La Difesa della Razza - anno IV - n. 5 - 5 gennaio 1941

ANNO IV - N. S SOMMARIO S GENNAIO - XIX DOCUMENTAZIONE FEUCE ~ GLI A.ROMENI DEL PfNOO - CULTURA E VICENDE STORICHE, L. S.: AMBIENTE, RAZZA E ATTITUDINI PROFESSIONALI. G. DELl.1$0. LA: L AUTARCHIA NEGLI ANTICHt MITt DEU..A RAZZA 1TAUCA . CIOIGIO PICENO, LA CUCINA DEGLI EBREf. POLIMICA ENZO IAN'TAIIEUJ: DAL NAZIONALISMO AL RAZZISMO SCIENZA GVII>O LAJfDBA: STUD1SULL'AU~TO DE~STA. TURA IN SCANDINAVIA, G. L.: çONSTOERAZIONI SULLA CRJMINAUTA DEGLI EBREI. • QUESTIONARIO LA GRECIA CLASSICA E' MORTA - CONTRO L'IMMORAUTA DEL BAUO. I MANOSCRITTI ANCHE SE NON PUBBLICATI NON SI RESTITUISCON.0 GLIUFFICIDELLA"DIFESADELLARAZZA"SI TROVANOINROMA·PIAZZACOLONNA i (PORTICI DI VEIO! TELEPONO63JJ7 - ,mo il "TEVERE" è l'ttvcunpo.,to della stampu fnscisttt LEGGERE ' . U( e-# IL ~eiHe.~ ITEVE.REI DJHJ:,"'/'1'0DA TJ,,"lESIOINTHRlANDI non sign,ifica soltauto essere i11.formati m.a a,,che e soprattutto avere una guida ISTITUTO NAZIONALE DELLE ASSICURAZIONI Nel vasto programmo educativo a carattere totali1ario, che penetra e si s·,iluppa m ogni settore della vita dei g1ovon1 dell'Italia Fascista, non potevo nè dovevo mancare la co;oscenza e lo pratico della ~rev1denzo assic:uraliva. Ed è per ciò che l'lstilutc Nazionale delle Assicurazioni, cooperando anche in questo comp:> con lo Stato, ha creato la POLIZDZEALLGAI. L. che accompagna passo passo 11 giovinetto e lo 1utela durante il manifestarsi delle prime esigenze della sua vila. PER INFORMAZIONI E CHIARIMENTI RIVOLGERSI AUE AGENZIE DELL"JSTITUTO NAZIONALE DELLE ASSICURAZIONI

e~~~ cW, ~ p4W it ~~ ~ cl.4lh,~~ ~ Collaudato dal Ministero delle Comunicazioni • Ogni Radiobalilla, ha il relativo bollino di collaudo - Tre valvole - Onde medie - Ricezione diurna della stazione più prossima In condizioni lavorevoli ricezione serale di alcune principali stazioni europee. Privo di reazione regolabile sull'aereo, quindi esente dai disturbi caraffe• ristici degli apparecchi a reazione ~ssE <?ADl~FO!,c~ coMP~EsE~ Es~us~ ~ ~{I, ABBONAMENTO ALLE RADIOAUDIZIONI ■----------111111■~ V EH D•ITA. RA.TE A.LE CHIEDETELO Al MIGLIORI RIVENDITORI

BANCA COMMERCIALE ITALIANA CAPITALE L. 700.000.000 RISERVA L. 160.000.000 AL 18 MARZO 1940-XVIII BANCA DI INTERESSE NAZIONALE

LJDIFEDSEJW I =~(:~~I:~$~ ~I~~ DJ1 9o ~; :~:~. ■ ANNO IV · NUMERO 5 IJ!'I NlJM&•o ?1,:rAt1AT,, 1.11111:t I 4811._H .'.AJU:!'Ol·ro ANN"UO I.IMt: 20 AfflHJN"A.lllF.~TO !lt:!lllt:IJTIU,l_a,:, 17 I! !I T t: M II I I. Il Il I' I' I O 1J;.-,,11orc: 'l'EI.ESIO INTEHLANDI Conul::olo ,li re,ln.ionr: prof. Jotl. f. U I UU LA~ O I{,\ 11rof.,lot1.~.IOIO f:IPRIANI. duu. LEONE l-'ltA1'1ZI ,1011. MAHCELLU RICCI . dou. LINO UUSINCO l'ira:,,.,,.,;.., di rt-d:iui~11e: GHIRl;:o ALMIRANTt-: SCIENZA•DOCUUENTJIZION POLEUICA • OUEfflONARIO

{)liArommi dif_J>im CULTURA E VICENDE STORICH M ohi, ,1,11ch\· ::-:l coluro che c:ono...cm10 alfa 111.·rh:zione la g"-ografia e fa storia d'L11ropa ignora11Q forse che ndla penisola balcanica e Sòprattutw entro i confini della Grecia modtrna, \'i,·ono ,l('1hi nucki di popolazione romena: gli Aroml'ni, detti anche Va. lacchi o ltomc1to-Matcdoni. 1\romcni ('Qui,·ale a Ron\Cni, non avtndo la 1m:>tasi ddl'a allra importanza che qut'lla di carattere fonico. dipendente da un frnom:no abituale ne.Ila lingua loro. Oggi questi grn1>i>iabitano ,sparsi i paesi balcanici a sud del Danubio, ma soltamo nd scttt'ntrionc dcffEll:uk si 1m.:s«:ntano in mane comp.atrc, conc:!ntrati i111ornoal m;usicdo del Pindo, .ii piedi dc-I monte Gramos, fino ai monti S('tlcmrionali ddla Tusaglia. Abitano cmi sul!<' moutagne diruv.-tc come nt'llc ,·alli armene e distinguono tutte le locali1à ddl,1 n:gionc con una ricca toponomutica di ,·ocabili romeni. Il fiume Voiussa ( dello, nella loro lingua, Baia~ e molti COfl!Ulli, come Furca, Breaza, Amiìi. ciu. V0tunosi, wno stati così rib.attezzati dagli occuJ)atori. Altre masse di 'Aromcni abitano la Tessaglia, specie nei \'illaggi che circondano la ciuà di Tricala. Akuni' gruJ)IJi, a poco a poco fran. turna1isi sono stati per lo più grociuati e non è facile idcntifi. carli. La snazionalizzazione è com1~letaai nostri giorni per altri gruppi infiltratisi in Albania e in Jugoslavia. 6 Di quc~to JKIIJOloe,h.: è qu::11.'.1lmne della nazione rom<'na che abbandonò la terra di origine e oomìriciò le- emigrazioni a st:,1 del Danubio ,·crso il scc. Xl d. C., fanno cenno un aulore oricn. 1all· ;rnonimo, in1orno al XIV secolo. lo storico bizantino Chalcondylas. e fra i moderni, il t'm<'sc:oThumann, prescntamloli co. mc popol.txionc numerosa e prolific.a, abitante i territori compresi fra i confini della Dada e i monti dcll'Epiro. Xdl'ah<'rn:1 \·iccnda dcl do~1ini0 ottomano e d{"t dominio tlk-- nioo gli Aromcni del Pindo e della Tc)saglia ebbero a subire la ,•iolen:i:adell'uno c dell'altro dìspotismo. I Turchi li forzarono un l::mpo ad abbracciare la religione islamica et.I essi in parte ·si convertirono. Di qucs10 fatto si vendicarono i Greci trallan. doli alla stessa stregua dei Turchi nei giorni d<-lla loro rttlcn- :i:ionc dalla servitù del sultano. Gli Aromrni, in S<'glliloalla loro completa 5~1)3.razionedai Jorc, fratelli rimasti a nord del Danubio, si trovarono i50lati nel mondo greco cosi come i Daco-Romani erano un tempo isolati nel mondo sla\·o. Questo fauo, imponantc tl(Ha loro storia, è stato deci:si\'O per ,la loro cultura e la loro chi~sa. La nomenclatura, l'istnuione monastica e profana, la liturgi.a religiosa, qui si impronta al bizai1.

