IFES! IELL! SCIENZ4•HCUNENT4ZIONE POI.EMICOI•IJESTION4o IRE T T o RE ELESIO INTERLANDJ NNO IV N. li • S APRILE XI~ OMA • SPl:DIZIONF. IN ABBONAMENTO POS1'AU. LIRUENA
I ANNO IV• N. Il SOMMARIO. S APRILE-XIX SCIENZA MASSIMO SCAUGEBO: LA RAZZAITALIANA (I CGo ,atteri clomiacmti: della ONtra raaa): J. EVOLA: nLOsqnA ETICA MISTICA DEL RAZZISMO (lela:doai bo ...... 61No6a), POLEMICA FELICE GllAZIANk SERBI MEGALOMANI;GIOIGIO PICENO: LO SPIONAGGIO EBRAICO. DOCUMENTAZIONE GUIDO LANDÌlA: LE RAZZE DELL'ASIA MERIDIONALE E ORIENTALE; RENATO SEMIZZI: SALUTE DELLA RAZZA (La m~c:ilkt aociol. gttro,rerao i tesnpi • I• idH), Al.MANACCO DEL RAZZISTA: 16--31 mar..o XIX. QUESTIONARIO CONSENSI; IL RAZZISMO NEUE SCUOLE. I MANOSCRITTI ANCHE SE NON PUBBLICATI NON SI RESTITUISCONO &LIUFFICDI ELLA"DIFESADELLARAZZA"SI TROVANO IN ROMA•PIAZZACOLONNA IPORTICIDI VEIO! TELEFONO63737• 62880 CREDITO ITALIANO BANCA DI INTERESSE NAZIONALE SOCIETÀ ANONIMA CAPITALEINTERAM.VERSATO L. soo.000.000 - RISERVA L. 12s.s94.040 Sede Sociale: GENOVA :_ MILANO Direzione Centrale OGNI OPERAZIONEE SERVIZIO.DI BANCA
COSTA LIRE TASSERADIOFONICHE COM! PRESEE,SCLUSOABBONAMENTO ALLE RADIOAUDIZION 1/E.HDIU, RATEA LE CHIEDETELOAl MIG IORIRIVENDITORI i' 4ffa,~ M,CU()~{-1', =Uvw-to. ,da.f. ~ '1# ;il, ~- ~ • <&~to dalle, m.iqli.o-ù ~ .V.awnati Collaudalo dal Minislero delle Comunicazioni - Ogni Radiobalilla, ha il relativo bollino di collo udo - Tre valvole Onde medie • Ricezione diurno dello stazione più prossima • In condizion-i favorevoli ricezione ser~le di alcune principali slaz,oni europee. Privo di reazione regolabile sull'aere'o, quindi esente dai disturbi caralle· ristici degli apparecchi a reazione. BAN_CO DI SICILIA ISTITUTO DI DIRITTO PUBBLICO· OLTRE .MEZZOMILIARDO DI FONDI PATRIMONIALI L'ISTITUTO RACCOG~DEPOSITI A RISPARMIO E I N C/C U T T I F E R O E COMPIE TUTTE LE OPERAZIONI DI BANCA 123 SEDI E AGENZIE
L'ISTITUTONAZIONALE DELLEASSICURAZIONI CONSIGLIA ARTERIOSCLEROTICI 1• La tuo alimentazione sia fatta di cibi facilmente digeribili con poca co.rne e pochi grossi: rinuncio allo carne conservata. ai salumi, alla selvaggina. 2" Sii molto moderato nel fumare e nel bere sia il vino che le altre bevande: evita i liquori. 3" Il lavoro fisico ed intellettuale è ulite. anzi necessario ma non deve affaticarti e quindi deve essere proporzionato alle tue possibilità 4~ Cura che le funzioni intestinali e renali si compiano normalmente. s· Il sonno deve essere ristoratore delle forze lisiche ed intellettuali. 6.. Evita il freddo eccessivo e specia1mente i rapidi squilibri di lempe.rotura_ 7• Esercita lo spori moderato che non stanchi: molto utile una passeggiata giornaliera. ~ Ama lo campagna e cerca di passare almeno un mese all'anno in collina vivendo molto all'aria aperto: evito l'olio montagna. 9" Cerca di vive.re uno vita serena e socievole dando maggior valore alle note liete e la minima importanza alle contrariotò. L' 1stituto Nozionale delle Assicurazioni ha realizzato importanti iniziative atte ad offrire ai propri assicurati i mezzi più moderni ed efficaci di assistenza sanitaria. Cosi ha organizzato dei CENTRI SANITARI in molte città italiane (Roma, Anco~a. Bologna, Bolzano, Cagliari, Firenze, Genova, Messina, Milano, Napoli, Padova, Palermo, Torino, T.rieste), dotandoli di strumenli di ricerca fra i più perfezionati che la scienza offre e ponendoli a disposizione gratuita di tutti gli assicurati dell'Ente. Eccone le principali prestazioni: I) Visite medi.che periodiche. 2) Esame del sangue per il dosaggio della glicemia. compresa la prova di carico. 3) Esame del sangue per il dosaggio dell'azotemia. 4) Esame del sangue per il dosaggio dell'uricemia. S) Esame del sangue per la reaz.ione di Kahn. 6) Esame del sangue per la reazione di Meinicke. 7) Esame del sangue per la reazione di Was8) Esame completo chimico e miaoacopico ~elle urine. 9) Esame dell'espettorato. 10) Misurasione -della pressione arteriosa. 11) Radi015copia del torace. 12) Teleradiografia del torace (Raggi X). L'ASSICURAZIONE MALATTIE La Società $; Praevidentia • collegata con l'Istituto Nozionale delle Assicurazioni. che ne garantisce in pieno tutte le polizze, ha studiata lo POLIZZA COJ:-lTRO LE MALATTIE che consente a tutti i cittadini di garantirsi i mezzi economici pe.r far fronte con tranquillo animo alle maggiori spese inevitabili nel caso di infermità e del conseguente periodo di inattività dell'individuo. TUTTE LE AGENZIE DELL'ISTITUTO NAZIONALE DELLE ASSICURAZIONI, CHE RAPPRESENTANO IN OGNI ZONA LA "PRA.VIDENTIA" SONO PRONrE A FORNIRENOTIZIE E CHIARIMENTI SU QUESTA NUOVA FORMA ASSICURATIVA 4
LADIFEDSE!W I • ANNO IV · NUMERO 11 5 APRILE 1941-XIX l>SCt: IL 5 t: IL 20 DI O(;NI ME~E UN NU.MIHIO =IHl'AlllATO l.llct; I All80NAMt:NTO ANNUO LINt. 20 AftllOl'i'ANf.NTO lSl",J,IF.!l'nAl.it • lZ t; li T H JI O I I. Il O r f' I O ELESIO INTERLANDI Comitato di red•.,io11e; 11rof.don. GUIDO LANDRA · prof. dott. LlDIOCIPRIANI Segretario di reduione: CIORGIO ALMIRANTE SCIENZ4•DOCUNENT4ZIONE POLEMIC4 • QUESTIONi\fflO Un ufficiale serbo si presenta alle autorità militari italiane per annunziare la copitolazione (nelle pagine seguenti un articolo su i .. Serbi megalomani ")
SERBIME Con1ad.ine d. S11opli• (Useub), dj lipo dinadco-alp1no - sollo: I ceffi pHpot•nli di qu .. le sportiYe d.icono che In Softbia la fammi• nilit6. non • troppo squis.ita ------ - -------- Sono legiuime le aspirariom· e le u.mbi:ioni di llna ra:;;a quando cor,si.JU>n~<l >ptrseguire un'tspaMU>nt: territoriale e po· lilica para/,lelamenlr ad uno 3/or:o di eleva:Wne culturale e civik t: di poUm:.iamenl,Q demografico e quando muovono da }awrevoli prOOleue storiche e da una specifica capocilù alla organizzazione di uri determinalo sp<1::.io vitale. ltlJOmma è una queslÙ>ne ·di. mtuuriuì .se ru:mproprio di elù. Ma qunmlo trattasi di un gruppo etnico piuUoJto sparuto, t· sballulo lungo i S('COli delfu sua tsisten.:a da un domini-O ad un altro. di origini poco note, p<>l.lf:rodi cultu.ra e ricco di anal/abeli.smo, 1'ntrntW.bile con le />Opola:ioni vicine e situatv proprW in m~z:o ad un groviglio di ;az:e ostili e iruoflere,iti. i: imponibile rico,u/urre ct:rk aspira:;ioni ed ambi:io,u· nei confini (/ella 11ostrotratli:io,1e europea t: della rrwdt:rM roJCir-n:;a civile. t .. il caso ,lei ~rbi: una snwdaLa presun:;io,it: in connubio oon ur10sciot·i11i.smcferQCe, strd/.o parerllt: di. quello che fece la rovina dei l'ohuxhi propri.o ieri e molto simile olla facile megalomania lt>vunliria.alla libùli,1, giudaico t: Ofl8losauo11,. di univerwlt: conosccn:;u. L'irulividualiUI e lo pu.ro,wlilà dei Subi i: COS(l relali1:u· mente rt:ct:11u. N;dlù masso det,li SWvi che ot'amava da Orit:11le. essi rappresenuwa110 u,1 gruppo ,l'anrnguonlit: ed eraoo originariamente dello SlCS$0 tronco dei Crooti. Qu.aJ.i uau.o le sedi orit;,inurit: di questi popoli e in qut1le epoca essi le abbondotM1rono? Pare che alcuni storici mr,umi tldfimpero llesit,nassero cof nome di Sorobi ulcu11e tribù slo.v.e stu11ziale Q oord ,lei nwnti Mt:talliferi dt:lu, Boemia alluuk. Secondo un brano di. Por/irogt:niu,, molto discwso. verso il 630-40 d.C. le tribù serbo-croot#: sarebbero u;ese dalle sedi ,wrdiche t-erso il sud, chiamate dal· fimperatort: bi:antino Eradil-0 per arginare l'i,11.wk>~ dri /.,Qnt,obardi di Alboin(J cht: mi1t0cciùl)(I di prendere la direi• tri.tt dei Balcani:. Più rtce11t,emen1tseulla pi.su, di studi lin&uistici. i: staJ.(Jelu· borola lo tesi dell'oriKine ooucasù:a dei serbo-croati ma si lraUl1 di una teii che, oltre u dare la ipit:t,aii.one &rammalicale ilei norh#1 (serbo ;;; uomo). no11 trova alcu·no c0n/erma ,wi dati storici. In un pritrw l.empo, Ira le tribù slave. fu quella dei croati clu: ebbe una certa .supremazia ed è ·pe,-ciò che abbiamo noti· ri.(i di come. nell'816 &li Slat·i delk reiioni dol.la Dra11asi ribellassero all'oppressiont: franca. /)(1. tqle rir;olta sorse il 11ucleo di una organiz:a:ione p0li1ica che fu I-O stai.Odei Cr<>ati. conservatosi ù;dipe,ulentt: firio al 1100. l'avanzOUJ degli Slavi proseguiva i11Urnto non &ià ,ncdia,1/r infiltrazione lenu, i11 mezzo ad altri popol~ ma berul mediiame oocmpa:;ionc violr.nta tlel ft:rriUJrio. _ Quando le tribù dei ~,bi hanno il sopro.vven.J.osui Crooti e ,ur;li altri gruppi sluvi. ecco comparirt: sulla sce,ia un.a figura di stato dominato dall'elemento $t:rbo e eh.e dirrn:utrU ben. pr~
OMANI sto una certa co,ui.Jlen:a. .s~ie .sotto Cimperu di Stcfu,w DUJJum,sulla m.eld del XIV uo<>l.o. Tutti gli Slavi del .u~d, Subi'., Croati e Slovl!ni. manle11emno /i.no a questo punU>una chiar(Jjo,,u,geneità rtuziale e an· tropolc&ico· Sci.o pi.ù tardi, tra i Serbi stabiliti al di là dellu Sat"O, al posto della co.raueristica brachi«Jal.a. COn-w-M a ,utti gli Slàui. cominciò a delin<,mi il tipo mes<>ce/alo, davuUJ ur· tamente al.la minòr /req~nzo. dell'elemento dfoarico au«>cf.0110. Bentosw a conUJUo con l'Occiden~ Serbi e C,ooti si sepatarono e .si dilferenziarono e lunglu'. secoli di storia sembrut10 avere coopera/.o alW !€0f>O di rttndere quella separnziOtU! e que-- sle dilfae~e definitive ed irreparabili. la dfoersa rtligione. le discriminazioni del dominio absburgico e di quello turco. /,anno origffi(Uo ed ulim.enlalQ fra id~ popoli un(I. rimlità dellr piiJ implacabili. Oggi la separa=ione /rt1 Serbi e Croati i assoluta e si profila anche J,QIU> fe coraueristiche etniche, ma so· prottuJ.IQ r,,el domùiio roJ.igi,11,CJ ,e culturale. /.,,a religio11e rollo· lico e la cultura· prer,vJenknu:nie europea /a11nQ dei Croati un popolo di ci1;/tà latUW-germam·ca; la reli~Oru! fanalicamf'nte oruxlossa e /,a info.tua:i.one leUcrorio, Wtta bi..:aniin(I fa,1110 dei .&rbi un popok, stroifiero alla vera Europa. PreferkNnO tuUDvia di.stin~uere quello che rapprese111.<w<J il movi-ment.o pan3erbo dur<Jnle il. corM> del Jll'Colo XIX e al principio del s«oW XX do quel parouismo imperialistico ,li questi ullimi anni c~ ha avuto in questi giorni .sì vi.ofe11t.: espWsWne. 1 principii del .serbi3mo rmlgorw alle figure di uomini quali l'agitawre Obradovich che vis~ al principio del 1800. Il nwrimenlO fu alimentalo dal &rbi d'Ungherio e fu, orientalO a promuow:re lo liberazione della terra t,aloonica dal dominio lurco. Do.Lle in.su.rrui,oni piU. o TnfflD fortunale, il rno1,im.enu> ossul1.$esempre maggiore impulso. U gesta di quel periodo si ria.uunwrw UIU>rno ai nomi di Pi.etro Karageorg e ·di Milosh Obrenovich. Il prinw voleva combattere la Turchia con. fuiu.ro dell'Austria, il secondo tlOlet'(J combature l'Austria con l'oiulO dello Turchio. L'Obrenovich filli col tradire il Karageorg e lo uccise. Tra queste vicende sorgeva in.ron.to(o.spirazione ad uno stato ~,bo indipendenu ,e creal<J a spese degli Absburgo e ,lellu Me::aluna. Più tardi si tratkJva di ricostruire fimpero di Dushan. e di ampliarW imperiulisticamenl.e conforme alfopi• ni<IM di certi storici MVbi, $000rn/O i quali quel Re avrebb,. vo«uo rWnùe nelle $~ tnalU il. mondo slavo-balcanico. Era il 1850. />iU, tardi col trClltalJOdi Parigi (1856) vt-niva ribadita lo sogge:ioM della Serbia al giogo ouornano. La. lo11.a per la libera::ione riprele aJU-Ovenos(Ul«uinosi episodi. Verso il 1860 i.ncomincùuonc a di/fondersi le varie teorie delfunitari.smu pur1krbo. Alla corte del Prindpe cki Serbi (rango riconosciaJ.o dal Suita.no e ienUIO a vi.cenda dagli Obrenovich e dai Kara.• $1:0rgevich) si diceva che la &rbia do~va essere il cemro delft1 resurrezione dei BakafU. E il p0p<>loserbo già tr4$CÙ1atoall'uni. J tipi tau:iali della u Jugosla..-ia: 1.ìpo ..a..-ico -, J liPi raui-ali della ex•Ju90.Jo:..-ia: tip0 dinarico
wri&mo di m::::adalla fo,::tr cenlrali.su, della Cliiesa or/,:,,dossu. /tt srosso 1·iolenJemenle dài progmmmi professati dai L'(1rii partili. lncenJi.ro ua l'idea. della resurre::ione del popolo serbo caduto u Kos$l()W id~ tramandata di generazione in ge,uera::ion.e. Conseguita l'mdon.omia della piccola Serbia al Congresso di Be.rlino (1878) il panserbi.1mo si dU!de a ricumare ,oman- ;;cscame,rle le viande anteriori e successi,;e a quella dau, /in() al crolli> dell'impero OU0tn.(J.tW e di quello absburgico in. se· guito allo guerra mo11diale, per cor1clude.re che q~$1.i ullim, era,ro caduti per opera dei &rbi. Oui. i11 n~::::o ai Serbi non e.si.su patrioui.1mo o m1::io11ali· &mo; esiste sole uno .s,c;iovinism,oche /iMra 11essuno at.