La Difesa della Razza - anno IV - n. 14 - 20 maggio 1941

Ouodro di Lorenzo Lollo nella Gollerta Pitti di rlrcm:e l'c Oaw1ia •• l'c Isoli, siocoru.la >, ecc. per arrivare nei tempi modnni al e 1·a1.un.Jlt!.n·o • di Fouricr. •Ila e N~w 1/amwny > di Hoberto Owen, alla e J>u« per~IU(J • di Emanuele Kut, al .ocialllmo, al marxismo. al comunismo e finalmenle alla Sociecà delle Nazioni. U1opie politid1e? desiderio sincero dell"uo1t10per un'et8 di pat'f:. di bon1i1 d'uguaglianza? Tullo qUeiilO non c"inlera.sa. almeno in questa sede. Quello che ci jJreme è di acccrU1recomt: anche in qu~a e Ciuà del Solf! • del fil~fo calahre&e - sùbito, come da10 ha&ale della costituzione di un regno ideale di uomini ideali - siano considerati i fondame nti rauiali. sui quali egli regolava l'amore e il malrimonio de i suoi ciii•• dini, Peraltro, la questione ~Il• ge11erazione, e in defoiiliva della razza. è alata &t:mprequella dlC ha C05tituito la ba.se di ciucuna · di quC!lte ideali çilli.. Cii abbiamo ,·isto in 1m precedente· articolo quali fossero le leggi ee,·eri.Mime che. in rano di matrimonio e di amore rra i gianni, il mitico Licurgo a,·eva dato a Sparta. PreciJci accenni • questo ratto lascia Platone nella atu• e Rt!pubblu:4 •• do,·e si pari.,. ddle norm~, cl1e dovreb• bero rqolare la procreazione dei figli fra classi e clasei di cittidini. Ma nella e c;,ro del Sole• il c..mpanella, fo~ primo nella stqria del pensiero fil080fico, &\'\/Cric l'importdhza della 5efezione di raua. basandola su di un oplium d'unione tra l'uomo e la donna. In parole 1>0,·ere.egli sembra dire: e Se l'uomo prende tanta cura per l'alleYamento delle razze canine eJ equine, sel~ionando ed ·aeco11piando i timili. verchè ciò 1:011 utt-bbe possibile. anzi do,·eroM>eeeguire anche ne lla $pc· cie umana?. Questa dedu1ione del Campanella, basata su di un a 06serva• zione degli animali può 5embrare mortificante e irri 8petto.sa per la dignilà dell'uomo. Ma quante cose che lo rig uardano da l-1 ,•ieino, e gli eono indispensabili pe.r la Nlute rtAica. l'llon ,:, non ha imparato OMCn·ando gli animali? I quali. guidali eia qualche CO!& di inrallibile come l'istinto riescono a _trovare <1uello che abbisogna all'onimo della loro vita c on maggior :&icureua di quella che non abbia l'uomo. guida to dalla ra• gio11e rallibiliMima. J punii rondanlCfllali nei quali il filoeofo concrela le ime idee di razzismo, punii quasi timili a ~lii della Repubblica ~putana licurgica sono con1enuli all'inizio della sua operella che. come tutti &anno ha una forma dialogica. i mmaginando una con,·ersazione tra un geno,·e&e. gran viaggiato re e ecorri• dore di oceani e continenti. e un OiJJ)Ìlalarioansi< MOdi sape~ ie av,·enture occorse al marinaio nell'uhimet sua riu·iguione. J I geno,·ette racconta il quando e il come si ritrova.s se in quo.la e Città del &le•· e11JOnendocon ordine al 11uohcoha1orc gl i i.stituti e le CO!lituz.ioni.i reggimenli JJUbbHcie le leggi, i OO• slumi e le uMtnze. Domanda l'Mpilalario al go1 0,·ese. a un certo rnomenlo del dialogo: e tlimmi dmH1ue d ella genera: Uoue > e il geno,·IC:lerisponde: « Nessuna donna &i marita se non arrh·a a dicianno ,e anni, nè il muchio è auo alla gt,1erul0ne se non ne h a ,·entuno e sol,o se sia di ra::.a bianco. Prima· dell"unione a KOpo di generazione. i maschi 1>0.ssonoan-icinare solo donn e steriii. Il giovane che giunge al giu-110 ~riodo con ,·it• caMa è celehr110 con onori e canzoni. Qua11do i gio,·a.ni ai esercitano alla lotta, tutti nudi come i greci, i m.c~tri con09C0noquali tiano le mern• bra che 1>ii sono da congiungere. Così si accoppia no i belli e grandi insieme. i graui ai magri e viCC\·ena. e Il matrimonio è C08lituito da un rito che richiama molti•· simo quello dell'età licurgtea in Grecia. I giova ni dormono inraui in celle &epar•te e tolo all'ora giu!ta vanno il maestro

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