,inismo l:u.ldo,·(' <1uella dei Romcnì drlla Dacia si orie1mwa al tip,l slaw,. Ccmro di cultura aromena e di risn·glio nazionak. fu ).losco. ,~ili, ciuà esistita presso l"odicrno confine grcco-albar11.'st· a 35 chi. Jomo:tri da Corizza, e fondata da p.tStori a.romeni ivi conn·nuti ,\;11 pro .. simi comuni. \"erso la fine del s.:c. XVI questa ciuà ,1,..:q r;;~giumo un grande sviluppo l>t"rchè allora gli ~\romem ih:1 Pindo m,1.11h:nc,·:w"rcla11011iromm\'rciali con !\o maggiori città d<'lla J)~. ni..,ola balcanica C' sui loro rnercaci comincia,·ano a comparirt· p,1e. ,1 "tr;um·ri e soprattulto l'ltali.t, ri..:11,rhcria. l'.'\ustri;1. la Gcrm..u. i:1 t· la Polonia. ).(o~copoli conta, :1 50.000 :ibitanti due secoli •1r ~,uo t'tl era ciuà cclcherrima fra tutti i po1>0lidell'im1J1.•ro tto. m:u1<J; ),:'OOc,·:i.mmunità e privik-gi sult:uiali. Era ahh•si c('ntro ili cultur:i e· di Mli, dO\·c si ri1,ctc\'a fa gloriosa 1radiziont dcli" ,n1nk q)iro!t·. ).(;, p,oi le J;•wrrt· ir.i il 1;;69 e il liSS 1,oru.rono all:, c:ul111a e-alla ro,·ina (!ella l'.itt:1. !'--0110 <li qu<'sto periodo lcncrati ~ 1>eJagogisti che 11ro1-.agaronl iu Europ•t la fonia del 1,opolo a romeno donJt· ,·enh·iwo: essi corri,110ndo110ai tre nomi pri11cip11ldi i Cos1a~tino l'cu1a, Anas1asin C:i,·:illio1i, Danidc ).loscopoleanul. l.'L"cuia (n arciprete «I archi,·is1a nella città di Pose11 (Pru~s1a oriemalt·, e puhblicO a Vicnua la « Xuo,·a 1x·dago,::ia > libro di \~lucal!io1w per i fanciulli, Il Cavallioli fo es11('rtv glQttologo ._ di lui rC"sta un nJCaholario s:rcco-romcno-alhauesc pubblicato 11,: '7i4 e che costi1uisct• fa ehia\c JK'r lo s1udio 1ldk1 lingua romcm,. mact'tlone. ,\ Daniek .\Jo..,copolc:uml si de\'c httta,·ia 1'011o.:ra pii, impor. tam\' rcr lo stm.lio dell'idioma degli .\romeni: il e Lcxicon tc1r:1glosson > do,·c tgli fa uu uso scioho ed eleg-,rn1cddla lingu:, ma- <lrt'". senza comaminazione di Kl10111i stranil"ri come• il grl'l'O. il hulgaro e l'alham·se. Tra i Romeno-macedoni circola ancora oggi un cosi11dt·t10e Co. dt·x Arlmo11ie > raccolta di preghiere tradoue dal gn•co (• chv \,1 JIOl)Olaxione us., recitare nelle chiese. Tutto questo ,·aie a 1es1i. rno11i:1re la vitalità cuhural:! e spirituale eh..- gli ,\n,mC'ni hann,, saputo cons<'n·are in paese straniero. .\lost."OIM>eli fa sua florida esistenza fu complèt;rnh'ntc dis1r11u:1 sul finire dd sec. XVIII, dur.uuc le scorrib.:md(• <h-gli cs,.•rciti 111rchiper quella r.:-,:ionc, gucrrigliati dagli armati albanoi, non meno infrsti dei primi alla pettJOlazionc arom.:-11•., I con1mcrc1 fo11. rono e mòlti cittadini ,·ennC'ro a riiugi:usi n<'llc città. lici nord. E r,erciò eh(· ritro,•iamo nel 18o.J un Volci<lu~s .t/OSl'('flOhluHus :1 Bml:1pc:st 110,·c ,·it•nc pubblicato 1111libro sono <111..-.,1.- firma: e S,1ggio sni Rom('nÌ. soprannominati \'alacch1. abit:mti :t 11orJ Tipi di ro9~ aromeae 7

,li I l>:mubm ,. Il \'ero nonl(' drll':mtorl' era Co.!Uanlrno Roja al •111all' !Ono dornti altri l;wori storico-filolog1ci della J>,ulata ;1rfllll<'J1. a .\I princi1Jio ckl scc. XIX la Greci;t. 1,cr tramite dd ckro ortodosso. intra1}rcsc:: un tentati,·o in grande ,.1ilc allo scopo di llro. c... ,1,~r,· alla com1lteta snazionali:rzazionc dei rumeno.macedoni: cO. mmciò con l'osteggiare !"istruzione dei fanciulli nella lingua d: uri,:inc; con l'i11"io di 11redicatori a convi11ccrc i ronieno-macc. doni a p.. 1rlarc greco soltanto, pcrchè c. con la lingua romena 11011 ,archhcro accet1at1. dOJ)Q la morte, ucl ~no dei cicli,. Tutt:1 11m·s1Apro1.agauda era mossa da~ l'atriarca di Cosi.:rntiiiopoli ed aa ri,·oha a preJ>ararc la ribellione Mi popoli cristiani alla. Mcz1:.luna. e c111indi la liberazione ddl'Elladc ma non c1:rto la liJ,c. ra1.ionc dei romeuo.maccdoni. S,.Jtto J'uioue di qurm, pro1,aganda la ,·oce degli :\romeni eh.: rcai:-i,·ano con la con1ropro1>aganda e con gh scritti, fu, durame circa mc:rzo S(:rol,), sommersa. E solame1111:con la ri,·oluziono: ,Id 18,,i8nei p:tcsi di Molda,·ia e Valacchia. cui seguì la reazìontche costrin!le uomini di stato e 1iatrtOti ronl{'ni atl ,:migrare 11ei 8;ik.tni ,Id sud (e fra questi il poeta Ucmctrio Bolintineanu, il }:"1.·nc-raClcristian Tel1, J. Janescu dc 8rad), fu :,0ltanto allora Cht; :.i vide il ris,·cglio della coscienza nazionale fra .'!li .\ro1mmi. Risuscitatort; di questa c0scicnza fu ,·cr:unente il Bolintine,rnu. che durank l'esilio. descrisse p(l('ticamente k hdlcuc natural: ddle regioni .ibitale dai romcno-macl'doni, la fedchà dì qm·sto popolo al suo la,·oro. alla sua lingua. 