~t'Ocouosciuto. E quando si parla di u:iovini.sti, di acctsi panserbisti. uqn si. L'lUJleri/erfre a un. pa.rtiw, bensì. alla t,rande mat,gio· ran;;a tlel popolo e spe.cialm(:Jlle, dcl/,a classe dirigente. l'er costoro, come già /u detto /acela~nle a proposito di Pasich, il delegato dei Serbi a Versaglia. anche Dio. gli tipost.oli e i smtti. r&,Q,r pos,cno essere che serbi. Il serbo a«uale è tutto compreso di q~llo spiriw di esal.w::ion.e mistica di .s~ .1tesso, di quello stesso spiril,o che poS.Jedet.l(JM gli u:rittori della suo ra:::a, tipo la.:.i.ch, qUD.ndodicevano che il popolo serbo ha /econdalO lu.Ue le terre d'Eurof>à, i staw nwralm.eme il più f.'(1/orosodi tulli ttl è sicuramente quello da cui è nato CrislO. Un. altro poeto se.rbo, Sumoievich. trae mo.;t.oo in una sua pre· Ja::.ione alla suo tradu::.ione dell'Ari.osllJ, di. e.saùare la razza serba oome lo elel-ta tra le altre, perchè vit>entf!nel •• ce,uro geografico e storico delfuniverso" e parlante la più meJ.odiosa delle lingue. Per il Pribicevich il contadi.no subo è l'eroe della .si-Oriaunfoerwle. Ed infine ci s<,n,o k vev:chie oon::oni serbe che Re Alessa11dro I è il "Napolebne serbo". Per dare i/. Kiwto peso a tutta questa ebolli::ione di spirito, basur considerare che il comp/,ess,o dei Serbi auual~nle non supera i quaUro milioni di individui. E precisamente sl!condo calcoli più approuimativi ,wn risul.uwa,w che 4.350.000 serbi e nu111le11egrini e quindi circa -&..000.000 di serbi veri e propri. Euendone nel cors,o del con/liii.O periti 360.000 e più di 600.000 morii in pn'.gionia e nelle regioni occupate, quasi di altretUJnto era diminuilO l'ammontare e//ellh'O della p0pola:io11e serba. Dalla imnwn.e tra&edia subita in pie,10, /isìcu.ni.ente. militar· ml!nte e polilicomente. dai Serbi, I.o megalomania e lo .sciovinismo non sono uscili nè diminuiti nè /iàccati come si poten, sperare, ma bensì sono stati porlati alfesaspera::ione. E' duuque chiàro che aprire la via all'ov1!t!Al0 de.Ua ruwtv.i Europa ero necessari(; eliminare certi incomodi salienti. Ptr questo il martello dell'As:se è al larcro. FEUCE GRAZIANI
LARAZZA · ITALIAN Era nohucde che allo studio dei probi•• mi relatiTi Gi ea,crtMri tisici • spirituali della runa italiana, Ja noatra ririslo d.. dicou. lo m-1ma attemione. Fra vii .erltti apponi su quffla ri~ta o proP"ito di rGZKCI itcdiona, dobbi- M• gnalme a,nih1tto quelli contenutj PI due nua1eri as,.dali: quello auJla l'CIUCI itolicma ohTe oo.nfi:ne (Anno U, 1:1. 3) • quello aut pCll'oJleliamo rauiale fra Italia • Gtrmania ("-o D, D. 15). Inoltre •a ricordato lo puhbli«mione di u- corto della rcrua italiana (AftftO n, n.. 5), con la quale pu la prima ~ha fu.tono pr.d:Mi:li i .-erj eolÙÙl.i d1tolia IMI badno del MediterTO:n-. Allo -1H>O ri9u<ndo, la .. Oif.-o dello Rc:nn,a • ha pubblicato nWDeros:i articoli au.Ua rosaa itoJicrno oltre confine, fra cui citiamc-: Col1fini no• aio.li di Tele.io lni.rlemdi (A. O. ,1: Rana italiano oltre confine, ltaliaaità rcn::riClle della Conica. Per una carto della runa itcr, lion.a UI Francia. Liguri • celti. di Guido Lcmdro (A. n. 1., S, C. 7): Geni. d1talia lA terra b-cme.N, di lino Bllai:aeo (A. D_ I): l.« .. rninoro:JlSCI .. italicm.a: in Frcmcia. di A. Trinino (A. 0 II, 11); Corsico Jkilicma. di CiO't'(llHli SoHlli (A. lii, IS); La tnuliuoo'E~if<:HIAMÀTO. ao i-i:.AvoRAr«>N ~IONÌ'CON'li l>El MyssOUNJ • J'l~QVE M di Ma~~imo ~cc1ligero maJteM. di GiuMppe Cocchiara (A. IV, 4). X. carGtteristkbe liaicbe dellG -trG rauG 1:.-0 atGte da aoi Gmpiament• atudi.ate. •Ml nel loro oompleua che nei particolari. Ci• tiamo &a 91i oltri 91; acrilti au: Cor-atterl &id deilG nu:a:a italicma (A. t,. 3), Bio1:11dei bnmi 1:11ellaran.a ilolicrno: (A. I, 4), P\lrena ed unità di sangue della raua italiana (A. I, 6). Omoqen•itb. della rana italiana (A. I. C), Contin1Utb. del.lc:i n:nsG e della cui• hlra pri.miìi-.-a in halj.a (A. D. 2), La roua ;tcilioa nella teoria dell'olog-ffi (A. n, Il). La atatura degli Italicriu (A. n. 14). A.limentcmoa• d991i Italiani (A. D. 17). La rana italiancr nellG pwiatoria (A. D. lt). Larvct pcu1e • •krta data 091; aeritti ••• caratteri apiritua:Ji della noatra runcr, aul auo inoonJoadibile 9en>O. Hmsao -.,..attutIO collaborato alla cbiG:rifiCGaione di quHto a~mento 91i F.tti di: Ani90 Solmi (h• ao ~ I), Edoa:rdo Za-..attcni (A. l I). Arturo Doi:H:199)0 (A, I. I), Ottorino Gurrieri (Aa1:110D. S, 9, }i. ID. 17), Fortunato Ma1°""e (A. Il,- ,Il), Umberto A.1:19eli (A. D, 14), G. dell'Iaola (A. In, 4, Il, 14, A. IV, S), Aldo Modico CA. m. I). Abbicnno anche J)\lbblicoto ouctl •peuo ricerche di ccrrottere parziale, •u quff\o o quello- città o te9ione d1talia. hu&iaauao nel n. 12 deU' Anno Ill. e oontinuommo aei aum•ri 13 e 14., la pubblica.ioi:le di ua VKl9gio nnzio.le per 111alia. compiuto "doGi<>r9io Almirante (Littoria, Ar.io • Ccn-boaio-), Fra 9li altri acritti .,,. Cff90M•ntj anC1• '°9bi, citicnno: Sanl-vn.a ariaswr,. di lino Buainco (A. 1, 3), Littoria fflo-io della rauca. di U90 Fu909110Do (A. D, 14). Puffna itolica dellG 9ente piceno. di UllO Scrntarelli (A.. ll, 21). L'elemento ruta!• della n:rua ikllku:aa. d/ Giorvio L Beniucci (A. ll, 23), Coa. tia.uitb mnia1e .nelle la:mig-li.t l'OIIICIIUI, di Giulio Sil•..wi. ('-- DI. S), lt~tb NU:- ziale dell'Am~, di Guido Laadra (A. DI. 7), ~aoeitb. ~ del popolo •i• cilkiao. cli Aldo Modica {A. JD, I). 9
I CARATTERI DOMINANTI DELLA ,le 1,•k di comunù:a.:.Wni al comni.t!rcW, proteue il lavoro " l'cconomW, ,u.,ciumdo que.lf ordine organico do cui ,coturì l'immensa paçe cltc Plinio il u«hio esaltò. CQnfaugurio che .. si rtndesse cltrno il bent de.Ila <.i1,ihà romana t1pporl(Jtrice di nu-0w l~ al mondo•·. NOSTRA RAZZA Ancht in sede Ure~nk Jtorico non risulterà di/JU:ile rtndersi conio die, allrarerw lu caduta ,/(!