D 9i11dff Einalei.n db. lel.ione di alta 1110temotica. mcros1 11tru·i di cbrc-1 ,i 1nJuce .1. chiederci K l'1mpr~1onc che dc-se.am no. b. nuschcr.t d>nK'.ll non ns1Nk prnx:1palmnue nello aJJ,mi,11r1tntodtlla partt mrdiana dtl uso, S1 poui rispondere ~hc b. grande lunglin.u del npo cond1:uo,u l'allungamento d1 questa J»,rtc ~1ana. Benissimo'. No, risponde-remo: ..-) Non ci s: Cfflde gmcr.ilmcntc conio deffimportanu e,·cn• tuale di quc-s·o fattore, • b) Sarebbe sign,heati,·o (ci se ne convince qua ndo si eumma la questione dell,1 fo~a.zionc del tipo g1 ud:.11<0)conoscere I) pado di questo allungamro10: negli ebrei, negli armcnoid1, negli arabocd, e nelle al1rt r.izu. (l) Infine, diciamo q~.alcosasulla dtt1la1Jm, (~rie dello scheletro la cui imporunu è' d, prtm1.wmo piano ndl'apprczumm10 dclll' rau:e e delle spcc'-c pretstorichc). Si pretende che gli ebrei abbiano i tlc:n1i sia ra,·, 1cina1j che ndi, ma piccoli, come avviuìti; nu cià npcs.i p1ut10Mo su appraumcnti - fors,e giU$ti - d, profani, che sopra ossrr,•az.~ni di laboratorio Siccome non si può prc-sumtte che- , denti del tipo jt1ud.aico si.ano più gr.andi di quc-111degli altri 11p1, i dC"Otira,,,·icinati s1gn1ficherd>bcro un-' piccolau ~lau~ della ~ella. 1J cht- sembra essere 1n conmidd1:uone con rnistC'Oza dc-I leggero prognatismo di cui si è pari.no. Col ma.ss.uno mtnCffc no. nam1nc-rcrno uno scudio sulla m.ascella e la dematur, dd tipo g1ud.1Ko. Non ne- conosci.amo nno.-, alcuno, e anche se ne esistesse uno nascosto i n un cm- ~ d1 qualche m 1Sta, esso do, rcbbt CSSoC'rec rtamcntr rom pittato - poichè- il soggctco n'IC'fila di uscire dall'ombra, Da.remo ancora un Certo numero di pttcisutoni, che, se con• corrono alla conosctnu del Npo. nnn pcrmc-11crcbbcro, da sole-, IS da fare I.i diignosi rau1a1e, potchè' quc-llo che hSC' r.apprcsc.n12no $J rilc,a m numerosi altri llpa. Qun1e pr«1.s.az100151 ri(eri:>eono .1 C'al'lllttti. che-. gcn<"ra.lmeme.sono i primi presi in ,on.)i<lernionepcr la descrizione dt un 8ruppo, ma non ne 1cn1amo COf'lh.> t.M' rn seconda line.a per la r;igicnc suddttc.a. cioè pcrchè non sono ipcti6'i dtgh cbrr1. I dat• m quc:st1one proHngono per t,, mag- (;ior parte da osscn•aiioni fa•itc-sugli c-brei dcli.i Ccrm.1.n1a e noi le :iprrndiamc, in buona pai1e, d.1 una pubblteutonc- Ji Von VcrliChuer, :1pparSJ. rcccntcmcntt'. (2) la Sl.:Jlltrd nu.schik n'IC'du. Jci grnppi ebraici osc..1lla11;1161 e 164 \.'CnhmC":'ri.Gli c-brc, sono dunque m .i'Cnc-·ale JOlltJ la ,,.,. J,a (3) di una .statura nctlammte inferiore- a quella dei gruppi J1 tcdc-S<:h1 presì a ("tagonc,, l.l cui statul'll ,.ir,;i fra 166 e 173 ~erurmecri. Socto questo pun:o di vi~,11,gli ebrei non sono, all'1nrontro. d.a distinguersi J;u fl'llnccsi, le