1ttle sue tradizioni. e roncludt•,·a formulando Il· migliori Sp(·ran1.l· J)('r l';n ,·cmre 11nitariu di tntti i Romeni. Intorno agli st...ssi anni l18c.>o)col diHondersi .all'es1cro <k:llc sim1J:"~lid1d: confratelli 1M:rgli 't\ruml'ni :.oggctli. si costituha uH <:•)mitato con sede a Bucarest '"·ente lo sco1,o di raccoglil're i mu:zi 11er rntrnprcml<-re un'ar.ione culturale in mcuo ai rOml·noinacl'tlOni, sparsi ndla lk'nisola balcaniu. Sorj,,"<",·apoco dopo la · prima scuola ;,romena cui \lrcslo seguirono numt·ros1.:altr('. man. tenute dallo S1ato romeno e SO\tOla direzione di Demetrio :\tanaS(:.iCU,collaboratore di Bolintineanu. Xonostantc gli ostacoli fr:i.p1)0!ltidalla propaganda gn.-ca, il 11111110d:rdolc scuole crc-hlk.' contirmantt:ntc e alla fine del 1900 es§(: ammonta\'allo ,1, 6 istituti secondari e 113 scuole primarie. La risoluzione del prohlcm.a religioso, i:-ià 1•romosso d'accordo col gon::r,10 ottomano, ,·eniva interrotta dallo scoppio della guerra balcanica, dopo la quale l'elemento aromeno rimane,·a m balì.a Jella Grecia ,·ittoriosa che si anneuc,·a l'E1,iro. L';uione di propaga11da condotta dalla Romania. J}cr i suoi cmi. grati continuò ,·igoros:tnK.'ntc con la fondazione d1 riviste periodiche diffuse nei differenti dialetti regionali e contenenti i migliori saggi di letteratura dialettale dei Jìrimi Krittori e p,o<:ti romcno-niaccdoni, come .\tih.ail ~ico\escu. Costantino Belimacc, Esìrgio Murnu, Nusi Tl1liu, .\1arcu lkza. Gli /\romeni !'lOssiedono altrcsì una ricc..'\ letteratura pOpolarc fatta .di poesie liriche, di ballate, leggende, aneddoti, tradizioni e raceomi, ll't1cra1ur.a che rifkue fedelmente la 1)sicologia di qm,:sto ,,oi:,olo transumante. ,\i ri!l'Cattodella Grecia dalla schia,·itù ottomana sì prodigarono magnifici combattenti cd eroi scaturiti da questa generosa stirp". Oasti citar,: i nomi di Gia\"cla, Gri,·a. '.\1arcu Botzaris, Andrutu, Cociandoni. Hucn\'ala cd :i.Itri ancora, nonchè 1111 cc-rto numero ,li henefanori chc çrcssero ndl"Ellade tra,·agliata fondazioni cui. 1urah e filantro1•1chc, come quella della scuola 1,olitccnica di ,\tcn: do\'uta alla munificc1ua di Mihail Tosita .. \ tnllo questo 11go- \'l•rno ~tl'nies--· h;t corriiJìOSIO con la co111inna 1)ropaganda di sua. :rionaliuuionc e di grl-<:izzaiione. OgRi la situ:uiom: dq:li :\n>1111.:ndiel Pindo, dcil'Epiro. deU,., T,·ssaglia è granment1.• minacciata. In seguito all"intcr\"ento ro. nh·no n..-lla guerra hakanica. uel successh·o trattato di Hucares1 (191J). anche la Grecia msil'm( alla Serbia e alla Bulgaria si era impl'~nai.1 a gitr;uuir..· iti .konw110-m;1cedoni 1'11utonomia Sl.-Ola. stica e religio~. L'im1)C"gnoera subito ,·iolato, nel corso della gucrr;, mondiale. Durante la stessa nna · gran Jlartc di Romeno. macedoni del Pindo, approfitlando della presenza dcll'cscrcito italiano di oe1:111,a1doncr.iunirono il 27 luglio 1917 un congrcsi.o a cui tutti i comuni m\"iarono dckgati. per dichiarare la loro indi. pendenza e la costituzione di uno stato nazionale sotto la..protezione dcll"ltalia. '.\1a JlOCO<lor-.. le truppe i1aliitn1.•rip.1rti\"ano e le forze grC'Chc rioccupa.vano il terri1orio, mentre: parte dei notahih ammeni che a,·c,·:010 promosso il mo,·imento erano costreui a rifugiarsi in ,\lhania pcr sah-arsi dalle persccu1.ioni elleniche. .\Ila conicrcnza della J)ltcc i romeno-macedoni reclamarono l:i. crcaiione di un centro indipcndc-111c-m, a ncssuuo apJìOggiQ b. loro

honin,,. .\hh.:111tl1>11.i.ti a~ :,tc:.~1. gli .\roml'll1 spcr;w.-no tutl:nia di con. t11111;i.r1:' .i J:"•i<lcn:aumnomia rc-hjit'IOU C' :,colasllca gm:na le clan. ,olc J('I tr;,,u:uo di Rucarhl. '.\la ancht' qm·sta ~IM"rann Jon•,·a amlan· 1Jch1:.a. Jui::osb., ia cd .\limma ncJ,::arono l~·n 11rcs10 alle mmor;mJCt•d1 couhlw l':tpcrtnra di ccunlt· 1,roprit•. l..i, Grecia 11011 pr,:h'St' (Jm·~IO in;,, Il\ ('{)lnplllSO )e a11tori1à ,:n-c:hc hallll(I eM!t('i. 1:1.to ,ngli \romeni, anrau·rso l'amm11us1razt011<'. 1,gn1 so>rla 1..h ,n...aziooi. la~iando loro intender(' che ,.archbtro :1o1a1itr;iltati ml·glio qualora a,·csscru accctta.10 la muionalit:11 ir..-ca e dimcn1i1.•ata l:1 pro1,ri:1. abh,11',louando la li11Jnr.1e Ja clm·sa <lei loro Mcrtemlt& 1);1Jri. '.\la una disgr.izia rmchl" piì1 gra,c i- toccata agh .\romeui ddla Gn•cia. Oo1>o le ~confitte di Anatolia, 1.500.000 Greci, profughi 4.l'.\sia H·nncro a stabilini in van J>artc nt'i coannui aromt-111. \llora una lt"ggC' airraria cs1,ropr1a,·a ai ro~1l0-maet:• 00-ni lk'suam,c-, yrah t· pucoli d1 montagn~ .. \lcun, J)Ott'rono mu, tarsi III conunercianli, /\hri, avendo snbito una ro\ !Ila t-c:onormca YCr.1e propria, 11011trot·:trnr10 allra via di :,c:u1110 eh<- <111t'llaili t·mjgrar«- in Romani:.. ~g1 , rimasti rn11lO\ano tutte le inw)c.azM>ni e lf' ,pt·r.-nu per l'arri,·o ckll'haha. alla quale rom,c-a grande protettric,c- hanno ro.. SlalltCOIClllt ri,·ollo 11 JltllSit'ro (Jllt'll! rigli (kll'a1111ca Roma. FEIJCE GRAZIANI o