/l'm•tico Impero e le divt!rsc 1,•~,idc t.tni.clte dot:Ule alle innuioni. il nucko /ondamenlOle della ro.:.:a romano, wprottulto ne.ila .sua in• limo t:iwlità psichi.ca, i rima- ~mbrerebbt: e/re il purhuc di •· ro.::o ilalian.a •• pokne tondurre ud auribuire u11 sisrii/it:vt-O de/inilfr(Jmente scientifico e Jourfoari-0 a un C01'· ct!llo il cui 1,v1lore ho un.so OJ• soluu.nu:.nle iJ(!;(J/e e &t!Opolilico. Ma, in so.1lan:.a,il compito che OttOrrf' por,i, di lù da ogni po.uibile temlen:iosiui exlrascienli/icu. è di capire quali curaueri dominanti pre.u:111; la "ru:.;;o" entro i limiti ddla nado"e i,aliana - limiJi clr.e ~, altro presen.ta1t0 un significato spirit1UJUstorico , ,po- :itde. - e conW!qu,sti caraJu:ri pouano ri~slire sia un 1-VJlore ~ionale e p,ur-iò italiano radia loro 1ipicità o incon/on- . dibiliuì, sia un tVJWre s.upurw~ ;;ionole in quonro esprenioni /iJio-psicliic~ di qualiui em:n- :ialnuntc spiriuroli. I.o somma dei caraueri p~,- cltici e quella dei corotlcrimorJo/isiol.o4ici ouia. lu '"spiritu.a· lilà" e lo Jor::a che e.ua USJume 11ei di~rsi gradi della di/Jertn.:ia;.ione w1ùopo/JJgica, qui debbono inco11trorsi n un punJo di ormonico 1YH.1i,1en.;a: mtnln lo i1alicilà o r0manità della ra.;a det·e culluralmtnk ttndtre o rijerirJi a un tipo inconjondibile, sia pure ntlla .tuo gentricùà, qut.st.o tipo. in quonlo idemi/icato J«ondo i cri1tri delle migliori caroueri- .11iclu-ti elio ,pi ri1o dNf unima e del corpo, deve at>cre anclu: un val.oremorol.e. I.a n.o.11ro lroJta;.ic,ne dunque Mn fnkndt porre limili conlin&tnt.i e ronvt:n.:ionali (anche 1t abilmente di1ni/icati 1ub 1pecie scientiae) alla conoe:ione ideale della ra.::a iloUon.a. ma al U:mpa utu,o lo ricerco e la .studi-oentro un limi~ au,olu.- ,a~nt, de/initiro CM A qWlo JOmotico e biol.oiico. •• I.o .11udio del tipo raz.:.i-ole i,oliono det~ n«t.1M1riamenu compier# in ardi~ al continuo rapporto di con1plemtnkl• ritù ri1pe1W al tip<J arW rico11osciuw con~ ù/a,le di u1111 ~rfe;.i.one p.1icolo1,ico e morfoJUWlo(ica. Ptrcii, tttlri1a/ia,w che prettnJerà la compleku.a del/,: ,iirtù arie, IU)j ,lovrenw pokr rico1w,ct:re i/ complesJO delle qU11lilà urie più. comu.n~- n&tnle risconlrobili nel tipo iu,liano-mtdilt:rraneo, intet,ra1,o co~ il comple.JM> delle quolitò urie domin,anlj nd tipo nordico. Coruidcro.:ione, que• ,w. che, ptr c,qnt,,:rso, puù Ì•aai•• della r•••• ilaliaaa Jl<> inlet,ro r,sisttndo di contro a,I ogni OVl!trlQ t:vt'llto, ria/Jernwndosi 0111i quolvolia le circoJJan:.e uttrn.e. lo rendasuo pouibile, u IU)n s,01,0 fa,pdlo de/iniJ.ÌL'O di una n,a. .:.Umalità.o/meno allratJtrw a- .:.io,1i e cr,:a:;Wni ,lr gruppi polilici., di'. arilrocra.:.it: gue.rriere. di sin&o1i indfridu.i. Neuwi influ.uo giungt a n,,odi/icare l'impu/Jo creatfoo, lo slaru:W in.kriore della co,1ilu:.ione ra.:.. .:.fole iflllico-romanu, f:J.Ja resisU! e t.ra,Jorma: t:Vt..Vll.u,(,J/j mt• UL'tr toalore nri riiuordi dt:1'4 ,colan.:.e per eua han.no un ,;. "ra:.:.a iermanica ••. inijkou, conlin&enlt. in quan· Su qut..ua bau poJJianw . u, il principi'o radicale della anche ide11li/lcore l'asptlW stirpe 1w la for:.a di tras/orstorico del ltmll, nel qual,: ri- nwr,: cd inve1Urc della $UCI ,ulteronno COnltJsuli secondo stt:I.JO. virtù altri elcme,11.i ttniun'unico tramo co.slru.Jlit:a le ci,: così di oonquist.are il condut /or.:.e csxn:iali dtlla ro.:.- qui.JUJU>rc. :.4: quello interiore e quello D'altro canU>, laluni fotti e.stuWr,:. la spiriluulità della /on(Uu,~nUJli delta, ,w11ra Trora:.u, iialiana ebbe infuui u.n.u di.:.W11t.nw:ditcrrt1m:a ,i prt• /or::a unifica.tri~ più alliya di 1en1a,w come ,naniftslazit:>ni quella di una ,tmplice cultura, rtolistid,e e ,wriche, o/ cui allorchè Ramo ant.ico; per r~ IYnlro i pouibile riconoscere dimtre iii ard~ politico fim- quello dando irre1i.slibilc 1,~rpuUO irra:iionalt: propri,o alla ,o l'in/inilo e l'tttrno die cavilu tielle diverse genti sotw- raltcri::.a ranima ,teua della nic.ue, conferi ad e.ue organi- raz.za itoliana. La poten.:.a a,nsmi k&i.ilal.ivi ~ iuu'oro per- quiJtatritt ,: c,o/oniz.:.otrice deltn.ufl&OltO ,: fece inunderl es• le nostre Repubbliche marinosere un priviktio ci11ik il «- re, rapporto eroico ghibellino nir govcr,wui dolfUrlH. La alla costru=ione dtl Sacro Ro-- quolt: irwllre, a dau ampio mano Impero, l'azWn.e dei. con.- rupi.ro di vila ai popoli., tle• douieri ,: dei oapilani di vcn.• VÒ ~, /,oro paai monumenti turo, il primaU> arti,tico ,: cuiarchikUOnia. lt:.mpli i11Ji«ni luralc da/a Rinascert:4, le baper arte e per le diVÙUIÒ cui si/ari ,coperw ed in1,-,en.:ioni erallO consacrali, dùcAiuu oo- ad opera di /klliani. fepopta del Ri.torginu:nw. Clndiptndenza na.:.ion,ale, la partecipo,- :ione alrultima t,uerro e in/i• ne la RiL'olu:ione fasci.sta so• no tali fa11i. la rontropurlt ideai~. spttu• fu.lit-a. di 14/,: a.:.ion,,: i con an11to«a ,:vid~11:,1itlentificubile i,1 quanto ooJtitui.s« una tradizfo. nt: cvslante anche in senso di monife~ione e di ottualitò: u.n.:.i si può dire. che u.no stile i1alian.o del pensiero ria1Jurnt in st:dt: dollrùwria i caroueri dtll'antico principi.o JOCro ~I eroico che fu alla ba.se dtlr, mpero. Do quell"epoca una uilc romano del ~ruort. nella 1uo 1,•irikoon/iiura=ione mhr• jolo&icu, puO rapprtJt:nlart. la truccia dei mlori eutn::iali. elle lo ra.;:.aitaluuio u/Jenna~ ,ia Mli-O spirito migliore dt:llt1 &ola.stiCG,, al/orciai il smso ,l~I Di t:ino I it:n,: con/or11110 con argomenti inulleufoi in. sede Jil.ow/iro. ,ia nella t·isione mttufi~ica di Dunt.t e ntllo ideolo(ia gliibt'llina dei "l"eddi ,(amcre ", ,ieJ ncoploU>- nismo ride,tulO a firen.:.t: ,la L,orenw il Ma,,.ifico. nel n«>• aristotdisnw. i,i qm:ili ori&i• noli pensatori t'l1,: ri,wciwno fJ.Jpt.Ui della Tradi.:.fone occidentale aurat'trw lo sp«ula• ;.ione. Og&i., il J,"aJCi.smo.gitwndo Utl oereo ponte tm cultura e L-'iUI, nobilitando ìl pctuiero con la t:irilt i;in-ndo dell' a.:ione, ha in s,0uan:.a sin daili inki creaW u11'aspira:ioru: ,w~ oo per la forn111;.ÙJ11(: della ra;,. :a. Non esisl~ndo per euo un disltlcCO lrù il uiptre ,: l'operort, lo culwra deve n~uo~ riam.cn.ic dh-,enirt: intima Jor:.a mod~llotrice dtlCtlttMnto ti• ni.co. Ma, come di.ce Coelhe, "il 1an1ue i un ,ua:o peculitJr,: ", owtro ho un ,oloff! 1'ncon./on,- dibile, cui i; sùelt.onaenu con• n,e.uo '4 inconfondibilità de/la, qualilà dello 1pìriu,. E ,e nel sangue Jlui.,ce l'anima steua dt"4 ro..:.:o, un, compil,o /ondamenude è qut.llo cli immerger~. per co,i dire, la forza ar nou:itit-o dtl pttuiero in que--
