SCIENZA•HCUNEN'DZIGNE ( UNICA• IIJDTIONA• DIRBTTORB TBLBSIO INTBRLANDI ANNOIVN. 8 • 20 FBBBRAIOXIX IUIIA • ■P■Dl&ION■ IN AUONAll■NTO POIITAL& LIRUENA • lO~ll,t <;JA11 J \O\ l'/>((Jl(I l1Al1f, 'i/(111'. I CllDJOIUIOITll.fJtJJ\O\IUDi lll\'ll . l'All\l•ISU \ \
AIMO IV· N. I SOMMARio·· 20 FEBllAIO , XIX n&alO JlllaLAIIDI I nRANDO DIRITTO. ' ICIINZA __ ,_, __ ... ..._.. .. , e: t, nu,,o CIDIEll'l'E 1 a.ASSlflCAZIOII DELLERAZZEUMANE l'OLIMICA L nau, nLOIOflA, ntCA. ..-ncA aa. um. IIIO ~--- • ....._ ~>, GIUIDPE IIIIIIAlmS1 NEIICCIAIO ca ...__.., ..... - Dia>, -..-O 8CAUCIEII01 FRONTE UNICO ANO CR.ANDE RJJIISTA SE1TIMANALE IN_ROTOCALCO ESCE OGNI SABATO . COSTA LIRE 1,50 J: la -·· ridata dHl ...... nn••1llai-VI •• tatti I -•--• -peul •ena per" _..e...-. ----•••Ve•• •• ■■ •••...,. ....-■•- e •-••ec. •• ere■M■ ,..uuea, •••••••ile■, ee■■••le■ e •IIUatt. Pel' le 't■rte •■ terle •c:rlU■rJ •Pe• eJ■Jl•U VI f'•l41era■■♦ •e .. •••err■r• Il •■.lare eaaeaalale 41el .IYeral ■<rYe ■l•e■ tl, ■ll ■rs•••• la •••• c:■•P• l'■rl••••te 41elle V■•t~ e■c■lda■I. 01■ t ■rlle■ I■ fio ■•ll ■ppat■ ■ee■••• •• e■ise■■e •• •••••••al■e e••••••• I ■ p.,•,-•••t1• e .. e•ll•••t• ••e•••• I Cl'l&Cl'I •eu■ -····-· ............ e. tJ• ·••••• e♦l'l'e41• 411 (♦t•s.,••e. 1IJ■· 1lf·aal•••• 1raae1, earte se•sr••dae e c:■1tlae 411•Mtr■ th·e Vt • ..,.lril u ..... 411 M'f■lr-e la rapl41a 1la$.etll o11■c:Ua dae ., p1Nprl■-ate la 411aaal- 41el c:.allltll•. TUMMINELLIE C. · EDITORI ClTTA. UNIVERSITARIA. ROMA DOCUMENTAZIONI AD1AJ11?0 TOIT11 ATAVISMIPSICHICI DEl.1.ARAZZA INGIESE; MARIO IAcaGALUPI: LA OOffRJNA DELLARAZZAIN TITO LIVIO. ALNAIUCCO DEL UZZISTA Cl-15-l•bbraiO XIX). OUEITION.AlllO QUDflOIIAIIO; GUERRAE POPOLO; ORIGINI DEL· LA GUERRA; UN INGENUO. PUBBLICATI NON SI RESTITUISCONO TU.MMINELLI HA PUBBLICATO MERAVIGLIE G. CASTELFRANCHI LEMIRABILI,RECENTICONQUISTE DELLASCIENZAE DELLATECNI.CA UN LIBROISTRUTTIVOD,IVERTENTE E DI APPASSIONANTELETTURA VOLUME IN BROSSURADI 423 PAGINE CON 110 ILLUSTRAZIONI IN TUTTELELIBRERIEA LIRE28 VOLUMERILEG"'TOIN TUTTATELA CON IMPRESSIONIIN ORO l. 35 TUMMINELLI CITTÀ UNIVERSITARIA· ROMA
e~~~ dal, ~ peia, il,, po,polA,, ~ ~ d/Jlu, ~~~ Collaudato dal Ministero delle Comunicazio- - ni - Ogni Radiobali)la, ha il relativo bollino di collaudo - Tre valvole - Onde medie - Ricezione diurna della stazione più .prossima In condizioni favorevoli ricezione serale di alcune principali stazioni europee. Privo di reazione regolabile sull'aereo, quindi esente dai disturbi caratteristici degli apparecchi a reazione V EH D I TA RA T EA ·Ll CHIEDETELO Al MIGLIORI RIVENDITORI
BANCA COMMERCIALE ITALIANA CAPITALE L. 700.000.000 RISERVA L. 160.000.000 AL 18 MARZO 1940-XVIII BANCA DI INTERESSE NAZIONALE
LA DIFEDSEJLU I • ANNO IV - NUMERO Il 20 f'EOURA I O 194-1, XIX K!ICt: Il.$ t: IL 20 IJI Ol;tro'I Mt:!IK UN SlJMt:MO SIO'AltATO I.IHt: I AUHOS,Utt:NTO AN/'IIJO I.INt; 20 AKIJONA)lfl'.STII l't:JO::STIUl.t\ • l'Z HSTl,;kll Il. nor1·10 Direttore: TELESTO lNTERLANDl Comit1to dì red1giooe; prof. doli. GUIDO L,\NDHA . prof. don. LIDIO CIPRIANI SeJrelario cli rednion": C!OH(:10 ALMlltANTt-: ~CIENZA•DOCUUENT4ZIO POLEUI•CO4UESTIONARIO I lettori si accorgeranno che da questo numero la "Difesa della Razza" si è rinnovata nel contenuto e nell'aspetto. Non si tratta di un .mutamento di programma, ma, se mai, di un approfondimento del programma che da tre anni questa rivista va svolgendo, per la volgarizzazione del razzismo in Italia. Abbiamo finora trattato molteplici argomenti : dalla documentazione antigiudaica alla divulgazione scientifica, dall'illustrazione storica e geografica delle diverse razze ai corollari filosofici e spirituali del razzismo. Adesso, senza porre limiti alla varietà e alla vastità degli argomenti, terremo soprattutto d'occhio l'organicità e la continuità della trattazione, in modo che i lettori possano avere una visione il più possibile chiara e completa dei principali argome~ti. -A questo scopo abbiamo inquadrato in un certo numero di sezioni i problemi fondamentali della vastissima materia di nostra c<,mpetenza; e abbiamp affidato a nostri collaboratori specializzati l'incarico· di creare e di completar.e via via l'architettura delle singole sezioni, cui peraltro tutti gli studiosi del razzismo sono e saranno chiamati a collaborare. In questo numero ha inizio la trattazione di tre fra i principali argomenti : "Antropologia" (di. Guido Landra), "Filosofia, etica, mistica del razzismo" (di Julius Evola), "Meticciato" (di Giuseppe Pensabene). Oltre agli scritti inquadrati nelle diverse sezioni, la "Difesa della Razza" continuerà a pubblicare articoli di genere vario, e soprattutto quegli articoli e quelle informazioni che continueranno a conferirle il tono di vivace e polemica attualità che fin dall'origine l'ha differenziata da ogni altra pubblicazione.
