La Difesa della Razza - anno IV - n. 15 - 5 giugno 1941

RAZZIST ntre ascol- ·• 1Eifi€Htl@l•N1M Pochi errori di ,·alutaxioue ddrUomo del suo presumibile di"l'nirc sociale so. ;o 11iù 1mlcsi di quello in base a cui si ormularono i famosi principi egualitari le.Ila ri\'oluzionc frnnccsc. pomposamente i<.tti immortali ma che itl\'t.'<:CpreS('ro a ·dd(.'rc in ignobili bra1Klelli al .mio dcli. •carsi di concezioni assai meglio rispon. '< nti a naturali realtà. Non occorre ripe. ·• re come per essi siano da riconosct:re a utti gli uomini pari diritti e sia vietato l chiun<1uc di ergersi a iudiscus..o capo. '-:el 1>arlare di eguaglianza si dimenticò , 1dcn t•mcntc, o non si d1.1:te la donata mportan1.a, a un fatto ben pak-.;::: non l •istono Cioè aggregati umani uniformi ::, quanto a doli fisiche e mentali. In in. dividui di egual sesso c<l età le Jiffercnzc, r<golatt• dalle leggi dell'eredità biologica ,. come tali non modificabili so. tanzial. 11,cntc da noi a meno di sco11ertc di là da ,cnirr, rigu~rdano caratlcri quali la Sia· tnra e il llCSO del rorpO, la forma della testa, il colore della 1:ielk,degli «chi e dcj t":,pclli, la disr,osizione alle malattie ccc. l·cr la mc11tali'à, J)Crfino in una SlC-S$.l !.:.miglia si può J>a.»are dall"uomo di gt•. 1110 al mediocre cavace appena di sbrigare 1ransioni el<-mcntari. L' assuiia eguaglianza si SUl)tlOSe cs1. s,erc sempre, in auo o in 1:iotenza,per ef. ictio di un potere di c,·oluzione, che la cultura :wrebhe favorito. capace di pro_ durre negli uomini di qualunq1.1e rau:. e 1'3<.--«' 1111 migliorai11cn10 i!lim11a10 della 11,u·lligen7.ae delle attitudini alla "ita so. c:alr anche nei casi· in cui l"Sse erano ri_ 6 NON ESISTONO AGGREGATI UMANI UNIFORMI QUANTO A DOTI FISICHE E MtNTALI 111as1cin forma vrimordialc. Il darn·ini_ smo intervenne 1>iùtardi a dare seJuccu. 1-! parvenza di solidità a simile miraggio, come se il J)atrimonio i111ellettuale e mo. 1ale trasmcuo di generazione in genera. z:oue a,·cssc qualcosa in comune coi fatti biologici legati allo sviluppo ddla mente t•mana. Non conosco invece argomento sc1e111ifico sufficiente a pro,·arc che se il 1rondo è ora 1)iù CÌ\'ilc di secoli o mi!lcn. 1i1 addietro ciò dipenda da un amnento <!1.'llec.aµacit.à memali. Mi 5cmbra 1·)Crciò <ht con assai maggior ragione si sosten. ga oggi qualcosahro, e cioè il decadere <tcll'tfHelligrnza in molti 1)0poli odierni"(' del passato, anche recente 1:,cr mancan7.:t rii adatte 1>recauzio11i. · Più logico di,•icnc t-osì apJ>urare plUuosto quali siano le do. ,i naturali insite nellc varie razze umane e- \'egliarc affinchè v<.·ngano tramand~tc · i1otaltc alla J)OStcrità alnfcno quelle da g,u_ l::çarsi su1:1Criori.Ricordiamo che J'invcn_ :.-.ionedei meni 1,cr oucncre il fuoco, di f, ggiare glj utensili li1ici in maniera sempre nuo"a e le produzioni artistiche lici più lontano J>alrolitico rh·clano ,,i,;_,o_ , ia mcmale non minore di quella degli uomini di genio odierni. Dai resti fossili s:1ppiamo J)urc che le razze preistoriche ;.'.i cui i discendenti sono arri,•ati fioo a l'Oi non a,•e,•ano capacità cranica minore <'dl'uomo nio<lerno. A più fo~tc ragione dobbiamo comidcran· non meno imclli. guiti degli attuali gli uomini, ad esempio, t!ci !)rimordi di Rom.t. Se mai. rifl{'IO, ))UÒ r.cnsarsi a una climi111u;ioncdi 1:ioterimrn. 1;.li dall'antichi1à ad oggi in Paesi. come ::d esem1>io l'Egitto e la Grecia, ridouis ormai a un materiale mnano di sc.td('nti.;. ~:ma na1ura dopo ben di\·ersa situaz101w 1·d passa10. Nella migliore i))Otesi, insomma, il ere·. derc nella perfc11ibili1à psichica graduak come im:,•i1abilc cffello del cominuo au_ r:,entarl' dei portati della ci,·ihà apparisct• ridursi ad un 1>uro atto di fcd<-: perni. c,oso lk:rchè impoltrisce con la certezza ~; un'ascesa fatale c.he un po' di educa. ~ione aiuterebbe e pcrchè allo111ana dalle l'autclc inl'Ccc necessarie onde e,·itare la lh..cadenza. A mio parere, compito nobilis_ suno della t.'dncazione rimane il Cèrcarc 1· t.ir divampare la scin1jll:1 dell'imc.-llijf,.'11. 7:l o,•mtqnc sia sup1:ionihile chl· c:-bta l' ta, di tutto J>c.rri,·crs:unc )1•112a fa\la...:i mire i van1aggi sulle colletti, nà. IJ1 1111c. ~te la naturale funzione re:.uha il •1·g111r~· (..hbedientuncnte e in condus1t>lle l'atwa. 1..- ~nza presunzio11i e~uali1ttr1(' ,, prcfr:., di critica le pronidcnze \O]u1c 1x·r il b..:111 comune dagli indi\·idui u mcgl,o 1bll'l 'n·• (li cui vcr doti S\>cciali si ha l'e1m.rf!cr, sugli altri. Per le dcc1~ioni ~uprcm(' come 1-cr certe manifcst;,zioni in artl' ,, in

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