-,10 s<mgut>, così. che l'u,omo pou.a iiunsere ad eSHr coWenlf' Jtl suo upporlenere al• ,/r, sua rt1:w. Que,u, rirtù Jo- ..,ebbuo imparare a cono,cere molli idtt1h1si o filosofi. del ra:..:ismo i quali ci porlm10 CO· 1ì urbi1rariumenlt' di "ra:..:i• .smo spirituale··. Hn;a aTKOra ,art'r inltso sollo qualt' con• Crt'I<> aspcuo. ntlla organi::a• .:iont fi,ic»-psicliica. pou.ano collaborare lt for:t fisicht oOn ,quelle spiritUQJi. &st,ucbbt: cominciare a inlendue che an• -€ht se il pcruiero è r altfrilii. mt'dianle la qut1lt: può t'$$Ut' ,perimtr1lata la r~llò dtlfio .dtlfuom.o, euo non può co,ti- .Juire una base per una coukn- :.a lotalc delI't'ssue. Ciò c.Ac 1,;tnc 1.·iuu10 n<llu p44ra aUi1.-,'1ù dd ptn.Jina come .scn.so dell"io ,dt1Y: inw:ce venir vinuto aride comt .scnlimtnlO t co~ o:ione. ouio parimenti .sul piano della coscitn:a, della forma e della concrclO/i.Jicilà. Nel rauiungina,enJo di qu.e+ ~ ct:ncientc IOUJlità pJi,co.so,. maJico con.siste la ~rfez.ioru:. dJ tipo umano cht osni. ra.:..:a ./H'Ò rrcorc co~ mL>dello. E poiclii ru:.lfu,omo it.alia,w è in. nato UJleequilibrio di ,pirilO e corpo, di idtt1/e e reo.le..no,· ri• lt'nUJmo neccs.sario identificare questa risponden:a armonica dti due Jondamentali. OJP"lli dell"cssere. 11tlla unità Jj una coscie,a.:11costrullrice. Ora, è nostro inlrNlimenlO . in ordinf' ollr dirruirc- eutn• z.Ìl1fi della rhùta, curari' c~e la iden1i/icu.:io11edelle a:irtù. pttu/iari dell.a ra~ i,o/iann uoui qu.asi .srmpre rijlouo nrllu prt:Jenta:ione di rispondenti caraluriJticM. di 1:alore anlro-- polot,ko. anche allravtrlQ la i/luslra:W,it- di fi«ure· idt'ali della no.stra .storia e della no• .stra cultura. così rht' si. possa Jlabilirt: oomc .si prrsc11tino le alliludini f'Slt:riori dello ru::u ne-i ,uoi momtnli piU forlc-- rMnk, o"io più. spiriw.almc-n• te. cuuiivi. Ciò ua:rà signi/iculO ai fini di una compren.siont ort,an.ico drsli a11ribu1i oo,ì 1'tlri e così par1UX>l"rmen1~ ori- «inali dello «ente romono-,mc-• dilc-rran.eae pt!r la ~iu.&lifioa- :ionr dottrinaria dr/ conce110 di r~:o iJ.aliona. A tale jiM, troa:AOmo oltre-si opponuna la possibili.là di giot'Orci de«li apporli dei divtr.si punii di 11i..sla e dc-Ile rorie di• sdplin.e che comunque .si rifr• ,iseano alroriomenlO; pc-rchè solo a qu.c-sUI condi:ion.c sarò pouibilc il anuq:uitn'!nJo di Mnaobit'Uiva u.nità.dottrinaria.
FILOSOFIA ETICA MISTICA DEL RAZZISMO RELAZIONI FRA RAZZA .E FILOSOFIA Nel n<ulro urlicoUJ. wcito nrl 1t. 8 di qunfaMo. abbia-. mo indicolO i &.-ori probLtmi che ,i ponr,ono al ra.uismo, là dove euo t."Olga COIJU' una idra ri,,:-olu:ionoria c/'le, lunr,i dal. limJ1ar.si al pUIIW tccnù:o dd.- l'a111ropolor,io.. della.f,tnetico e ddUI biolor,"1. i,uenda in~stirc unche i vari sdrori della cultura. Abbiamo poi prol'l'U!.1- .u, di traUare 4Ì11ktiauMale lali probhmi Nd pr~n.k 1eri1to toccheremo la qui.s""1ne dei rapporti fra /ikuo/ia e doiirino del/,a ra:.:11. In: primo luot,o, a ,ok ri. 1,uordo. conrime opporsi rffl. somenk alla opinione, ouoi dij/wa in ambienli ben indillidunti, secon.do la quale il ,-a,;. :Umo. qu,ond,o appu.nlO ,aon .1'4 puramen~ biolof,ioo, U ridurrebbe ad uno JH"imo /i/,osq. fio.· a qualcosa di di.lttlOnle· MXJ, determi"°'o esun::ialmenk doUa ra~nc poUtica. t!Jtrcmeo alla #t'Ù;J cufoua e ancor più al mondo della w-ra ,ptt:ulo- :ione e del ~kro crilico e dit.,lellioo.Vedremo .subiu, come le cou, inve«. ,liana. 5im,J,a...,,.,,.,,, ~ .. diuipare un tqui...oco di ollro :":: 0•b:;~'it«t~:~:,:~ 1ru,picun1I ...no Jiloso/ia della rt1z~, nf!l senso di un ,islnn.u Jih>so/ico da co/,l{flir,i pren• dentW JH!' bo.se alCMni ®ti del ro.==UmoUXriti./ico ouwro nd seruo di ,m ,iskm<J che, par• tendo da una da4J filosofia, p. e,. da qud/4 imnurnenlUli· a>--id«JliJtica, ooda conlro al rcziJma w-ro e proprio. Secondo noi, HcM q~,,o pu.lWJ di VUta è erralo: noi ritenia• mo. cioè, clte non ,i lralta di creare Wttl nU01'0 filosofia "ra=.ista,. ,uJlo .«uo piano di altre filosofù:, ideolUte. ma. terial.iJk, ,nqnisu, ecc•• ma che il punto fonda.mentale aq. in• ""«e nel convincerai.. che dalla mentalità rauiilta procede un nuovo modo di considerare la genesi, le condizionalità, i )j. ruiti e le ~ggi dei prOCCSl!i spe. culativi., dai quali ,caturiscono le numeroee varietà dei SUtemi filosofici in genere. l1er chiarire una uile af/erma.=WM.bisotna ricortlare oJ.. CUiii tutueffenli in fono di ,powm.r"'° di pro,pdlive ,peculatiw-. E' noia faJlerma.:ione di J'U::hk,.-lquale, riferendosi al.fio - come lo JpttU,• lolivo - lo para,on,oua ad uno luctr,aa, die ieuo luce dinanzi'.a .sè, 17141 didrq di ,è I• scia fitk te,u:bre. E Schopen• Aouer. che JHU"' OUl"t'tl com• cli J. [\ 10lc1
J. E•ola ha pubblicoto Hl a. I d.U'cmnc IV U prec.deate enticolo di questa uUone, e:he •ra Ullilolato: N AadOTe a•cmU ,ul fronte rau»ta N. In eNO al dimoalfa•a com.e una acrna •d •ffie:ae:• poliUca della rana 0011 poua ctMolutam.ote pesdnder• dai dati filNofid • 1pirihMl.li, b1 quao&o n- k botta: di cdtenncare • IOT tdoa.fCITe li.Da t-'a. i:Da pÌultNlo llD modo di 'l'ila. ID ltolia l'a...,nto dJ 11ft .. rio ruu.1ilmo ha- incon!Tato aaoltl o,tacoU, ,peci• nel CMiddetto ambiente fnt,U.ttvale, che •i o.tUIG ad atfrontme la nuo+a nc11ltll coa I ••e:e:hi alatemi • prrn.sione per il lato di oofo,,. tò e di irra::ionale compreso nrile collruz.ioni del rtui-tro cosciente e n~llo .. ropprt!~n• taziont: " del mondo, di.ue che ~ni qU(Jli.'Olta fio uroa dir· n~lrare col SUIJ sguardo i re-. u.ssi della sua euen.za più in• lima, inet1ntra un buio an-go- ,c:ioJO. di fronte al qual,- in• dit:treui.o. Ora. findagint!. di ricercollr ri di indiri.:zi aJsai diver.si nei tempi più re«.nli si è portola proprio su questa :ona nOUur• na e oKura, che Ficlate e Sc/ic.. penlwuer suppontt.'Ono impc,- nt:Jrabile: e ciò, per il lau, CM qui o noi importa, non UJn.lo ptr costruire poradoualmt:nk con la r05Wne uno filosofia drifirra:ioMk. una t.'isiont: irra:.ionali.stica del mondo, bensì per abbatlltre i/. miJo del "penJiero puro"• per indi1:i-- duare le for:.e e le influe~ pre-rozWnali alle quo/i i pro-- udime,ui razionali debbono la loro forma e dalle qw,li tui emn::iolnu-nze trauo,ao il t.,,... ro caroltert di evidenza e di ilrin&en::a. Ntl rigu.ardo. ,i traila, dunque, mtno di una nuo1,,a /ilo-, so/ia a toso di altre, qoon.to piuMosto di una psicologia dello filoso/io., per '9()11 dire IMldi. riu,m, di una psican•liti della. /iW,ofio. ,Jprimi Jpunti si pos• ,o,ao ri/uire - Mi tempi nur dtui - od lltgtl: bt!n,c~ alfinterno di un si.slema /ilostr fico Wn dtlumiMID. llt&tl, in quella. sua Un.&oloriuimo optra. clie i « Die Phaenomenologie dea Geistes > urcò di rU:O• Jlruirt! la genai del coraJtere di immtdiat.o et.