o La gne••t•a ha com1dnto il collauelo del t·azzismo La guerra è il oolfoudodelle razze e. perciò, del razzis~o. Alla vigilia della f_uerra, verso il 19381 la leqeratura antirazzista toccò i vertici dell' aggressività. Scesero in ballo i più iUwtri ra.ppresenl<mtidella scienza biologica. p;, dimostrare la "follìa razzista", la ",barbarie del razzismo", f i,icon• sistenza scientifico. della dottrina. razziale. Anche in Italia un. tentativo di ridurre il razzismo a una $peci.e di mu- .sica per bande municipali, da eseguire nelle solenni occasioni patriouiche, fu ragionevolmente compiwo, in armonia con quanlo le Democrazie /acevonc con più comprensibile interene. Non potendo dichiararsi antira.zzista, certa gente di nostra conoscenza compilo un. razzismo etereo, fatt-0 piuiwsto di cascàmi patriottici che d·i rwzioni biologiche, destinato a livellare alla quota più ba.ssa i concetti razziali, fin.o a farli identificare con quelle di citwdinam.a. In definitiva, il rrµ.zismo veniva ad avere un impiego negli uffici dell'Anagrafe,' dQVf!distribuiva generosamente·certificati di nascita e di cittadinanza. ,Qualche cosa Jj simile. '4!raaccaduro al FQscismo, quando - sotto la specie della normalizzazione - si tenlò d~ svirilizz.are il movi• m€nto rivoluzionario in ·una ruminazione di fiacco e retrivo patriottismo. Bene. Ma la. guerra ha compiul-0 il oollau,do del razzism~. la letu;_ratum antirazzista taCej i suoi volumi s'impolverano negli, scaffali. La razza trionfa nel c.ombattimenJc, e afferma le sue insopprimibili qualità. la Prancia, che fu la trincea più clamorosa dell'antirazzismo, è croUata; e più che militarmente. è cr-0llaJacome comunità razziale. Gli Ebrei e i Meticci favevano co~sumata dal di dentro, tome le invisibili termiti dioorano ìl midollo degli alberi, che poi crollane in polvere. Alla vigilia -della guerra, un.o scienziàlo francese affermava eh.e "gli individ,U,ipiù sani, più forti, i meglie 'dotati fisicarnent,e e moralmente, e i più capa.ci wnc quelli che rùulumo dagli incroci e dal meticciato". l'editore che divulgava queste sentenze, affermava da parte sua eh.e l'autore "distruggevo le fondamenta stesse del razzismo, dottrina rutopù::ache perpetuamenle minaccia la civiltà ". La guerra si è subito dopo incaricata di ~im-0$lrare quali siano i popoli più dotati e quelli destinati a sopravvivere e a; prosperare. Nel lamentevole crollo della Francia l'antirazzismc ha il suo posto 'di responsabilità. O non piuttosto d'irresponsabilità? Nello furia 'di denigrare le !!oslrc
IDllilll1r tr ® dottrine. gli a,uirazzisti si contraddicevano bellamente, con auJorevoli.ssima din.sùwoltura. Contribuivano co.sì a diffondere quèl disorienuimenJo che favorisce gli elementi estranei alla comunità nazionale e ne agevola l'opera di debilitazi~ne. Ceorges Lakhovsky proclamava: "A conclu.sione di questo studio, è evidente che >i.sluol~ e il clima formcmo le razze. Ne consegue che il razzi. smo è una dannosa follia ... ". Ma il biologo Jean Rostand, contemporaneamente a/fermava: ·• Illudersi di migliorare l'eredità ·umana migliorando l'ambiente .wciale è pressapoco ingenuo quanJo credere di poter far generare un figlio bianco a due ge,,itori negri dipinti di bianco". Antirazzisti entrambi, e autorevolissimi -studiosi, i due non sanno meU.ersi 1d'accordo sul tema dell'eredità; ma non, imporla. Ciò che importa~ abbattere il razzismo. Ma non $'accorgono d'abbanere la. Francia. Orbene. Questa rivista, che fu la prima voce del razzismo italiano, ed ebbe un viaJ.ico solenne al SU-O apparire, incrementa la sua. azione divulgativa e. formativa proprio per il /atto guerra. La guerra è. la misura di una razza, come più su si diceva; e non concede nulla all'indifferenza. la guerra ha meu-0 alla prova il razzismo, e ìl razzism-0 ha tr,ion/ato. Noi dunque dobbiamo trarre dalla. guerra la lezione razzistd che contiene. e che è palese a tulli coloro che hanno un raziocinio non viziot.o. Dobbiamo essere intransigenti nelI'alf-ermare la necessità delle sviluppo dei principi razziali, e la l-Otalitarietà della concezione che ne deriva. Do/Jbiamo combattere le dem'azioni maliziose. e le omissioni /raud-Olente, ,e le esaltazioni l}(ICuee incoscienti. In una parola, ritornare alle origini del razzism-0 italiano. CO.SÌ ben definito a suo tempo da Muuolini, co.Sì ooraggiosamente divulgato dai l'UOiprimi assertori. Un razzismo che. nell'essere difesa della Razza,' sia anche e soprallutto pote,iziamento dello. Razza, a/lermazWne, l*razione e splendente maturità d'una Razza privilegiata. Q~sto dobbiamo fare e faremo~ mentre lu prova suprema è in. corso e l'avvenire è do plasmare. mn le nostre mani. Col sangue si scrive la storia degli uomini; ,e un popolo non rinuncerà mai alla purità del suo sangue, se nelle pagine della storia vorrà iscrivere il proprio nome iu caratteri non periluri. TELESIO INTERLANDI Dobbiamo 1·i to1·n are alle 01•i;;i11i del razzismo italiano 7
I di (ìlJIDO l_t\~DRt\ I~·interHH di quuta ri,-i•tQ ~r i prob:emi antropologici è sempre italo 11i•istimo: ed era notwale che cosi loHe. perchè qu11lunque Nria ricerca ,cientilìca in materia di roua de•• comindor1 da uno studio opprolondito dell'ari• tropol09ic1. Fin do! primo numero dedicammo due articoli oll'ontropolc,via:: "Lo: roua e le differenH ra:uioli ·· di Guido Lo:ndro. , ·• I problemi dello ,ano e ropportunittit di un'inchiHlo antrapometrica 1ullo popolo1ìone italiano·· di Franco $(lYorgnan, In •~uito non ci lu. 1( può dire. lo1dcolo di quella riTilto in cvi i problemi o.ntropol09id non fopero olfronlali nel loro compleuo o in qualche capetto particolcrre. Sorebbe oz.io10 riportare qui i titoli di tutti 9li articoli ,pubblicali da noi IJ'I mcrlerio. V091iamo peroltro 119nolar1 t<1luni di quegli orlicolj al leltor• deai• d•ro10 di •(IJ::•r• q\lidi Clllpelli d•I probl•m(I ci h(lnn.o p(lr• licolarm•nl• inlu .. 1ato. V(I in primo l\1090 t•n\11(1 prea..nte un(I Hrie di (lrtic:oli di G\lido Landro. oppo:rai (I po.rtire dal n. 18 dell'(lnno m • reloti•i (lj ••9uenli temi: l'ontropo• J09ia nel q\ladro della politic:a della ron:o: si1l•molic:<1 antica • mod•ma d•ll• rcnu u.mane: i m•todj per lo 1tudio d♦lle ran:• umane: ric:•rc:he 1mod•me 1ui princ:ìpo.li c:o.rat Ieri anlropolo9ici; l'ori9ine dei c:crrall♦ri :rauiali alla luc:• dello ec:ien:10 mod•rna; la raua di Cro-Mcr9non allrcr•er10 i Hc:oli; ro.i.u e popoli d♦llo terra. Tali artic;:oli. come crppar• dai Jort, titoli. hann.o coetituitc;, un quad:ro nc;,te•olmenl♦ •a•lo dell'antropoloçiicr rcruicrle, c:on1idercrta nel 1uo compleno. Ci 1iamo peroltro oc:<:\lpo:li abbcqtam:a 1peuo anch• di probl•mi particolari: ••♦çinaJiamo al ri9ucrrdo tutta uo(I Hri♦ di articoli. do•ulj cr di••r-.i nu1ori. sulle dillereni.i<nioni crntropolo9ic;:be dell• rau• u.rncme: l11 lorma d•i capelli n•II• rane umon•: diJler•nze rouiali fr(I bi(lnc:hi • n~ì n•l l•no m•H di •ilo un.brioncrle (Anno I, n. 2): il i:ro,;rnalbmo. c:arott•r• diff•r•n•ial• d•lla rana (Anno I. n. 8): I♦ pi19he d•II• po:lpebr• n•tle reni♦ uma.n• (Anno m_ n. 10): etudio rctuiaJ• d•ll• imponi• diçiitctli (Anno m. n. 12): ,tudio rcnzial• d•ll• impront•. palmori (Anno UI. n. 20): la lorma d•l •i.o n•ll• rane 1,uncrn• (Anno m. n. 21-22): I• •aria.doni del 1istema t•g\llnentario n•ll• rcnH uman• (Anno lll. n. 23): l'influ•nza della cilt6 •ullo lormct della tHta (Anno IV, n. 4): 1tudi 1ull'aumento della ,tatura (Anno IV. n. 5). Da noto.r., infin•. è una Hri♦ di articoli ri,guardantj I• ipolHi 1utl'origi.n• priina d•ll• n;nu uman•: dall'ol09•11Hi d♦l R-, atud.iala da G\lido La.ndra n•l n. IO d•U'anno II, all'ipol♦-i. iperboreo, il1W1trala do I. E•ola n•I n. li d•ll'Anno O, Hanno lin«a 1<:ritto artkoli 1ull'antropol09i(I per la •• [)j. Jua et.Ilo Rana ". oltr• oj ,gi6 di erti. anc:b•: O. Aic:b•I Sil• .. tro Bagliori. Lino Bu..t-inco. Cloudio CalOMO, G. d•l• l'Jaola. E. f.._ee.b♦r. Edmondo Vercell"i, E. Zo:•a-tlari.
