La Difesa della Razza - anno IV - n. 14 - 20 maggio 1941

I PIGMEI L'etnologia africana wstituiscc un affa. s..inante problema per chi si accinga ad in. dJg.irla; le immense difficoltà di cui è irta, più che distogliere, hanno però in ogni tunro sollecitato l'uomo nella dura e faticosa indagine. m.1, 9uan1unquc ropera s,·olt.J..sia stata feconda di risultati, siamo ancora ben lungi dal poccr dare una pre. cisa risposta agli interrogativi che aumenuno in proporzione delle seoperte. L'im. mcnso continente nero dalb. configurazione lineare tozza e massiccia, povero di iso. le, dotato di un rilievo privo di organicità, nonostante tali caraueri proibitivi, sembra im·iurc all'esplorazione, presentando, ndle zone tempcu.te, regioni praticabili e foci di grandi sistemi idrografici; ma la spcranu si annulla, nel rd:rotcrra, di fronte alb. soli1udine sconfinata del dcseno, «I alle ra. pidc c:he inibiscono la penetrazione per \'ia flu\'iale. Tali caratteri geografici, già spon· t~ncamente negativi, hanno originato un luogo comune circa l'inabitabilità dell'Afri. G Donn• pigmea della tribù A•mini di prolilo • di Ironie ca e l'ilJlposs;bilità della sua c,oluzione ci- ,·ile. Però, contrariamente a tali crcdcn2:c, parttchic teorie moderne hanno ,·aiuto ,·e. dere nel continente africano il centro di irradiazione delle rane umane, valorizzan• do così antiche leggende del mondo mcdi. l'erraneo e tramdo in luce fan:asmi gcogra. fici propri di epoche dimenticate. Indirettamente il problema si riallaccia .all'annosa quistione dei primi abitanti del. l'Africa e- della loro probabile civiltà. L documentnione che venne offerta in proposito è vast2, però poco organiuati e ba. sat.i. sopra prove che mancano di assoluta certezza. Quattro ruze ora si stendono in Africa, da ncrd a sud; primi si noverano i Semitacamiti; giunti in periodo antichissimo sullt sponde del Mar Rossoe lungo la bassa ,·11,lle del Nilo, occup:uono la ,•astissima zona .u.hariana e la costa mediterranea solo alcuni s«oli dopo Cristo e si spinsero puit' lungo il litorale dell'Oceano Indiano; il centro Africa, le caste del golfo di Guinea, meno la grande dq>ressione del Congo, parte dell'Africa del Sud, la parte occidentale dcl Madagascar, sono tenute dai Bantù, i \'eri rappresentanti della tip;ca razza nera, mentre le rimanenti regioni sono caratterizzate dalla presenza dei Boschimani e degli Ottentotti ed in particolare dei Malga. sci sulla costa orientale del Madagascar. Ritenuti allogeni i Camitosemiti cd i 8antù, dobb;amo pcrtare la nostra atten• zione sopra i Boschimani, che dovrebbero costituire uno degli strati etnici più antichi. Gii da tempo infatti venne osserv~ta una certa comunanza di caratteri fisici tra i Boschimani e gli indigeni della Tasmania e di altre isole del Pacifico. L'~me dei crani preistcrici rin,•enuti sulla costa della Gran baia australe (Australia del Sud) ha portato alla certa rico. struzione di una razn, detta di Strandloopcr, che yanta af(inità, negroidi; cranio ro-- tondeggiante, simile alla varidi sferoide ri. trovata dal Scrgi, e prognatismo accentua. to, sono le caratteristiche elemen'ari che ra,..,,icinano gli attuali Boschimani alla aroica specie australiana; l'indagine esterna, compiuta su esemplari viventi di Boschi. mani, ci rende ettti di una particolare pigmentazione della pelle, che origina un colorito giallo olivastro, della piccola ma proporzionata statura di essi e della quui assoluta mancann <li peli sul corpo. Un'ultima soluzione tentata, ricerca altrove, in Europa, reliquie similari a quelle presentate dal~ razza di Strandlooper, che L'ontropol090 Udio Ciprioni acconto od un pi9meo de\l'lturj furono rawis.ate nell'uomo di Gall~-Hill. il protctipo dci p;deonegri; questa nuo\•a .spccie, che si estendeva nell'Europa crntrooccidcntale e ncfle isole britanniche, ad un certo momento fo animata da un moc:o mi. gratorio che la portò "crso il sudest, al natur2le, grande cimitero di papali offerto dalla Turchia; qui la corrente si divise in due: un ramo, dall'istmo di Suez penetrò in Africa e, per la legge dovuta agli effetti di suc.:essi,·e invasioni, fu spinto $Cmpre più a Mezzogiorno, l'altro si diresse scm, pre più ad oriente, ripetendo parte del percorso del lofocehlo sergiano (1). Le teorie 2ntropologichc esposte to.'Sl.imoniano, più che la mentalità dei loro au. tori, le necessità logiche del nostri> spirito, naturalmente teso a postulare una monoge. ncsi per i fatti più di\·ersi ed a Sfllbilire rapporti di caus-2 ed effetto tra elementi che non sono interdipendenti. Attualmente si (e<ero altri tentativi, esaminando questa \'Olta le razze minori esistenti in Africa cd i rapporti che esse hanno con le memorie e le credenze delle popolazioni limitrofe. E' infatti tipica tradizione dei hantù che, allorquando essi sopraV\'cnnero nelle loro at. tuali s«li, circ:1 tremila anni fa, le trovasse-ro abitate da uomini piccolissimi e rossa• stri; costoro, che sapevano coltivare il terreno e scolpire la roccia, li accolsero molto bene, permettendo loro di vive;e accanto ad essi e fondendosi anche con i nuovi ve. nuti. Ancora attualmente i bantù identificano i geni topici con gli antichi uomini rossigni e designano entrambi con un'unica parola. Chi furono costoro «I a qual(' razza appartennero noo sappiamo. Si vuole che

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