La Difesa della Razza - anno IV - n. 7 - 5 febbraio 1941

• .. l'Omprcndc tre g.rossi volumi, riccamente illustrati con fotografie e cartine geografiche . .\'lcntre sulle prime ei permrttcrcmo d1 fare qualche ossen·azionc, sulle seconde possiamo fin d'ora. dire che pttscntano un uotc...,.·oleinteresse e eh<-contribuiscono no. tl·volmcnte a dare risalto all'opera. Il primo ,·oh1me è di,•iso in due parti, • la prima di carattere generale, la st-conda invece, di carattere partieolare, è dedicata all'Europa. LA PARTE GENERALE Il ,,rimo ca1>itolo. scritto dal Biasuui stesso, rigllarda l'origine l" lo s\·iluppo del- - k scien.u: antropologich!. Vi si parla dello s1a10 di queste :«:ienzc nell'antichità e nel mcdioe\•o, della rinascila delle seicnze, del. la distinzione tr.t antropologia, etnografia cd etnologia e dello s,·iluppo <li queste scienze durante il secolo XIX. Particolarmente sintetica è stata l'espc>sizionc relativa agli s,·iluppi attuali dell'antropologia, quale quello genetico, e quello riguardante l'antro1:iologia ~ialc e politic.t. A questo proposito ci perllk"ttiamo di dire che Jarebbe stato auspicabile, da1a anche la mole del volum<:, che la parte, riguardante l.1genetica, fosse Stata trau.i., la 11iùampianwntt". Per quamo poi si rift:. risce all'antropologia socialè e politica avremmo desiderato una J)iù netta presa di posizione in se.mo .razzista. Molto discutihile ci è sembrato, ad c.scmp:o, il fondamento dell'affermazione seeondo la quale è . praticamente impossibile fissare su una base reale le note psichiche del tipo razziale nordico o alpino o mediterraneo, mentre è im•ttc agc,·ole riconoscere i caraneri psichici regionali. J capitoli seguenti (secondo, terzo, quar. to) sono stati scriui da Sergio Sergi e ri. guardano la palean1ropolog,a. Si tratta di un argomento strettamentc scientifico, che è stato t-rattato con la massima oggttth-ità. E' notO come in questo campo la ridda delle ipo1esi e delle teorie abbia .opesso oscurato la verità. Merito del Scrgi è di a,•erci Hposto un numero grandissimo di fatti, cioè di verità e poche teorie. Jn questi capitoli egli tratta successivamente gli, argomenti del Pleistocene, dei depositi interglaciali, degli spostamenti delle zone climatiche, della successione e migrazione OClle faune, dclle variazioni delle linee di coota, e infi~ dei problemi della cronologia. Esaminate le forme umane estinte, i: Sergi illustra gli ominidi fossili di for. me 2ttuali: africani, europei; asiatici, austraHani e americani. La parte ddle civiltà prdstoriche (capitolo quinto) è stata affidata a Paolo Gra• t:~t:o ~:r=:t:e!e p:~!t~il!ed~ e. di quello superiore. Altri paragrafi riguardano il mesolitico e. le. civiltà ne.oli. tiehe.. . Il capitolo se.sto ! de.-dicato ai caratteri !Ornatici dell'umanità. attuale: in e$SO il Biasutti cumina i caratttti tegumentari, quelli della 5tatura, della forma corporea, <i.e.Ilaforma de.Ila faccia e ddle. parti di questa. ddla forma della te~ e infine dei gfoppi ~nguii:-ni. ~loho belle e iuteressami sono in questo capitolo le cartine riguardanti la. distribuzione geografica di diYcrsi caratteri descrittivi. A rendere più c;ompleto il capitolo sarebbe stato utile a parer nostro un maggiore .i.pprofondiu:cnto della parte relativa ai caratteri fi3iologici e aggiungere qualche notizia circa i caratteri patologi,ci e psicologici. sui quali t·siste una ricca letteratura. t\nchc i due eapitòli chi'.' :te:guono (settimo e otta,,o) riguardanti la genesi delle razze umane e la loro classificazione si dc. vono al Biasutti. In l'.'ssi l'autore esamina il significato delle l'ariaz:oni dei caratteri somatici, le cla.osificazioni morfologiche, gli altri tipi di chtssifieaiione artificiak, il criterio gerarchico e il metodo geografico, infine i \'ari problemi della monogenesi, poligenesi e ologenes\. Anche lt" recenti vedute circa la genesi delle razze mnane st·cor«lo il mut.17.ionismo sono state oui. mamente riassunte. Esaminate 1:ioile que. s11oni della nomendatura, il Biasi,tt: ci propone una cla.;;sificazione delle razze umane in cui parta il numero di queste a 52. Qiicsta J)roposta è interessante sono molti as1>et1ie )(' critiche che il Bi:uutti f:. alla classificazione del "· Eickstcdt sono da noi in gran 1>artc condivise. Non 31amo però d'accordo per quanto riguarda la distinzione delle souorazze: ci ij(!mbra anzi che qucslO termine non sia il pitl adatto a indicare ddle forme, che in gran parte dovrebbero css.crc considerate più che altro come dei