La Difesa della Razza - anno IV - n. 14 - 20 maggio 1941

• tatori della foresta equatoriale. Alcuni gruppi di minore importanza furono trovati anche verso l'Ubangui e, a sudest, tra il Lualabc cd il Tangani<a e pare stnno che siano sfuggiti a· Stanlcy cd a Livingstone, assidui esploratori, Ul specie, di quest'uhi. ma regiooe. I Sambuti, rappresentanti per «cellcnza della rana pigmea, hanno una statura che non .supera la media di cmtocinquanta centimetri; cranio brachicefalo, fronte sporgente in modo accmtuato, leggero prognatismo; l'esame delle parti della faccia ri. vela: naso molto lar.go alla base, zigomi rilevati, grande e pr~ leporino il labbro superiore. Il corpo e gli arti ..sono proporzionati, i capelli crespi e corti, barba e peli rari, in alcuni casi nulli. La pigmentazione della pelle è forte, senza ruttavi~ ~ eccessiva. _ I Satwa mv«e sembrano piuttosto appartenere a varietà pigmoidi, specie ~ la statura, che non di rado supera il limite massimo fissato dallo Schimdt C.crto, )o stato di simbiosi con i negri, ha fatto sl che questa razza smarrisse molti dei suoi caratteri fisici, peculiari e rende dif6colt0so lo stapilire un tipo dc6nito di pigmeo. Dal punto di vista sociale si può affermare e~ i Pigmei mancano o quasi della concnione di Stato; vivono .separati, in piccoli gruppi dispers; nclla grande etnia bantl4. L·unica autorità riconosciuta è quel. la del apofamiBlia, non avendo cui nem. l1)fflO il capotribù. La vita coonomica si li. mita a sfruttare ciò che la natura offre di. rettamente, sicc~ Bli uomini sono accia. tori audacissimi ed esperti rm.nipolatori di ,,eleni, le donne abili pescatrici. Hanno a,. mi, in quanto sono state loro rcote dai negri vicini ·c,c1 il Mm,ghin, fautore della ipoccsi circa • l"età del legno» (2), sostiene' che i Pigmei ne sarebttro i rappresentanti, non sapendo nemmeno lavorare la pietra. Ma gli studi più int~essanti, per mcz. zo di cui si cercò pure la soluzione di altri problemi di natura &Ociale, forono compiuti sui concetti religiosi dc; Pigmei, intesi quali i più arcaici rappresentanti dell'umanità. Eccelsero in tale ordine d·ìnda. gini il padre Schimdt cd il padre Schcbcsta, ma le loro esposizioni in merito, quantUO<f~ documentate, risentono dc-I prcsupJ)OS(O moderno di ,•olcr attribuire concetti religiosi elevati a popolazioni primitive; queste teorie udono nclrccces.so opposto a quello per cui sono sorte; nate per combattere I'C'\·oluzionis.motayloriano, la constatazione dcli"esistenza di qualche ecce,. zionc, diede loro l"autorizzat.ione arbitraria di non riconoscere nemmeno quelle for. mc di evoluiionismo che erano palesi. Xf!"·crate quelle pratiche proprie delle popolazioni bantù, le credenze religiose dei Pigmei si limitano ad un essere 5Upremo che s«ondo i gruppi etnici, cambia nome: Efe, Tore opure Mungu; i Bambuti, inv«e. lo chiamano Kalisia e credono che sia rappresentato da.ll'a.rc<>m.lcnoP. are che a questo essere sia ded.Cato il famoso sacri6cio primiziale, da cui, s«ondo alcun:. deriverebbe ogni altro sacrificio. Ma, ac. canto a tale concetto, di pc-r sè innegabilmente evoluto, trovano posto pratiche magiche, totemiche cd animistiche. Il totemismo, stando allo Schd>csta, non avrebbe carattere religiosa e sarebbe deriTjpo pigmoid• Baciua vato dalla comunanza con IC genti negre; l'illazione è basata sul fatto della mancanza dctr animale totemico; ma evidentemente Si dimentica che l'antenato comune, presupposto da totem, può anche ooo essere Un picpn•o Bohingo di Suan9ui• un animale, cd è suCficifflte osservare c0mc presso i Pigmei sia in vigore l'esogamia., cioè la scelta della sposa foori del di. stretto dello sposo, fatto di provata origi. ne to:cmica, pc-r rendcrri convinti del contrario. Esiste pure, non però presso . tutti i gruppi etnici, la credenza in e spiriti » non meglio precisati e la ·confusa opinione di un « fuoco che Sia sotto terra », in un Juogo in cui dovrebbero essere condotti i malvagi; ma abbiamo fondati motivi per credere che, tanto queste ultime opinioni, quanto una parvenu di culto resa ai morti e la circoncisione che accompagna le cerimonie dclfiniziazione, siano crediti bantù. Stando· alle ass,cn:.iOQj dei dorumcnti in nostro possesso., è dunque sommamente diflicile stabilire se i Pigmei sicno stati o no i primi abitanti delr Africa; certo noi li riteniamo autocton~ d'essa, anche se dobbiamo postulare, per manttnerc tale posizione, J'csistent.a di una. grande etnia pigmea di cul sussistono le arcc- latenli (Congo - Ccylon • Andamane), però manca Ja arca ctntrllle, nè abbiamo mezzi per resti. tuirla. Comunque, è suf6ciente per noi aver accennato all'appassionante problttna etnologico ~ aver convenientemente Ju. meggiato verità., che cosl possono essere TÌa.ssunte: i Pigmei sono tra i più antichi, se non i più arcaici, rappresentanti della umanità; con il sussidio dclfantropolo8ia, deU'ct:nografia e di altre minori discipline, possiamo ~re certi non solo della loro preesistenza nei riguardi delle att\.lali r.ut.c che abitano I' Afric-a, ma anche di una certa influenza, nei campi della religione e dell'arte, da loro esercitata sugli allogeni, che popolarono, per quanto noi sap. pimlO, in un lasso di tempo di quaranta sccpli, tra il 3000 a. Cr. cd iJ 1000 d. Ct., il continmte nero. CLAUDIO CALOSSO (1) li Sngi. non potendo spiegare altrimenti la diffusiOM Ml lofocd"alo, da. ovest verso tst, t: non a..-endo trovato tra«e d'nso nell'Mia mtridiona.le, snppc:ine: che l'cmigrariooe abbì1 n1;8-iunto l"lndOM:Sia ~r via di mare (2) Il Mmghin cmk che l'tù della pictn sia stata prttcduta da un·cpoca ancora più pri11Utiva.,in cui l"uOfl'IO sapeva soia suvirsi di a.J::Mi di kgno e, pur conoscendo le pi~re lc- ..-igate, "ignonva l°arte di lavorarle. A tale- pe-- riodo vniM da10 il notiK di • ttà Ml lt-gno •-

RkJQdWJsaXNoZXIy MTExMDY2NQ==