lue coruideruione dagli lkudioti &000 st•te quelle soma• tiche; oggi inwx:e, specie dopo J"applkuione della genetica all'antropologia, questa è diventala ~mpre più una acienOggetto e limiti delle idenze antropologiche - za viva che impiega i metodi più moderni di indagine biologica. Co-iii intaa l'antropologia. della quale la biolog·ia delle 1aue umane coetituisce uno dei capitoli più modemi e deatinati a maggiori sviluppi, ai vede come. CtiS& potM realmente CO· stituire la fonte- principale di conoscente l\eceM,&riealla politica ddla razza. In divepi articoli. pubbli01i da noi e da altri autori, su questa rivista souo stati 1ra1. ,lati alcuni capitoli del:'antro• pologi.a,. con particolare riguiu-do a quegli argomenti che più da vicino potevaoo interet:.are la politica della ruu. l::ra facilmente comprensibile che. tra gli argomenti affron• 111~i Ja I.A.IDi/esa della Ra:::a. quelli d, antropologia aveesero a,•uto pure la loro lraUa· zione, dato che è impouibilc concepire una poli1ica della razza, <ke1inata a mia.re prio di una wlida bue scienti• (ice. Questa base polen e&&ere data solo dall'antTopologia, dalla scicnu cioè che ti occupa Mlle variazioni cai.stcnli nell'umanità e in particolare modo delle variazioni delle. razze umane. Dopo qocs1a premeul, rite• nia:mo Ji fare CON utile al lel. tore riunendo d'ora innanii tulli gli articoli che riguardano l'antropologia in questa ae• iione e preeenlando gli 3teui 1ttOOdc. un piano organico e ,i,1ema1ico. Noi riprenJeremo mo:ti degli argomenti già trai• tali ~r approfondirli uheriormente t: ahri ne affronteremo di nuov-i ed intere8Unti. Prima però di esporre il nostro progn.mma di La,·orc e il noetro indiriut,., riteniamo utile di fiaare l'oggetto. e i limiti dell'antropologia. La parola antropologia, pri• tu di mtrare nel dominio delle tctellie naturali, do1ninava in quello dei filosofi. Così Aristotele oon questo termine ,·olle indicart: la acienza dell'uomo Ln generale e ugualmente Kant parlò di antropologia in que• sto aenso. Si vede da ciò che, te gli .sviluppi dell'antropologia intesa in senao moderno ranno di questa una 11eienza giovani$sim1. l'origine della parola antropo:ogia è mollo antiça e •i perde nella notte dei ~mpi. Il si~iribto che haunv da• lo gli antropologi alla parola antropologia a stato mollo "•w rio. Alcuni di etli haun., continualo ad impiegarla oonie ai• nonimo di acien:u dell'uomo, allargando in tale modo a di• 1misura il loro umpo d"'nda• gine; a1tri la limitarouo ad indicare soltanto lo •tudio dd· le varitl.ioni del cranio e ne fecero quasi il 1i11onhnu di. craniologia. I::' onio che: queste due C\lil· cezioni aono troppo e:&tremee che la conce-zione domM'lantc oggi deve trovarsi fatal,neute U1 una p<>aiz.iom,intemiedia. Ma anche questa oonoczione dominaule varia no1e,olmeute p. seconda delle 1euole e dei pa,eei. In hai ia e in Germani.a si intende oggi per antrppolo-- gia una delle e,eim.ze naturali e precisa.mente quell11 che ai occupa dello atudio delle v11riazi<lni dell'uomo con pàrtico• lare riguardo alle raue umane. Naturalmente in questo modo l'~tropologia viene neltamente distinla dall'etnologia, che appan..ien,e ane tcienze morali. e che ha JM;roggetlo lo 11udio dei fenomeni culturali delle razze umane. In questo modo a.oche la det.:riai.one delle tÌ(lgole ,...,~ umahe •vputiene all'antropologia; la etnografia è propriamente lo 1tudio dcg;Husi e costumi dei nri popoli e l'mtologia è lo studio generale dei fenomeni culrurali de.I l'umanità. In fran. eia e in America, invece. il aigniricato che ai dà • quelli lennini è diverso. L'antropologia però inche C06Ì limitata al campo delle ICifflU!' naturali è inteu tiiveraamente dai vari atudioei, Spe· cie in pusa.to è prevalsa I.: U:n• denu deacrittiva e sibtm,.atic.a e le variazioni prue in particoPochi cenni saranno era sufficienti a ,negho chiarire le reluioni che esistono tra autropologia e poli1iea della 11ua. La po1itica della nua. dalla quale diAtin,guiamo la pulitica C08iddetta demografica che ha·avulo uno aviiuppo a sè c<>1»ideratain via teorica e -nei riguardi di una qualsia.si grande potenza (1.1· ropea, fatalmente presenta le due fasi seguenti : innal\ZÌ lutto la f-.e di difesa e po\ 11uella di po1enziamento della ruza. La prima fue, riguar• dante la dirc:sa delle rana, ir;dipendcntementc dall'uione '"oh• per il miglioramento delle condi&.ioniambientali, ha per .copo di mantenere te qualità della rau.a quali sono attualmente o, tn aJtri termini, di non farle peggiorare. In q~ prima rue deYOhO essere affronlati 1 &eguenti problemi: 1) di/tso tklla rc:a da ro:.u no.Il a.Jlini ui:,. Jtenti Mllo nvtropoli; 2) di- /t.aa dello raua do r(l:.z.e Mn a.Jlin; e..ùtenli ndle 1 colonk; 3) difesa dtllo ra.u(J iui ri• &U<Jrdi di ol.tu ra:z.e nJlini. eJUtenti ne&li Jpa:;i vilali della ro:.u domiMnk. C.on questa triplice azione la politica della ruza non esce dalla 1ua fue negaliva di aemplice difesa e in alcu• ni casi tuua la politica d~la razza può limitarsi a queslo solo upetto negativo. Volcn4 do però pasure all'ae.petto poailivo, cioè di potenziamen10, è neceesario egire non più nei riguardi di q.uei pericoli che pot50no min.tcciare la rana dall'esterno. bel'l$Ì nei riguardi di fattori di degenera.tione eaistenti ndl'intn-no della 1'1aza stessa. Per questa politica positiva della raua biilogna affrontare i seguenti problemi principali: I) eliminazioM di lulti gli elementi lalori di gravi tor e erftlùorie; 2J dimi1WU.ion.e di tulli gli e/e. menti OJOCialì; 3) pou~iomenlb e Jele:.ione degli elementi mi«liori. Cosi impoetara la politica della rana nel tuo u~uo di di(esa e di potenziamenlo, ve+ diamo quali capitoli dell"antropologia sono chiamati a dare il maggiore contributo di conot<:fflze per la 1<1luzio• ne o per io meno l'impol4a• ~onc .cientifica di quC11ticom. ple98i problemi. Per la difesa della razza è neces,.ario innanzitutto cono- &«re a fondo i caratteri di• 1tintivi delle varie raue uma• ne: ,per l'Italia hanno ,peeia• le importanu. gti studi ehe riguardano le raue dell'Afr;. <:a e quel le del Yicino Oriente. Inoltre lo studio del:e rute dell'Europa appare ~· pre più fondament'ale, sopral• tulto tenendo presente il pro• blerna del nuovo ordine che verri dd.tato dopo la guerra. Per il potenziamento delb rau.a billogna invt!Oeaffronta· re altri capitoli, come a.d e&enlpio quello dell'ereditarietà patologica, dell'antropo• logia M>Ciale e infine a.pprof ondire sempre più lo atudto relal.ivo ai ceralleri rau.iali della noetre popolHione. Alcuni di questi argomenti avranno una trattazione particolare in altre ae:z.ionidi queeta rivi• ,,a, noi però ci occuperano della impostu.ione gmenle di es11i. JM;rquello che riguarda natura:mente la parte scientifica. . Volendo ora esporre il noatro programma di luoro, noi terremo presente la divisione adottala nel noM.ro ·libro An• tropologia. che però si limita aoltantfl allo studio della 110ria dell'anl'ropologia italiana nel XX secolo. Per quanto una particolare sezione di quett.a rivMta sarà d'ora innanri ded.:cata alla storia del rau.ismo noi riteniamo di fare ooe.a utile' al let• tore ricordando in una &e.rie •