tipi locali o <lelle mc• scolan1.c: su questo però avremo occasio. "ne di ritorna.re in seguito. Di lettura inh.ressante sono i paragrafi relath·Lal ciclo Uelle razze equatoriali. a quello delle razze boreali, e infine alle ,razze dcri\,ate. Il paragrafo del meticciato a\•rebbe inn!CC meritato di eisere trattato con maggiore ampiezta, come pure quel1i rclati\·j all'ambiente e all~ qut:stione dei rapporti tra razz.a e naz:one. li capitolo nono (corredato da una lx-Ila carta linguistica dd Trombetti) si deve al Taglial'ini, che ha oUimamente riassunto le" stato attuale delle conoscenze linguisLiche, ricordando la classificazione morfologica delle lingue, le classi6cazioni psicologiche, quelle genealog)che e infine Guelle più r«enti. 11 capitolo decimo, scrit. to dal Bartoli, è dedicato alla lingui.;;lica spaziale. In e~so vengono esaminate l'origme e la des-crizione delle nonne .spaziali e l'applkazione delle nonne spaziah stes.- S(. 11 capitolo decimoprimo riguarda i rap.. porti tra linguistica cd etnologia; esso è sta.to scritto dal Vidossi, che ha illustrato i fondamenti linguistici dell'etnologia, il Je.sico come !pc!CChiodi cultura e i cicli linguistici di Wilhdm Schmidt. Molto op, portuna ci è sembrata la critica fatta a,l !'Ìstema di questo autore e di essa siamo grati al Vidossi. ~ li capitolo dechnosccondo, se.ritto dal Biasutti, è dedicato agli e.Jementi della ci- " ihà, alla prpduzione e alla tecnica. Vengo. no illustrati i mezzi fondamentali di .suui4lcnu, le industrie primitive, i cibi e. k bevande, k vesti e gli omarDcntì, le anni e gli utensili, le tende e le capanne.. l1 capitolo dc,cimoterzo, anch'esso del Biasutti, riguarda le sedi e il traffico, l'arte 1..• l:l scienza. I du: ct111itoli e.hl· stguono (d-ccimoquano e decimoquinto) sono dedicati all(' is1i111. zioni sociali e alla vita spirituale. S<>n,) stati scritti da R. Corso, <lei qu.tle è 11ota la competenza nel campo della ernvgrafia ed e1nolog:a. In essi \'Cngono esaminati interessanti argomenti quali <1ucllo della famiglia, dc.Ila paremcla, della i,oligamia e della monogamia, delle classi matrimomali, degli usi e ri1i sociali. degli usi e riti nuziali, degli organismi sociali e poli, IÌO', Il capitolo dccimoscstO. rclati\'o alla classificai:ionc delle culture. è del Bi:isuui. 111 esso vt:'ngono ricordate le \'arie teorie relati\'(" allo svilupJlO delle ci\·ihà. a comine'are dalla classificazione ('Conomica e J)a3sando poi ai sociologi. ai metodi ;:eog,afico e s1orico, ai cicli culturali dello Schmidt e del Momandon. Il Biasulli esamina anche le teOrit.·della scuola d! Manchester, le ruhur~ amiche e fa pastornlc, e p1 esenta infine un <111adrocronologico e genealogico dei cicli culturali, che contri. buisce moho ;i mettt'r< un po· di ordin.i i;i qu<·sto insieme di conoscenze tanto com. piesse. LE RAZZE D'EUROPA Come abbiamo deno la seconda parte del libro l· dedicala ali' EuroJ).'\. Il primo capitolo di essa, riguardante le nazioni t.uropee e la loro compo.oizione ctnic.-i è lel"'Biasutti. In esso \'cngono esamirnt1e le condizioni dell'Europa all'alba dei J>erio- ~li geologici attua.lì, le r:uze e le culture curopeè' neJl'e1;\ neolitica, l'età dei metalli e l'origine degli indoeuropei. Tra le cose pili notel'oli di questi paragrafi è senza dubbio ·quanto scri\'C il Biasutti drea la o,iginc delle grandi masse di hrachicefa• li, origine che è molto più rcccntc di quan. t<, un tempo si crcdesse. Mollo opportunt" ci sembrano anche le critiche che il Biasutti fa ad alcuni difetti che continuano a o.;scrnrsi nella classificazione delle razz~ europec. Per quanto poi riguarda queste razze, il Bi_asutti, utilizzando e completando i dati degli altri autori, propone la s:,iuente classificazione : Ra:::o ,tardide (Nordica) • (S sottorazze: Tetdo,iico, D,1lica, Finr.Aca,Brila,tnica e Alkrntico) Ra:::a Mtditcrranidt (Mediterranea) (S sottorazzt sud•europce: A/lprnni,ii. ca, P11glil'st, Apuana, Paleosarda, Jbuico; 3 occidentali: Pirt1taica;Pc,-igordina, Goe. li,a) Ra::=o AdrialiJe (Adriatica o Oinarica) (6 .sottoruze: BorrefJy, Pacla1ta, Dina. rica, Norica, Rt,t(ffl(},, Durmilor) Rozzo Bol.tidt (Baltica) (3 ,ottorazze: Baltico, PrcshJfla, Corpo. tico) Rotzo Alpide (Alpina) (4 sottorazze.: Brtl<mt, Ccvt1tHOlt, Al- /'ÌfNJ orif!"tok, Georgio.,,o). · · Di grande intere6SC è ptr noi il capitolo Jtgucnte (secondo) pure dei Biasutti, riguanlante i caratteri razziali dell'Italia. Quanto egli ricor_da eirca le ,·icende etni-

RkJQdWJsaXNoZXIy MTExMDY2NQ==