La Difesa della razza - anno IV - n. 9 - 5 marzo 1941

- pOler$i uge1:olmt11lt ,. rapidume11te c$i1,•r,- s.enia lasci:irt slrascichi di odio e cause di nuo,·i conflitti interminabili. Pt'r con:seguirt' tali scopi è na.--es.:!ario abbanlfonart il con«llo pur-amen1e e· braico del pagamento della inde1mità iu oro o ,·alule internazionali pregiate. 0011t:1•110 a n,i pur oggi tanti sono auaccali per forla <ti inerzia. L'oro. lt' valute o J J>f'HÌ di carta <-omur)que ~tampati dal:t:: Superba·nche ecc. non :sono ricchezze ma :!'emplici M:gni rappreilentativi. simboli di rì<'Chena e come tali. mentre si 11restano in morlo pf'rfel1o al giuoco ebraico Jel. l'a~giocag~io. :-ono :!Oggetti ine,·itabilmenle (appunlo in quanto ~ono segni internazior1ali1 alla legge della inlerdipen• 1lenza economica mondiale. Perciò il ,oro trasferimento. anche quando è possibilt'. (' r<H1:!adi perlurbazionì generali comf' :-01>ra,ii(' det10. 8ll)ogna dun<1ueche l'au• mt'nlo di riccliezza naiionalt !'!iu con.;eguito stnzt, appoggia~i ad t>lementì emi• ue,Hementt'" inl4!.rna:io,wli il che c0inci• dt- ro,t la neceJsilà di .wluarsi al copiw. lisnw 11wm/ù,((' t cioi. ili ultimu anali.J; trlft:brnìsmo. Bisoin11 dunque ricorrere al;e u,rnessùrni ,li lt'rritorio. Nsendo in w;;tanza il wrri1orio la fonte di tulle le ricchezze rt'ali. Ma perchè :!i ,·erìfichi 1111 aumei1• to t>Ht-tti,·o e ncn relativo e fit1izio della capilalt ricchcn..a na1:ionale. <!el èapi1alt immobiliare { e quindi mobiliare) del popolo ,•illorioilo. è necessario che i territori sfono "n11rssi .!f'n:.u lu popofo::.io11e siranit'm c-1,r 1i 11birum. St- nd 1919 l'Italia. iu,·ece di ca\lert' 11elltt trappola inlernazionale delle e ri• parazioni :t a,·es...o;:leiquidato la questione ptr provrio conio, gli Italiani ant>bbero poluto ouenere qut>ll'aumento di ricrhei1.a pri,•11111c1hf" 11011 011ennero menomamente. Si sarf"hbe potuto .::.ioèin pralica e:;pellere tulla la popoiuione ·allogf'na ,lell'Allo Adige e della Venezia Giulia esj)ropri.1111doladei suoi beni immobiliari in cambio di ~mplici certificati i1. conio inder1nità. da pagare - nella riilJ>t'ltiva ,·alula naziona.e - dai rispel· tivi go,·erni delle nazioni vinte e cioè. nel caso specifico. dai gon!rni di Vienna e di Belgrado. In tal mo<lo il popolo i1aliano vittorioso avrl'bb\· conseguito un rrale ,·an~agg:io economico poichi i beni annessi a- ,,fffibero polulo t'ss-tre:. tlal go\'erno. ceclutì a condi1.ìo11i di fa,•ore o gratuila• nu.•nte a. connazionali (combattenti. industriali ec".) e la popolazione nazionnle. così immessa nei nuo,·i confini JU• rebbe stald la più et1trgic(I fJ di/n1derlì. ()'altra partt'. gli esJ)ulsi sarebbf.ro slali compensati giustamente (sotto il control• lo i1aliano) e il carico si 8arebbe ripar• 1i10adeguatamente su tullo il popolo vin10. Qut$IO carico .arebbe stato. in ogui s caso. sopvortaliile e rapi<lamenle ,,oppor• 1810 poichè ogni lra:.Jerimenl"O rli ero o ,,alute e,,sendo esclm;o. si tratta,·a di rim• borsare gli es1ml!Ì in monete o buoni 11a• zionali. Ogni perlurhazione intc:rna:i:ionalt, finanziaria economi~ o monelaria. era e,·itata. Pochi mesi sarebbero hn,;.tali a compie. re una OJ)erazione del genere e il popolo ,·into rnlrnlieri si sarebbe i!,Olloposlo a trjbuli. per risarcire i connazionali esi,ul. s.i. con ben altro animo che non per pagare un es.oso ,•incilore. Questo sh~tema è dunque il solo JJra• tico ed umano e in pari tempo i- e:-prt>!