di articoli la storia dell'antro- ,1,ologia. Un !!C'COndogrupf>O di articoli sarà in,·eoe dalicato a.i problemi di metodolo,ia e di Iconica. Un l'en.o imJ)Ortante grupf>O di articoli riguarderà i di- \erti problemi detranlropo-- metrl& e del~ ,omatologia. L■ craniologia. cl1e costisuiece il capitolo più ,·du.sto e più approfondito dell'intera antropologia, richiamerà anthe la noltra attenzione. Co. me abbiamo detto. molti antropologi hanno in pu..~lo iden1ificato quasi lo eludio dell'uomo con quello del suo cra,,K) e le biblioteche gemono oggl ~r il gran ~ dei lu·or1 pubblicati Ml questi argomenri: Noi na_turalmente non abbiamo nNi!,una intenzione di incorrere in quc&te eMge-razioni: riteniamo tutta• ,•ia utile che ;n quala ri,·i11ta non manchi •oche la rrattazioue di argomenti simili. Lo ste:MOche abbiamo ddto per la craniologia, ,·aie per la Khcletrolo,cia. Pu.i.lmo OO&Ì ad un nuo- \'O capitolo. che ha avuto rinora 1u quuta rfri.ta una 11attazione ~mplicemen1e Ml1111,ria. f.s&o riguarda l'antro• IO pologia dei ,ari organi e 1istemi del corpo umano: ei trall• di un argomfflto bellt-$- 11imo e che interns,eri. ccrtanM"nte il letto~. Si ptniJi ad ~mpio al Cf1Tello. all'organo che costitui&tt il iuhftra10 n1ateriale dell"auh•itii psichica timana. Si J)eMi come uria lt1 nm1tali1i delle dh·erk' ru.r ZI": e si compr~1derà di con~- glH!'nu. quanto intcrClll!le pOMa IJtCH.ntatt ~r noi qual.siui ~tudio cht> riguardi il Ol'rvello uclle raue umane. Abl,iamo detto d1e l'a111ropologia nou si I imita tohanto allo s1udio del:e variazioni IO· maliche. In una ~rie di arti• coli 11-■ ran:no pertanto trati.ati uri problemi di antropologi., faliologica e ,oprattullo queHo delle differenze razziali nel campo delle funzioni. Eeis1endo in que.Ma ,1~ rivi&la una •nione p,articolare. dettinat.a ai problemi dell'ereditarietà e -delJ.a fisiologia razziale, noi ci limiteremo alla impolllatione generak di alcune questioni di antropologia fi!iologica. Un ahro gruppo di articoli dowà riguardare J'an1ropologia psicologica. Questi articoli .aranno impoi,lali con crilerio e.clusi,·amente natuntliatico. 1t-nu di rhe invaderemmo il campo dell'elka r lit-i J)roblemi propriamente 1!-piri1u111iper i quali C'ii.&te.ràun"ahra M"Uo• 11c. allo ,copo Ji cnm1>letart' con alcune no1ioni di antropolc,gia ~icolo8tca le co110i1Cenze che abbiamo finora aniuto quaM nclusinrtM"ntr dal campo morfologico. L'uhimo pu111,o di 1Hlicoli, di caratterf' per CO$Ì dire Ai~IC• matico. sari dedicato alrantropologl8 patolog.c&. In quNto ,truppo di artkoli ci pro1>0nia_ mo soprallulto di 1•1elt('re in e, idenu le N"lazioni diilenti tra razza e malauie. quali appaiono da Mudi recenli.s.simi. Da questw tralla"-ione ijÌstc:- ma1ica de:le ,•ariazioni ~i.stenti nell'uma11i1à coflllKH'r.1111ta tan10 eouo l'aspetto morfologico. quanto go110 quello funzio,mlt. peicologico e patl)logii..-o.,ii po. lranno lrarrc: delle noi.ioni generali con le quali i f'Ot'-'ihile affrontare quelli che aono tuttora i prohlt:r'1i fondamentali dell'antropologia: cioè ;1 pro• U~mo dtlfor~int d,tr11onio ,. dellt ra:.:.t- umant , quello delta ch,ui/ico:;fo11c dt-lJrr<i:;:;c UIUQJII"' $~Ut. Una serie di articoli riguardtrà perlanto la paleantropolo_ gia. cioè lo ,1udio <ldl"uomQ fot&ile. PUY.ndo alla claMific.lzione dellt rane umane, :!o■ ri. n~lra cura di riporta~" 1itoio ~torico i più fcuno~i i.i:11e111i.cl1f" aocomv•gnere.mo cou la not:tra cri1ica. 1ello !teuG tempo terrnno ìl leltore aggiornalo dei nuovi !IUdi e delle nuo\·t Jeorie .sull'argornen10. Da que.1110vrogramma il leltore potri con&t•tare con~ noi iiamo ugualmente lontani così dal!. conceiionc esagerata di chi ha ,·oluto ,·edere nell'anlropologia ~a .scienza dellt 1eienze come vure da quella hoppo rislrella di chi h, vit.lO in ~ un àCmplice 1Ji11oni• mo della craniologia. Avendo co.i esposto il vro• gramma del nostro lavoro ci )lare nece:Nario dire qualche CON dell"indiriuo che 11oeguireP.JO·A qUe&t.opropo11ito è però ·bene premdtue alcune no1izieYf'lati\'e allo ,1a10 attuale dell"antropologia in Italia e all'Ntero. L'antropologia italiana ha una ,-eechia 1radizione. Si de,·e dilani a Paolo ~1:uue~azza la fondu:io11e <lella prim,. catterlra di antropologia ~i81ente in l::uropa e dell.. acuola antropologica fiortntina. La 1J::uol11 an1ro1,ologica di Homa f' 11tata in,·eu fondala da Giuseppt• .5,ergi. eh«-i- con!<iderato il più famo&a M1tli antropologi il•• liani. Ai noi-1ri giorni gli indiriui &t"guili1'0110ak1uJnlo lli- ,·er:1i nellt ,arie ~uolt. Co:!i. ·pt'!r C5Cmpio. Se.rgio Scrgi a Homa ha dato particolare 11vilu1,po agli 111111li d pa:eantro1>0logia r di mecc-.,.nica era• nien.&r. il Ci1•riani • Fire.nzt ap;li 11tudi di an1ropologia colouiale. il ~farro a Torino • i!tudi molto \ari e 11f"icamjli più di,·ersi. il Sera a Na1>0li a ri~rcht di morfologia. il FruK'tlo a Bologna allt. que11>1ionid metodo e di lttnica. il llia!'ulli a rircnze ai prob:emi dell"anlropogrognfia. il Ge.1111a problemi ,·ari di an• tro11ometria e di antropologia. il Uattaglia infine a 1.roblcmi di ,,rei.5toria. aruro1>0logia e a11tro1>0grafia. Anche 1"antro1,ologia te~lt:lliC.a h, unA ,·ecchia tra<li1.iont: l'i111Jirizzo dtl!C.ritth·o. cM f'l 11 più aulico. i M-guilo tuttora rl11: )1olli~n e dal Cicseler. Cli al_ ri 411tro1,ologi i1wec.r i;e,ttuono le idtt del FiAcher. d1e in w· starna M>Stienela ncceuità di ,~lere lutti i problemi della 11111ropolog:iaalla luce della ~i•'l'u.a lie:l'ereditarit:tà. Unira fff'f'zione i: il ,.°" Eick&tedt. chr. in confronlo del flscher, propugna un'im1>0!tazione della antropologia in un M!l"l&O da lui detto totalitario. . P11CMnJo agli ahri pae"Si l)OUiamo dire che quMli ,i p0n- ,<L0110 di\·idere in due gr•mli gruppi. a AN:Ondache l'antro• pologia ha in essi un iodiri.zzo prevalcntemtnle d~riui,·o o unn i11vecevrevalcnlcmenteaf'netico. Con,iderando da un 1•u1110di , l!ta moltn ~f'neralcqutlf.la rivartixi0f1e. noi poMl■• mu dire che i paOJi anglOft&.,- aoni e .sc:andinavi aeguono in pre,•alenu l'irtdiriuo ~enr.liro mentre invece i pae,i l•lini t .-lavi seguono ancora 1Wprattut· 11, il vecchio indirizzo da,cri11h·o. h11ere.anle è • qua.lo llUlltO Ollldttvare d~ 11t'i (l■~I do,·e Vr'C\'ale ndl'antropolo,cia l'indirizzo genetico, andu· i'C