CUJ cifreJip.arttmcntali o~:illano fra 162 e- 168 centimttn. ... Le brM<i:1 e le x11mb, sono cortc in upporto .11 tronto, cheè dunque- rcla ~vamcnte allung.;10. Le-ma"i e-1 p1,dJ sono spesso souili. Ahbi.,1,mogii mC"Oz·on-'IO il piede piatto c~ putirolantà frC""qUfflte. t·cbrco è- frcqucntuncnte si.a storp o (g:,mbe :id O), sia sb1lcnco (gimbc ad X). La m•S(o/a1111a d,J gar,mo è no"C,·olmc-ntc debole. Si potr<.-b- ~ C'SSCrctenlJ.l1 d1 attribu1re questo C'arJ.Uere allo suite so:ialc Jcl ci·udino dell'etnia giudaica., ma ,·cdremo piuttosto m esso un ro1duo negroide- - i negri >unno il garretto assai dc-baie (l;a dcboleu:a muscolare essendo m ns1 ccmptns1t.1. per camm, rurc-, da una sporgmr.a maggiore dc-I callonc, cioè da un braccio J, leva più allungalo). Abbiamo detto prim.a che- il 1,011co è .allungato in relnionc alle membra; esso è altrC$Ì appiauito cblrn1.n1i all"indictro, r - facto più appariscc-n1e e già mro:r.ionato - spesso leggermente ricurvo. ~ 11 ltiJJNI<:, aJip()Jo è spesso ben s,1duppato; l'abbiamo ,•,510, spesso lr ancM' lo dunos rfflO. S1 notcri anche che le dita sono fr«Jucntcmcntc ;11rrotondi1e. l..a fo,,na drl/.:, lts/11. qua.le C"Ss.a si cspr1rnr attra,·c-rso l'ind1te cefalico (4) è- du·c-rs.a In gcnerr, es.sa è media. con tcn<kn?,i alb bnducefaha .. ma. è 50prauuuo na riguardi della forma della te• s't.a thC', prC'SSO gli cortt, questa media è- a"1fimlc, essendo i l ,·suh,uo di forme molto d1vrrsc La ptlJ, dcll"cbrco. di un bm'K'Q giallognolo, più o meno ca. rico, non offre nulla di caraneristico m Francia, dato 11 gr1n nume:-o di clcmcot, meridionali d~ll'~nia francC"St. Similmente, ti co/Qr, Jt, rap,11, , d,gl, orrb,. normalmente cre>p1 prnso ,=lt ebrei, non stona in Francia. Accade altrimenti i n Gtrmania, data l'importanu numcnC'I che v1 hanno i btoodi C' , cuta.ni. La sta.li• stie.a efftttuua 11elle scuole, dal 1874 al 1877, socio la dire:t:ioncdi Rodolfo Virchow, tu fornito le cifre scgum1i: P1&ft1'11taUo,,, (p,11,, <af'IJ,, or,h1) chiar.a topa Tctahti dei b.ambjni (romprCSI gl 1 cbre1) 31,8 $i: 14,4 ~ Bambini ebrei soli 11,2 '% 42,0 ~ ( le percentuali rim.ancnti corrispondono a b.ambtni dai caratteri m1st1). D'ahr.a pute, fatto notato dJ. Rodolfo Martin, numerosi gruppi cbr.t:ici prncntno un.a forte pcrcC'ntu.ale di. rossi, d.11 3 al 6 ~, nlCf1tre l'inchies,o di Virchow non ne- rilC'\':t\'a che lo 0,j % ; ma le cifre di R. Martin non si 1im=1:ano alla sob Gcmunia epuò darsi cjlc-il rosso, nelle .sc:at1stichcgC"Ott•li da una p.irtc, e nella su11stica mfa.ntik rllfflztOl'l:at.ad.all'ahra, sia it:rc di,·ersa • mente apprettato. U ptloslllÌ è fone. S«ondo i lavori nc~iu, a Jkrlino-Dahlcm. sotto la dire.
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