-• sione di una buona poli1ica in quanto mira a troncare in una s.olil ,·oha e in hre,·e tempo o8ni qut>Slione dcrinrnte dalla guerra. Analcgo .,rocedimento d<wrebl,e:ii :seguire per il tragferimento rii pOs:Wdi• menti coloniali: i coloni dei lo 61ato ,·i11to sarebbero ('!§J)Ulsi e indennizzati nello stesso modo. ,·encndo poi sosti1uì1i <!ai coloni dello :;talo ,•ittorios.o. Tullo ciò non è solo economia; è f"C:O· 11omia i11 Ju11::.ÌQ11eru;;.:i.Jta. <' dimostra anccra una ,•olla com(' l'éra ,1el capira. lismo sia conclusa e comr. anche ìn c1uesto campo. siano nel giu,:10 i ~io,·ani po· poli cht" fondano il loro a,,,·enire ~ul la- ,·oro e non sull'aceumula1.io11e dei lingolli dtll'oro. All'oro si ~stitui,,,::ono il sangue e la terra. 3) CUNCl!ZIONE IIAZZISTA DEL. l'Ol'ULU f; DE/,/,0 S1'A1'0 Il co11ce110di nazione in it.e.11$0 raui• sta ,;.i differenzia fonlamenlalmente dal:a « nation :t sor1a <IOJ>Oil 1789 sulla ha$(' dei ::acri principi della democnzia. La democrazia df'ri,·a da~ prr:sunli e dirilli dell'uomo :t anteriori t' ,rn1~riori alla naturn e .1llt"socit"là. Poich!' tulti gli uomini. presu1>p0Sli eguali, hanno identici dirilli, dall"~&alité deriva la /rulernìté. L'uomo a:strallo. così immaginato. è na• turalmente dotato di tulle lt buont" qua• lità: solo le i1lflucnze sociali t J'educazionc lo rendono ca11h·o o ne fanno un delinque111e. Ma con l'educazione 1ut1i miglioreranno e i!i andrà nm,o uu pro• greuo indefinito. L,a. Gius1izia - slrella mt"ne connessa a tali idee - (' dunqm:· a.ièoluta e il Oirilto esiste all'infoori della Storia. In conseguenza, lo Stato.; una semplice coucezio·ne giuridica: OMiOderi• va ,la un conlrallo. il contrailo ~ociale. La naziont è un insieme di popolazioni unite 001unuualmt'11lf!': il fatto di tro,·ar• :si ,ul tt>rritorù> (li una da1a naziont ~ di parlarne la lingua apre cosi, evidentemenle, la porta alrippartenen1.a naiiooalc per chiunque lo ,·oglia. Secondo in\'ece la conce.ziont razzista. le 11111.ion1i10111onosocielà di cui si -:li- \ icnl' memhri pt'r elezione nè delle società anonime in cui si può en1rare aequi• ~tando <lei titoli; non sono formule con- ,·enzionali e tradizionali, coslruzionì J>O· litichr temporanee in attesa dell'c: Uma• nità > riunita in una :!Ola nazione. E..."ISe sono im·ece un compi~~ di i111li- ,·idui derivati be-ni'Ì da ,·arÌt' razze- ma unili da leg:-amÌ familiari. i cui anl1•nali hanuo storicamente reagito gli uni sugli ahri e :fono slati solloposti a Ì(lentici pro• cei-si :;ele1tiYi ;,, co11seguenzu 1lrll(1 c:omu11itù della loro storiu e d,i ri11coli di un• E-"" che li u11i,c<mo. La nazione comprende dunque i ,·i,·i e gli innumere,·oli morti e la poslerilà senza limiti. Se i;i considera, ad esempio, che gli clementi cinici che hanno formalo il popolo italiano rrano già tulli presenti ,·erso il 1000 t·. pur non tras<:uraudo il formida. hilc nppor10 dato all'unifiozione dello razza italiana dall'azione ci\"ilizzatrice cli Roma. si comincia a sludiare la forma• zione nazionale da quell'epoca. e cioè durante 28 generazioni. il numero teorico degli anll!'llali di ciascun italiano è J>rodigiOilo e quello dei collalerali. inconce• pibile. Queste cifre gigaulCiòCht signiricano semplicerMnle che la ri~li.:i.ont> <li t1nltmati. l'imple.JSo deili 011/enati corne si dice. è !talo innumerevole. Ques1e in• numere\'Oli unioni fra 1>aren1i uon si estendono oltre un certo spa1.ir>; esse•

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