tt()ricamenl<" 11011 es~te alcun r■v:i,fmo. ~i fa praticamente t: rla lungo tffl'lpo una inlttiu vr,luica rli raua. Così è 1.er estm1)io il cuo dtgli Stali Uniti, dove etisie tuUa una • t.-omplNN lcgUluione r.er Ja lotta contro :e malattie ertditarie e don• è ammc:t:l'a la 11terilizu1iQne. che è irwe« iguoia in altri pae~i ccme l'hJlia. J'Un,:ru'!ria t' la Romania. rM J•1u1· !li proclamano pat11i ratzljti. l'er l'indirixio cl,e rwì M· guiremo, è 1~ario te~re pr~te che jl Manif~lo ddla Haua, appan,.o il 14 :uglio del. l'."-. XVI r1&J)prese11ta,~r noi un punto di partenza fo11danM"ntale. nei rigua.rdi del quale non poMiamo in alcun modo transigere. 1',aUandosi 1.erò di poche aHermnioni. ruta a noi un campo immenM>. do,·e po· tremo liberamente euminare e di8Cutett le nrie idee. Ci .-embra utile- fino da questo nt0mento av~rtitt chc e6porttm0 ~pre il mauiorr numrro po"ibik- di folti,. il mìnur 'HU• mtro tli teorie. In questo mo• do crcdiamo di ;l<>tereraggiun_ g"re il ma.."'Simodtll'ouelli• ,·ità. E' impOdJ!ibilf'fin da quri;to mon~nto dilT a quali autori Mranno !O!)raltutlo i$pirati gli articoli di quNta ~zione, dato che la M:ienua è in continua e,·olu:iione e cl,t !-artbl>C"@egno di rii!Stretteua di n~nle il non actttLare delle idtt nuo,r una ,oha che ia 1Kntra crilica lf' abbia ritenult prer"ribili a q~lle che hanno dominalo fi. no a un dato momento. Per il lettore che però \·olN$t fin da ora accampagnarci n~I noi.tro l>f'riplo nel ,,as10 dominio della antropologia. ci K'fflbra utile ricordare quelli che sono ,li autori da noi 1n·eferiti per i din~Ni capitoli della1 n081ra 8CÌenU. Per la storia dell'anlropologia f" ,~r lo 11ttdio degli indirizzi aegulii attualmente nei ,·ui paesi noi crediamo che i lavori del YOn &k.stcdr ra1>- pfCll!ffltinofinora una ·delle più do11c fonti di notiiie e di do. cumcntazione. Per le qUe&lioni di metodologia e di. tecnica. le opere del Fra~tto, tra gli autori italiani aono le più note: fra gli slranieri è clu11i::o il lihro del Martin. J>C' quan10 riguarda il uic.-::hio ITM"lododf'.w:riflirn. Per j.) metolo rnetico l'opera del Uauer. Fll'Cher. Lenx. è troppo famlM& 1,er,.hf'.~ia ,,~ !-ibilc ignorarla. Per lt que-- •lioni di metc<lo f'Ono anchr uti;i i lavcri ,leJ ,·(u1 EickMf'CI!'" e della ~uola ,lrl Wrininger. Per l'art'.ro1)01nctria ollimo è il traltalrl del Boldrini. oltN" r.aturalmt"nl(' i OJ)itoli del 1\1artin ad N-'la d.-tii.::a1i. Per la craniologr:1 t 1a '4Chrlet:rologia. mohi~imi dali IO· no raocohi nei, la\'Ori delle .M:-uolei1alim1e-. ntl libro del Martin e in a1ri r«enti lavori tt"<H'1oehi. Ptr l'antropologia dti ,ari organi e 11i,,.trmi è cla:Mico il lihro del 1>0la«o Lo1h: 1>e-ril cene.Ilo wno molto inter6• aanri i luori della Scuola Romana ,li Antropologia. e infinr per la fit,fognomica e la mimka util9!'6ima ~ la co1bultaiicme dri luori della llfCUO· la dt'I Fi:1Chrr, i(.iamo chr anchr i libri di Notil.1" di a111ro1>0logiafi- Gi118ep1>eSergi. $posliali di ~iologica @i 1rovano nt'l trai- alr-uM ,·d.ioni troppo teoriche 1a10 df'I ,on t:kks1cd1 e in t: ormai $Up,eratc. conlcn«OPO 'luello dd Baurr. Fitcher. una ricca ~#ot di nolizie. chf' U"nz. Lo :it~o vale 1>e-rl'an• JJC>MOnot"Me"re-""ml're cim•i• Jropolosia 1~icologica alla tlerate- di anualitì. quale mol;.i contributi, 1>er Volt'ndo quindi rl&Mumr" quanto di5cu1ihili. ha 1.orlato i f'01Wld:ti fondantN'llali ai anchr il Ca11~11. quali sarà ispirala quee:a 114!- Per 1·antro1>ologia patolo- non~. poMiamo ditt che gli gica molte ooti:zir: i i>OMibile articoli in f!l!M pubbltCeli ..,_. ricavarr dal 1rallatn dello ,.,nno scritti au bui eM"lu1i,••- Schot1ky 1§11l1arAna in ra1>por. mentr hiofogichf: r con mth1• 10 allt malattie: pn l'ar,:o- do positivo. mento specifico drll'r~ita- Con ciò ~rò noi non rielì patoloiica utilitsima è ititendiuno negatf' cht' la la coruuhazione .cfei lnori drl rfzp praicnti pure dei prn• rnn VerKhuer. blemi di carattere trasccnden Pa~ando or• all'argomento tale. ma come naturaliaai. non delle rHu umanr fOMili•. ii•'"" in grado di affronta~ crediamo ch1' tra i luori più aimili qua,e.iol\i, che urannn recenti ,iano da tenersi prt.· invee" esaminate in .-ltw: ~- senli qudli (li Sergio $ergi e iioni di quetta aiessa rivitta. di ,·ari autori tednchi ltA i D°a'hra parte noi ci occ:upere• quali il \\'einert. mo anche di qUft51lOnidi p!lit>er l'uhimo grup)>O rii orli• tologia fino al punto in rui coli infine. che riguarderà le }'aMano nèlla metafisica. raue umane attuali noi e.i ri• Per quan10 p<ti ri'-11arda feriremo aoprollullo ai tratlati l'indiriuo apeciale da nni -,.. mode.mi del Bioautli, del ,•on guito, po99ia.mo dire che, puEicksleJt, lel FiSt:her e c:k-1 re avendo delle ,traMi i,,impaMootandou. che. pure H6t'ndo tk ~r l'indi'rino C08iddetto moho 1frersi l'uno -daU'altm gentlico o ~reditario del F'ipe1 indiriuo. prae,ntano dn- f!Cber. pl"'!feriamo di c:oni4idecumentaz.iont' moho accur11111. urei piutt09to come degli A qutsto KOpo però a,:Aiun- rc.letlkn e dei crilici, i tJUa1i, :lf"IIZB O!!Sr1'ral !ll"guilo ili M:i· suna 1'Cuola parlicolarr. Aiano i11 pado .w-mpre di appreua- " il ,·alore d1'lla ,·erili da qual1iAai porte qu("!.ta \f!llJa 5' 01>rt1Ae ,,elfo fle:MO trmpo s111.o in grado di 11epararr la re.ahi oggetl:\a dei fenome11i dal:c $0,·raslrulture teoriche rhe l"uomo ama ape~ {'ttarf" 1· ronfonden, poi 1"011 i fenOmc:'• ni oggetlh;i. A chi ci obbtcu.11ue d,r l.11 -. mplice e-~p08itione e illuAtra. 7,iom· ,li dati oggetrh·i t il .emplicc riconoecimento di al• t"uni ff'no~i.. non è ancora ,·rra -'t'ienza, noi risponderemo che ltlllavia, nt"I campo dtlli• d~ipline biologiche, q11Mo lr.,·orn 008lituiK'e M::m1,re il primo ttadio per arrivare alla vrra Acienua. Noi pertanto 11ia-, mo convinti che, evilando dall'inizio del nottro la,·oro di 1·ris1alliz:urci in una determi1111.ta teoria o in una teei da anstenere per foru, potrenm JW-rmdlere al lettore:. ch1' ci ~~irà puienlemtnlf' nei no stri 111trilli,di arrivar('- alla fin.- ad uraa vi1l0ne aintetìca <l~iva. ri prob:emj dell'antropologia. Quata scaturirà natu,-lmt'flte dal compleeao dei da1i chf" Miranno da noi Cilposli. illu- &lrali t critK:a1i. Il
