La civiltà d'Europa fu viok11temente colpita e arrestata dalla Rivoluzione francese La po!Sibilit8 di qu~la tra,iformaiio• ne. che do,·rehhe essere un vero e proprio ringiovanimenlo razziale, egli la tcor~e nella :s<::ienza: e Di r-ingio,,anire con la fusione di al· lri popoli il tempo è puMlo. il tempo delle inn!-ioni. Non resta ehe l'unica ,·ia di rigenerazione medianle lo $ludio. con la scienia •· L'Europa ha bisogno di rin11on1~i; an:ndo acce11a10 i principii della rivolu, zione francese. l'Europa d~ade. Se ,•ogliono salvaNi. gli italiani dovranno dimenticare, con quello recente. anche una buona parie del loro più anttcO pa5Salo: e Se non ~ in poter n~tro cangiare i falli della storLa; potrebbe fo~ t&Sere jn nostro potere di riscatl«rcene allontanamloci da quel pa:S$8.IO, e dando la msnO al popolo tedesco :,,_ E il Monlefredinì. con un'apprenilion" che :1010 oggi si può intendere. oggi che l'Italia ha realizzato quello che ru il suo sogno (e par\'e ai contemporanei quello di un vi~ionariol. concli"ide: e Saranno de tanto gli italiani? Sapranno uscire dai loro piccoli personali inter~i e guardar in \'Ì:!50 una si gran quistione? Da ciò di1;1e11del'esi.Cerl': o non C$6Cre :t,. lJ ,·olume degli Stutli critici si apre· con alcune paginette dedir.ate alla battaglia di Legnano. Qui il Montefredini capovolge. a 1>roposito di questo celchrc epis<>dio, la tei!i ancora oggi accreditata presso non pochi storici. La battagli;! di . Legnano non ebbe secondo il nostro autore. carattere di 118zionali1à. Nè D1111t{'. nè a:cuno dei suoi contem1lor&.nei nè alcuno della Rinascenu. hanno mai ere· du10 che le guerre lombartit" e fossero al1ro t'he guerre di p,r1i1_0 fra laici e papalini, ghibellini e guelfi. il §CCOloe la chiesa :,,. Per rendeflli conto di ciò basta pensare che i nazionalisti del tempo tra• no i ghibellini. seguaci dell'imperatore. e Dante e Farinata. imperiali, e furono i piÌI puri J)atr~li del secolo:,,_ Perciò cele• hrare la liauaglia di Leg11ano come una arfr-rmazione del sentimento nazionale sig11if1<:(ali~co110:1eere le idtt e i irentimenli ili Danlr. il più grande ,teili i1aliani. ~ con rt~ la gloria del ,.uo 1rm1H>.1lella q1111:ergli fu giudit"e 11011 ,:o~prllo t'RANCESCO MONT€FREDINI e La sala vittoria nazionale al medio e\'O furono i Veipri siciliani e perciò glorificali da Dante. l comuni guelfi aiu• tarono d'armi e denaro i francesi in\"asori del mezzodi :,,. Il sentimento an1ifranc~ del Mo111r-- frl!<iini era fortissimo. Anche negli 31tri studi della raccoha il lettore potrà )r,p- ,·arne tracce abbondanti. Ma deila Fran· da, dei francesi. del destino di quellu uazione. l'autore si occupò di proposito in un grosso \'olume che ,·idf' la luce nel 1889: /,o rivolu.:ione /rmtu~ r(:(J.:ion, .sociali.Jl4. A-d onla c!el titolo, non Ai traila di un libro teorico. Il Montefredini non disquisisce. non filosofeggia: dopo aver esposla brevemente la sua 1~i. passa s"nz'a!- lro al racconto dei fatti. E i falli sono costituiti dagli orrori. dai mas.-;acri, dalle nefaruleue di ogni genere. di cui quella ri"oluzione delle per la prima ,·olla l'esempio in Europa. Ma lasciamo parlare lo si~ Monte· rredini: e La ril'oluzione france.11e krm:t un·epoca memoranda, non come l"alba .:k-1\a redenzione de' popoli, secondo pretendono alcuni loro scrittori creduti con piena fede -da' fratelli demagol!:!•i italiani; ma ;ome prineiJ)ìO di regres,w in EuroJ)a e della decadenza della Francia. che per la sua posizione geografica. per la sua lingua. per la comunione che oggi inltr• cede fra le nazioni ha esereilalo un'influenza sulla CÌ\·ihi generale. la quale J,ervenuta ad aho grado nel i!CCOIO 1cor• M>. ru violentemenlt colpita M arreslalll per la prima \·olla da una 1al ri\·o:u1,io11e•- Al saugue celta che scorre nelle ,·enr francesi. il Montefredini attribuisce la 1>ar1enon tra.scurahile avuta dalla Francia nello S\'Olgìmeuto del:a cil·ilti gene• raie fino al Sette<::enlo.che egli con~i,lera il se<::olodi ma,simo s1)le11dore in Euro• pa. il s«olo in cui. per mi=zzo della filosofia e del:e riforme poliliche e s.ociali che que,;ta a,•e\'a 1>reparato. e che ~i stavano alluando, ,;embrna che i pc1,oli fos• :.ero \'icini a quella idf'ale età dell"oro ,·agheggiala dai poeti di tutti i 1empi. fog.omma nel Settece1110 l!i ,.,a,a gradu.11lme111e,·erifica11do un ,•ero e reale pro·
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