-<idffl.UIe di " ueritò .. cM, oolto per volto., riw.Jll>M una ,e.rie di posizioni /ilo,o/iclae ripor1andole a vari mo,ncleli di un proceuo c4e le tras«nde r.uue. Solo cAe d,a Hegel. questo proceno, di ,wo.. vo, /1i conapilo allo wegu.a di .,.., kue di:au:uio,, ~ specrJ.o,ivo, co» che rtlolivi.z• .:a t prq,iudia, il t.'0/ore di molte JU< pem:tra.nli OMli.si. Più oltre, ,u ,a/e dirtrione, Olt• dò il von /lortmann, specie nello .1ua notevole e poco conoKilua « Stori• cieli• Metafi• aica >. Dopo di clae, il rivolgi• mento si compi.e in autori di in.Jiri.:zi t.'Uri, con .sempre mi• nor reUUione a premt,u pr<r priomenle fi/i,JOficlie. Yo ri• cordato in prima linea Niet:· ,che. Ni.ec.sche ha aua.ccato, come è nolo, il miW del " pensiero puro .. ,: dei 1,,a/ori etici a.uoluti. Verità e la&:oledi. t'tl· lori ,:viJe,u.i per un dato tipo umano non lo ,ono rr u11 oJ. tra tipo. Ciò e~ dllidt:, nt:l riguardo, non è un cri.ttrio lo· gico ma piutlOJto il grodo e la voria forma drlla " t.'Oloruò di potenza•·. Nietr.scM. volle che di dò ci si rtndt.su pienattKnk co,aw: che si Jue/a,u lo volontà e rintenzione «lalo die;. tro ogni pen.Ji.ero, dietro o&ni .specul~ione, dietro ogni " t.'f:• ritò ... ogni "beM" o "male". Ma firu,uadramento compi.es• sivo, nel rigu.ardo, risultò ol• quanlO unilakrale e perfino Ul/i.t:i.olo JJ· biofo&i.smo: è noto la ltt,ria ·nid:scliia.na del ",i. sentimento" oppo.1l0 alla "vo. lon1à di poten.za" e finkrpreto:WM dt:i 1,,a/ori .. niliilùli" e rinunciatari. Un ebreo, il Griinboom, ha riprtso in ~e più t«nica al• cuni motiA ·nid:.,,chiani di •·.,peurosoopio" della /U.ow/ia nell'operetUJ: e Amore e do-- minio come bui delle visioni rilosoflchc del mondo>. Da noi si è 011u10 il lac:oro del• l'Abbagnono sulle « Sorgenti irrutOna li del pensino > e oJ.. U, /a.sper si det.>e un'opera rtcente .1u/la « Psicologi• delle visioni del mondo>. Ciò, per limitarci .J okwti riferimtn1.i. Alo in. più bùoin.a. ricordare il lavoro compiuto dalla p.1ù:ona• fui ebraico e da correnli od e.Ml o/lini. Come spas,o abbWlmo IIOUI·
Br1u•iano ;:li idoli ••• lo, gli Ebrei umo cara1tui:w1i ,lallu loro pronJ.e:.za ad imte• st«rsi in corre11liproced,mli .su dire::ioni dubbie o già deieneresce111i.per far .ti che, per opera ,lei I.oro contributi, il 1uuo conduca ad u11esiuJ .sen• :;'altro distruttivo e c,mtamina10,e. Ciò è avL-.:nuto su tuUi i piani. ,lella cllltura nwdNna: cosi anche nel utlOre, di'. cui .si Jrott.o.. PercW, ur,a volkl. che l'idolo razio11ali.,tico ha comiru:fol-0 a 1JaciJlare,che :i è cominciato a sospettare della "pure:z.a"' ,11-l pe,uiuo specul,Mivo. che si sono a poco a poco av~rtile le .rorgenti irra:ionali o pre-ra• :io11ali d1'.rote pe,uierO. reparti ebraici culturali sono pasM1• tÌ alfatuwco ai fini di dinwstrare che q~.m1 :ona più• pro• fonda delfanima umàn.a, da cui le forme del pen.sU'ro rifl,:sw prendono origine e si• g11i/icato. è una :ona di Viapulsi ciechi, di Utinti, di a/a,. vi.imi. di ·•comples:n"'": un mondo "in/ero''. selvoggi.o. inc~rcibik subperronalt:. Qw:• Ut: JOtW le lesi prùacipali dt'lla pJicaooli.si. tbraica, m.a 14 (Jm;h,- di corrt:t1ti wwloshe /(' in propri-O, là do1,-e. ,ion sì che, pur eut:ndo rupprt:st:nU1lt: 1,a1tj di meri proet:.dimt:nti fo. da "ariani" in fauo ,li razui gico•/ormali, be11sì di sistemi del corpo, hanno preso ltr sf>('cula1i1,-i, di inquadramenti stesMI.dire::i<me: si posS-0110ad t,t:.11erali dei Krandi problemi esempio cium: i nomi di Kla- filosofici. t:. ancor pii.i. di "'vit,es t: di /1111g. Nt:l riguarclo di sioni dt:I mondo·•. li pe11siero .,imiti scuole ps1<:{Jnaliliche. logico obbedi.Jet- st:niprt: a et:.r1wn ci si può ~,altro limit(Jrt: ti presupposti t:slra-logici, a ad u11a semplice de,1eg«:io11e: cerU: it1/lur..11.::.«er;ie umden:c la c.oncez.iont' ge11erale dtdfes• palesi o 11«scoste dtdl"cininw sere unw1w dalla qutilt: esse s<mo sempre altÙ!e per 110rtare pa,t.o,w è certo falsa.. aberran- • il pe,uiero in u11<Jdire:ione te e conwmùwlriet:.: ma nwlte a11:ichè ir. un'altra e per ronanalisi manlengorw il loro va- ferire c.•c,uaUeredi ··,rniden:a" lore, la /.orp forza dimostrativa Cl cer/,e sue posiz.U,mi. nei riguardi delle c0ndi:io11,a- 2) Dalla d0Uri11adelt« ra::~t liki cui cerii processi. e cui-'! 11ori ,leve procedere ur1a •· filoform-e del peruiero rifleua so- so/ia della raz:a '', bensì. l'a/- 110wggetle. /t:rma:ione di una simile t>e• Si tra/.UJquindi di di.scrimi- "duta e una consesue,,,e psicon11re, di auumere. anche in /ogfu o psicanalisi o speUroqw:sk ricerche. il lato positi- scopia che dir si voglia delle VQ, però per utili::arlo in u11 varie pos~ioni filosofici«!. ben divers,Q inquadrame.nW del 3) Men/re la gran parte delp",.obienw.: Partendo da ?ali 1,-e• le ricerche soolte fin.ora in /al dute si de~ studiare appunlO ..sen.soh.anoo assunto per punto il rapporlo fra nU>J«Jodella di rift:rimenlo o l'irra:io,wle filoJO/ia e dottrùaa della ra::a. puro. Q l'inconscio o i ''comi punii fondnnu:ntali possor10 plessi" della psicanaliJi, o aru:ora, una rea:Ù>ne soggetti- «z di vario tipo, supposta può originale e ind~ucibile, di prttisarsi CQfltt: seg~: l) Non esùk un •· pensiero puro", aulom.atico, fun:.ionanfra11le al mondo, la nustra dot~ lrina assumerà appunw la ,atta p<r punto di riferimenlo. Esisl~n.o filosofie di " 1.VJria rte:a ". Il mondo delle filosofie tJOn è u11 "olimpo" munito di vita propria. Non è Mni• m.en.o iL fu,o,co d'arli.ficW di ogni ge,i.ere di posi:;ioni per.so-- 11ali e irrazionali (quant.o alle premesse prim-e). F.sis«>no denominatori comuni per gruppi ben definiti di pos~ioni filowfiche e, in genere, di. " vì.Jioni del mondo ". Si puiJ stabilire una re/az.ione fra ognuno di udi denominatori oomuni. leslinw11iatui una simi.liari«i di i.nfluen~, di ispira::io11i e ,li posizi-Oni, e le varie ra::e. 4) &gue da ciò un.a vera rivoluzione criteriofugico. e oo• lutaliva., già cwcennata nel nostro prec.t:dente articolo. Il filosofo "puro" continuerà a porsi il problema, se una daUJ filosofia ,ia vera. o /alJ4: .egli supporrà Cesisten::.a di un criterio comune "oggettivo'" e "neuJ.ro•· che permeua un« critica e una 00W1.a:.ione cli oi11i sistema e dù, modo di preci· .Wre quale p<>si:.io11seia ·•vera" i11gern:re. Dal punto di vista razzista questo problema n.o11 &i porrà "flaud: il ra::ista chietlerà se un dato sist.em!J filosofico sia più. o meno vero delfaltro in ge11erule; egli cl,i,,derà iriv,ce. per chi rm dato $istem.a fil-0sofica può essere .. vero'". ci'M per findit>iduo di quale ra=:a. Vi so110 solo due limi1a:;io11i: al lm.porlCI souolineare ehe. qu.i. pt•rlwulo di filoS-O/ia. noi ci ri/erùimo alfo c<>na:io11e moderna di t'~sa. /ii-OS-O/fo. cioè. come si.slema spt:culatit;o c,uJ.o,wmo. 1icn come ad(JUa:.iotte speculatim di conos«n:e d'ordine tradi:W™1le e mt:la/isico in Jt:nso vero e proprie, ci~. in fondo. ,rordù,e superi11r:idunle e supernalurale . . Qiumdo sia i11i:ecedi ciò, clie si uaua, la condi:Wnalitò delumi.ncll.a dalla ra:.:a si re• suillge al campo esJ,ressivo - oole a dire: un oonu·,wto u11icopotrà Clvtrt', in varie va. dizioni e in varù epoche, espressioni div-t:ru, e quesù t-spreuioni saranno c0ndi:io• nate anche dalla r<U-lb.Ma per le fii-Ow/ie o:,nsiderat.e pro• prio.'niettl.ecome tali dalla cui-
