La Difesa della Razza - anno IV - n. 16 - 20 giugno 1941

E' stata ~ab.b. da mo,to tempo la frequcn:u del dulH1, (ha gli altri, quello della forma bulbare, cioè nttYOSI), Lo si è persino chiamato « la malauia degli ebrC'1 ». Infatti, I• morbilità e la mortali-ù per diabec:e .sono 4 ,1>1te più forti ~gli cbtti che ID i oon tb<ei. F~ il fC'O()(ll('fW) può esxre messo in un certo rapporto con i hcqucnr..i matrimoni fra consanguinei, che pcr~- nano la prcdisposiuone al diabete. Due ~tre malattie;: del mctibolismo, cioè degli scambi nutritivi, e prcciwncnic del mttaboliJmO dei grusi, vanno rtCOfdate: 4, ,,,4. laJ1i4Ji G•"hw (che si accompagna a iptttrofu: della milu) e quella, infantile, di Ninn4HH-P,rlt (che si manifesta con un'ipertrofia del fc-gato e della milu, e con un arresto dello sviluppo). Bi.sogna collegare ad esse la malattia di. 1'11y.SMh1 o idiozia familia~ amauro1ic:a (amaurosi • «citi), che pro,·oo, in seguito a dcgmcrcscmza dc-Ile cdlulc ncrvOSC" cmtrah, il marasma 6nale all'cti di due o trc anni, e che.-è un'affezione che si ~ constatata .solo prwo gC ebrei polacchi, L'11r1,rio1dnosi, pusa per fttqucnte, e cosi pure, come aUcxionc da quclb ckrivat1, b. rLu11Jù4zio11, inJ,rmi11,,,1,. La '""""'" s,onl4n,., anche come conscgucnu di affezione vurolarc, i putt frequente. Per quel che concerne il r111uro, il lavoro di Pittard (6) sembra dimostrare una maggio~ pcrttntua..lc di ca.si nelle ra:u.e stttcn• c,ionali che in quelle mcridion.a.li d'Europa. Quanto agli tb<ei, non si trovano prCSJO di loro rif re anucristichc ptt qud che riguarda la.mortalità, ma quanto alla localizuzionc dcll"affczione. Il cancro del seno ~ frequente: pr6So le tbrct. m:1. quello del, l'utero è loro quasi scooosciuN>. In Germania. i ritthi e i ''"''°"''"; sono più fttquMli tra gli tb<C1, soprattutto i cui f'ttditari. Fra le: allrc affcùoni ocubri, i a.si di zla11rom4 (caso d'ahrondc frequente di cccirà) e di ,utizn,lllismo sono egualmente più numerosi tra gli ebrei. Relativamente alle 4jf,~oni ,,,r,•ou e psirh;rh,, tutti gli osservatori sono d'acrordo circa. la loro frcqum.u.. Si è, in panicola.rc, constatato il ir-andc numero dei ca.si di fMlllui •ziwrt, (il baJlo di ~n Vito è invtcc meno diffuso), di ii,, dj .,,,osi do//" (movi. menti involontari, non coordina1i, ma lenti), di n,i1r.dzi,. Fr:t. le diverse forme di paralisi t•11mtie, si notano soprattutto le: forme z4i, ""'1tiNIN, poi l11rbdtnen1iJ,i ,,,,,;, 11,rbtm1,11li ifO<ondriari, .snuo•i notùo-s,ult4/i. La uhi%ojr,n1:z ( rottur,, con la realtà, affezione ettditaria) è particolarmcn:e frequente secondo B«ker (7), due ,·ohe pii: frequente, nei manicomi