,·ole reazione fra le qualità COfilituz.ionali degli uomini e il mondo esterno, ed eui mutano, fra l'ahro, in dipendenu di un rontinuo processo di sostituzi,me di biotipi nei ceti dirigmti. In par1ioolare il fen·ore di rinflO\·amento e di riCO&tnn:ione è collegato con l'azione vigorosa di cui è capace il biotipo brnrilineo stenKlO. mentre l'elaborazione crilk.a de.i falli e de.Ile idee e la lenla evoluzione delle forme ffiste,ui ~no correlate con la cottituz.ionc longilinea astetiica. Così im1)0Stata la questione, il Doldrini constata che, a KCOnda del carattere prenlentcmente auivo e contemplath·o di un nrganismo ~iale, le arl3Cocruie, preee ocrne insieme, do,Teblxro CMere prevalentemente hre\•ilinee oppure longilìnee. A seconda poi del car1111lcreprevalcnlcmcnte auh·o o contcmJ>latirn delle 1ingole funzioni wciali, 1i può ,·cri.ficare &!)erimentalmente ,e il tipo o i lipi pre- ,alc11:i nei ri.speui,•i :stati maggiori tiano i11.. ccordo col precedente punto. Confronti nel tempo e nello tlf)llio delle carallcri.stichc hio1i1)0logicl1e di d1'ti !!"n1111,ipos&0no ~rmettcre di \'eri6care ~peri-uentalmt:nte ae le differenze esisten1: ,;,.on,J collegate a variuioni delle funzioni esercitale. Ciò !,arfl•be la conferma del mutuo adeguarsi dei fattori biotipolo. gici e ,mbiwtali, da cui -Ji1>endela forma. delle·funt.ioni sociali. L:i lr111afor111azioni sociali in allo donehbero t!IKre infine correlath'e alla SO· stitui:ione biotipologica degli tirati dirigeuli. Da m:n'(.!rosc inrliiesle compiule dal Bolclrìni t• \lalla sua scuola, risulta, innan. z.itutto. che le aristocraiie hanno in gc• nere una statura più aha del gruppo 50• riale òa cui pro,•cngono. La etatura tutta, ia delle ~iddctte aristocrazie con1cmpla1h·e è 1>iù baMa di quelle aUhe. Anche if peso corporeo delle prime è inferiore a quello delle 6C'COnde.Scindendo poi la c&legoria degli. scienz:iati in due ~llogruppi, quelli cioè cuhori di di.sci• pline teoretiche e quelle in,·ett d.i cultori di dì8CiJ•li11e concrete, 11.i vede come, a pari .Calura. il pc:so dei primi è inferiore a quello dei se<:0ndi, Secondo il &ldrini, queste diHcrenze, fliii che a una dfrenità di origll'lle rutialc, si devono fare riHJire agli effeui della selezione. Molto interessante è anche quanto &eri- ,·e il Boldrini a pro~ito cklla nobiltà. Oa uua accurata i11chies111risulta che la ~•itu:r.ione della nobiltà italiana maschile è decisamente longilinea astenica; i capelli biondi e gli occhi ctles1i vi sono più frequenti ~he nel reato della popola1.ione. Dall'eume di 1 n principi, duchi e cavalieri di Malta 5j è constat.3110che la tlalura media è di cm. 174. Mollo ele- ,·ata è la percentuale degli occhi auurri
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