10~ U---Poetae •10 to cen qwl ,.... e eon pro , o 4M'1ftl rqu.itdi all'u.ma.nili. I grandi aqtuluti eono una ecoria Ulnumerevolt e~ ui non è pose..ibile tktcrivere nè elencatt. Ma è et:rto che tt8Ì p~ndono • . à.aL~ c&an1c,q;i...LN&na CNi alle fenei pure. Molle cose oggi l!OflO rrwe più ardue nell'indagine; cd anche l'an• lropologo 1mò arrh·are ad un certo punlo. ma non ollre chè pusereht:..- uel camJHl non più specuìa1h•o ma f'S!lenzialmenle inventi,•o. Quello che rimane fondantt:ntale e ctw per noi ti ricollega ai problemi della rau.a. iil fatto e~ l'Name <ki I ralli 30matic' nei nostri grandì ri,·ela st:mpre r i11 maniera aMOlu1a come ognun d'c,si abbia in ~ iM:hiettezu e puriti di linean~nti. e non &ia mai il frullo imbas1ardi10 di degeneri o peuio ancora non rapprNoenti egli sleNO uno stato ~li anormalità. Per uno ,.,udi():M) n~un miglior campo cli larnro che l'indagine accurata ed una r~gua geuera:e dei grandi italiani nell'arte: approfondire e dividere, coane noi moho modOilamente ahhiamo prc~penato, le Ire grandi calegorie degli aquilino-arcaici. dei latini e dei ftmioei. E' ouio che ira il sembiante di Michelangelo. ed il ,·oho efebico: di Rllfh1ello uno differenu esisle, m11 csii;10110 :rncht traili comuni che tacil'ano i duhbi e conrermano le n~tre tesi. La ncc~ilà di q111."11lo &lmlio non ha - d'ahro canto - valore 1rnru. menle scientifico, ma anche 11tori<:o.Un caposaldo ff.Senz.iale e da cui 11i ~no trarre molte felici conclusioni è queito: la polenta del genio ar• ti11ico italiano non è ,·enuta mii a mancare. nemmeno nei ~riodi.,di ah• l>a~4ame11to e dì decadimento politico e 10Cialr-. Così una delle anni più erricad di rh·olta e di rh•incita morale è »tala l'arte che ha lenuto de,10 il pol,H)lo nOMro nel tem1>0oscuro e ,,ituper090. Quandc rtoi rioordiamo i irandi dell"arle i1aliana. cade il convinci• mento e lo fra~ conrn11e d0 ~rti staia la ,peniM>ia llt:rva dr-Ilo 111ra11iero. No. µaren piultMlo che l'halia 11idi:,.inler~ di alcune cose per clr. ,arnr ahrt. ci fatti. 11011ahbandonO mai la v~ione dell'irretlucibile mome1110 dell"a,•venire. e sempre fu p,-n..~10 al giorno lontan~ in cui l'Impero sareblw lorn:ato '"lii. colli fatali di Roma. I grandi geni furono in questo tuni c«Ul· conii: in ogn,~n d'~i una spec~ di angoscia i111erna, di !!-peranq lonla11a. di .,degno malcelalo, rhf' a volle non po1evasi co11te11ere d irrompeva com•• le i,wetth·e di Danle t' di Pelrarca. la melanconia dell'Aric>@loe l'ira ,ti Alr~ri. Il Rinucimento poi fu il lrionfo della rana italiana. Uomini che ne.• ,n111'ahra terra vide na$Cere. recero risorgett dalle rovine un mondo intero. La peniM>la !!i liberò !!emprc dal biz.antinl!mo. dal romanico. dal gotXi- ~mo. idee e 11ili che a,C\,a acttlta.to malamente, tra:lucendoli però con il :i,UO senlimenlo e con le 1,roprie nttt:Mità di logica, di lucc- r di' chiarezza. Cli slranieri rimango,,o come abbagliali dalla nostTa rina11ttnza. [ cercano anch'nti di app~ndere. di invitare. di imilare. di conquiJlarc: un poco di quel puh·iM:Olo d'oro. Dal Rinascimento italiano deri,•ano tulli gli altri 1110,•imenti in Franci•. in Germania, in 1-.pagna e in FiamlrR. Nelle nazioni d'ollre alpe dh'enla onore ed ambiiionc a,·ert' artisti i1aliani. I.A' corti europec chiedono questi uomini prodigiosi, &iano essi architetti. pit• lori. &CUÌlori.musidsli e porti. In Auslria. in Germania. in RuMia artit.ti italiani errano delle ,·ere e proprie cillà alzando monumenti. palazzi. chiese. ponti con l"archildlura n08lra. luminosa fra tanto rrigiore di ne,e e di nebbia. Marlin Lu1ero ttrc.t ,più tardi come di sorfoeare la rina.5«11xa arli.sticn i1aliana con la geiida parola della Riforma. Ma la O,iesa esce viuori0$& dal dihattilQ. ed arrida anche all"arte la ri. ,·incita: è la Controriforma che dà gll art~i più audaci e più bauaglieri. i1110,i a magnificare l'imhanibilità del ç.nolici&mo. Una teoria di rivolu• zionari semhrano eleitlrsi a sua difCN: il Bernini. il Borromini. il Padn: Poui. il Tie1,olo con il lolo fa.to regale celebrano il· lrionfo dei Papi ed alxano a Roma. a Venn.ia. a Milano; a Cmova. in rulla la pt.nisola. moli dqrue della lalinità. Combanere con i'arle è staio quindi uno dei compiti della n<J61raruu, ohre che con le armi.. ed in queihl battaglia netluno _,_...,..,._.,.ca_ potè mai 1oglierci la vittoria. OTTORINO GURRIERI Un porlicola,e del - Giudialo Uainna.le h d1 Mkhel4n9elo IJ
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