IN SCANDINAVIA. l.':umu.'nto della statura ,•c-rificatosi ìn Europa negli uhimi t,:m1,i ha altirato l'atteru:ionc degli studiosi di vari paesi. Così lo sn:dcsc I lultL:ram: scrin: che Jc rcclutc della sua terra sono in gl.'ncr<": 2·J cm. pili ahc dei Jorn gtnitori e 5-6 (tu. più alte dei nvmti. Ogni generazione quindi supcrcrdìbc l:1pr«cdcntc di circa 1 1· mezzo JK r cento in più della s1atura. IA· ric1·rchc sull'aumento della statura - a quanto scrive .scm• J)f~• il l lultL:rn111;- sono siate par1icolarmcn1c numerose: nei paesi ,c:111din:1\•Ì. Così il ~lackcprang ha potuto affermare che la sta. mra in Danimarca è aumt>ntata nel periodo 1854.1904 d.1. 165,42 :\ 169,11 cm. ~i tratta quindi di m, a\1mcnto di circa ; mm. pl'f •1Kt1i1kccnnio. Analoghe ricerche sono st:uc compiute dal 8ryn sui 1\0n·egc.si n·ntiducnni. La sta1ura media di questi nel periodo 18;8-1912 ~ :rnmcn1a1a ,la 1~90 a 171,07 cm. L'auo1c,nto J>Crogni dcc('flnio sar,:hbc s1a10 quindi di circa 6 111111, Questa tcndcnr.a 111\'au111cnto 1wn rig-uarda soltanto i 1)3.csiscan_ din:wi e la r.tr.za nordica: cosi il Kajna ha potuto constatar.: ~he in Finlandia la statura. media dei militari, dal 1786 ai nostri giorni. è ;111mç111ata da 169,1 cm. a 171.1. Ora la Finlandia .solo m parte è ahiiata dalla raua nordica. In Olanda il Hruiusura ha 1)()11110 cons1atart' che la su.111radal 1863 al 1904 ~ aumentata da 164,1 a. 167,1 cm. Si traila (Juindi di 1111 anmt•nto di 7 111111. pt"r decennio. Tuttavia, come fa osscr- ,·arc il Bolk, non tutte le µ..rti dd pae54.!si sono comrlOrtat.: ugualml·nte: così me111n.•l"au1m·11togcnculc nel vcriodo 189811)07 l· stato di 11,1 mm. l'aumento 0SS<'n·,uo ncll:= singole pro- \'111(':eolandesi è andato variando da 3.9 a 27,b mm. Inoltre bi:'Klgna tenere pn:scntc che mentre l'aumento di sta- . 1ura m Amiw:-rdam nd meno secolo 1850-1C)OO è stato maggiore di 10.9 cm. quello degli ebrei non ha superalo i 6,3 ctn. E' al. tresì da 1101areche il periodo 1828-185,8ha 1>rcse111atouna ridu. r.ion1.•ddla statura nella po1:,olazionc dell'Olanda ~em:utrionalc, per cui l'aumento ,·crificatosi in :s<·guitonon a,·r<"bbc rappresientato altro che un ritorno alla st:1tura primi1i,·a. Come si comp~ndc facilmente, per llOl<:reparlare di aumento ,:ifcttivo dell3 statura bisogna conoscere non solo i dati degli uhimi 1r.rio<li ma 3nche quelli anteriori di di,·crsi i.ccoli. Per quanto riguarda la S\'czia, il I lultkranz scrfre che sc-111.11 dnbbio l'Ss.t prescnta,·a nella preistoria una statura assai minore:· ddl'attuak ll6o,7 cm. nel neolitico, 1<>-t-i nell'cnoohtico. 165.5 nell'epoca del ferro). A questo proposito sono m,te le ricerche compiute dal Hctz:ius. La statura mN.lia ,·crso la fine del mcdi0t:\'O ,lo,·c,·a esser, di circ.a 1<>8 cm. La :1tatura <1uindidi 165 cm. osS<"n-ata nel 18.40 rapprcscnta ~11,:a dubbio tilla riduzione rispeno a quella lll1.'• di01:,·ak. Naturalment(· quando le ricerche sulla statura \',:11. gono compiute 1:,crmeno di calcoli condotli ,ulle ossa, le misu. re rica\'atc sono sempre sn.iCettibili di trrori non indiffcreuti. Comunque, si può concluder-e cht i pili antichi .-hitatori della S,•czia :1,·l·,·a110una statura ntt..-dia di 1~-165 cm.; qnind1 111 comple:sso una statura di 10 cm. pili bassa dell'attuale. ).folto prohabilmcnte la statura andò aum1.•ntando fino al XIV secolo d. C. Ila questo periodo fino alla metà del XIX stcolo la statura llrobahilmente suhi un;, r-iduzi(.)IIC.Per CQmprtnderc quesle differ~n1.c bisogna A\"cre presente di,·crsi fattori anatomici e fisiol1,i;:ici. L'accrcscimc1110 normale dell'uomo difatti. duranti.: i primi due o tre dcccmi della sua ,·it:t dipende <"'i>S~nzialmcntc dall'accresciment•1 in allena delle ossa delle gaml>1: t: della co. !orma ,·Ntchrale. L'accrescimento dura finchè 11011si :,ia n:rifi. cata b dl"tinitiva ossificazione ddle e5tremità ddl,· ossa lunghe. Il fatto l\cll'aumenlo di circa IO cil1. tra i gio, :mi del 1B40 e qudli del 19.i5 dipende probabilmente dal fallo che 1111 ll"lllllO lo S\'ih11,1x,dei gio,·ani era più l:=nl<'cl he liii nostri g10rni. Si tratta quindi di 1111compk:sso di fattori a un tc:m110Stesso crt·ditar-i e ambientali che (·sereita1K>la loro infh,u:nr.t su\11.ccl. lulc delle cp)pisi delle ossa. Questa i11fh1euz.stulle cdlnk l"'•Òu:,t;re cscrcitat.1; tanto da.gli ormoni circolanti col sangue quanto da sostanz:t esterne che ugualmente sono passale in circolo. Biso. gna JX'rù aggiungere che di,·cr-si fattori 1):ltologici possono influenzare di,·crs.1mcnte la :statura e che molto prohab1lmcnte que-