4- I él\~i f ir ,11 ic •11i Jaft fu qual.e i: quella che t.1te• .te il suo pre.dnmùU,o, in. quo.,i '""-" il mondo, asstr~ndo per testamento paterno 011clte quella di Sem. 111'11" San, Ji&lio primogeni«> di Noè, fu. 1al.vato colla. mo4h~ nrlr Arca. lo su.a condotta è lodala dal Padre (Gtntii: 20-27). l"él//f~ Ullléllle Gli Ebre~ 4li Armeni, i PerS.bbue cdfìd«t. a DMtq collaboratori ap,HMlllaaU. Je ... doni di at\ldi nasia.ll eh. ■"bua.iano la C(\INlo D\taffO -- apert. allo colla.botcul-. dl hlttb )Mrcbi U llOlllro acopo ·• e-. • IM1IIJIN •tatto, di dCll'e la --'mo- dillu.eione Cf91i shadi ,une ruae. Owadi P"ll,hlid,•r-, -u. di_,_ Ndoai. tutti 9U cutloxi dl - q\Kdcbe Ùltff ... , comJWNl C(INlU dM. ac:i MmbNralUIO del tvtto ortodoNi, ril•"o:ndod, natwalment♦, di _.tl•re in vv~• i 1-«oet di hate alle cdl..-modoai cbe polNbbero ...._ il loq, 9iudil.io, siani, 5li Auin", gli Arabi din'f!.ndorw do Lu.i. Le lingue pw· la~ da essi (CEbra.ico, il CoJdaico, (Assiro e rArobico) ,o,w deue 1tmi1ic/ie; Uniue que11< td altrr nate dal mo• menu, in cui i popoli che ne parlat'GIW uno wlo 1.ok1.'0ttO fonal:art una Torrt cM lOc· COIH il Ci,io (~Ila PUUluro di Si ne.or) ( lJ e WIIO per t'O· ltre divino. Da ciò po,siorrw rilevort: che lo raua semitica, per quanJO lddio 01.,u.se sttlto Ùl principio per JlW popolo quello tbraico o &iud,ajco, u partùt do./. capostipite Ab,a/ta. mo, più t.ordi. chiamato /1rotl~ in Ci-ocobbt, /in dal noJtro Primo Palriarca Noè è JWUJ da lui pr«oni:zota come un Co.I pubbllcluamo u ·~•n"9 aaitto di F'Wppo CIHlHlle. MbNae le d~i delle rGM --. di' a1l .-o 111occupa, alano 099( à gnm. pm1♦ •\&IM'l'Gl♦• La: primo di-, dae sw-ntcr la dlriatoae dell"\UIIGll.i.tb In ciDq\le raue ~a ta:li,,al d••• al llwn•ba.cb. li padn ffll'-atropologio teduc:a. buHp.ad.t.1.-.nte da altre cri~. eua. • eu~ Pff D. (atto cbe la na:.:o: mo.I-. • la fODG _.rlc:aa.a "°" h<mao, ffCIDDdo i DtOCf•mi antropol09i, lo •te.o •olore deUe altre tni, - ~ Mlii.PI'• )e diffUODI Jondameatall QJ. l'!i11111Dit6.. La: -de1 ~ ai riallac:da ID•.c. alle truduklni della. Blhblo, Si tratta: di wt.o: daaifi.C<Dkin. •uP<t'• ,cncc • laoompleta. ~• io NK doa:Diacr U prilldpio atodco ~o:t su qweUo -t,,o,po&ogiev • .--rclai ~ Nit-lo lcr riatntta cerdaia dei popoli OQID I q,,,ali 9'1 ebl"ej .-raiao • contatto, • - gi6 h&IU i popoli d♦lkr t..,-o;. Gu. uom_uu. ,i dividono in s ro::e fortd,o.nun/aU: 111) la Ru• za bianca o caucMica {pdle bia,ac:,a o r0ua o leatrmenU bruna, o«hc" dn'ui naso driuo. /uccia ovok, captlli lisci od ondu.kiti. Queuo ro.:..::a occupo quo.,,;. t.wla fE:u.ropa,· il N. e il N 1l detr Africo e il S, 11' (U/f Asio. Si è spar- .$0 nd.le re5ioni Umperaù. La ra.:::abianco è oui q~l- '4 più pro5r~ila e si pui, dire che domitKJ.su., mondo-inuro; b) la Rana giallo o nu>n5olicu ( p,11<tiall<>Kn<>io,ccl,i obli• . qui, captlli lisd-, ;i5omi spor8f'nli: abila sp«ialtn,tnk Ml• l'Asia (CiMsi. Indocinesi. Mon5oli, CWppo,wi, ecc.) e: onc/u' in Eur0po (TwcAi. Lopponi, «c.). Qu-tsl4 raz- :a rauiUJt.tt fin do.i, kmpi onlidwsimi, un 5rande pro• 51uw; cJ la Raz.u negra o a/ricon.a (peUt'l nera, fronte t/UU,ot.k alfindi.dro, MSO /argo e pi,au.o, capelli l.anosi: ubUO ~,r A/nctJ «nlrak e me• ridWtt0le e ~ lo tratta degli. schiavi fu dilJwa anche ,cdl America (Sloti. Unili., An.- 1ìlle, Bro.sik, Meuico); d) la Rati.a olivastra o malte.e lpt.lJZ popo/.o OU,o o urvirt: e non a kdi.oolort olivastro ooncarat- conv,ndare (GrMJi 9-17). Da kri ,imil.i o q1ttlli dello ra.:=o J..Ct sono 1,~,uui, Corner ouia bianca: abita farcipela1,o ma- i C-ehi, Magog, ouia 1,li Sciti le.1e. pari< dell'Jwla Formow., o S.rmati; Madai ouia: Modi Modo«tuf.Vr e la PoliM,i,a; e) e sii Ariaui. Jovau, or;«ro i La Rana ,o_.... o americana Greci, Tubai oppure Tih..rerii. (pdk rouo~tro, olla slaturo, Mcsec oJJi.o i Moclki, 1'iras opll(IJ.O aqui/;n,0, o«hi diriui, ol pure i Teotoni. kmpo dello scoperta daJ.fiu,.. La ro.z:o Jaft ha oecu.pa10 ,,. b"al&OC,Uu,/oro Colombo oc- i.sole dei geMli, t'We a diu cupo1.,u tu.Ila. r Amerko, da ca,i tulio il litorah d'Europa,. del è malto dimùwita. l'Asia Minore, n,onchè k iJof, S«ondo lo trod~i,on< dello del Mediterraneo, tf'onde ,, C,tru!$i i diversi popoli del Clo- ~,tese vtrso il Nord, aUrGvtr• bo terre.sire geMroti da.i. tre /i• 10 fEuropa e buc11a park del• gli Ji Not, d.opo il difunu, fA,ia e la P~riia olfE1t fino hft, Cam, Sern. si di.,1in5uo- ull'estrem,o Occidente d'Europa tJO per un.o spirito divtrs(J, J:, «! ora an,c.he ali' Americo. e al- /ru le geJt,ro:ioni moledeue l'Awlrolia. I Crtci e i Romani da.I. Padre fu qtu!llo di Cam d1Jcende,U,V ariani do, Jaft soi• (t't&ld.o m,o/ti.hu/W) a porti.re &ioiarono la Cwdta, erNi-14 di do Canaan1 /i5lio di. que,t'uhi- Sem.. o«teando il Y""'«elo di m,o. Cus sembra il capostipite Cri.sto nt.Mlre i diJ«ndenti di Jti popoli clir abita"'""° &J,i. Sem lo ri5tua.rono.' tonia l'Arabia t fl:tiopia, Mi- Il gruppo di popoli indo• grau1 (Egiun\ fu il c:apouipite europei che h,a ie~roto nu>lte dtgli Efi:.i; Put /u il oopo,ti.- /amigl~ di popoli NI pe.r onpite d'un p<>pol.o /ricGno, Ca- irnati ili arii (A'ryot) elle ,i tWan fu il capostipite dei Fe- WIW ,parsi fra. l'India e l'e• nici e di ollri popoli dimoran.li ,tremilÒ d'E,.,ropo, awtwt0 per nello Pak11UUJ.. l'EKtu,o è det-· potria la. . re5ione dell'Ox~ w 411CM Urra. di Cam. lkM- (Am,on Daria) (2). Coloro fra ddla fu la 5eru:ra.:ioMdi Sem, di loro de.e popolaroM nia 110n tan.to quo.mo quella di l'lram (3) t che par/avon,o U, . ' 7.ende JOM chiam.ali iraniani; coloro che popolarono l'lndiu t che parlaL-ono il. Sanscrito '.sono chiomati Indù. Dal con- /ronu, dello Zende e dd San· su® <lOn k /in1,ue turoptt ,i ;. ricoM.sciuto che i ctlti, i Greci. i loi.ini (4). / Germani, gli Italioti, K'i slavi. MlfM comune ori1,ine coili Arii. Be11chi luUt q,.,e,te stirpc' t /ami«lie upparreniono olio ,1e1.so ttp• po, nt/ loro ,viluppo etn,cu. uorù::o, rtu«ioso t politico - anche ptr il luoio, 011e immi• 1,rando prese.ro 1UJbiledimoru -- non ICUl-t /aolVU) ra5&iunto quel 1,rudo di civiltà e poun:a civili:.u,iri« do dare lucr allt 5tnti per il beneutre dell'umanità, come i CTeci t: i Ro, mani. FILIPPOCLEMENTE (I) P~ dei dv,e fiu•i. 1~•- hilmente fra I' Eufr,te e il Ti,:n_, (2) Crude fiume del Turk.$1n Me h. ori,:ine wlrahopi.ano di Palftir (telto del mondo . "'IOCN'e - 1,gnON delrAw Ccn1r,le, ahi1udi, ne iaedia 5000 ae1riJ. , ti ,-eu, .. 1 ..._re Ar-1 (rialbcciri10 alKfte •1 """' Caspi,o medì1nle una fctro ,U ffie r-,tN da Nena- A,i, V111rùe Ru.a. - ••i de-Ila ''""·ind,1 trantai,pian,). (31 Regione dcll'Mi, fna rlnJù, il Ti,:~. il Mu Ccsf'H, il Gal/. P~r,ico; Anneo1UI,Pcnia. rAlf~. ni,1,n, il Belo,uchì..uan: .ii. Prr,l,11 ti è-dau, ,net.e il nome di lram, (4) Abholi del U&io (U1iuml ,n1icll rcgkH:c delrh,li, Cen1nle r dcli, C.1m1W1nia lun,:o il Tirrtno,
