dunque una di,·ersa civiltà deci.s.amcnte virile che si apre la via verso il Sud». Ancor un altro rilievo è di particolare imponanu. Vi è chi h2 chìamato la civiltà franco-cantabrica dei Cromagnon quella degli « EJ/mi d,I pdieo/i1;ro » per l'affinità dello Stile di siffatte traccie preistoriche con quello che millenni P.iù tardi il mondo doveva ammirare soprattutto ne!I' Ella.de dorica. Ebbene de\'esi parimenti constatare le affinità dello stile espressi"o delle traccie 23

RkJQdWJsaXNoZXIy MTExMDY2NQ==