~li fattori hanno a, utu una ùin~rsa unport.rnza ndll' diHerc1111 ,:poche. Qul'st:- ronsidcra1.ioni appaiono J)artieolanncntc <Jn"i<' 1>er <111,1111rì0i;muù,1. i rf'Ccllli :rnml'mi di slatura <la m~•uersi c,·idc111.,,m~ntl' in rda1.iom• con lt· migliorate condizioni Ili vita •klla J)O'fM.~l:tZion~. Come ahbia:,ro ~ià :M;rit10 altr;t "olia, la statura indivi<luale •hp,:ndl' d:1 ,lt,·cr~i faHori eN>di1ari e amh1cn1ali, che çs.,·rcita11 1 ,ari:unune la loro influenza dur:rnt,• le ,•arie fasi delraccrc. ~cime1111). Il miKlioramcmn dclll: condi1.iorii ambientali J>l'r la Sv!.'.'ziadi. }J'-'lld~· ,:-~cn.d,1lnwmc d:tll'industrialiuazion'!' del p;tCSt· e <lai mi- ;:lioram.,·mv del lin:JIQ di vita. Tuttal'ia bisogna 1enerc anche 11n:se1•:.,c, hz :Il mi~lior:,me1110 ddlc condizioni <li ,·ita n·rific:11osi iiclla prim:t ni..ià dd diciassettesimo S<'COlo 11011 ha corrisposto .,!cm, 11.1.r1ic-ol:iracuml'nto della statura t· d'altra 11:1rtc la crisi ' l'COnomica del 18fJif,.{)8non ha d:.-tt"nnin:tto ncssn11:i 1i,anicolar..- dimi11112io11lt.·lclla statura ste!r.1-a. D'ahra 1>.1.rk la propa~anda ÌJ!it•nica. lo ),·ih1p1,o dello sport e ddla ,·i1a ;11\'aria :llk'rta rii,1:1rd:uio unicamente gli ultimissimi J1Criodi. Il llultkran;i: richiama qnindi la nostra attl•n;i:ionc su un fatt<,r,• eh\• :kcon,lo lui avrcbb<: :1n110 una importanza fondamcn. 1.tl1.· nel ('Ncrmmar\· l'aumento di statura d1.·gliultimi 1tmpi. Que. ,to fattor.,• ,arehbc :.lato la diminmdon(' Jdl'alcoolismo. Il con. ~um.-. Jdl'acqua,·,1e ragi;:iunst> difatti il -suo m;u,:.imo iu S,·czìa >1dl'anno 18.?<) 111 cui salì a -46 litri a pt'T"son:11x·r ;111110. ~el 1856 1 :1 razi1,n1.•.:-ra ritfona a 9 litri a ll<'rsona e ai no:.1ri giorni s: ,~gira in1.,rno :,i ()-7 litri. E" molto J)rob.ibilc che ((Hl"Sta d1minu. Lmnc di consumo 1kll'ako0l abbi:, anit,) J;, sua h(•11cfica ripcr. ~·11~)1onc:t11lr,mm1.·ntodella statura. l1)0hrc - s1.·mpr,, Séco11do il llultl.:r;,nL - una c~na :,elezione ,1, rd,he anuo 1110~0nella s~conda ml'là dd X IX ~"Colo. La causa ,\ella sdezion'-= sarl'hbe staia c:,s<"nzialmelllt l'cmigra1.1one ,•eno l'.\m-:riea {kgh indi,·idui app.art<"1knti al li\'<'llo socùle più bas~ ,. c111indianche di minore s1at11rn. Hisogna inoltre H·nere ,,rcS<"nll' che nel secolo J>.1.Ssa10erano multe) pi1'1frl"qucnti eh~ ai n~tri giorni i c:ui <li endogami.1. Le 1lifficolt.'ldei mrui di comnnicazionl' im1X'di,·;rno. specie nei mesi i1l\"u11ah, i cont.1t1i tr,1 le ,·ari(· rq:ioni ,. molti villag,:i rcstavan') 1)(."rlungo 1::mpo completamt-nlt• isolati. Ora, com'è noto, J'cndo- ::-ami;i.1,or1a come consegm ·u:a la dl'Rener:uiont' ddla razza, di cui la diminm:ionc della statura è solo 1111 a:i11t·tto. Ai nostri giorni 1,1 1.iopoJa1.io11s",·cdes.,- - ron la statura ml-dia di 17,4 cm. ~ è 1,1c. ons1d~rnrsi la più alta dei JJ.tt5i scandimwi. L"na anal~a sia. 1nm llll>tlia SI 1r1wa soltanto in N:ozia .\rrivati a t/lll'51o punto ci S<"mbrn interessante dare qualche ll()lizia pii1 particol.1.reggi.ua sul!,· ricl'fchc dd llultkranz, Il mat,,rialc di 11m•:,tco:.s:.>r\':uioni ,·ra costituito dai risultali d,•llc lc\'C dcll'csacito S\"("(kS4.'. Pl'r •I co11fro1110ddlc 1:!n dei ,li,·,•rsi anni ~ necessario tenere 1ircscme che 1111.•111draei 18.to al 1914 erant) chiamali alle armi I g101·;u1idi 21 anni. nd periodo ~ucct'ssi,•o 1·c11i,·:t110in,·ccl' ch1am:11i I gi,wani di 20 anni soltanto. rc,wndo conto delle ,·:,ri~• cau~t• di nrQrc e dell\• irr~·1,."0larità rlcllc cun·c di ir,•qm·nu il 11::ltkr:tnz h:, potuto stahilir._, che nel. ranno 1810.1 i gio,·ani S\·edcsi di ~, anno a,·e,·am) una statur.t media di 165 cm. :'\ci 1885-6 la ~tatura era i1wccc .salila :, 11>9,5 cm. In quarant"anni si era cosi ,·l'rificato un aumento di 4,5 cm. Dal r88i al 19q la. stamra ~ra aumentala :111coraJa 169,5 a li?. cm.. ci~ in com-plesso di altri J cm. lntcr..