della Polonia, fr,. gli tbrc; che fra I f'O'" lacchi. L' ,Hfrmhl (aJrbamcnti mm.ta.li della pubertà) presenta a.Jtrcsl una percentuale clev1ta, La fawa J'ffiodir4 (a periodi altern:tt1 di so,•raccituionc e di depressione), scnz.a r,,ggiungcre le percentuali ddl:i schizofrcnb, ~ ilRChe frequente, .sotto forme &nvi. Le fasi di malin.:onia sono can1tcrinate dall'ipocondria, dal maJoontcn·o, da idtt d1 pcnccuzionc e di impovcrimchto_ ma scnu KK'a di peccato, ~ di rimorso relig!oso. Le fasi di manla (sovreccitazione) sono car:H teriuatc tanto cblla gioia quanlo da un malcontento pedante e litigioso. Unge (8) vede un rapporto fra questa sintomol.:.gi:a ddla foJlìa periodica e il comportammto normale degli tbrci: il loro bisogno del medico, b. loro ?Wllanimiti. le loro inettitudini 6s1chc, la loro idea fissa del guadagno, la loro mancanu di fantasia (per :inalogia (00 l'uniformità delle rapprescnt.o:ioni dei malati), il loro critKUfflO permanente, il ~o amore degli cscrCfflì, i•lo,o IDD\•MDCOti csprasivi eu.gttati e il fauo CM essi sono si:a st:tr.tamcntc ortodossi, sia compll!Ummte indiffemui (èiò per analogia con l'usmn di idct' del ptcoto~clla malauia). Numerose st:itistichc dimosuano la r,wi/Jdtlf,pil,JJia pre:uo j:;li ebrei d'Europa. e cosl pure I• rarità dtll'.J,oo/isr,10. Si è ,-oluto spic-ga,e il primo fl"OOf'l'lit'!nO col serondo. ma secondo Voo VCrJC:huC:1', quffll rariti ~ piuttosto dovuta, in m1ra.mbi i 0$i, :illa mananu di predisposizioni er«f,taric per q~e due t:a~ La frcqucnu della ,,,.,.,~1,ni11 , della 11ù,u1,,,ia è stata ovunquc consu1ata. Si è persino affermato che culti gli ebrei sono ncvrastmici, e si può mettere in rappcrto con questa predisposizione g<.·· ncnle il fatto che gli inSt'gnamcnti degli pskhiatrici, fondati sulla. snsuiliri (rosi la psjan.aJisi di Freud) JORO sopnnuuo di nuro tbraia. I sintolt'li ,,uri,i sono egualmente uni frcttuent1 presso gli ebtti. La mor/i}loma11ia e la rordinomaniA sono più diffuse tra gli tbrei che tra i, non-ebrei. Non bi.sogna ,·Nervi .soltanto gusti individu.ali, ma pttdi.sposizioni creditarie. La. Jr,'111,nu d,I 11<iridio si i cmtuplic-ata tra gli tbre:1, in Germania, d:il 1849 al 1907. mentre, nrl medesimo lasso di tempo. ~ diminuita era i non-ebrei, riferendo sempre le:cifre a quelle della popolazione. Le due popolazioni confrontate differiscono anche. quanto alla nimi,udihi. S«ondo le statistiche di un tempo, gli eb-ri della Germania commdtcvanomeno ddith dti non.mm, poichè l'inu:llcttualità li proteggeva contro le con.seguente delle infrazioni. Gli ebrei panccipavano in numero panicolarmcntc ridotto ai ferimenti e ai