11.uamoduna que,u, re.1iri.zfo11e non ha r4«iont: d' e,.,ere. b) Naturalmenk qui, parlando di "vero" o "fal,.,o" non .,; allude. alla coeren.:.o fornUJl.e, eWi pu.ramenle. !otica. Che. e$i• $la, o meno, una per/ella con• ne"ione lo&ica fra premu~ e deduzioni, non i. in /011do, CO$(]. decisiva, cosa che inlacchi fi,i.tirna "verità" di uri .1i.1tema o di una 1,i.1ionedel mondo. Indicando umi qualche incon- &ruenu, formale non ,i o:m/uta una filosofia cM ,lai punto di vi.sta di u.n pedonle. Ba.Jla e.J• ,ne abba.,tanza abili e adde- ~l,ali per eliminare incon- &ru.en::e ,li 1ale tipo facendo ,i che il pro«uo specul.ativo, mal&rado ciò, &Wnsa là do~ euo \'uole &iuniere e con/umi il caralle.re di eviden::a di cute pmi:foni, di /rome ad allu parinun.ti po"ibi/i. 1) Qw,nlQ ,i è ora detlO pre$uppone pu«mto che il letlore abbia u.na vedula compleu, della ra::;:,,o.abbia ci~ della ra:;.:a qudfo co11ce:.iot1e totalitaria, che ·noi in que$1<1 .Jede abbUJmo Ol/UIO siò 0Cc:tl· .$ÌLJnt: di e,porre. e che è $WU1 preci,011:1nella no,1,a opera recenti.s,ima: e Sintesi di dottrina della razza• (ed. Hoepli, 1941). &condo u.nt1iole c0nct'Zione la razZ<J1.10ni $olo uno realtà del corpo ma anche ,ldl'anima e dello .1pìri10: e.,;. $l0nc, cioè, 11011rolo le ra:.:.e bWWsiche, ma 1111chele razze delfanima e del/,o ,pirito. E' la ra:;:.a in1esa ù, u,u, u,lc completeua che .,; dt« porre come pri11eipio per la nuovo interpretazione e V<tlulazione delle Jilo$ofie e delle visioni del 11Wndo: t'Oric razze dell'anima e dello spirito .,; e.Jprfowno ·nc.lle i,aric crea:;ioni d~ pemicro sp«ulatit'O e nelle "verità" delle mrie $Cuoie Jilow/khe, Questo punto /ondamcritale. che allonlaM o&ni .J0.1pcuo,li materiali.snw, deve e"er tenuto ben prtstnle. Ma allora 1:errà 11a,ur(,le rii domandarsi, quali .,inno propriamente le razze delfa11ima e dtdlo $pirì1,c, e, poi. qua/,. $Ìa la loro relazione ço11 le ra:;u del corpo o raz.z.e in sen,Jos.trt'llo. &enetico-antropoloric<,. Su dò, parleremo in articoli .$Uc«'ssiri. M,, prima, pcr esaurir, il /aio ~en.erale del p10blemt1 <iuit1/Jrnntato, ·nel pros• sìmo Jcril/1) toccheremo il problema dei/i ideali dd cono$tt• rr. de( .,it,11i/icato del ra:.ionalismq e ,h.ffevidenza ra:io11ale. eh,. ,-aie in co$Ì lar&a mi• surn com"' crilt:rio nella /ilowjia in se,uo $/retto; infine. accenneremo al rapporlO e$i.slente fra l'idt'Ole raz.io,uili.,tico del conoscere e fantico ideale orio della ''chiare:.z.a". Concludiamo inUlnto con la .1eiuente os~nvcione. U pre,- tese di superiorità che il /ilowfo puro pui, O$lelltare di fronte <1duna perwna perfe11ame111,C. O.Jcientedella proprUJ 1(1=:.a. ,topo quel che .,; i det- •••dc>llu 1•st•ndo-fi losolia t•hruit•11 IOappaio;,o ,e11z'altro ridicole Quella pretesa "purità" ahro TIOn :significa che pas!ività: JXmii•ità dell'Io /ilowfanie ri- $J>Cll0alle in/Ulenu sottili che sempre asiscono nei prattni. me,iu,/i e che /anno così be,ie il proprio &iuoco, che .Jpt:UO il "creatore·· dell'una o delfallrt1 /ilow/ia nemmeno le W.JJWIIO. Al luo&o di e"ere passivo, l'uomo CO$CÌenledelhl propria ru:::.a - .,;a /i,ico. .,;a ,pirituale - e irut:.Joa ,wn rinu11cia1 per nulla ad e.J.s.a• quando u.w, lo $lru.mento .1peculatii'Q e CO• $lru.i.sceu.na 1,·i.Jionedtd mondo, è invece anivo: esli $a guel che vuole. Non avrò cer• U>, più la pretesa di creare il .Ji.Jlenu,filosofico al .sin&olarc, preiendenlt: un unii1enale ri• COno.Jcimcnto. e..vilidoper fuonw arW•romano quanUJ per l'ebreo, il nesro e il pc/liro.JMJ. E&li vorrà solo crMre e precisare con.,apevolmente qiulfin• quadramento dei problemi /i,. ·1ow/ici e del Ji&ni/icoto del nwnda, che e con/ornu alla propria ra:.;a, e, in ienere, alla propri,a 1tatura. Nel qual roso, .,;. avrà un risu.ltalo di non poco momen• IO: :!-aràquasi automaticamenle elimill{llO il diS!lidio - CO$Ì frequenle nei "pen$al0ri'' nw1/erni - fra \'ila' e filosofia: la /ilow/ia crealo partendo da una chiara co.,cien;;a del praprio e"ere e della propria hU- .:a .Jaràporle organico del $ÙI• goto e aiirU in modo creativo e illuminativo ptr la comunità ra:.;iJtico-spirituale cui appqrtie11e.Uno de&li .Jpeltacoli più trùti della cfoiltà moderna, lo .Jpt:llacolo, cioè, di "pen.saron"' che ~l m.011do delle loro U$lratlc $peC1tla.zioni.sono WLa CO$a.e nella loro vita e n.el loro "stile" so110 un'altra, per 110nparlar, poi, del corpo che. ,iormalmenle. dovrebbe cuer $/>f..'<Xhfeihdele delL'inttrioriui; un tale .Jpt:ttacolo, nel filosofo ou.JpicalO dalia dourina della ro::.a, .saràa"ai dilficik a w• dere: i11W:Ce, forse torr1erà a vÌ~re qu.alco.$(ldella irande:;- .:o e della coerenza dei Sa&&i a1ttichi, maestri di vita invece cl,e di .Jpecu/o::ion.i. 1,•cme e 1 astraile, J. EVOLA ll'i
In un teatro di Nuova-York. il regista ebreo Erich Cbarell ba messo in scena una scandalosa contraffazione del .. Sogno di. una notte di mezza estate •· di Shakespeare, affidandone a ballerine negre l'interpretazione. Queste immagini riproducono alcuni momenti dello spettacolo e dimostrano come la poeti. ca leggenda sia stata manomessa dalla sudicia fa:ntaaia del giudeo americano e dei suoi collaboratori negri. Al re Oberon della favola si è sostituito· un suonatore di •• iau " e i ·· fiori della fo. resta delle fat0 •• hanno ceduto il passo a queste ballerine negre. Così si sono realizzati i due fini del :Jt. vvertimento giudaico: la mescolanza degradante delle altre razze è l"avvilimento di ogni dignità spirituale e intellettuale.