·ssantt· è poi l"osst•n·aiiont· che in lutto il lk"riodo 1l'.lioH)'4 la s1at11ra dei Kio,·ani di .21 anno ha ,·:1riato ddlo stesso ,·a. l(lre. Si pnò anzi aggiuniere che in qlWSIOJ)<'riodo la ,·aria%ion-z l' stata nou ~olo eostamc ma in lnllo simile alle prc\'ìsioni tco, richc. Lo studio della nriahilità dei ~iO\'ani di 20 anni del JX'· riodo ffl15-25 non mostra rispt•llo all;1 variabilità d~i precedl'llli alcuna ahra differe111:1all'infuori di mt 1t•nut abbas~mento dcll,1 ,li.;pcrsion<'. Oa quanto :thbiamu esposto si \'Cdc chi:tr1unc111c come molte. plici JX>ssa.noess::rt: le cause di ,·ariazlOnc della st:itura in un..t popolazione. Ci sembra però utile aggiungere .incora qualche pa. mia sulle \'aria.zioni di s!atura don1te a \'ariazioui della struttura r.uzialc. A c1uesto ri~·uar<lo ci sembrano molto intl'rl'ssami le ric~rcht: di A S.Chrcir)(>rsoprn i non•cgesi dd nord. nPI RAZZIALI DELLA SCANDINAVIA. IN PREVALENZA NORDICI E e.une, l..a statura nwdia dl'i non-cg,..·!>iall\·tà ll,•Jla lc,·a m1l1tarc (11 a.) è di •i2,5 t:111.Quc:,to ,·alorc fN!rÒsubisce dl'lk ,·:triazioni a ,c. conda dei dis1rct1i. Così. 1x-r esempio, fa bana !>ta111rach1.•si os~er. ,·a nel di~•rcuo di Tana i dala d:tlla prl'SClUa Ji clt'm(·llli lapponi. :-.Jella regioni' im·cce di Varanger e Ji Vardo. do,·e l'~1s10110, al pos10 dei lapponi, nnnicr~i e Kw:i.11\'n, l,1 :.ta111ra torna ad :wcre dci 1·alori alti. Inoltre hi<;<lf{natrnerc pres~ntc eh,· nelle regioni don: la statura è più hassa. indi1>endcmcmc1tll' llai l.ipp•m1. è più frcqnt>nt:.>l'ekml'nlo hrachicdalo hiondo. l.'aunwnto e la dimimu:io1h! nel ttlllJ)o della statura in una dma \.IOJJOlaziorw può perciò anche dipen<krt dalle variazio,1i nd ~no s11hs1ra.1. raui:ik. Sarà quimli bcnt', parlando di non·eg..-~i. tenert prt'Scnlc la cli. stim::ìon: in non•egcsi µropriamcnte deni, e K\\ inen a e lap1•mi. Al princiJ)io dell'era storica (~ a. C.) la Nor\'e~i:t settentri,~ li

nak :.i prcstill:na dn·isa in Ju1.· 1.1.1.r1il.lalogal:rn<l 1.· Finnmark. Ess:i. t' stata JX>J)Olata in epoche :mccc.,si,·c da cknwnt1 \"ari e pres1.'IU:\ oggi un:i. \l()J)Ql:o!ionc pimtosto mista. E' ,hffici1c 11()tac tlir1.· quando l'clemc-1110lapp.-m:.- si sia 111fihra10 nella f'OJX>l:u:io1.1c .\lo!tQ probahilmcntc essi arri,:.rono 111~•lf\"1.gia già 1111.•1JOCa vrebtor!c.t come cacckt1•>ri ,. pescatori. :--:1.•pirimi :-ccoli dclrt·r:1 storica :.-ssi l·rano 11.'ntlli (:"i:\ a contallo con i non·eg<·si, ma po;, 1>0eoa JJOCOs,i ri1iraro110 nclk 1.n1w11iì1mos1,itah dd )).'"IC'sCT.u1. ta,·ia es,.i lasci;lfl)llo moh1 d1.·nwnti misti ndll n·gioni costi1.•re. clc. menti eh<.- oggi aman,1 dist111g11ersi compktamcmc dai la111x:,11; sh:ssi. l'1ì1 complesso è 11 pr,)hlcma ddl",,riginc ,lei « K,,ii.ncn >-. In epoca molto rcmu1a non·cgesi c lapponi si n11..scvlarono cou alcune stiri>i finmch1.·. l'iì, t,1rdi in seguito .i im:i..,ioni e gu~rre il processo d"incr<,ci,, è andato S(•mpr..-11ill a 0 umcntando. Ai nostri giorni i e K1di.nen >- pn·scnt;rnu una s1a:urn mtdia ù1 16j . .J cm. Dale 11:più fr1.•<111cul1 murolanzt con i lapponi che con i 11ordici qm·i.ta statura dimo:i,1rn pili tendenz;1 ad ahhas:i,arsi eh(' ad al1.arsi. L'asp-:tto i:cn..:rak dd cnq,o è piuttosw 1ozz,, e ~h arti st iJrC• scmauo rela1i1 anwnlt' corti. La tcsla è r..:la1i1·:.nnnk grnndc. 11i11lloi.tucuria ,. lar{!"a. /11 c1•mpksso - per <111:0110 il ,:rup1K> si presemi ctcr<,g,'11~-<•-• mostra 1111:~1piccata 1<.·1uknz,1alla hrnchi. ctfalia. C:m111er1stic.1 è anche la t1.·ndenza allo s·.·iluppo 111 al. tczza della lt·sta. l.,1 lari;.:h1·na ddla fronte e d:.-lla faccia è na. mralc. l'angolo della mandihob foric. e grande la luni;.:hcz1.a ,lcl. la radice del na:i,0. Dal pun10 <l11i~,a <h Ila pig,u~ntazionc es.si si 1•rcsènt:1no molto più scuri che non i norl"cg1·~i puri. l'ai,)Undo ai lapponi. qucsii hanno:>una sramra nwdia ,li 162.4 cm. Come si ,·etk. pur presen. 1ando una ~ratura h;i5!>a non rnggiungono le cifre loro a1tribu1tc dai primi os~•n·atoi-i. Come proporzioni de1.'.li :ani :.-s~i !>Ì pn:Kntanu ancora pii1 hrel"Ìlinei dd ~ruppo ctuico 11rcc1.·dc111enw111c t-samiuato. I..;, loro lt. sta è grande. cor1a 1.' l;1rg;1: 11rescnta poi di carntterislico una certa hass..::.aa. L.a faccia mflstra uua 1ipu:a ttnden1.a ali;, lunghuza <' .1ll'ah. hassamento e \'indice iacc.iak ci dà i upici Yalori dcll'•euriprus<>- pia •· Il 11:.:;.o è pmtto)to ~ramk• :.- c:orto, ha pigm<.n1a:i:ionc :; i.cura: 1,er occhi. p,.