La Difesa della Razza - anno IV - n. 14 - 20 maggio 1941

eoffimportmione delle malattie infeltive. dell'olooolismo e con il commercio degli schiavi. Oueuti popoli vissero isolati nelle Immense solitudini del Po. cilico senza ol!luenie immigro. torie, senz:o incroci eteroelnici, senza J)08$ibllilò di cambiare obitudinj e vita sociale, sposando lro di loro in una continuo endogamia dando cosl conlinuoZ:.:one a roue pure ed a connubi con&angulnel. Il violento con• tallo con una nuova civilti!i doterminò la caratteristica e ipersensibilità olla eiviliz:z:0%ione > co!oniuotrico ed olle molallie lmporlote che tonto contribuirono olio dislruz:ione di quelle popolazioni. Lll BINOCBllZlll Un'allra causa di decadenz:a è la 00'.ll della e gin0<:ro2:ia > (g0vemo delle donne); residuo della civillò matrioroale. che esiste ancora in alcuni gruPPi etnici dei mari del sud. Queste tribò si estinguono inesorabilmente come P. e. i ·out-• Duè dell'arei• pelogo dj Biamark ed i luru Puru dell'Amerie<l del Sud dove gli uomini formano delle societi!i segrete di solidarietà. e per rendersi indipendenti dalle donne li dànno cr pratiche e:11tranaturoli. Specialmente le malattie infel• . tive come p.. e. il morbillo, la scarlattina ed in genere le malallie eaantematiche, la tuben:olosi, ecc .• csonO quelle che de<:imano le popol<niorli di colore venule a contatto degli uomini bianchi. poichè j loro organismi sono vergini alle infezioni • quindi non hanno potuto ereditare ed elaborare gli anticol):i necessari olla dile50 e perciò la malattie decorre con un andamento n:rpi.do e letale. Molti fenomeni di decadenza e di senescenza etnica prove:,- gono dì frequente - ma non sempre - dalla fusione d; due ciTiltà. e quasi aempr-e la civiltà impo.sta e sovrapposta troTolge la civiltò che subisce; b altre parole la ciTilli!i dinamica traTolgerebbe quella Gtatica. Il progresso. quando Tiene a con• tallo di popoli primltiYi ed a dTiltò italico li trQKina olla lir:e. Vi sono dei vizi endem!ci. delle consuetudini, del riti che !anno par1e di alcuni popoli e che contribuiscono a diluirli àemograHeamenle sino a distrug• gerli. Molti popoli p-imitivi si servono di meut prevenfr.,j ar:• ticcncez:ionali per ridune il numero del figli. Pre= alcune popolcuionl australtane es:.lh, l'uso delropercuione della e mka • consistente a produrre una ipo, apadia artiliciale. Nell'arcipelo9<> della Malesia gli stregoni adottano degli speciaH internnti ginecol09ic per soppnmere 11 conc:epimf?\lo Fra gli Auhh nella Polinesia 11 Ira gli AreTth nelle 1so!e MaG.0..-anl hideriCID9 S rione domina lo pomiscuili!i ses.. suole senza alcun riguardo alla prole che viene spietatamente reietta. La poliandria (fa.miglio com• posto da una donna o pii) uò. mini) deriva dai soprannumero degli uomini per inlonlicidio de!le donne. por la maggior mortalità delle donne in seguito olle misere condii.ioni d; •ila ed ai parti i:wematuri, dalla poca lertiBti!i del suolo e dalle. disagiato condiz:.loni economiche generali che producono maggior nascile maschili. La poliondria it diffusa nel Tibet. nel Kaahmir, fra alcune tribò dr~ldlche dell'India e fra i Veda dell'isola di Ceylon. Molti popoli furono spanati da una vera rabbia suicida in seguito all'invasione straniera: un vero equivalente omicida (Inccs. Ati.ekl). Le popolazioni indigene peruviane fatalmente Tanno acompa, rendo per l'abuso che fanno della e chico > fsoetonz:a inebriante ricavata dalla fermentaz:ione del mais) e della e coca> (mosticoZ:ono di f09lie di coca !alla quale 1i ricava l'alcaloide cocaina). ll UTODJS TB UZIONE Da questa breve rcuscgna storico-etnologico si rileva quanto cooperino alla scomparsa di un popolo non solo j fattori patologici, ma ~uelli sociali ed aror, ~ bientali; ai lrolta molte volte di là e del progresso eui popolL una vera e propria autodistru- Il progresso e la ci.villà agi.ione. L'ambiente ed il genere giungono nuovi . apporti nel del viver• sociale po3sono deter• grande çrogiuolo psichico della minore le più svariate patologie umaniti!i civile. Si coalrul.sool'lo collettive, la decodenza di un nuove ~ioologie per il continuo popolo; esser çousa non solo dì rinnovamento delle rapp-esenta-- un progressivo rallentamento de. zlonl della Tito; •i lon:oano nuomogrolko ma di uno tendenz:a Te psicosi, nuove preoccupaziodegenerogena ereditaria dipen- ni, nuove intos.sicazion1. La cordenle dalla Volonlò dell'ambien• ca dell'umanità verso il perfete: Ma questi !allori pogsono on- z:ionamenlo intellettuale, sociale che eaaere positivi cioè portare e mocoanico porta come cona• un popolo all'ascesa biologi~. guenz:a delle pie<:0le alterazfoni civile e demografica. Molle mo- psicologiche dfe, a goccia a d.ilicw:ionj lavorevoU. •e tempe- goccia. si aggiungono alle peealivamenle adottalo, possono sistenli formando cosl nuoTo ere-,. coneggere e compensare alcune dilà, deformando le predisposldeviaz:ioni psico-somatiche di un z:ioni, alterando i genidi, (entità popoJo an!alo dl!a decadenz:a. biologiche· çon1enenti lutlj I CO• Se la civiltà penetrante è su- ratlori ereditari) associando e periOfe e porta con aè soltanto dissociandone le coppie, insomle sue esperienze at~iche, le ma formando c:altiTe o buone sue organli:zcuioni sociali., il suo qualità eredi~•· ' f:"!~~~2.~~: s1 ;!: -.J~m~~~ 1 ::: NOTANElfTI dico--uoclali atti a combattere I DELLAPSICHE :~lco:n~~le~~::~~:~Ìm~::~ ,. Pensiamo alla trasformazione una voluta ortogenesi fisico. psi• della psiche umana ottraveffl'o la chico e sociale delle collottiTità fuga dei secoli. La psiche suetniche assoggettate. non pu6 bisce continuj mutamenU. L"uoanerarsi il decadimento o la mo primitivo aveva un deboscomparsa di queste, ma verifi- le oongegrio inibente, dominato oarsi invece il fenomeno inverso unicamente dall' Istinto, o 9 g I cioè la rigenerazione e lo risur- l'ialinto è contenuto dall'•du.co-• rezione. come l'ha dim08trato z:ione e dalla critica. Questa mol'Italia nella storia delle ooloniz- tamodosi psichica Si è formata z:azioni romane. venete e fa- (l"ltraverso le necessità, le especciste. tieni.e. i deulderi e l'evoluz:lone Cj si chiede ancora qual'è e de} pensiero. • quale sarà l'effetto della çi.,-i). Ma all'evoluzione del pensiero

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