LE RAZZE DELL'AS~A MERIDIONALEE ORIENTALE La ,a::ta regione dell'Asia meridiona· le e orientale. che ,,a dall'India alla Cina, presc:111aun interesse particolare per lo 5hrdi0$0 dj problemi rauìali, in quanto d1e infiniti :sono i problemi di caralterc- antropologico, che è cliiamal'o a risolvere allorchè ,·uolc inquadrare in un ~i-s1cma qualsiasi le ,·arie zone e i nri 1:opoli d1e abitano quella zona. Questo intcressè ~ oggi a.urnentato dal fallo che la regione in qu~ione è il centrQ do- \'C confluisc:ono gli interessi politici di di\'er!'.e µolcnzc e che nello st~o lempo appartiene, almeno in parie, alla zona della grande A,ia orientale, che dovrà JJTèSIO e fatalmente nere un nuoVo in• quadramento 1•ell'ordim~ mondiale che seguirà alla ,·ittoria dell'As.._~. Dala l'indole di questa ri,•lS111, Mrcbbc impossibile ria$Sumcre anche brevementt' quanto hanno M:rillo gli studiosi sulle razze di que!ta regione. Ci limitertmo J)Crtanto a ricordare le ricerche compiule recentemente dal von Eickstech, che :-i è BJ)punto sµecializ7.alo negli studi sull'antropologia di queste regioni. Il \·On Eicksttdt ha iniziato le sue ricerche 11;ff ronln.ndo in pieno il problema delle razze dell'India meridionale e particolarmente dei gruppi dalla Jlt'lle scura. che lanto interesse 1,resen1ano ptf quello che riguarda la loro origine e la loro pO!Sizionesistemalica. Quindi è p8MAIOacl esaminare le 1rihù del Kanikar, che si pre~ntauo sollo ,,:ohi aspeni COJl caralleri di grande primitività. Se di(aui ;;i os.servano e si confrontauo le fotograrie del ballerino Gobinad. ritratto dal ,•on EickAtedt st~o. e quelle dell'uomo e della donna di Kanikar .si ,ede come il primo presenti lratti note,·olmenle più fini dei 5CCOndi. Caraneristici di questi ultimi sono anclw la note,•ole larghena del naso e il pro• ~nalismo. i quali tuttavia non si accompagnano a capelli crespi come i il caso dei negroidi. hensì a ca~lli semplicemenl1:: 0$((u lah. ·J.8 Dopo la po1>olaz.ione dd Tra,·ancore il ,·on Eickstedt )'ti$&. ad esaminare quella dell'isola di Ce,·lon. Qui egli può compiere delle interessanti o~,ien•azioni :ml tipo singalese gr0$50lano, che C magnificamente rappresentato da un ballerino di un tempio di Kandy. Spostando· si nel suo viaggio di sludio il nostro au• tore può compiere nuo,·c os.-.er,·azionì $ulla popolazione di Singapor~. Egli resta colpito particolarmente dalla forta di· espansione che dimostrano i cinesi nei riguardi delle altre popolazioni limilrore. Pa!Sa f'Oi a studiare i problemi dell'antropologia dell'India Interiore, di Saigon e della Cocincina Come è chiaramente ilio.strato da un disegno schematico, nell'India Interiore le di,·isioni tra i vari p0poli e i ,·arì staIl non coincidono aHatto. Noi vediamo cosi clie un gro:sso b1occo di popoli primitivi isi estende lungo tutta la frontiera indo-birmana. Un al1ro gruppo si os~rva in .Male8ia. 1111 altro ancora in lndOcina lungo i confini co11 il Siam. Il gruppo dei pOJ)OliLao im·~ce sorpassa i confini della Cina sl~"-8.. tslendendosi tanto nel Siam. quanto ndla Birmania e nell'Indocina. Separali da questi gruppi di popoli primiti,·i. come pure dai popoli del hlocco Lao. 9-Ì tro- ,·ano le genti di elevala civillà, che sono tanto caratteristiche nell'India. nella Bir• mania. nel Siam e néll'lndocina. Indipendentemente da questi gruppi man mano che ci si sposta w:rso ii set• tentrione, si OiJServasempre più forte la in(luenza degli elementi cinesi_. 11 ,·on [ickstcdt descrive a que:$lO punto i lipi annamiti mt-ridionali e i 1,pi del Cambcge. Le traoce mongolidu· sono molto più Jorli nei precedenti. A11ii, aggiu11gian10 che il nostro aulore considera il Camhoge addirittura come un regno l\·cddide. P8568ndo. poi a descrivere i tipi razziali di Pnom-Penh, il ,·o.n [ickst,edt mette in evidenza le differenze esistenti Uomo di Jr:anikar Donna di 1:anika• II ballerino Gobiaad
uella :11ruttura corporea deg:i stessi an• na;nili. Quesle clifft'rt'nze, non clie riallacciar:si ad una differente c~ituzione. dipendono in,·eee da una ruza <!i· ,·en,.a. I 1i1•i pi1ì h~vilinei apparlt':ngono alla raua paleomongo:idt":, quelli longilinei. invece. alla razza sinide. Anche i trani fisiognomici diversi di1>endono dalla differente origine razziale. Molto compi~ è anche il problem3 dei negrito~ che si pre:st:nta al nostn• autore alìorchè si accinge a studiare le genti delle montagne tli Cardamom. Moho interessante è quanto scri"e il no$1ro autore nelle genti di Angkor. Qui, l3nlo l'ossen·azione dei tipi ra:iziali ,folle dan1.atrici, quanto lo studio dei baMOrilicvi e delle statue a soggeuo religio- :w, portano alla C'Onclusione d1e l'influenza mongolide è stata forti~ima. Dopo queslo rapido esame delle genti del Travaneor, della Cocincina e del Camhoge, il \Oll Eickstedt !)HM a illu- ~lrare le genli del Siam, llel Laos e a I affronlare il problema dei Tai. L'osservazione dei tipi razziali ddlc ragazie del Camboge. eia lui ritratte. i11• ~<.gns. come. accanto ad una ,•ariante 1>rimili\'a della razza weddide orientale, m: e.s.isteun'altra per cosi dir; progr~h·a. QuC:lla ,•arianle progre,;si,·a, per fmt?.w e nobiltà di traili, ricorda da ,·icino i tipi europoidi. Anche dall'ossen·aiione dei 1ipi dellr danzatrici del castello di Pnom-Penh. CO· me pure delle opere apparteneuti alht ,·ecchia arte siamese, si dec:luce che il tipo 1•1eddidee quello europiforme hanuo a,·ulo 1101e,·ole impor1anza nella forma zione del sub~trato di quel le popolazioni. Molto intere!Sante è. a questo punto. ricordare che anche la n·,:ina di hclle·,. ui di Uangkok. ritratta dal 10n Eiekstedt ha ii tipo we,ddide orie111ale progre8;iirn. quasi europiforme. e che il ,·olto cfelle an1iche danzatrici siame1.i era accuratainente inci1Hiato di bianco, per raggiungere CO$Ì un 1ipo ideale. che don~va a,·ere anche un éerto carattert': razziale. Esaminando poi la tipologia delle differenti cla~i sociali, oggi esislenti nel Siam, il ,·on Eickstedt distingue un tipo · i11f'!riore (la uno superiore e in qu~IO tipo superiore di.s1ingue un sollolipo a tratti più grossolani t' un aitro in,·ece a !ralli più fini, t':Uropiforme. Differente è il tipo della popolazione l....10.del quale il ,•on Eickstedt 1>resenta delle intere!!<.Santifotografie. Molto cu• riose sono anche le notizie ehe crueslo autore ci 1>resenta wlla ,1i1a prHso i Lao occidenlali, e imi carattere Jei medesimi. Egli esamina poi la l)Of>olazione del principato di Chiengmai, quella del Siam liord-orientale, e quella infine. delle fo- ~le ,;ergini del Mikong. In questa zon• egli può oompiere inlel"~nli osserAUSTRO· .ASIA.t[CJ LJKhmer lillIITI]Allri SINO - 'TIBETANI llIIIIIllr;t,ero-birmefU ~C1ren ~lala•1flini E:3rai ~Annsmiti fflcinesi •:a~~~/.o"':'" l•Kamli;Z•Khunnong: 3•Meithe,;·4•1"ippera.·5• Ka-tong.Juang;6•P.1.da.u J popoli dell'Indocina: le aedi dei l[a.10119•h.1cm9•anno aposta:le di. drca 100 km. pi\l a 001de11:..parallelamente alla vaUe del Mekon9 (e.io; .. Biasutt1. Rozze e popoli della terr_a·• Utet)
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