SUPERSTIZIONI Gi1Ì fin dalla m1sei1a. fHCMOquasi lulle le trihù. la ,·ita dei piecoli Africani è non di ndo m~a in 1.ericolo da un nonnul111p1er effetto di su1..ers1izionf'. In Hhode- ;;ia·. ad esempio. è regola sopprimere l'infante se ,·agi.~e prima d'C$Sere completàmenle uscito dal K"no materno. La.,ciarlo ,·frere significherebhe incorrere in e ma• rue8À •· ossia attrarre gra,,t malanni sulla trihù, perchè individuo maledetto e ri,·elatosi 1ale per , olere degli spirili anct-• ~trai i. C~ì pure è maledetto. cioè e maruesà •· e da eliminar:i;i 1x:r il bene de:ln trihù. ogni pargolo la , i dentizione cominci dal mascellare su,~riore. I.o iltl-Sso ,,eri gemelli. o e Hmpundu •· 1-:<.e<:utriCf' è di nonna la madre medesima. la quale opera ~nz.a e,,itazione, perchè oonvinlà d1 far ~a religi~a. La morte ,·iene dala annegando o 5frangol1111do la viuima; quala. poi. può ~r collocata entro un termitaio. 1,erdlè i!i disso:va rapida111l'.111e. A dimMlrare quanlo tunora siano forti. Ira gli indigeni africani. quesli serllimenli, ,•alga il fnuo ~guentr b cui le· :-timonianza ra«ol8i nella Hhodesia del Nord. F.' analogo a tar,tli altri. J)Olllsihili in 11111a l'Africa. Nelle ,ieinanz.e Jella )1i:;• ,-ione di Ciku11i, una gio, int'lla della tribù ,lei Uatonga fu l'llrangolala nel 1927. Le uutrrità, a,·,·erlile dai '.\1issionari. che a,e- \"&no notato la _$Compans.a,!ella vittima. ue ri1we11nero dopo ulc1111imesi lo sd1ele1ro. in un gran lermilaio. 11 procesiw. chr con,lu~ la madre e lo slrangolatore ◄lei• la gio,·ineua alla milc cond:mna di due anni di lu·ori forzali, mise in luce che il deìitto era do,·1110 11 s111H!nitiz.ione. Se. comlo il costume aecennato. la fanciulla era da elimina~i subito perchè nasc('ndo a,eva vagito. rh·elaudosi « marul"'à •· La n•adre 11011ebbe 1,erò il coraggio di i!Op1trimt"r<'la creatura - IA i!ua prima creatura! - cosiccbè que-<ta fu luciata vivere di nascosto. Ma la ,·eri1à 1ra1ttlò e !i cominciò a !U3$urrare. Di li a poco una zia materna della piccina ebbe due figli, che morirono lallanti: altri bimbi perirono nel villaggio e altre a,·,•ersitit, quali la !lecca. le epidemie nel ~tiamé. si fecero nHrniFeste. Sco1>piato infine il ,·aiuolo. che rece ,•illime da ogni parie. !li perdetle ogni freno, onde ia e colpe,·cle •, ormai quindicenne, fu i!OHocata. con~enziente la madre, duranle il J1.on110.L~ulore fo. cçcti.ìonalmente. lo zio materno. Uguale forut di con,<uetudine. per in- \t'lerala cretlenza di Htric 1rihì1. po:1~it'dc in Rhodesia un fatto mollo memo gnl\e. che c(H1duce all'rstirpazione. in maniera nudele. di sei denti nella gcntralità dei fanciulli. In CO!ltoro. la facl.'ia colpisce :<ubirOper 1111a in~lita rientranza de-I \ah. hro ~uperiore. effeuo di artificio .. .\d t"fempio fra i Batonga e i Baila. ogni fan. ciullo. ma...~\io o femmina che sia. ~ indono a. reca~i da uno dei molli e: Jenti- _..ti• fidia tribù per farsi estirpare i quallro in<.:i~ìl'ie i due canini permanenti del ma~ellare :superiore. L'operuione. compiuta con le dita dopo avt're :,1quaS$>&• 10 11110 dopo l'altro i dt-nti con un mar. tello e uno scalpello. riesce molto clolo• ro.~a t"<I è l!'!)e$."-O seguila da gra,e emorragia. fehhre ed enfiagione <li tuna la faccia. G~ute clit>in altn: oe<:asìoni :si pre,.e11t:i. ,~n l~)("(.to t-lella più grande hene,·olt'nza. in un pa~ on~ tutto ~rridc. sembrerebhe impos:o-ibile che na~ond~~ :simili 111roci1à; e la lista potrebbe continuare a lungo. Si.pe11si ora. a proposito dell'e:;tir. J>U:ione de\ denti: chi mai potrebhe !'Cli• ti~i disposto a incorrere in e: maru™ • per lanlO picc::ola C058? Tutli ~i affreuanJ. cosi. a recaNi dal e:den1is1a • 11011appena il 111omentoè giunto. All"estìrpazione ~- gue tah·ol!a un ri1orno anormale di ,lenti: e allora, KeOnda COI'$& dal -denlisla. Solo le 1:ehre. le brull~ime zebre. cle,·ono tne· re i de111i s-ul dnauti; 11011 loro. i fien Ba1onga e Uaìla! y>si si fa da :<(.'Coli e CO>!Ì :!i farà ~mpre perchè così \'Ogliono gli anlenati; nè ci.i!ono ragioni cl1e tén· gano. E guai a chi infrange il co~tume! La faccia batonga e baìla. quindi, conii· nuerà per moho tempo a mostrari!i delur. 1rnta per la precocC perdita dei denti. Di caratteristiche somatiche do\'ute ad artificio, i Ba1011ga ne hanno an<:9ra pareccliif'. oltre quella del labbro. L'ombelico. ad es-empio. !>Cmpre vi>Jibile. da10 il loro succinco ,·cs1iario. è oggetto di parti. colari attraui,·e del corpo umano. Uu hell'omhelico de,·e sporgere di tre o quattro centimetri sull'addome e forman•i una proluberanza del ,olume di una grossa noce: avervi alroppMIO una rie11tran1.a :,!f.tebbe in.Kpporlabile per la vi~la. Nella dom\a specialmenle questo carattere è molto vahuato; ma così giì Africani pr9• ,ocano un gran numero di ernie ombeli• cali. Da 1101ar-siè. però. che mentre ne~1i Euro!)Ci l'ernia ombelicale tende di wlito a creseere con !"età, in C!'-'!ist>mhra sve.;- -:(0 ridursi. CaNZtteriatich• acconciature di donne atrican~.
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