La Difesa della Razza - anno IV - n. 8 - 20 febbraio 1941

Andare él\/élnfi ~ul fronte razzi~ta · Bisogna oggi rendeni ben da quelle poifrzìoni. -conformi ,conto di un punto: Italia r. alla consegna tnume,,,sa dal Germania si trovano ormai Duce, e, come si è dello, an• congiunte in uno stesso drsti• dar avanti. no. Unite nel combattimento A tanto, bisogna decideni di contro i comuni avvcnuari. do- porre l<>taliUrricunenJe il pro- : mani, dopo la villoria, io sa- blema della razza, intendendo ranno nell'opera di costruzio- l'idea razzista come una idebt ne di un nuovo ordine europeo cHctth•amcntc rivoluzionaria. e di una nuova civiltà.. Ma i.1iu1.-· Bisogna smentire nel modo più delle premt"Me più importanti r.etto la supposizione che la per quesl'nionc ricos1ru1riva dottrina della tau.a sia una di. iwrà costituita dalla dottrina scip:ina particolare, ad un di- ,lelia rana. presso, dello stesso rango delMolto si illudono dunqu" l'antropologia ottocentesca e coloro che 1>e1H,ancohe il pro• dell'antropologia, alla quale blema raui:ita· oggi da noi va- per ragioni contingenli oggi si da m~o in secondo 1>iano e deve accordare un cerio posto sia quasi divenuto inattuale. Il /A lato delle altre: discipline e:si. n09tro fronte razzista. per stenti. Come parte integrante: contro, oggi non solo de\·e te della ideologia ranista, il razne~i ben fenno sulle sue po· zismo dc,·e invece essere. i,1 sizioni. ma portarsi anche tle• primi.s ei ante om11ia-, una concisamente avanti. Non dobbia- ~ione genera:e, una mentali mo lasciarci tro,•are imprepa• là. qualcosa che investe tulle rati. le manifestazioni culturali. O1e cosa ha fauo finora il Scienia, fil~fia. storia, eti. razzismo italiano? Chi volesse ca, diritto, monde spirituale - rispondere con tulla fran- nel suo significato di concechezza a ,1uesta domanda ~i i-ione generale della vita il troverebbe a'.quanto imbaraz razzismo è termto a prender zato. Non vogliamo :ivalutare p<>!izione nel campo di tultf' quanto è stato tentato ed anche quC!:llediscipline e a operare ragt;iunto. in ordine ai proble• un1'i revisione dei criteri in. es• mi più urgenti. soprattutto ne! se abirualmente vigenti. Ne! campo pratico. Ma se oggi si riguardo, vogliamo chiarire avverti! giii. una differenza di brevemen1e alcuni punti. fronte allo slalo di beala in- E' proprio al razzismo sconnocenu che. nel riguardo, f'ra fermare recisamente il mito generale in halia, in modo,/.!11- perfino di una M:ienza « neutrettanto disrinto si &\·vertono 1 tra •• oggettiva. automati::a. problemi. che ancora non so• e come tale universalmente >'a• no :itali nemmeno sfiorati. Bi• lida. Ogni scienza pre.suppo• sogna riccmoscerlo: di là dal• ne un culo ideale e metodo le posizioni del noto manife• del conoscere. Ma ♦ll'uno e sto, riportato dal primo nume• nell'ah·ro si manifestano inro di questa stes.5a rivisLa, ::ir fluenze, che possono ~r asca que: che è propriamente sat varie. Ad esempio. Che esiMurin~ del razzismo, in due sta una «scienza ebraica», non am e mezzo non troppo è vi è dubbio, rnalgr.Wo gli alistaio aggiunto. Inutile qui cer- bi di « oggeUiviti • da CE6a came lo cauM:. Importa invece ostentati: la formaiizzuione e riprendere almeno le mOS!e l'algebritzazione della (i.sica moderna ne sono aspetli ca• ralteristici. Ecco dunque un primo importante problema del razzismo totalitario: far una specie di « psicanalisi • dei presupposti metodologici e delle premes.sc più o meno ta• ci1e delle varie teorie scientifiche. Una t.tle indagine, perahro. finisce col rimbalzare perfino su certe forme di raizismo. Alludiamo a quC:le forme, che pretendono