-11,·e c;1pclli 1 lapponi costitui:;.cono la 1tc:•J)Ola:1.ione pili pigme111:1t:1 d..:lla Scamli11,1,·ia. Poco studiate diii 1mnto di v1s1a sci<'ntìlico sono le mescolanze • K,,:i.ncn-lapponi >-: e JJ,\.rl:into non possiamo ri1>0nar;.': nessun dato ~icuro su di esse. \'okmlo riassmm:re qnamo ahhiamo dctto ricordiamo come la st;1tur:1 1·ada diminuendo d,11 non-egc.,i ai e K,, iincn » e ai fap. 1){Jni e come lo .,t~s)("t ft-nomcuo si ossen·i 1J(r l'allena della faccia. L.a lari:hezza della fronte, della faccia e della lt'S14 va mvecc aumentando scm1>re di 11i\1 man mano che )i 1>assa da un Kru1>po all'ahro. Si tratta <111indidi tre gruppi c111ici l):!rfcttameme distin1i l'uno dall'altro dal 1>111Hdoi ,·ista razzia]('. Ci '<ia J>ermesso ora indic;irc schematicamente k cvt·ntuali cau. se dcll"aunumo della statura che si è ,·:.-rifieato da un secolo a qu .-..sta 1>:1rh:n: ei paesi scandina,·i. Còmc si ,·etlrà :ilcunc di quc• stt. cal1Sc ~ono iu relazione a variazioni dei fauori ambientc1li cd altre invece a fauori ereditari. L';rn1m'nlo ddla statura diJ)l.'1tde dun<111e: 1) IJalle migliorale condizioni di vita; 2) Dalla diminuzione dd consumo dell'alcool: .3) Dalla :-tk1."onc 01>erata dall"crnigrazionc; 4) Oalla regressione degli cle1m:·nti razziali (lappon:, .:,·t.l di !'latura inferiore ai nordici: 5) Dalla lolimìnuzion~ ddl"('ndogamia. firmi GUIDO LANDRA

I Rac,colta del bambù in Gi<1ppone JL~· 11ualii:\ insite di una r;1ua n1'."ci on- hnona socit·tii., che ad un certo 1mn10 han11v11tidi un'altra hauno 1111,alor~ fomla• 11, phfor,10 abl"'·rndonarc gli agi<' il ranr,,,._malt' agli ::ffctti d1 og111 forma di ap- go :>()\ciak:,cquistato 1x·r ritornare alla ,·i1,orto mtdk1l11:1lc, sociak· cd c~-ouomico. t., r:1.11d:1gia. Ciò non ,·uoJ dire. ben.: int,:so, che l'am- ~lvhì uomini di scicnz,1 riconoscono un h·entc gcogrnfico nel quale vh·ono le di. valore ccccssi\·o al fattore amlJ1cnte e , ..rsc raut• non abbia 1mrc la su:1 impor. contrastano le idee di Gobincau. In un Ji. 1;•111.a,ma la .iua influenza ~ dl\·crsa se. bru rdati\·amcntc rCC('ntc di L:;:stcr e .\lii. n•ndo che oi:11.:risu una razza piuttosto lot e Lei, raccs humamcs . E(lit. Colin che :.u un'altra. \'i sono dei caraueri. andt(' l'aril,!i . 1936 ,- ~i 5J>l'.'na pii, di una lan• morfologkamente riconosciu1i, sotto1,osti eia Cl)ntro il rauismo. :·!!'inflt1c.•11Jr:a ddl'ambicnte e facilmemc I du(' autori, parlando <ki iialli. affer. modificabili. altri pili 1>rofondi, fissi ed 11-,111e0h~ questi si anicinano ai bianchi unlitari. L'uomo può camh1arc 1>acs,·. r~r la profonditi! del ,~nsicro, il senso H:!itito. (.-ducazic.,nc, linguaggio, ma dal ùcll'idcale, i 1>iì1sottili raffìna1111:nti ddla ~uo profo11do imimo ,,i è sempre qut1,lch-.! srnsibilit:\. ma riconoscono che i gialli sorosa connessa alla sua origmc razziale che, 110 inferiori (consid-ernti logicamente ucl a.a 1111dato mom(·nto e in dc1amim11c (.'011• !oro complesso) ai bia11chi r>er tuno ciò c'izioni. riaffiora e si manif-::sta. d1e riguarda il progresso meccanico. Per Si raccoma d1 un nati,·o ùclrAirica SCI• i neri poi ammctlono doti di immagina. tc.11trio11ale,dota10 di l'i\·a intelligenza che- 1io11c. di sl'nsibilità (· di ritmo, n1a ricocondouo in Francia e qui\ i allc,·ato cou 1:oscono che non hanno mai potuto ri\·a. tl1Uc le cure. di\,ennc brillante ufficiale, kggiarc- in«-llctmahncnt( con i bianchi. pncorrcndo l.1.sua carriera fino al grado I:. J)arla.ndo, infine, dei meticci, ne-I dire d, oolonndlo e \'i\·endo s-emprr negli am. che questi ripetono in parie le qualuà fi. l•ienti sociali più raffinati, ma eh~. alla ~;che e 1>sichichc de.i padri cd in parie fnc, rilrO\'aloSi dopo tanti anni in Afriea qndlc delle madri. i due- autori non fanno nel .mo amb:\•11te d'originC'. rq>resè !(' abi. che riconoscc::re come rimanga nel fondo 1rdi11i atavid1c, ritornando alla \·ita no- <Ul'uomo scmp~ qualche cosa che 11011 rra.de e- primitiva, sollo la 1e11da, tanto fu può esM're influcn.z:uo nè dall'educazione forte ::-d istinti\'O il richiamo della rnua. nè dall'abito, nè dagli altri fattori· del. 1-iù conosciuti ancora sono i casi di zin. l'ambiente. gari e- singarc portati fuori del loro am. Vi sono attitudini e capacità dh•c:r~ da hi('ntc e spo~ati a gente della cosiddetta r,,ua a raua. anzi, pcr essere" pii1 J>rcciL'indusbia d•lla earto i.il Finlandio

