La Difesa della Razza - anno IV - n. 16 - 20 giugno 1941

q11estionario 1~~ Cctrlo Vau•Ui, del quale pi.l.bblicammo :mo ":lCJitlonel numero del S moggio, Ci pre• "a in primo luog,o d; rettificare la 'qualifica di e lerito di gue!TO > o lui attribuita per equivoco in quel lo.scicolo. Eg')' à staio degente in un ospedale m litorò:' ma m seguito a malattia • non a leri1a. Inoltre. ci invia lo seguente nolo, che volentien oe:pi• t'amo; e Sembrerebbe un argomento superato e dovrebbe eSHrlo. mo lo malafede congeni10 dì molti di quegli angolini da li.pulire. che tentano ancora spesao di contaminare lo lede dei p:i). lo lo apparire, in realtà. cgncra attuale. Eccolo: spetto vero.mente al Nazismo il privileg-io dello pr.ontò drllo pohlica rcn::r.iolo? Voglio CO<Jld·,ettcu;u,r.te rilorirmi o coloro che, all"apparire do'. ma mfesto razziale italiano dJ or sone tr? anni, esclamarono col solito risolino di su!f:. c!enza: mo od1MS0 seimm·ottiomo i Teèe• Khll Non bi90gno esitare, per debito di ~neslo • di 9iuslizia, od allermare riso:t: a:nente, che quel privilegio di prioritò non ,pena invero al Noi!umo. Di quanti elemen1ì si <0mpone. ovvi;;o quanti aspetij. ouume lo dilffC dello raz. !O? Doto che, in conclusione, dire d lesa della rozio è dire rou.ismo. Finora, per :iecessilò probabilmente politioo e comun• que contingonle, il noatro rou.:~Jmo è alalo ;::1'0$pel1010 con particolare riguardo olio lolta a:itisemito, più prec·samente anligi-u• do1cc, e come dilosa dolio lntegrilò roz. ziale ne, confronti degi inc:oc con i po- ::,oli di colore. Mo ~ chiaro che o questi ele- ~enh ed aspelli. occorre aggiungere. non .1lt1ra·. ed io dioo fondomentoll, I 1Htguenti: I) ProhlaNi preventiva e curativo gene• raie; 2) lolla contro la luberco'.osi ed al- ,:9 molaltie ,;ociali; 31 eduoaz;one [sica; 4) sp<:11 e dopolavoro; 5) ossii;.t..r,-ia allo mo• :ernità ed off1nioniia; 6) co.onìe estive; 7) eduoaz1one guerriera della g.oventù; ecc. A no:, voler parlare den·o~ero nel campo .Jrl:stico, cultura:e e del coslume. Soio abbracciando questi VO?i elemen1! dello complesso opero statole potr9mo avere un quadro or9onico di quello che nchiede uno sano e complelo po!itioo raz:. iiale. Ed è lecito pensare che nessuno. che !lon sia in molol&de o olfelto do cronico sui:erhciolitò di o!lol'.a•. vorrò e potrò ne• gore od un razzismo 11erlo e positivo oo- .::iii element d'azione. Orbene. 1mpoatolo cosi il quadro gene,. raie del roziismo, è 1uflic1ente, un minimo d, buono memoria per ricordare che dalla suo osc:eso al potere. 11 Fa.sc'smo ho of• :rontoto in pieno quesl~ compiti aquis1to• .:ienle razziali. Che più tordi. e c!oè nel '37, poco dopo :a conquisto etiopica che menevo lo no11ro rozzo in diret10 e targo contaUo con 9en1e· di colore. il Fascismo si aio dovulo cca..ipore d. e,vemuolì contomuloziooi raz• zioli per ibridismo; che un onno dopo. per esigenze polit!che ovviamente· interne led è inutile e vano. ala dello e u,10 vece tantum>, voler dare sopore d~ esigenze politiche ellere. ric:oNO prelenlo do co!oro che si stupirono dinonii al monilesto razziale ilol!ano) il faac:ismo abbia dovuto OCCU• poni anche degli ebrei. non significo che do alloro s: origini il n04tro rou'amo. No. Se c·è ancora. come c·è, qualcuno che dubito di cic). vuol dire che eg;i intende il razzismo in un senso angusto, ristretto -JOlo, cioè ad un·opero di mero dìleso do agenti ditgregatori esogeni. E questo non à il senso nel quale un razziamo moder• no