Atavism· tiella RAZZA INGLESE N...uno ignora che i principali coralteri della raua inglme sono l"abi111dinedi promettere e non mantenere; l'opinione che lul't'OAi J>Ol'll• rom• prare: donde quella di8i,wohura d1e non si artt&a dinanzi ad alcun lradimento. e la tendenu. a conta.re sugli altri per farsi CA\'&tt le oastagnr dal fuoco.' La cond04ita degli lngl~i durMlle le grandi. guen-e napo1eonaehe 1raJis« questa tendenu: lt, campagn(1 di S~gna, sembra costitui:9cano 111111 ecceiìone. ma qutMa eccezione e soltanto appattnle. ,i;iacchè durante qualt guene g:i lngln.i da una parte trovarono un petente aiuto nel aolle'\·a~n10 del popolo spagnolo, dall'altra ebbero la prudenza di rimanere nelle loro lint-e di Torree VedrM fino al momenl().' in cui Napoleone, prima di a'\·erl11 Finita con la Spa,cna, fflbe l'infelioe idea di portare la guerra in Ru•ia. Lo sleuc> si dica della spedizione di CrifflC'.:a:senz.t i F'ra~i. gl'lngle,i non. avrebbero nem~no otalo di concepirne il pensiero. Un'ahra manifeetazionc della razza inglese è il fariseismo muhiformc- t la' si5lemalica ipocNia: anche quando ~i si propongono • scopo di lucro una co.a ingiutla. mettono semprd innami gli intera11i della civiltà, e pro-, clamano .ad aha ,·oce i diriui ddl'uomo e 1\ anqgiano ad &J>01)lolidella iìberlà. quantunque noi\ ei po,sa pen&a.rc una tirannide più spietata e più avara di quella che essi hanno sempre fatto granre sugli lrlandcti e au,gli Indiani. In egual modo la campagna contro i &eri fu fau-. a sentire gli Inglesi. per intcreNi umtt;nitari, e ci« pe.t il proRres.to e pe.r la civiki, cp· pure eui fecero man baM& ,u:lle mintC're d'oro e dettero al mondo civile l'odioto e crudele &f'dlaCOlo dei famosi ca..mpi di coneentruione. Il vc-ro è che laddo,·e mancano virtù militari. si ricorre a1 1ur1"o~atidella crndehi e della ferocia: quesla è la trlSte condanna delle razze che, conle o.JUella ìngle:!IC', sono dedite al merçanlilmn\O. A propo&ilo della guerra con i Boeri, ecco quc-llo che ~rt'reva William Sceed nelia R"i.tw o/ revihi del 1io,·cmbre 190().; cE diAonorc,·ole la guerra del Transvaal, perchè è evidente che- le aulorità ingle1i, disperando d~ vinarc un mondo civile, rilor• nano ad un slStema che dooffla i giorni tri&tiasimi d~lla guerra dei Trai· ranni. La storia delle dautuioni del Pala1inato o dc-Ile desolnioni fatte da Ali Pascià di Giannina, vmgono rievocate dalia sloria delle trupf>C inglesi in AfrtCa, nei loro vani sforzi perl Yince.re la reeiJ~ di un pugno di HurgheN. I generali inglesi a1tra\'t'f'S&J10il pa~ lasciando nella loro marcia un-. larga 11tn11Ciadi di.stnu:ione. Incapaci di diMruggere o di ptO'l· dere gli indomabili com.mandi boeri ehe li tormentano ai fianclli, fMi se ne vendi<:ano, da1ldo alle fiamme ogni cosa cha incontrane,. Lord Kùchener può andare orgoglioso del faKo che la devastuione è all'ordine del giomo! Interi di&trcttl sono prh·ati di opi traccia di foraggio e di grano. Donnee fanciulli &0110 abbandonali sulle 1trade, !oenza casa, senza difesa, !C.nta
1111 M>ldo.per f'l!ef:tt preda dei K•Hiri o di coloro che ne r.nno le ,·eci nel n08lro campo. .. >. E in un giom•le ddl Can.di, il Wrelcly Sun dcll"•J>rile 1902. dice,·• il ~ignor Cold"·in Smi1~: e Qu•ndo un buon far~ una• t~ l~e di e•'!W: e di. (auorie ahbruci•te, df donne maltrallate. di (anc iulli morenti negli ac:camp•tnenti. di uomini impiccati perchè ha1u10 prNO p.1.rte alla di(cu de~ loro pae8C. quando ,·ede che la stampa pubblica con gioia le <:0rM/ic1."n,settinwwli di uomini che comb,uono per' la loro indi1Hm· den.za. «"gli prova i M:nlinlfflli che sono narura1i all'umann.i >. Visitando poi i 11rigionieri boeri a Sa.ni"Elena, 1, ,ignora Alice S topford Green .tg· iiungr,·a' nell-., ri,,ista Tlie Nindttntla Ctnfury del dicembre 1900: e Quando piove. i 1>rigionieri ,-cdono il loro c,mpo comertif'lli in un pan• 1,no, e nell"Nt•lt &a(hono la lete. E.fi forono tbarcali cinque mesi ra: alcuni, erano ••ati lmuti a bordo dei ,·apori per p iù di tre maJi. nutriti molto malan~nte:, in ambienti privi d'aria, col pem~ di @-alire&ul ponte un•ora tulle ,-entiquattro; a bon:fo di ,••pori già ad ibili al trUJ>OrfO Jei beetiame e quindi orribilmente in(etti di ogni tpecie di lordura; per qual• lro fflfJIJi eMi non •\·~·•no indossalo ahro abito, giorno e nul le, all'infoorl di quello che pOrta\'&.nOwl campo di battagli, ... Alcuni sono morti di dolore: un tale. hanctM d'origine. fu colto da mania melanconica 3113 vltia di una fotografia della moglie e dei figliuoli che gli era Alata ~pedita. altri inn,cchiano a \'Mia d'occhio ed afeumono un rrisle aspetto di era• viti ... E io mi loOrlO 11J>C1J90 imban.ut·a in uomini e doon«'I che non untono compa!-liOM per q~li dolori. i quali. !lttOfldo il lcro modo di ,-eckre. r1ppl'e8Crltano un giuJlo cai;ti~o per dii ha ,catc,na to la ~erra. E oon 1al; se,1timeoti ~pera1l0 di lar amare il loro lmperialiNno! > N~. de.I r~lo. gl'lnglNi mani(er.tano aolo in guena certi •lnismi peichK!i. lli(e.riM"e il Macauta,·: e Ne.Ila repttJdione che &e:guì la ~onfoc.i del due• di Ari) le - 1685 - I nella qualr il· 0111\'erholllleacquilltò nrlla ~ia 1anta trittiMima rama. quanta ne ebbe contemJ)Oran eamcnte in lnghiltt-rra il Kirke conlro i par1igiani del Duca di Monmoulhl fu de.w:i11tala la campagna incorno ad lm·erary per un raggi o di trenta miglia; ,i mise fuoco a'lle cue; ,i ruppero i mulini; si diradarono gli alhtri fn1tti· (eri e ~ ne bruciarono le radici~ si dist.ruMero le reti e le. b arche da peM:a. Più cli trecento ribelli furono deportati alle colonie; molti fra di,.,,, dopo tJ~ue sloli mutilali; in un sol giorno il carnefice di Edimburgo 106/iò lt orttclrie • trentacinque prigionieri: 1110/lr donnt forono de.por• tate •I di là dell"Atlan6co dopo esiert SUile uwrcott! con un ferro roi~lllt! sulle «uw >. A1\COra: e Prima dell'unione delle due corone britan niche, " lun&o tempo dopo era enorme la diUerenza rra le contee di Middlesex e di Northumberland (una in lnghiherra e i"ahra in l,coiial. Le tra~ la· ~ia1e. da ,ecoli di mt1Hacri e di aaocheggio Si ,-edenn o dl$1intamente molte miglia a l!ud della Twttd, nell'upeuo del ,,aeiie e nei costumi selvagi, del popolo. Vi erano nuni,erose compagnie di vagab ondi. il sui solo mc11tiereera di sacch"3giare le abitazioni e di rubare in1iere mandre ,li betli,une ... Le inrrocchie rrano costrette a mantenere ,lcune mule di cani addewali o dnrt lo coccia ai predoni. Più •Ji un ,•ecc:hio \·er50 la metà dt!I diC'ioflt!