La Difesa della Razza - anno IV - n. 13 - 5 maggio 1941

Jue Ji NSi che ci i111c>:~a110 in nn,c.h, particolare e ciOf' •u (1uello t'he riiuuda Jr rane umane europee e su <1uello che ii rireri,ce ai tipi e alle allitudini CO!IÌ luzionali delle ari!loc.ruie. Per il euo a1udio &0pra le ra.t.ze curope,· il Boldrini prende in conshlcr!41it)ne i se· 811enti gruppi demografici, J1 Popolu:ione della Sn~z.ia ira genc-ralce in particolare della S\-ez.Ì.:a occidentale, come ipotetic:.i rappreM"nfatriC't' dt:1 1., raua nordica. 2) Popoiaiione della Polonia e della ltu~i• Bianca, conte f>jponente tiella raua hahica oricnlale. 3J Popolu:ion~ dçl Piem~nte in geue-- ..ale, pl1!SC"ehacome &uppotto cam1•ione della razza alvina. 4) Popoluione del Veneto in genere. prrsunta come campione della rana di narica. 5) Popoliu.ione COlllJ)lessivaJclla Cala. bria e della Sardegna, adollata come pre-- aumibile nucleo della raua medituranea. In 5egui10 ad un accurato t'IAmt' da: 1mnto di vis11 genetico di queate popolazioni il Boldrini ha concluso che e relali· umente alla mau;-ioranza della popola xione 9candinava e di quello del Menogiorno e delle Isole italiane, è confermalo che csae pou,eggono un alto gra-do Ji omogeneità fenotipica, la quale date lt· modalità con cui si manifnta M:mbra du- \cui iutervretarc come rilc,-omle unit:ì ra.aiale. SndC!li e ardo-calabreti .-rebbero ,•a.. 1i campioni concrei' di quelle categorie astratte che gli antropologi hanno d1iama1n ruu nordic. e rana mediter· rauca •· All"tstrt"mità opposta. ..emptt secondo il Boldrini. starebbero irnece i piemonlt"Si. Uii corri.11pomlono ben,ì nelle ca1111te.fU1iche:!-alienti aHa 1•rt:11,unta rana a I J}ina e non rh·elano f'\'"i~ti se· gni d'incrocio. Ma a fare sorgert" dubbi sulla purila ,li 1uua la rar.ta alpina Ala i: fallo clie a&a è dominaute r~llo a tulti e tre i caralteri fo11d11menhtli.Sembra quindi che la ca1egoria a.stralla che gli antroi,ologi chiamano rana alpina poua con .,._.j minore .11icurnu che non le raz,.e nordica e mediterranea N~re af. fermata come genetipo 8pttifieo. Quauto ai due grupvi intermedi, i dinarid e i baltici, es!i si tro,·ano in una posiiione inlerme,lia. l)ifaui, mentre la pigme.111uione chiara dei balttei è un caraltt'!te reces,i,·o e J>er• ciò puro. la ~latura alla dei dinarici può essere con~iderata come ca.rattere puro solo fino a un certo punlo. Sono noti difalli i fenomeni di luuuregg:iamento. che .sono la frequente con~guenza dell'incrocio razziale. La razza che 1,iù di ogni ahra ei pre- ,senla, secondo il Boldri11i, distinta e caranerjjtica è quella nordica, e in questo .6n\W cg:a rnerit.i 1:a tju11l1tie::r \ii l/1,1nUJ ~llrQpu<in, ,utrihui1ale da Linneo. Nel larnro sui tipi CQ.t,lilu,ionali delle ar.i:;locruie, il Boldrini incominci:a dal prendue in C'Ot'Wdc.ru.iont: i due tipi coilituz.ionali fondam~utali, che da tanto tempo hanno a11ira10l'attenzione non &<>lo degli ~ienxiati ma anche UC::i filoso6 e de. gli artlllli, che "mo Npeuiumente jl tipo hrevi,inN .t,lenico e il tipo longilineo astt-nico. Ora, Ot!-ben'audo i ,ari tipi, ritratti. nelle opere d'arte, 6i nota romt I, clUdC dirigc:nte europea abbia subito 11e1 CONO degli anni una profonda tradormni.one lipologica. Coi:.ì, vcr ~mpio, ~ si co11fro111a110i rilraui J('j t.0vrani dell'Europa ,.ettt-ntrionale 11eidiversi teniJli si vede come an:. cora nel 500 domina,a.10 le forme bre,·i e forti alle quali •i sono poi ,-o,J,1ilui1e le forme sempre più fini e slanciate. Anche nell'Italia Centrale •i aMi-'tC allo atNSO fenomeno. n.. la lrad'onnarione è più prt'COCfl che nti paesi d'ohrtalpi, e, per convincel"!òidi ciò, basla confrontRrc le figure piene, ritratte da Giotto, con quelle sotlili e diafane del Ghirb.ncaio e tkl Bouioelli. Esit.eono eo&ì dttf' forme di genio, una contcn11;lativa legata al tipo longilineo astenico. e una in,·ece aniva legala al 1ipo bm•ilineo &aenieo. Secondo il Boldrini, i faui della ,•its aociale AOno il ri1mllalo di una ,·ittrulf'- 13

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