La Difesa della Razza - anno IV - n. 17 - 5 luglio 1941

art; - nel nostro precl.'.dente .rticolo -- :ikuo• 1 generali di riferimento per cricntar)1 nel monJo raz:u- e delle tudi:r.ioni preistoriche mediterrJncc t'Jll(he, abbiamo detto dell'importa.n:t:a. che, nel n• 1;uardo, ha la diHerenu Jel ri;_o funerario. Appunto su tale base \·engono ordinuiamente di5tinte le duerazze princìpali della. preiStoria it2lic:a: da un lato le: gemi praticanti il rì'o tunerar10 dell"inumaz1one o 5«:ppclhmento dei morti, dalle quali provennero le 5tirpì osco-umbre o OKO•sabinc; dall'altro, le genti praticanti in\'cce il rito dell'arsione o incenerimento, dalle quali provennero le 5tirpi l:uino-falisce ed altre affini, con ultimt" promana:r.ioni negli A!Nm e ~i Ronu,ni (lelle origini. In ricerche del gene:<: neo bisogna mai dimenticare una premessa fondamentale, \·aie a dire il a.riuere org,miro di tutto ciò che si riferisce alle antiche ch·iltà. Nella \'ita delle ci, ilti origi• narie, nulla è casuale o arbiturio, tutto risponde in\ cce ad un signi6ca:o preciso e si connette in \'a.rio modo ad una "ision(' gencr:ale e centrale della vita. CiO non \'àle solo per i costumi, ma :mch(: per ornamenti, segni. oggetti d'uso, forme di stile, armi, figurazioni primttive, ccc. 1.·elemcnto .spirituale non era nell"uomo delle origini qu.alcosa di scisso dalle varie m.anifestniooi della ,,iu., ma qualcosa che in una qualche misura sempre le compcnetra,·:a, fin nei minimi det:agli, dando sempre ad ogni cos.i. un ceno contenuto simbolico. 0.1 qu, l'èrrorc di coloro che unno ad esaminare le traccie fino .a noi pervenute del mondo delle origini da un pttnto d1 ,:ista di semplice «arte» o da. quello « na• tuu.listico ». cercando ad esempio di spiegar tutto col modo d, sentire che pote,a esser proprio, a quei tempi, ad un ceppo di « cacc;atori ». o,·vero di « colt1v:atori»;---di nomadi, ec:,. Oa simili punti di ,isu il contenuto più prezioso ed essenziale:-di siffatte traccie non sari mai raggiunto. Chi assuma 1m1..-'(ceome base mcta<lologia la premessa già indicata, rel:ati\·a al cuattere « org:inico » delle antiche civilti., \·ede dischiudersi per la sua ricer,-a, anche a parità di m,deriali, ori:r.ionti di \"ASht:l 1nsospct· t:1:a. Come li paleontologo da qualche frammento dello scheletr\, di un anunalc p;ciStorico ~onosciuto spcs.so è in grado d1 rico• struirne l'insieme, appunto per l"intinu., organica connessione della }»rie col tutto, del pari lo studioso delle or,gini da qualche sparsa tr.,ccia. d:a un rito, da un 51:gno, da un ornamento può risalire fino allo spin:o complcssi,·o e al modo J·essere delle ci,·ilt.\ e delle rane delle origini. Le ardite ricostruzioni proprie alla sçienn della pre-istoria razz1s.1:icamenteintonata non si ba.sano tanto su nuO\ 1 materiali, quanto su questo nuo,·o modo Ji e.samin:are e di intendere quel che si ha già a disposi:r.1one. Tornando ora :alle due antiche razze italiche, abbiamo ricordato, nel precedente articolo che, per quanto enu:ambi possano .wer anua una remoc:issima onginc comune pure nelle loro traccie manifestano una notc,·ole ditfercrlz.i.. Le gen:i etratteriz:r:ate dal rito dcll"inumazione - dicevamo - si possono far rtentrare nel ciclo « pel:isgico » determinatosi con l'involuzione e l'aherazione di antichissimi 5tirpi arie già penetrate nel Mediter~an.:."OL. e geo• ti c-.uat:erizzate dal rito dell'arsione dei morti - che in Italia, di fronte alle prime, sono :appar5e in un periodo più recente - ebbero inYece un!l più d1retu rela:r.ionc col puro retaggio ario e ncrdico-ario. Per chi:arire ciò, ricordiamo quale è il retroscena spirituale e il .si~nificato simbolico del duplice rito funerario. Il seppellire i morti fu originariamente un rito connesso alla civiltà cronica o tellurica (da u/l,11, terr:a) :al ciclo definito dalle divinità fermnili della terra e della feconditi n:aturale: seppellendo il morto lo si rCStitui.sce:all:agran Madre Terra, dall:a quale si suppone che egli sia .sor:o a ,,ita -e :alla quale si pensa che sempre appar• tenga, la grande di,·inltà feminile essendo concepita, qui, come colei che è signora della vita e della morte e che è l:t sostanu primigenia e imperitura di ogni es5ere finito. Ardono invece i

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