AttroverS0 lo demogrolio e lo 1totisllco lo $toto opplica lo le• 9illlazìone e la terapia sociale. Nei temPt antichi e nel medio evo 1i trottavo più che altro df un freddo cen1imento, uno rassegna di cifre 'Jenza commento. :enzo ,tudiore le cause e 9H ef. leu1 degli ovvenimenli sociali e biologici dell'umanità G16 oJ lempo di S~rvio Tullio furono istituite le famose e To. bulae Censoriae > s.uHe qua!i ogni cìuadino ed ogni abitanto doveva scrivere JI proprio nom•. d•1 9enitori. della moglie e del figli e denunciare l'entità delle ros.tanze. Le tavole venivano conservate negli archivi della repubblica nel lempio della liberi<) s.ull'Aven1ino. Venh:ano rinnovalo ogni lustro e =I i cens.ori potevano controllare il movimento demografico L'econom!uta calabrese Antonio Serro: 9iò nel 1613 deSCTive per primo l'importanza delram• bienle, del patrimonio e della ricchezza non sol.o sulle cause somatiche ma ii-icologiche e s.ul carattere de91i individui. Nel 1662 il merciaio e maes.tro di musico in9lese fohn Graunt parla di statistica demogralico alla Royal Society di Londra. 11consigliere concistoriale s.up Giov. Pietro Si.ium\lch nel 174.I pubblicò il libro « L'ordine divino nei mulamenti della r<Jz:r.aumonl<J >. lavo: o di ;stati1tiC<J demografica di grande import<Jnza Ulficialmente appaTe per la prima voha il nome di e demo- ;ralia > nell'oper<J « Elemenb de statis.tique humain• on Demoorophie > • Paris, di Guill<Jrd nel 1855. Gu1tovo von Rumelin (1815lt:89) teologo-statista considerò la s.1ati1tica come eden:za metodologica. Eme1to En9el 0821•1896) con• s.idor6 la stotl•tico la des.crizione di tutte le proprietò ed altitudin1 'politiche e sociali deJ popolo. specialmenle delle comunilò U• mane e statoli. Ma la demografia entrò nella concezione medico-sociale appena nel XX secolo quondo eu9e· nico • demografia si fusero in un concelto solo. Quando sì ad• diviene olla conclus.ione che l'aumento demogralico deve eGsere s.ubordinQto alla qualitò dell'unilò uomo continuatore aumento demogr<Jlico curalo e determin<Jto da individui sani. Igiene Industrialee medicinadel lavoro Accenni d·ioiene industriale lroviamo nell'antico E9itto o nel, l'antica Grecia Roma, rela11v<llmenle ai tempi. era bene organizzala. Molle fabbriche, per ragioni di salute pub. blico, erono costrette Q mante. nersL nell'isolamento. La concia delle pelli si esercilava In un quartiere isol<Jto de! Tra.tevere dove erano pure rel99<Jte le industrie lnaolubri. L'ollicina dei e coriorii ~ scoperia a Pompei nel 1873 trova. vasi in una dei punii più lontani della città. L"igiene sociale ed induetriale nel medio evo e1<Jno mollo trCLtcurate. Dopa lo caduta dell'Impero Romano tutte le allività medicosoci<Jli furono sommette. Sino a) XIV ••colo l'ig-iene col. lelliva era trascuraJissin:t<J. MQ più di una deficienza loienica al trottava di un insulficiente mercede dei lavorotori con nelaati ri• lleuJ sulla salute delle collellività lavoratrici. L'e_popea clr.-.ln> di Hat1m<Jnn .-on H<Jne illustra la tragico situazione economica ed igienico d~lla popolazione )<Jvoralrice del Xli secolo specialmente per quanto ri9uardova il l<Jvoro tributario delle tessitrici. In Inghilterra dove l'industriolii;mo <Jveva preso delle notevoli proporzioni s.in do! principio del XIX s.ecolo. le conditioni dei bambini irn.pi99ali nelle indu. strie erano ro:c<:oprlccial'lti. I po• veri bambini venh•ano assunti con mercedi irrisorie e 'lergognosomente slruttati dai d~cri di la·1ori. Mo l'aalro maggiore dello Me• dlcina del lavoro e dello Medicina sociale 4orH appena nel XVIII secolo con Bernardino Ramani• ni. E91i fu il primo che <:<>neilp\ le malattie proleesiona!i come enliltl patologiche derivanti d<JI lavoro. Egli in1rovide !"influenza del l<Jvoro. dello miseria. delle abJtudin1 e della cotlivo l01ene sull'individuo e 1ulla suo discen• de:ua. 11grande anatomico M0r9agnt dimostrò anato!!lo . patologicamente nel suo testo e de sedibus e: causi, morborum :t !Ullo ciò che Roma:izini aveYa intuito nel 1uo 9i9anteseo lavoro < de morb~J artilìcum > L'igiene ind~uriale e la medici!"la del lavoro eb~ro un ;rande impu!so appena verso la fine del secolo XIX cioè nello la. ;se ascensionale delle 9randi riJorme medico-sociali, quQndo il concetto della difesa col.lellivo entrò nell'ingr<Jnagglo giuridico degli Stati, ed altro:verso esperime!"l.1s1ociali •i addivenne od un assestamento morale. lis.ico ed economico delle claui lavoro:, trici e dei null<Jt■nenli Nell'antico Roma l'~istenza ai paverj era bene 0r9anizzat<J. Secondo IQ « Lex Terentio > ogni cittadino riceveva men1il• mente dolio St<Jto 5 modii di cereali ad un prezzo inleriore o quello dei mercoli. Sotto Clodio la distribuzione ero 9ra1uito. L'assistenza llecollettività-Previdenza ed assicurazioni sociali Le leg9i lJcìnle e quelle Q· 9rarie dei Gracchi <JVeYano.nella loro esHnza economica, un fine pre.-idenzlale ed auistenziale e tendevano a lìYellare i privilegi. Ces.are per primo modìlic6 ed iniziò una nuova auistenzo aj poverr aumentando le s.pese per lo dislribuzione del cereali, limitandolo solo <Ji nullatenenti. In nguito rassislenza, con i cereali fu tramulata in quello del pane, ed ogni e Tribus ~ disponeva di un determinalo numero dì e te110rae > da distri• buir11 fra i più poveri. Con Aureliano comincia un'as-- aislen:za p!ù completa nel 1enao ::he oltre il pane s.i d.istribuiva ~;;~o ~:"~e:!r:li~~~:!i~:- e~~ sere cedule ed anche eredilate. Oue111 benefici assi1tenziali avevano un carattere poli1lcomililaro per cicalriz:r.are i delìcil demografici e per complelare I ronghi delle làg1oni. Ma :,on mancarono anche i motivi pietislic1 ed umanitari. Alcuni Imperatori per onorare la memoria delle loro consorti l1tituirono dei tondi s.pedali per una anislenza dotali:iia per le fanciulle povere. Antonino Pio in onore alla memoria della moglie Faustino ialilul del 1ussidi per le « puel• lae Faus.tinionoe > (londulle fousline) e Selti~io Severo in ono:e della moglie Giulio Mammaea iatitul un·aasis.tenza an<J!Og-a e pueri puellaeque Mamma• eoni> (fanciulli e lonciulle dl Mommea). A.-.-il:YO.enlodi dàaoccupali aelkz Francia d'anle,vverra
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