di esser soltanto «scientifiche• perchè trattano la raz:za CMenzialmegte nel campo della biologia, dell'ere• ditadetà, ecc. Un razzismo totalitario non può accettare tale pretesa e dC\·e chiarire il vero :<itatodelle cose. Passiamo al campo della fj. losofia. Che la filosofia oggi. sia in crisi è un fatto noto e. secondo noi, da un certo punto di vista, non del tuÙo da de• plorare. Siamo infalli peniuasi che nelle epoche veramente di « alta tensione> al primo piano &tannopiù le virtù guer• riere e ascetiche e le doti .di carattere- che non le spc<:ulazioni: una certa freddez:za nei riguardi dei « genii del pensiero> come pure per il mon• do delle creai.ioni estetiche e umanistiche è anzi una car.st• ler~ica della mentalità razzi• sia - almeno di quella di tipo ario: noNli<:o•ario e arioromano In ogni modo, per quel dle riguarda 111oonsideraiione dei sistemi aia filosoftei, sia di elica, esser ra,:zisti &ìgnifica far proprio un ~nodo di giudicare ben Jiverso da quello « univeruli.stico >. In genere. a parte il problema della oo~ renza logica. di fronte alla fi. losofia sempre ci si chiedeva, se essa fosse e vera> o « fai• :ia • e da un 'etica ci si aspet• lava che essa ci i!trui.sse circa il «bene• e il e male• in ge- ~1ere. Raz.zisticamente, tutto ciò ha poco senso: il probi e• ma effettivo è quello di individuare per eh.i una idea può esser vera o meno e una nor• nia e buona> o e cauiva •· Oi 1iuOvo, bisogna « spettrosco- . piuare •: riportare le crea. t;ioni filosofiche a delle in• fluenze più o meno «sottili•· in ordine alle quali l'elemento razzia.le non è di poco momento, sia in colui che «crea•. sia in colui. che aderisce. La storia. Il razzismo, di nuov-'!t. spmla le prospettive. Introduce un nuovo mètodo~ storiografico. Nè la storia è un pro«MO automatico o lo sviluppo. di• una legge trucen· denlale o astrataamente teologica, nè i fattori puramente umani e, in particolare, econo-- mici in essa aseo:utamente de• tt'rminanti. Nella storl& e dietro la 5loria esistono ed agi• scono le razze, da inrendersi naturalmente come entità ad un tempo naturali e spiri1uali. In l'Ìa par1ioolare. il ratzismo implica una nuova assun• iione della scienza della preistoria. e un nuovo modo di oon. siderare il l':tlb « mitico • delle sntk:he t~ditioni e delle a~- tiche religioni - nel qual nguardo, per noi, ai tratta so• pratlutto del montlo romano. Che cosa si è fallo in proposito fino ad oggi, da noi? L'in· fluenu del rauismo sulle di• scipline accennate è ancora nulla. Esse procedono lungo i ben noti binari accademici. con periistel\24 dei peggiori pregiudizi della eosiddena mentalità «critica> e « storicistica•· Tutto l'antico mendo romano attende una coMide• ro;;ione ro=.:;isticache nuua di nuot:o in luce .,;gnificati spiri• 1tudi oscurati.ti m:1 purtuuavia an.cOr oggi capaci di manifestare una profonda influenza se a.uunti in modo adeguato. . Passiamo al mondo del diritto e alla dottrina generale dello Stato. Non è possibile, volendo eMer coerent~ esclu• dere il rauiismo da questo dominio. specie nel clima rivo• luzionario faseitta. Appartiene alle esigenze più profonde della Rivoluzione superare il « po1itivismo • gìur.idico, andar olfre quella concezione del diritto e dello Stato basata a11 ·norme asrratle e impersonali. che praticamente ridurrebbero lo Stato ad una struttura opaca paralinata dal cancro burocratico. Ora, per coodurre davvero a fondo una trasformazione del genere occorre destare una cosclfflu. raniata in seneo au• periore. Il borghese, il buro-- crate, l'uomo dai «paragrafi•• 19

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