RAZZA E "SUPER-RAZZA". LE SELEZIONI RAZZIALI L'aspello generalmente più conosciuto ddla dottrina dell11 razza è quel lo < difensi\·o >. Ci si riferisce cioè all'im1ieme del. le misure prese per tutelare il sangue di un popolo, per impedire che unioni con elementi eterogenei coutaminino questo sangue e. infine per evitare che a1tra\·er110 unioni irre:;po11sabili tare fìsicl1e e µsichiche, di cui sia stato riconos,ciuto ii canillere ereditario, si trasmelta• ni., nella discendenza e vadano ad intaccare altri elementi 11ani di quel dato popolo. Razzismo difensh·o è poi anche quello inteso a controllare gli influs· ,i cuhurali che vengono dall'ei!terno a 11 rar sì che anche in questo campo un popolo re· sti ft"<lelea sè stesso. sviluppi forme culturali conformi a11a sua natura propria raziialme11. te condizionala e av\·ersi. in più. ogni ideologia che tenda allo snaturamen10, al livellamento, all.internaziona:izzazionc e alla standardiuaiione. Tuuavia una dourina completa della razza non ai esauri• sce in quest'opera di difesa e d1 profilassi fuica e intellettua. le; esi!a comprende aspeni anche positl\•i e creativi, sulla base di esigenze che si rendono evidenti non appena 6'i approfondisca la nozione stts.$a di razza Questa nozione, ai fini pratici del razzismo difensi,·o, viene spesso generaliuata, tanto che egga corre il pericolo di confontier6i con quella di e po• polo> o dì e 1lazione >. Infatti, è ciò che accade quando si pari~ di e rai:ta italiana> o e germanica> o e anglosassone> o perfine e ebraica >. A parte il valore pratico e politico di tali e~pressioni. devesi riconoscere che con esse non ci si può riferire a nessuna razza in senso p~prio scientifico, ma solo ad un dalo tipo comune, più o me.no omogeneo e filabile, nel quale sono pres'enti varie componenti nuziali e:ementari. l11 senso proprio, il concetto di razza è assai più differenziato. Così p, es, il Deniker lo rife• risce giustamente ad un intrie• me di caratteri somatici che se una ,•olta si riscontr&.\'a 111 una effettfra unilà o comunità di" indiYidui, oggi si trovano spar ~ si, secondo una percentuale varia, in dh·enii gruppi" etnici. che :sono appunto chiamati e nazioni>, e popoli>, e genti >, eec.; gruppi. che si dislÌn• guono gli uni dagli altri SO· praHutto J>('t la lingua per i costumi, per cerli fattori storici, ecc. Su 1ale ba.se, si de\·e ben distinguere fra nazione e r.-..1.zea si deve concedere che a .b11se dell'unità. che definisce la « nazionP->, stanno anche e:e· menti non riducibili al fallo puramente biologico e antro• pologico. Non vi è razzisla-, per tslremista che sia, che non ammetta Jtimpossihilità di lrO• Yar oggi un gruppo etnico, che sia simultaneamente una nazio_ ne e una unica razza pura. Ciò si potrà al massimo verificare per qualche tribù 11e)y~ggiain· · dipt"ndentemenlie restata· fuor dalla sloria. Viene allora da domandare quali rapporti sussistano fra l'idea razziale e quella na:r:io-- nale. Senza \·oler andar a fondo in un simile problema, accenniammo al dìvario di prospcrtive che sì ha dal punto di vista pratico. Le nazioni e i popoli esffilooti sono dunque entità e•niche miste determina· tesi allra,·erso varie vicende 11toriche sino alla loro forma auuale :· sono punti di interferenza e di equilibrio di varie razze del corpo, non solo, ma anche in varie razze- ~elio spi• ~:Ù ~:~:~::•~~~~~:'ilt Cv~~~ qun._,;e:~::~:. ar!::at: elemenli di civiltà. Ora, il punto di vista predomintrnte nell'e· .. R•lar.ioni Ira ,aua • filopoca .democratica nel riguardo i,ofia", • •lato pubblic;:atonel della nazione era c.s1oricisti«>> n. Il d•ll'Anno IV. Id •no e agflostico: del problema ~el- J. fa-ola ba pr•daato I ... la genesi e della composizione gu-ti punti fondamentali di una natione non ci si inie· della filoaolia d•I raui.-mo: :::v~ 6/a:t~:!:;i~~::~~r: I) No•n•àl• un pensiero in~<'gnava 8 far $Ì che l'equìli- puro, automatico, funlionan. brio, spesso affatto precario ed 1• in proprio: 2) Dalla dot· cslt'riore, delle fone che vi fi- trina della raua non dn• guravano si conservasse. Non proceder• una filo,olia d•lla la razza, ma la semplice ap· ,ana. ma una •peltro.copia parlenenza giuridica alla na- d•II• •ari• posilioni filo.oli• zione C0$1ituiva il criterio fon- eh•; 3) Bisovna a.uum•re h damentale. rana' come punto di rif•ri• si ~;e::aci~:~~i:e:! ~auz~:,~~ mento di tal• •pelltoecopia: vista. Il problema delle origi- ::Y.~::;:11 :::u:: ,ana 1 ni non può più esser evitato là .._ ________ _, ~~
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