La Difesa della Razza - anno IV - n. 6 - 20 gennaio 1941

~~ ~tr- frn1.i. lulli i lunedì e nu1.r• 1u'ì ~i :scende 1d un \'.!'ro mer co:o. in cu, si ,·ende il la\·oro dd figli ai fabbric':lnli di se1·1. Vi ,wventono !!Cf:n~ I upi. I rapporti de.:la Childrt!nit employenitnt Commi.uion e di 3ltri serino ! ~<mo ~hi,ceianti \Cr$0 j) ]83J. L"ir:ch:t"$1adel 1861 dimoHru eh~ i11... e;;uito 11lrap1>lìcJ• tionc dell'industria ncll'a~ricoltura, gli &p0$1:ih si organi1.• zano in bancìe ,·olant1 che. suidate ,da un capo (Cang-masler) ,·cndono il la,·oro. ora in un t,ito ora in un altro come una banda di zinga1 i. In qu~te bande le donne si corrompono orribilm~nte, di,·engono sem pre J)iÙ snaturate; uon si commuo,·ono per la morte de, loro figli e talora la provocano. A qunto proposito. lo storico francese Loui111 Diane. uel primo volume del.e sue ILttreJ ""' l"An1:,le1erre, 11arr1,: e Tempo fa. una do1111a, certa Anna J-lamihcn. =ii presenlau ad 1111 agente di polizia. e 1o::li diceqa; « An':vo un bambino di undici mesi. Non nendo pane da dar. gli. e non potendo decidermi a rarlo morire lentamente di foml!. l'ho ucç~ ::.. Nulla co- ~tringe,·a COl~ta dorma a fare una ,iinile dichiarazione. ma ~ non A\'C\'8 nCMuna ragione di ,,frere e dc@idcr8\'8 inn,c-e morire. Essa fu pertanlo con- ~gnata alla iiustizia. e giudioata akunì giorni dopo il deJiuo. Dagl'i111erroga1ori r~ultò che la donna e suo marito ,·h·e,·ano in una miserabile stamberga di qualche orribilr co,o di Londra; che ~i a,c- ,ano due figli. quello che la madre iwe,·a ucciso. e unn bambina colpita da pa.rali~i: che il marito era un u01llo di ~e11timenti molto oneo.ti. ma Ji i \( 1ro, a,•a in 1111a.spa,·entosn mi- :.eria ~r la mancanza ~soluta e prolungata di la,·oro; che la donna era stata ,•i.sta. di notte. mentre corre"a per le :;trade in preda ad un nero delirio e ::O· me se fOMC i11segui1a ::t (i)agi• ne 359,60). Del resto, in pieno ~- XX. le condizioni dt"i lavoratori inglesi non sono affatto miglio. rate. In uno li!'tudio sulle c011• dizioni degli operai di Yorl. Howotree O\f'Hl desunto, da o~• ttf\'a:t.ioni fatte nel 1900. che il 15 1/2 per cento del:a popolazione Jarnrlllri« non rag• giunge,'a il Ji,·ello t'('()nomico minimo. neee~ario per vi,·ert l'!Cn1,apri,u.:io11i sOSlanziali; Ji. \'elio che f'gli chiamò la linea della miN:ria. Da 11n'ind1idtft fana in :seguito 11 Heading~. e riFerifa da A. Bowle)' nello Sttulical /Qurnal del giu;;no 1913. ri.suila che dal 25 al ~ID% della popolar.ione operaia di quella cillà ~1a,·a. utl 1912. quanto a guadagni. :501tc, a quel li,·ello minimo: e la metà dei fanciulli durante parte dt.; primi 11 anni di f'là. ,•i,·c,•a in fomiglic che 0011 rag. giungc,a.no quel li,ello. hti• tuendo df:i confronti in base al ee-nsimento dei salari del 1906 nelfo Gran Bretagna. il 8owle) ne conclude che circa il 13 per ce1110 della 1>opolazione la,•o• ratrice industriale del Heg110 UniLo si tro,•a costantemente !lOlto quel li,·ello minimo; ma una proporzione a~i mag• •giore di famiglie sta in peri• colo di pUMre sollo dì estio da un momento all'altro. Epperò non reca mera,•iglia se una simile ra:ua, decaduta e degenerata, si è vista SÒp· piantare quando E;i è lrO\'ata a contallo con uno razxa pili una e più gio,•anc oomc qut"lla giappon~. che ,;,1 <" a J)()-- La 9.aeRd.uo: dell' EHrdto dello Salute, ill meu.o ud alam. •u. pupiU. co a poco infiltrata nei ler• rilori della Coìumhia ingle:-e. d('lla Nuo,·a Zelanda e dell"Au- ~ralia. Indubbiamente, le po polazioni delle colonie ingll."• si intorno al Pacirico si ,-o. no tro,·ate in quesli ultimi an• ni. di fronte a un giga1itesco problema di razza. USt- han no veduto gli emigrati giap• ponesi insediarsi ne;Je 1$01e della Hcgina Carlotla al largo di Vancower. e prendere rapidamente po~ non solo di quelle isole, ma anche delle stazioni di pes<:a lungo le OOi.'tedella Columbia britannica: han110 ,;sto 40.000 giap• pont-Si s.tabilir,,i nella Califor• nWI. di cui inleri dislrelli si sono orientalh:zati; si ~no a,·,·edute del rapido aumeuto deUa popolaxione giappone,,r nelle isole lla,·aii. e linnno inluito che i giapponel!i ,•a11110 pullulando nelle i50le dell:i Lealtà. NC hanno ignorato dw quando l'emigranle nipponico 8i slabilisce in un pa~. eac• cìa ~ubito dal mercato del la- ,·oro l"operaio inglae; la !!U3 famiglia non tarda a seguirlo nella nuo,,a dimora. i :.uoi co· slumi dfrentano predomina111i nella regivue. e con una Pl"t.""• sione continua egli e i suoi connaziona:i allargano la loro zona di occupazione, mellt"n• do gradualmente alla porra gli inglesi. Nel 1913. perfino I·. U. Vrooman dice"a al H.Qyul ColonU,I lnstitute di l.,o,1(lra: « Qu~la prO\'incia Oa Colum· bia hritannical !!ii \a orienta• li?.zaudo i-emprr più. ed t il caso di ,/QmanclarJi Je l'JJ/t rinmrrù u11a pro1•i11cù1 i11&ie&t'. v se &i lru&jo,merù ;,, una rolo11ia orit'n.tule ... >. In ahri termini. '.a razua au• glo-NS§One che ha per<lu10 o• gni \'Ìloli1à è andala. i.11 quc- ~li uhimi 1·unpi. man mano a.ccentuando la propria de~t"- nernionc e il pro1>rio esaurìme1110 rino ad attender,e il colpo cli maglio con il c1u:ilt> la col1>i$cono q1101idianamenle le yo!enu: dell'A~ae ARMANDO TOSTI

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