$Ùn.Q secolo (occhio alle dalet ricorda"a di aver visto ado1>e· rare qubli e-ani (eroe.i (che .più tardi i chili e rupe.riori lngle~i adoper.1rono contro gl"inso11i Americani; come i cugini Americani superiori li ,dope:rarono t.·onlro gli echiu,i Ne«ri) ... Ai ltQstri iiorni qualcuno si ram: menta del tempo iu cui un caccialore che neMC in~ita la selugginl'l fino alle §Org~nli' del Erne. a\'rcbbe trO\'IUo le brughi ere: di Kc:c:lclar\Ka111le J>Opolate da una ra:.:o Lonlo 1tlVOUU, quan10 gl'lndiani dtt:a r.aliforuia e a\'fehbe isen1ito le donne ff:mi-nude cantare arie barbare. mentre gli uomini L.allnano la ronda di guerra brandffldo i loro pugnali! >. E non h•••· Si den pur aggiungt:re che proprio gl"ie:tinti <klla crudeltà e della (crocia hanno impedito agl'lnglesi la pacifica co,wh·en:tt1 con :e r•:ue aflini. Per e&empio, ~uno nega che •Ile Ione politiche dell'Inghilterra contro l'Irlanda preludeNe un'anf,ehtMima oppO!lii:ione di ru.- za. avvalorala dal contrasto di consuetudini civili e giuridiche. le unto democratiche che raeevano e.po al c/M irlande.!.e. le: altre !risiocraliche. che si •ggiravano intorno •Ile Signorie miHtari eng;lo-sasso ni. Ma nei,su1h., alorico ,·aie a mdlere in dubbio, che quando il pt"OCCYO di LQim.ilazion.,. etnica era gii bene avviato, la Gran Bretagna riprodutK, AOtlo for ma dapprima ignota .. l'antico conlraato. aggiunpdo\'a la fisionomia inca11<:ellabile ·di una pers«U:.ÌOM di llliiiotu, iri odio ad un popolo ~ di YO!ersi manli La :aitella in panni militar, La generaleua de ,,esercito della 1alute L'ari,tocratica
I parrucconi Volti d' l11ghilte1·1·a tenere incrO'lla:bile nel Cattolicismo. Tre ~li o ·poco meno traecOl"$el'Oa coMUmare quello che fu il martirio di un popolo intero; martirio mul• 1iforme, raffinato. infJ50rabile, che mirava all'annientamento fuiico, morale ed economico di quelle popolazioni. Tre momenti infatti indicano questi'opera quotidiana. Un primo mo• momen10 d'ina.:io,ie mediante la violenza, con la conquisla militare. con fe confische economid1e. con le persecuzioni personali. EMo sj, inaugura oon Enne<> Vlll the da.l 1536 impone lo s,cii&maall'lr• landa rilu11an1e sebbene soggiogata, e crea così il conAitto fra i grandi capi irlaride:!!li ed inglfl!Ji, che la Riforma accettano, t'd i mUlod proprie· rari e le moltitudini che la rll'$pingono: e si chiude con Elis.abella, la qualr dà forma ampia e sistemalica a: dmgno di Enrico. f.8sa sonappone l'or• ganiuazior'le della Chie,;a anglicana di Stato (s1abili1a1; e!lSD. forma il vastd e duraturo disegno di spogliare i ,·eechi proprietari delle terre irlandesi per in,,l!!<tiruegl'ingl~i lii differentt raua e religione; ca.sa rispo,de alle ripetute !!Ollevazioni di uu popolo in ma!sa con la repressione sterminatrice del Genera'~ Mount-Joy ( 1598), del Luogoft:neule Lord Crey il quale può annnniiarfl alla Corte che nulla il rima"lO. ili' Irlanda « alri-nfuori di cadaveri e centre >. e ptrmelte alta "ergine Regina con ipocrisia in11ultatrice di coniare medaglia: « pacata Hibernia ~ (1603). · Un secondo momento di 1vilu.ppo cli queeto trlSto proce,so di oppre.i· ,inné. dall'avvento al trono di Giacomo I ( 1653J anrneBO le guerrt- civili d'Inghilterra", I~ decapilaziond di Carlo I (1649J. la ri,'Oluzione (1648: e la diuatura repubbiicana di Cromwcll (1643J, arriva all'inl5C(liameulo <lella dinastia di Guglielmo III Ji Orange (1689). percorrendo così tulio intero il .M:COloXVII. E naturaimenle sono di questo fJf:riodo :e prodeul" di Cromwell che. rtella sua qualit~ di comandante della spedì:tìont con1ro l'Irlanda ( 1649) ordina di « tutto masisaeratt • e dà per il primo l'esempio della carneficina. e Non ,si C ~lvalo un solo ufficiale nemico. --. iscri"e Crom'o\·eHal Par• lamento. - il nemico q preso dal terrore ... I\ e: il Douor Hugh Peters., clw ha purt- un comando militart". aggiun~ in una lettera diretta ai suoi amici: « Noi !iamo padroni d~ Trf'dagh; ,,j sono ,;teti uccisi cinqueffntoc-inq11a111a due nemici. Ashton, il go,•ernalort-, è stato ma.uacrato: non Ji riJparmiu niJ.tJU.M. Io esco ,adesso dalla grande chieY. o,·e ho reso grazie a Dio •· ( Whitefocke', memoriali. pag. 4061. Inoltre, in una lekera più deuagliala. Cromwell racconta che sono stati decimali centoquaranta uomini i quali ii erano rifugiati in cillà: che sono stati uccisi i preti: che i frati ~0110 slati fucilali iMieme con gli uomirii annali. Dice teslualmente: « Sono corwinlo che !'Ullo questo è un giusto castigo di Dio !Il ques1i mit1erahili che hanno immeno le {Ilani nel sangue ... inn(K:t'nle! > (The Parlamerll.a') history, v. XIX, pag. 201). Pertanto, il Parlamento delibera che sia <lt!'!tinato un giorno alle pubbliche preghiere per rendimento di gra~ie, c•qua.1che tempo dopo .. lo atCMOluogolene11te generale ordina l'a~a:to di Vexford e, come a Trtdagh,1 fa massacrare uomini q_ cose. Tutto qu~to poi avviene quando l'Irlanda è uno dt'i paesi più infelici del mondo. Famiglie inie.re ,•anno errando cou le loro tende e le loro greggi, si fermano do\'t" crNlono di poter lrovare acqua. erl>a e legna.. ma purtroppo, secondo un triste proverbio dd luogo. non si lrO\'a nè acqua per affogare un uomo, nè albero per impiccarlQ. nC lerra ~r ~ppellirlo. Molti"imi capi di bestiame. sole ricche:tzC"dell'isola, perÌ!cono nel di:wr• dine ddl'invasione". La miseria aumenta di giorno in giorno; degli uomi• ni cadono rifiniti di fone e morii per la fame sulle vie e nelle campa• gne. Ma non ;per quesLo gl'lnglesi non continuano, :ungo i sucees.sivi ot• tanta anni del secolo XVIII. - dit: c0Mi1u6-Co110il len:o ed ultimo momento - la co11Jumazio~ del &anguino!IONlcriftzio: le leggi feroci delfo Regina Anna e dei seguenti regnanti fino al 1778. raffigurano un grande . lavoro di « consdlidamento :t con frase inglese, dell'opero lr3scor3.8. con la quale si mira al de6nith·o e,aurimen10 dell'Irlanda. Questa C dunque la rana che crede di e&sero il fiore!supremo dell'umo.• nità, mentre è ricca invece sohanto di tutte le più brutali qualità dell'i:111into, la.razz.a che non ,imentiKt: i suoi ata,•ismi psichici quando, nel 19-W. mjtraglia ospedali da campo. ucdde doone e bambini. prende- per ... ohbieui\·1 militari la popolazione ch•ile delle cità italiane e tedesche. AIIMANDO TOSTI
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