La Difesa della Razza - anno IV - n. 8 - 20 febbraio 1941

11 111 t~ f i e_.- i c1 t ,, dPliUo •011fro Dio Carauerisl.ica degli e.eri vi_ , enti, pian le. animali, uomini. è di ~re costruiti 1eeondo modelli atabiliti prima: di modo che, allo ,parire di s,gni individuo, dornro alla riirt1cttena ed ai lifuiti della 1ua individualità, rimanga il di~. o la forma. da <:ut poe.,a rinucere. Il nu• mero di quute forme è grandieeimo e, come 1>are, in au• mento. Da una. con piccole va. ria:r:ioni. Kmhra C'he man ma110 ,-engano plasmate altre. Però questo aumenlo trova CO· 1tantemente un limite. t: la loL ta delle forme tra loro, e con l'ambiente dentro il quale vivono: loua per meuo· della quale acquialano diritto alrelfiaccnz.a. Come un COl!lrultore pron ,opra un h11te0 diveNi frpi di mocori, e, ttabilito loro un st"ndimento. k'Cdta t,0lo quelli e~ l'hanno raggiunto: COAÌ la Mmte che ha ideato le forme degli eueri, non ili e limitata ad idearle ma ha ,·oluto pure d)t 1i.&n0 sotlopo,&te a una pro- ,·•· Quelle che fflW11ono,tono considerale degne di rt&fare, Cosicchè. il loro permanere. ed il conten a,-i delle qualità, alle quali, hanno dovulo la villoria, ohre che un dono, può es.sere 111imato un premio: C088 preordinala, ohtt che all'economia, alla 1tiusti1.ia del mondd creato. Ora. in 1•articolarf. gli uo, mini. e tra ~i quelli 8ppartf'. r.mti alle rnze più ele,ale. ~ no ~nza dubbio 18 fonna. an• -iilutto 1101)4'-riore co~1i11uionalme111e·a tulle le altri'!, e cht". inoltre. colla , iHoria. ha MmP"' confe"rrnalo il diritto ali• tu• ,mperiorità. Sono l'opera s:-heil 11uoArtefice ha "oluto. più di tutll", tca~re 11itpara1a. Ha ,oluto ~•rare gli uo• mini da tutti gli altri etSeri. f! separare inohre, tra gli uomini. tipi. o raue. più resi20 Mmlì e più perfette. Ha volulo porre segni ed otlacoli. con• trari alla mee,colanza, rendendo più difncite la riproduiione tra gli-ibridi. Ha voluto infine che le rane abbiano interiormet1te coscienu di loro 1te&11e. Il 11entimcnto della propria rau.a è qualcosa che non si può creare o r~·ett, ma aolo ereditare: è un dono che nest.un ragionamento e neMUna oaervazione M"ientifica posso· no &OMituire. E' un a,entimm• lo di natura re:igfoea: nel quale si uni&eono il ri&petto ad un ordine, e la coecienu di an~r-e., in quest'ordine. un pMIO ed un compito. C'è pure l'orTOre istintivo di far ritomart" ciò che è defini10 e chiaro in ciò che si · tenie indd'inito e confu.eo: dì ripercorrere all'indietro l'ordi. n,: della crcuione: di tentare di contrutare alla fon.a che. dopo a,·ere crealo il mondo, lo conserva, e ha atabilito, per questo, inderogabili leggi. C'è il terrore dei mali. che ti ~ntono oecura.mcnte ~- gnati a punire la lllfrazione. l quali, 84': non çolpiranno di- Uno atrano mostro. dalla 1Nla d'uo.oo e il eorpo dì aulno, c:he relt8mente i colpevoli. li puni• •crrebbe nato, ,,.r non •i - q1,1ale inttodo, in lndodna ranno ~Ila loro dLlttndmu. E C'i, infine, la ripugnanu, che prova ogni eesere vi,cnle. µer tullG ciò che lo danneggi o che lo annulli: acctnluata dal fauo che. in qUtttto caM>. ciò ehe vitne distrutto non è la ptrfOna. ma la sua pOMibilità ili ~re con1inu8la. Tali iM>no i mcthi religiOi!i ('hf' !li aiitano. rhiari nei aen· tm1cnto di ruu. Son<l. inraui. radicali, prima di tuno. nell'indi,·iduo dal quale pss· i,,ano ali• fOCidi e allo 111ato. Quei.ti ne«Marlamente H l>f'f!• suppongono. Che vi manchinO. non~ un fallo normale: è una malania. I::' un 11intomo di gru e e 1~rniciDY dttadenia: è un l'Cgno di diminuzione del- llaachi e .n.•rt in Alurico: i! nero 91,1a-rda In olio, il blafteo rON• la fon.al ,i1ale. Una AOCinÀ cd 9natcunente In bauo. La pronùM:Ult4 •la fae.ndo i 8\lol effetti

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