Tn questo J:TIIIJI)()il ,·. Eickst'l'ch comi11. eia d.11 considerare il tronco 1ung0-sinidc. I 1u,,9i1li sono i migliori rar,prcscntant: <icl 1i1,omongolK:O. Sono uomini dalla fac. eia l,uga e bass.a, con xigomi fortt:mcntc ~porge-mi. corporatura mas:.iccia. ~lolto C.lraueristica dei mon~oli i: la 1•it.'K:td.ella palpebra, della aprnmto mongolica. La le. )ta ~ fortcmt:ntc brachicdrll.t, il memo C· mrgico e i capelli diritti e rif!idi. I trorgi. di abitano soprauuuo ncll'.hia. centrale. Accanto ai t,o,gidi ~no I si,ii1li, che però, per le loro fonnc a1tcnua1<_.., J)ÌÙ che d('i ,·eri mongoli e.le, 0110 (':,,Sere consiùerati come dt-i mongoloidi. J...as1a1ura difatti è 1,cncr.almcntc maggiore di qudla dei tun9idi, la coq)()ratura pili snella, il ,·i::so e il naso più allungati. Comt' tra gli curopìdì esistono ancora dei palcar14ropidi, come tra i negridi e6istono dei f'Ulc-onrgridi, co. sì ira i rnongolidi esi::-ronodei pukomong<1lidi. Qucsli ab:tano tra l'altro la zona montagnosa della Cina ml'ridionalc l' dl'I. !"India intl'riore, e alcune isole dell'Asia. ~ono gt"ncralmcntc d1 bassa statura, di ,,i. so basso t' rotondo,- capelli rigidi (' J)i<'ga mongoliC-4della palpebra a1)!>cna cce1111a1a. Attanto ai p,,fro,,wngolidi costituiKono una forma umana molto ,·ecchia i sibiridi. Come dice il nome questa ràua è diffusa 1:articob1rmentc nella zona delk tundre. Passiamo ora a J>arlare delle rauc amt'- rrica~. \Jn tempo lo studio di queste razze era consiikra10 come uno rlei più c0m. plessi dclrantrOpOlogia e 1>ar1icolam1ente òS<:ussi erano i problemi che rii"1.1ard.t,·a. no l'origine dl'gli amcricani stessi. Oggi, qu.ui tutti gli studiosi concordano nel ritenere le razze dcll'Amcr:ca molto "icine a quelle dell'Asia, in corrispondenza d('J resto a quella che era l'opinione classica. La raua americana più Rttentrionalc è quella degli ukimidi. St"Condo il ,·. Eickstedt, questa raua è strcttam<:nte imparcn. lata con quelle della Siberia orientale. Gli <"skimuli prit'senuno una fa<:cia molto ,;r,1ndc con naso diritto, per mohi cara.i. teri, si s1aec:ano dai \'Cri mongolie.li. Pass.ando ora alle rauc americane 1>ropriaml'nte dette, quc.ne sono di,•ise d~I no. s1ro au1orit' in due grandi gruppi, i nordin. tlfo,,idi t i .mdindiani,li. Ai nordiJtditutidi appartengono innanzi. tuuo i podfidi, che abitano le COSI('montagnose dalrAmerica ~ttentrionale. Pre. sentano naso COll\'CSSO cJ energico e un profilo che ricorda le razze europidi. Co. mc statura sono ahi e saldamente CòSlruiti. Vicino al pacifuJi 50~10 i silvidi, che ·00,- s1ituìscono il prototipo dcJrinc.liano di Amer'Ca. Presentano facete .ureuc eon na,o aquilino, labbra 50ttrJi e mt'nto ben disegnato. Pure n~ Nordamerica esis1c un'altra razza che si estende dalla Californi,1 alla F1orKl.a; è la cosiddetta razza murgide, che prcSt'nta dei caratttri di prìmiti,·ilà rispetto alle pr«Wcnti. Nell'America centrate vi\'c un'altra raz. zc, che ha -a\'uto in ,passato grande importanza nella storia ddle ci\'iltà 1>reook>mbianc. E' la razza unJ,.aJ.idr. Ques1a pN"RtUa faccia fine e regolare, naso con- \830,-tes~a corta e pelle bruna. Tipici rap. 1,resentanli di quuta rana furono i po1,0li delr;:u11ico ~lesstC'o t;> quelli dei 1..aes, montani dell":\mc:rica 0..