furti, mentre a,·eva.no il primo posto nelle ingiur~. nelle: uuffe e oc-i falsi. Olcre ~le: condWoni favortvoli dclJ'ambimte, è lcgiuimo vedere in qu~o l:a conscgucnn di predi, spo5izioni rauiali. Noi ci illudiamo che questa 5ffllplia, ma lunga cspo5iz.ione, abbia dimost:r1.10al più sccrtic:o l'esistenza di elementi rau.iaJj propri anche ncU'ambiro di on gn.ippo rau.iaJmcnrc impuro co,nc la comunità giudaeca, GIORGIO MONTANDON ..,..__.CNll''-'ft41Aat .. ~dlhrioJi ( 1) Poco impontt~ 11 dd1m11uioM optnu fra W 11t p,;trt1 dtl viso. se- coloro dlt l'~guono non (OS$ttO d'll«()rdo iu l•mm. Una di,·1s1onc, nonna le ci wmbr"ebbc-ftif'rc: 1111 ""' (1I .M'pnttllO iuptti<M-c-aon va mi1ur1.10 in mclii kl8&"11) nditt dn capdh · rad.cc- nau.Je-(pun10 dci10 •a1H•). nu.on • 1nacatun ddlc- labbra; 1ttacaltura ddLc- lal,bn • l1m1tt' iolmocc- del mMto: 111/r-,,aio, brtgnu • nuion; nasion·1uacatut:11dt'ldc-n11; 1uxca1ura da dmu . lunnc- infc-oort dd romeo. (2► Rl11,.Ji«•i,~ tlrr f.J,-, brano d1 Foruhu1n Z11, f.Jtt1J,..,, (Han,cariscl'M' Vc-rl1pn511lt. Hamburg). Voi. }. p. 1)7·UI, lfflU cb.u., open cht cc:wnime una fon.e-bibliografia sul 1ipo giudaico, 11n10 t,Om;11ico d'tC' psichiCf', O) U $('111ON! gmttalffic•,uc- 1Jo111t1 t la wgumtc: su1un alliss ma 180 cm., e p.ù • al11: da 170 a 179 cm. • media: da 160 a 169 cm. • pi<'COla: da J)O a 1)9 cm. • pKC'Ol,»im,: mfflO di ISO cm. La s:tatur:a mc-d11 (muchik) ~ dunque di 16) cm. la doona miedla ru 11 cm. mmo dc-tl'lMWDO; la d.Jffnmu S.-SSWILC' t ano:,ra psù grand,r ntj gruppi d alta Sl"Jtura e: minol'C' 1n ~I, d1 pt«Ola st1111ra. (◄I L',ndicc-ttfahco f' Il 11ppono fra la larghnu e: la lung~;1: supposta corri1p(N\dm1c-. a 100. S~ distinguono uc: a:randi d,.,,;: rote- lunghe-(doticocdalc-): n e- mmo • mcd~(moocc-lU~:~7&•~ • ronc (boM::hittf'Ud: 81 e: p,iù 0) Sca:,n,fo 1/,-,.,,,, la r;1na mcd11crranc-a urdlbr mmo <olpua da Utbc-rcolosidella nu:u nord:o. Ptr gli cbrti 1 1uoi dati <OOC'Otdanoc o q~l\1 d1 Von Vc-rsdiuff. VNffc 1/w,,to (A~&o). e N0tc- tu uf1oa <'Irta drllc: rpidrmtco nr, paesi chr rirrood,.no 11 Mtditttr.tnco •• ,n • Ma 1tti.a.l1per lo w\tdao ditlk- cawn 1l •• n. 6, •· 119. G:DC'Yra., 192). Vcdac: anche-la nou a p, }8-39 dd UMH) di Pirurd 3>1 au10. (6) PITTAI.O (Eus,cnt0): cSc~10 sulla rip11mvonc pgrafica cd ernn dc: onero•. 1n L, GloH, 1, U. c·ncvra, 1926. Ebrei. p. }4-}6. (7) Bt:c:xu (IW'fc-k}: • Dlc- Cristesttkrankungm bei dm JI.IMft ,n Pu&m•• in AII~ bitiehn/t fUJNPsydt,,ttnc:. T. 96. 19U (8) L\Nc1: (Joha,nnit$): Uffltt nwush·dc-prm,.-a Jrrncin bc:i Jll<kn• m Mucnchcntt MC'dmn1schc\Vochc:nKhri(1, 1921. p. 13)7-1))9.

RkJQdWJsaXNoZXIy MTExMDY2NQ==