Br1u•iano ;:li idoli ••• lo, gli Ebrei umo cara1tui:w1i ,lallu loro pronJ.e:.za ad imte• st«rsi in corre11liproced,mli .su dire::ioni dubbie o già deieneresce111i.per far .ti che, per opera ,lei I.oro contributi, il 1uuo conduca ad u11esiuJ .sen• :;'altro distruttivo e c,mtamina10,e. Ciò è avL-.:nuto su tuUi i piani. ,lella cllltura nwdNna: cosi anche nel utlOre, di'. cui .si Jrott.o.. PercW, ur,a volkl. che l'idolo razio11ali.,tico ha comiru:fol-0 a 1JaciJlare,che :i è cominciato a sospettare della "pure:z.a"' ,11-l pe,uiuo specul,Mivo. che si sono a poco a poco av~rtile le .rorgenti irra:ionali o pre-ra• :io11ali d1'.rote pe,uierO. reparti ebraici culturali sono pasM1• tÌ alfatuwco ai fini di dinwstrare che q~.m1 :ona più• pro• fonda delfanima umàn.a, da cui le forme del pen.sU'ro rifl,:sw prendono origine e si• g11i/icato. è una :ona di Viapulsi ciechi, di Utinti, di a/a,. vi.imi. di ·•comples:n"'": un mondo "in/ero''. selvoggi.o. inc~rcibik subperronalt:. Qw:• Ut: JOtW le lesi prùacipali dt'lla pJicaooli.si. tbraica, m.a 14 (Jm;h,- di corrt:t1ti wwloshe /(' in propri-O, là do1,-e. ,ion sì che, pur eut:ndo rupprt:st:nU1lt: 1,a1tj di meri proet:.dimt:nti fo. da "ariani" in fauo ,li razui gico•/ormali, be11sì di sistemi del corpo, hanno preso ltr sf>('cula1i1,-i, di inquadramenti stesMI.dire::i<me: si posS-0110ad t,t:.11erali dei Krandi problemi esempio cium: i nomi di Kla- filosofici. t:. ancor pii.i. di "'vit,es t: di /1111g. Nt:l riguarclo di sioni dt:I mondo·•. li pe11siero .,imiti scuole ps1<:{Jnaliliche. logico obbedi.Jet- st:niprt: a et:.r1wn ci si può ~,altro limit(Jrt: ti presupposti t:slra-logici, a ad u11a semplice de,1eg«:io11e: cerU: it1/lur..11.::.«er;ie umden:c la c.oncez.iont' ge11erale dtdfes• palesi o 11«scoste dtdl"cininw sere unw1w dalla qutilt: esse s<mo sempre altÙ!e per 110rtare pa,t.o,w è certo falsa.. aberran- • il pe,uiero in u11<Jdire:ione te e conwmùwlriet:.: ma nwlte a11:ichè ir. un'altra e per ronanalisi manlengorw il loro va- ferire c.•c,uaUeredi ··,rniden:a" lore, la /.orp forza dimostrativa Cl cer/,e sue posiz.U,mi. nei riguardi delle c0ndi:io11,a- 2) Dalla d0Uri11adelt« ra::~t liki cui cerii processi. e cui-'! 11ori ,leve procedere ur1a •· filoform-e del peruiero rifleua so- so/ia della raz:a '', bensì. l'a/- 110wggetle. /t:rma:ione di una simile t>e• Si tra/.UJquindi di di.scrimi- "duta e una consesue,,,e psicon11re, di auumere. anche in /ogfu o psicanalisi o speUroqw:sk ricerche. il lato positi- scopia che dir si voglia delle VQ, però per utili::arlo in u11 varie pos~ioni filosofici«!. ben divers,Q inquadrame.nW del 3) Men/re la gran parte delp",.obienw.: Partendo da ?ali 1,-e• le ricerche soolte fin.ora in /al dute si de~ studiare appunlO ..sen.soh.anoo assunto per punto il rapporlo fra nU>J«Jodella di rift:rimenlo o l'irra:io,wle filoJO/ia e dottrùaa della ra::a. puro. Q l'inconscio o i ''comi punii fondnnu:ntali possor10 plessi" della psicanaliJi, o aru:ora, una rea:Ù>ne soggetti- «z di vario tipo, supposta può originale e ind~ucibile, di prttisarsi CQfltt: seg~: l) Non esùk un •· pensiero puro", aulom.atico, fun:.ionanfra11le al mondo, la nustra dot~ lrina assumerà appunw la ,atta p<r punto di riferimenlo. Esisl~n.o filosofie di " 1.VJria rte:a ". Il mondo delle filosofie tJOn è u11 "olimpo" munito di vita propria. Non è Mni• m.en.o iL fu,o,co d'arli.ficW di ogni ge,i.ere di posi:;ioni per.so-- 11ali e irrazionali (quant.o alle premesse prim-e). F.sis«>no denominatori comuni per gruppi ben definiti di pos~ioni filowfiche e, in genere, di. " vì.Jioni del mondo ". Si puiJ stabilire una re/az.ione fra ognuno di udi denominatori oomuni. leslinw11iatui una simi.liari«i di i.nfluen~, di ispira::io11i e ,li posizi-Oni, e le varie ra::e. 4) &gue da ciò un.a vera rivoluzione criteriofugico. e oo• lutaliva., già cwcennata nel nostro prec.t:dente articolo. Il filosofo "puro" continuerà a porsi il problema, se una daUJ filosofia ,ia vera. o /alJ4: .egli supporrà Cesisten::.a di un criterio comune "oggettivo'" e "neuJ.ro•· che permeua un« critica e una 00W1.a:.ione cli oi11i sistema e dù, modo di preci· .Wre quale p<>si:.io11seia ·•vera" i11gern:re. Dal punto di vista razzista questo problema n.o11 &i porrà "flaud: il ra::ista chietlerà se un dato sist.em!J filosofico sia più. o meno vero delfaltro in ge11erule; egli cl,i,,derà iriv,ce. per chi rm dato $istem.a fil-0sofica può essere .. vero'". ci'M per findit>iduo di quale ra=:a. Vi so110 solo due limi1a:;io11i: al lm.porlCI souolineare ehe. qu.i. pt•rlwulo di filoS-O/ia. noi ci ri/erùimo alfo c<>na:io11e moderna di t'~sa. /ii-OS-O/fo. cioè. come si.slema spt:culatit;o c,uJ.o,wmo. 1icn come ad(JUa:.iotte speculatim di conos«n:e d'ordine tradi:W™1le e mt:la/isico in Jt:nso vero e proprie, ci~. in fondo. ,rordù,e superi11r:idunle e supernalurale . . Qiumdo sia i11i:ecedi ciò, clie si uaua, la condi:Wnalitò delumi.ncll.a dalla ra:.:a si re• suillge al campo esJ,ressivo - oole a dire: un oonu·,wto u11icopotrà Clvtrt', in varie va. dizioni e in varù epoche, espressioni div-t:ru, e quesù t-spreuioni saranno c0ndi:io• nate anche dalla r<U-lb.Ma per le fii-Ow/ie o:,nsiderat.e pro• prio.'niettl.ecome tali dalla cui-
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