-nirak. Passiamo ora ai s11dindi111,idi. I.a prima rana che il ,·. Eick:sh·dt considera è quel1:t "'"/idc-. che abita la 1>ar1cmontagnosa oocidentale. Questa rana ~ caratterizzata C..astatura piccola. naso forte, e ,·iso os- .)Uto. A1tp,artengono:, questa rana gli an tichi Inca, che lanta importanza h:umo a,·1111, nella storia dell"antico Perù. gli Aimara della Bolh·ia, e gli Araucani del Cik. ~t'lk sconfin!te pianure dell"Amer:ca Meridionale abita un'altra razza. la pompidt. Rispeuo alla precedente. presenta statura J)iù de\"ata. Se dalle pianur,• 1:i.usiamo alle grandi foresie. ,·etliamo che queste sono J)Of)Olateda un'altra ra:ua an. cora, quella che il ,·. Eickstcdt chiama bn,silidc-. Ques10 tipo prcsc111a ~ncral. m~me viso o,·ale e pelle bruna. Infine. se ossen•iamo le zmk! montuo&e e orientai: del Sudamcrica\ le ,·cdiamo popolate d.: u11·a1tra raua aocora, che il \·. Eick.sll'tL chiama logidt". La car1i11adell"Americ;, che pubblichia. mo dà una ch:ara idt·:t della dNtribuziont. geografica delle razn su nominate (,·. CM· la ff. 4). Come abbiamo deuo. 1J ,·. Eiclmedt u>nsidcra ranuale distribuzione delle raz. ze umane da un pumo dt ,•is1a dinamico. Egli difaui parte dal concetto che le razze scm1>repii, C\'olute tendono a scacciare 11uclle primitive in zone sempre pi\1 periferiche. La cartina. che presenta la distribuzione dcllt" rane umane prìmrli\'e. dimostna appu1110che <1ueste sono coniinate nelk zone più periferiche l' meno facilmen. t!" acct'ssihjji dei cominenti (1·. rari" n. 5). Non h1Ui xli scicm:iati moderni condi- ,·idono q11cs1e idl'c del ,,, Eickst<·<.11. La principale acc::usa che viene fatta a quest<?, autore è quella di non a,·erc tenuto ab. bastanza presente nei suoi studi I concetti moderni dcll"ereditarietà. deAri::~l~l~~C~~~ !:'· ~;:rro~~ ~~~:;: appHc:u:Klnedl'lla genetica allo studio del. l" razze umane, si è pqsa la ,·isione dd, l'uomo, considerato come una unità in. scindibile e si è invece ridotto l"uomo ad un mosaico di caratteri. Ora, 5(.--C(Nldiol v. Eickstcdt, questo mosaico di caratteri è una creazione artificiosa, dato che quello che possiamo toccare con le mani sono solo le razze umane quali oggi ~i prescn tano e gli individui che le com1xmgono. Ai meu;)(li proposti da altri autori egli ne con1raPJ)One alcuni suoi 1>3r1icolari. ~oi, non a,•t'ndo alcun p:i.riicolare ime. resse a sostenere le idee di un aulorc o di un altro, dato che quello che a noi imJ)OMa sono, più che le teorie, i dati og. getti"i, da essi portati quale con1ribu10 allo studio delle razze umane. riferiremo nei prossimi articoli sui metodi seguiti dal \'on Eickstedt. in tal modo il nostro letto~ llOtrà farsi un'idea di un indirizzo di\'erso da. quello strettamente genetico. al quale si ispirano molti degli anicoli da noi finora pubblicati su questa rivista. GUIDO LANDRA ........
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