La Difesa della Razza - anno IV - n. 14 - 20 maggio 1941

mnJo 1x-r mezzo di lince I ir<: cc·nm Jc1 tre rerdii ne· dcrm1 un mangolo dw n.ria in funzione ddlc cun·e stesse e le Jerini.sce, in moJo che lo studio delle p:micolarid. Ji questo m,mgL1lo può rik":trc e rilc,·a una nuov.1 M.·ri<.- di cletnetu1 <l1 >-:«unL1ri.1 cr.\mc.1. Il tri:mb,olo cranico si :.,·olse cosumcmeme m.-1 cranio mferiorc SO{IO la on1.1.on1,dcgbbcll.t-1.i.mb<l;t ranlO nei cr.mi inhncili che m quelli adulti. La positionc dei ,·cr1ice Jel iriangolo definisce ne 11p1 d1vcrs1: 1· 1ipo: l'c:.trcrno ctmr:ile del r.1ggio della c.:ùpob od~• )ulla linea che- lm1sce gli csrrerm ccncr.ili dc-i raggi delle c-ur,·c facciJli e occipit,tli. li disegno risult:t c1uindi una linea. 1•· 11p0. d ,·cmcc co~i1u110 d,tll'mcontro dei raggi della cupola si iro,•J. collocam supc:- riormente all.1 bJ.S<.f·occ10-ocopi1.tl~--:i,~ tipo: il H'rtite ,·olge in b.isso <- la base i· collocJ.t.l superiormente. I crani .1dult1 del 1• tipo sono eccezione, 1.J. regola generale- è il 2· tipo p<.·rmttc le rauc; n<:- gli infantili prc,•alc ore il 2• ou il 3'' 1ipo. In gun pane da riallacciarsi ,1ll.t .scuoi.idel Te<leschi e il la• varo d1 Luigi Giuliani sw c,1.- r.mcri differenziali nd p1,1no rncJ,ano ira dolico e br:ad1imorfia. In 9ues111mt·nlott:t vu:ne lORfc-rrn:110d , :tlorç delb lc~,c- <li· Kla:11S<:h della onogonalità dcli,, lmea Ji Sollas con quella <liHa. my. V1Cn<.-(onfcrrnato come J"an !,>olo u• negli animali 2 suzione non erctu è fuori della norma umana, e che la lin<·a di Solhb ri, eia lOn l.1 sua forte mc/inazione in av.tnli il preponderante sviluppo del cr,mio facciale. Nei p:alC'Jntropi tro,1iamo persistere l'antenxlin1:1, significatl\'a di una di\'Cts:t. impostazione del cr:m1O .-.ulla colonna ,·enebrale. Dobb1:uno ,cc1ire ai crani delle popolazioni vivt'1lti per ,·cder<· conS<"guu:1 la pcrpcn<licobri1i delle due rene, sicuro indizio d1 un giusto S(juilibrio ira cranio amcnorc e posteriore. r1gg1unto contemporaneanx-nie allo :,,•1luppo dell'encefalo, allo sposiamenco del form11~11 m,1tflH111. :1lla erezione della co lonna vertebrale, alla libertà di movimento dcgh arti anteriori. Tu11avia b legge è 1U1i'ahro che 1SSOlu1a, il dinamismo <l<•I cranio è d1n:rso da tipo a tipo e la forma nsuhan1e ultim,1 lo ri,·ela già c-mpir1camt':nte. li Giuliani h:1 così rnt-SSOin c,•idcnz.1 il fatto fon<lamC"111ale d lla anccroclinia dc-i dolico e-della pos1eroclinia dc:i b r a eh i. splend1damcn1c confermata d:ii crani deforman pat0log1c1. Pc-r il pumo occipiulc massimo l.1 \'ar'iab1lità d1 posizione è ll'l'l•lfr. Ct:FAl,l(;fl l\1111,1,0,;TAI,,: t$ 64 fii Ml 6'1 ;o 71 7% 1l 71 7S 76 17 71 ';'I IMI lii Il! 11.1Il 11,; 16 Il~ 1111... Q,11 Questo 9ralico dimostra i ri1uhali di uno studio eHguito su 36 crani di un distretto della NuoYa Caledonia, Si 01.1enino le dillerenze ti11pe110al gralico riprodotto a •ini11tra Cranio allungato e baHo (dolico-pla\ice!Jlol di una donna Bo,cimono Cra.nio lun!il'o o olio (dolico-i~ic♦lolo) di un Neocaledono · d.1 riferirsi ali.i prl-ss1one ccrcbCAle Tnuò argomcnlo simile lo Zanolli cht- :wc:,•a riconosciuto I.i fond.1mentaliti della legge d1 F.1lkcnburgcr nei brachi e nei <lclÌLO e nei du(' sessi, con asci!. la:ziom mJ"•iduali che 1radiscono la debole influenza dd prognatismo e onognatismo; com(: si sa la legge di Falkenburgc-r dice-: « L'.asS<"congiunge-mc il hregm:1.:11pros1ion. s1 m.incieoe c.. maniemc-n1e p e r p e n d i c oI are all'asse nasion-pros1ion ». <iuesu legge per lo Zanolli è I csponeme Jc-ll'~uilibrio lrJ. il -:r.mio e la bcci:1.. Per I' Angclotti I(' ..lifferenzce~senziah Ha dolico e brachimorfia, per quello che si rifor1sceal vario .1llungamén10, cons1~tono essenzialmente nel differente sviluppo della 1.ona sagnu.le paric10-squamo~. E con maggiore prt,:isione le differenze nascono dal dirfc-rcn1e tipo d1 curvatura, risponde-me a d11 ,·erse lm~ di s,·iluppo. nella porzione squamos.\ e p:trictalc. con conscgucncc ~rosuml'llhl della regione-lamb<li~.ie ,h 1111 tJ la squama superiore. T:ih dif fcrenzc interess.1110 sorr,mtutv la parie pos1en,,re del u,1nio nella zon.1 soprJ-1mac1. Muw 1mp0rtan1i sono Il:' d1ffert'.1U<· della zona som,-1111JC.t o \·t:r~· bcllare. T.ale J1,·er:.o .lllun.c.1mcnto non può 1n1erpre1ar,i ,o mc un'unica v,m.n.1one J.1 un minimo-br.1ch1morfi J un m,,_. sirno-<lolic4'>n'IOrh. 1~rd1è I .d lungMoemo ~; r.agg1un_i!ncei dut· tip, per ~1l· ,liffc-ren11. Altrerunto si d\·,e .tm: per l"allarg:im<.·mo, per<ht' C-)1s1em ci.a.scun 11po una fornu c-.u.tth.-- rist1c:1d1 p.irieulc. L<· c.1.uSt" 11\• 1rinsc."Ch(d:elle Jiflerenn.- )trnr mralt sono Jellr fom;: J1 ,\ 1luppo. differenu nei due opi. k· quali ag1~ono - -.cmpre :oecondo l"Angcloui -- ncll'oss1fi• cn1onc come procc-,.s1p.1r:t~on.1b1li ,illc fone J1 cmulhzu- :z.ione Si rullaco,1 Jt ];i,·on Jd 1\-. ,leschi lo studiò Jcl Ferro :.ullA c:ipac11à dei ~,'!.menti cr.1n..-1.

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