veramente com~eto può intendersi. Se ne convincono, dunque, una buona volta. coloro 01 quali ;n principio ho inteso rivol· gere questo spunto polemlCQ. oflinch,6 il loro errore p),U(lfiO superare. Se c'è m Eu• ropo uno prioritò nel campo del rauismo oon1emporoneo, come concrela attività sto• tale. eNO spetta al fascismo, e si pu6 ancoro una volto con intimo loddisfozione constatare eaaere do Roma parlito il ver• bo, oncho in un campo mai come cggi tonto palpitante>. Siamo pienamente d'accordo con Vo1&et• Il per quel che r:guardo la priorilò èbl fascismo anche nel sellare roz-i:iale; e n• ,::ordiamo o quc.ito poposlto le •pubblico• :ione delle frasi mus.solinione sulla rouo apparsa per la prima volla inte;grolmente su questo rivisto. Quanto ai I ni de!la politico rczziole, lnsist!omo ancora ,sulla preminenio INGWSrrzJ.A Obbli90J' IZ!ie a lavorw-el Far questo af• fronto a me. on .. to ~mmercianle di diaDirettore responaa:bile: TELESIO INTERLANDJ de. fine onlig1udaico. p.rchà non • PCIM • bile migliorare veramente e poten.:iare lo rau.:a. Se non lo ai libera. nello spirito e nella come, dal morbo g:udaico. a.-,~ del ~ ~Ua+«,. D coporo, mogg-lore Ne<ldu Area• ci seri• ve da Palotnno rivendicando romogeneltò razilole .>.del popolo siciliano. Egli dice lro rallro; e ~ai come oggi 1°1mportanio alorico, geogrolico, etnico dello Sicilia ebbe modo di farsi pieno luce. E' solo dopa rovvento del fascismo al polere in ltol!a che la Sic lio rivendico i ditini del suo popolo .ano e loboriceo che se ho lotto le guerre o le rivoluzioni non ho mai KTillo la suo slor a, Molti, talora outen1tci 1soloni, sgranando il rosario dei dolorosi ricordi, 11 comp!aeciono di rievocant le epoche dei domini in Sicilia, concludendo che il popalo s1cilicmo reeherebbe ooratleri d1 roue diverse, per cui non potrebbe von1ore di essere un popolo omogeneo. Oziamo negare cote,goncomonte tali pregiudi:d. I 11iculi, in Skilia. predominano e resi• stono o tutte le infiltrazioni o. se tovoho cedono al dominio straniero questo non è che di possoggio e I pochi elementi che restano vengono o cacciati o assorbili dolio consistenza etnico, Tuili i governi stranieri che qui si suc- ::!~t~~:~:~°f.!m~m~1:::ia ~~::/•~~~·r.: scirono mai o spegnere nè il nome, nè J"e:e. menlo ener9ico dello razzo. il quale più potente e superiore d; tulli di1lru1se hn• gue, Nilig'ioni e tendenze sovrapponendo ad esse lo maschio o ferr~ impronto dello vi10 :sicil:ono. Il comero10 MaWm.i.no ci scrive da Catania racoontcmdoct che gli è copilota sol• !'occhio una busto jndiriua10 od un grouo commerciante dello suo cill6; e che su tale busto ero· impresso - in grondi propof'Zioni - lo stello giudaico-massonico o se.. punte; e eh ede o noi percht o come ci6 posao avvenire, deplorondo che aJ giudei uia con• sentito fon• simile pubblicitò. Rispond'omo o.I comerolo Massimino che non siamo in grado di stab'lire come e perch-6 avvenga• no queste cose, e molle oltre di natura OS• sa, più g1ave a compleuo. D0ohro porle, se tu1to lo corrispondenza ebro:c:o fcose contrassegnata ciò non sarebbe un male. tun'altrol Il mole è che molte leuere con. !rassegnate dal molto Via.cerei o do altri molli lasciali provengono In realtò dat giu• dei. cui piace e conviene mascherarsi do potrioh. Questo ~ il vero pericolo; e ;I voref mole. Stampatori: Società Anonima Istituto Romano di Arti Groflche di Tumminelll & C. Cittò Unlver.ilorlo • Roma

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