IDllilll1r tr ® dottrine. gli a,uirazzisti si contraddicevano bellamente, con auJorevoli.ssima din.sùwoltura. Contribuivano co.sì a diffondere quèl disorienuimenJo che favorisce gli elementi estranei alla comunità nazionale e ne agevola l'opera di debilitazi~ne. Ceorges Lakhovsky proclamava: "A conclu.sione di questo studio, è evidente che >i.sluol~ e il clima formcmo le razze. Ne consegue che il razzi. smo è una dannosa follia ... ". Ma il biologo Jean Rostand, contemporaneamente a/fermava: ·• Illudersi di migliorare l'eredità ·umana migliorando l'ambiente .wciale è pressapoco ingenuo quanJo credere di poter far generare un figlio bianco a due ge,,itori negri dipinti di bianco". Antirazzisti entrambi, e autorevolissimi -studiosi, i due non sanno meU.ersi 1d'accordo sul tema dell'eredità; ma non, imporla. Ciò che importa~ abbattere il razzismo. Ma non $'accorgono d'abbanere la. Francia. Orbene. Questa rivista, che fu la prima voce del razzismo italiano, ed ebbe un viaJ.ico solenne al SU-O apparire, incrementa la sua. azione divulgativa e. formativa proprio per il /atto guerra. La guerra è. la misura di una razza, come più su si diceva; e non concede nulla all'indifferenza. la guerra ha meu-0 alla prova il razzismo, e ìl razzism-0 ha tr,ion/ato. Noi dunque dobbiamo trarre dalla. guerra la lezione razzistd che contiene. e che è palese a tulli coloro che hanno un raziocinio non viziot.o. Dobbiamo essere intransigenti nelI'alf-ermare la necessità delle sviluppo dei principi razziali, e la l-Otalitarietà della concezione che ne deriva. Do/Jbiamo combattere le dem'azioni maliziose. e le omissioni /raud-Olente, ,e le esaltazioni l}(ICuee incoscienti. In una parola, ritornare alle origini del razzism-0 italiano. CO.SÌ ben definito a suo tempo da Muuolini, co.Sì ooraggiosamente divulgato dai l'UOiprimi assertori. Un razzismo che. nell'essere difesa della Razza,' sia anche e soprallutto pote,iziamento dello. Razza, a/lermazWne, l*razione e splendente maturità d'una Razza privilegiata. Q~sto dobbiamo fare e faremo~ mentre lu prova suprema è in. corso e l'avvenire è do plasmare. mn le nostre mani. Col sangue si scrive la storia degli uomini; ,e un popolo non rinuncerà mai alla purità del suo sangue, se nelle pagine della storia vorrà iscrivere il proprio nome iu caratteri non periluri. TELESIO INTERLANDI Dobbiamo 1·i to1·n are alle 01•i;;i11i del razzismo italiano 7
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