La Difesa della Razza - anno IV - n. 15 - 5 giugno 1941

Nelle cam1,agne d'Italia \'iene condona con decil'liOnf' la politica razzista, s1>eciahncnte nei cunfro,ui delle nuo,e generazioni che si appre::1a110 a dh·entare soldati della banaglia produUi\'a.. Tutto il mo,,inM:no rura;e in ano, creando un nuo,·o ambiente igienioo,sanilario, concorre alla ,elc,,azione fisica e i!pirituale dei 1-a,·oratori. lnfalli giuwa110 al raggiungimenlo degli obielli,•i raz- :t~li le proHidcn:te ruralizz.alrici che hanno determinato il mi• ,:lioramento delle razioni alimentari de:le famiglie rurali. il rin• 110,,amenlo edili1.io. la lmnifica integrale Ji alcune ,,a,;:le zone. Da tulla quc:ita uione per la difeg_ della ru.:za nelle campa· gne. noi ,ogiiamo lS()l3re ed esaminare la parie che riguarda la gio,·entù rurale, alla quale il Regime si è preoccupato di Car giungere tulle le opportune forme di ai!.!listen1.a.sup,erando non 1,oehi nè lie,·i OMaooli. )'oid1è la di.strihuzioue ~eog:rafica dcllr abitazioni agrirole su un , a,:'IO territorio non 0011senlc di con• Ct-ntrare i m~:u:i aui;;.fenziali come nelle ciltà. Si è trovato modo ,li poter tutelare in maniera $0<1di;i(acenle la gio,c11.tl1 ·.lei campi co11 una pe11e1ruio11t' capillare che arrha sino ad ogni horgt, e ad og11i casolare. iuneslando il programma di di(da rltzzialt' i-ulle organiz.zazio11i ch·ili gc:ola,,tiche, sindacali ,li cui godorhl le ,arie zone. Il sen+iio di as.-.i:11cnzaigienica al:a gio,·entù rurale è ~lato co11«11tra10 allornu a diuir1'C i.sliluzioni. ma prinei1►almente auorno alla, ~i.tola. che nera su.a nut..wa slrullura ':! ,.11111 cellula beu vh•a dell'orgau~mo amhientale agricolo. difru3'a com·è in ogni zona del lerritorio. dalle l)iane uberto:1,Ca'le ,·alli malariche, dalle colliue ridenti alle montagne asjJre e lonlane. La prima 1utda .si fa con una spiccala e}'.lueaiiont". pt-rcll'f: lo. ~.:uola non è luogo di enuiizione. ma fucina di formaziorae. F..rl il• 11u1e5tro o la mae,.itra che si sono ~pinti ne:le parti più inlerne dt'I Pa~e f)Cr portare il loro aposrolato di umanità e di patriottismo. sanno che è loro primo compilo di insegnare a rar cono• :&eere il ,•alore delr~re e rurali», di e, ilare che lt' gt'nera· zioni fr~che lascino il 5-1110 la,,oro tradixionale dt'i padri, illusi dal miraggi<l di occupazioni cittadine. Si a.gie-ce in un secondo tempo per i)Tei!Cn'are fi!!icamenle la razza rurale nella :.ua consiste1r,a giovanile con una a~i!te·1124 igienico-sanitaria affidata alle 01re m:ilerne delle maestre e pa• terne dei maestri nond1è agli iia;lituti ~peciali creati dal Hegimf', i qua.:i concorrcno con i loro mezxi al raggiun~imento dellt1. nobile 111è1a. li corpo in~egnante che co11osce gli $Colari JM:r la cliulurna consuetudine è in grado ~li pre,,enire i bi.sogni di ognu• no, al cui ~disfacimento co11corre note,·olmenle la Gio,·enlÙ Italiana del Littorio che nelle sue diramazioni rurali ra~giung~ i 250 mila tesserali. la 1111 gran num~ro di e(lifici &rela,.tici. anche l'IC mmlt.-sti. è ann~'O un locale che è a1libito atl ambulatorìo ~anitario pt"r gli alu1111i. Il Sf'nizio di profila~i e di cura è .s1a10s,•iluppalo di anno in anno con mexxi sempre più largl1i; mentre n~: 1931 furo110 assistiti poco ,,iù di 2 mila bambini. nell'anno scolastico 1939 il numero d~gli as,,i~liti è ...:1li10 a IO mila. Ma gli effelli di questi ìnlen·enli immediati wno mas.:simamenle e(ficaci, JM:rchè i.i arre:!lano agli.inizi quelle malauic 1.ro1»rìe dei bamhini e ~i c,·itano quelle ripercu~ioni fisid1e croniche che si anehhero p~r lrascuratezxa. I casi clinici che più si presentano i-0110il morbillo e la malaria; que!tc due malattie hanno intf'ttMalo ris1)t't• tiwamenle 2.500 e 6.000 !COlari. Queste non so110 che alcu11e ci(re. ma la !)Orlata ,·era dell.1 tu1da della gio,·entU che ,·ive nelle campagne può ~re meglio ,·aiutala se ci si riferisce ai dati generici: ouomila :,euolc con circa trettnlomila alunni. A fa,·ore <!i que.5ta m.JSS.agiManile .si rh,olgono cure in ogni c.ampo. Merita di ~re riconlal.a, tr:, l'altro, la refezione oHerta H c-entomila alunni per ohre quanro milioni e mezzo di piani.

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