$Ì, diffrrcnti, nella stessa raua, da gruJ)· JX> a gruppo razziale. Si ,·critica tra gh uomini quello che si ,·uifica, del rcs10, in tutto il mondo animale. \.in bracco sarà st·mprc bracco. un le,·ricrc sarà sempre le. , ri-cre, un l)assouo sarà s=mprc un bassotto, 11011 solo nelle sue forme esteriori, ma ndle! sue di,·crst' attitudini di pr:=sa c.: di c.-ccia, che "non possono essere modificate ,L1I padrone. Razze eguali. "i,•::-111, su uno stcsi,o ter. ritorio e nello stcSKl amhicn1e, dimostra110 e conthle:ranno a dimostrare attitu- <lmi differenti. Anzi. St· sono 1raspor1a1c fuori dal loro ambicntc 1>rimitivo, in amh,cntc pili favorevolt· di s, ihtppo, ogni rana o ,·arictà di raz1.a dimostrcr;\ n.aggiormcmc le pro11ri~· attitudini e t;;p.icit:i. e k pro{>ric n:uurali limi. tnzioni: ognuna si an•antawrà divcrs.am..::ntc ddla llll0\'a situa:rionc. Anche. in «-lazione a quan10 abbiamo detto, I~ occupazioni proiessionali possono CO· stituir\" elemento di dimostrazK>ni giacchè l'"St". considerate rispetto Alle grandi mass~. non sono soltanto un risultato CCC\'.zionale ddl':unbknte, bcnsi il risultato di capacità e di attitudini dinrse. L'India asiatica, com:! si s.1. era dappri111.1 abitata da una rana 11egra e i dr,wi. di<"i•· Sopr.w,·<"nuti gli e ariani• di razza bianca, questi soggiogarono gli antichi :1hitatori che si fu§Cro in parte con essi, l!ando origine ai meticci. Tipico i: lo spctt:tcolo della società i111Jianap. erchè si pn·. sona immutato attra,•erso i secoli, n1al- ,.:-rado il contatto con la ci,•iltà moderna. h, uno stes~ ambiente vivono popoli d1 razza di\'ersa che cs~rcitano ciascuno una µrofessione di\·ersa. Alla gerarchia delle 14 / \ Ragcnzi aulù ol pcqto r:.nt· corris1J(mde una KCrarchia dcli~ 1rofcssioni.· Il kgislator\' indiano ha stabilito 4 ca. 1-lc, <fotingucndo: la cast .. ,lei Br<1tt1i11i Q Scurdoli, i cui membri si d1..-dicano at culto r~ligioso. allo s1udio delle leggi e all'intendimento: essa è costituita da bianchi puri. La casta dei Rodgipcrti, T.scrtri, l'sciut.sc1, G1o·rricri o dei militari in g<"• 1:~·rc:t·ssa 11res~ntauna minore pureu.t di sangue bianco della casta dei Ilrarmni. La casta dei Bonim,i, i cui membri :,,i occup.100 1•rinci1>almentc del commtrcio. dell'agricoltura, dclralle,·.,.mcnto del hcsti:unc. nonchè delle piccok professioni: <!nesta casta è eo&tituita da meticci. La casta dei Sciudro, dediti specialmente alrartigianato, la quale poi si suddi,·id:: in gran numero di sottoc:ast~ dedite ciascuna ad altrettanti mestieri differenti. Queste suddi,·isioni sono tradizionali. Col tempo la terza casta ac\attandosi alle uigcnze ddla ci,•ihà moderna ha formato e forma la borghesia indiuno. /\1 di wtto di tulle queste caste ,·i sono i />orio, hcn noti perchè essi sono divenuti il sino. nimo dti <krtlitti, dei dispreuati e dei r<..ietti. Ora, J)Cr quanto il feudalesimo delle caste ed il fatalismo religioso (per ,,i ognuno dc,·c ,•iv.:re nella casta in cui è na10 ~·d esercitare la profusione aSS<:• guatagli) appaia in contrasto con la ci,·iJ. 1.. odierna e di impedimenlo al pogrtsso, i.on si fmÒdisconoscere in tale organiuazionc un c1ualchc eosa dì più profondo. che v;.. al di fuori e al di là dclrapparcnza. c,oè la din:r1m attitudine di una piuttosto (hc di nn'ahra razza ad ('sercitarc questa pmnosto che quella professione e c111indi un clh·erso li,·cllo intellettuale, una divcr. s., ca11:tcità rauialc a raggiungere e disimpegnare ufffìci, .. occupa.zioni, atth•ità. Tutto ciò ~ sempre in confronto alla caracità del 110polobianco ariano ~ del popolo nero. perchè, oome già accennato, l"lndia fu occ111:iataprima dai neri e poi c!ai bianchi. D'altra parte su questi 300 milioni d'Jndiani bianchi più o meno puri. dominano appena. 150 mila t'uropci ! A tanto ammontano infatti i funzionari mi.- lit.1ri :;- ci,·ili europei (bianchi puri) 111 c:uclla ,·asta regione. Anche tra le diq•rSt" famiglie di una s1cssa razza possono prescnrarsi \'ariant1 nQtl·,·oli, le quali sono del tuttò inclipcndl•llli dall'amhienlè in cui quelle famiglie ,·n·ono. Giapponesi e Cinesi, trasportati fuori dalla loro patria, in America, in Australia cd in Europa, hanno continuato a dimostrare ben di\"crsa allitudinc e ben l!wcrs,1 allivit:\. I Giapponesi, immigrati 11<"gliStati Cniti, hanno occup.uionc di r;,ngo SUJ)Criorca c1tdk dei Cinesi. :\lentn· i Cinesi som., rimasti nclh- 1>rofcssioni pii1 umili e sprcgc,·oli, i Giap1>0n~si immigrati anche in condì2ioni umili, in ilOC'O h.mJIO :iono din·nuti operai qualificati, ne. ,:ozianti, alle,·atori, proprietari di terreni, profrssioni~ti. Essi si $()Ilo sostituiti in ni0ltc loc:i.li1àaj proprietari elci quali colti\a,·ano le t.:rre. In alcune cont!'C della Californi:t \'SSi 1:10S:,,cggono,ggi, la mag. giQr llartc delle terre. E' apparsa così in- ,-,.dentc p::-r gli americani qi1est'alli\'ità della rana giapponese da ricorrere subito ai ri1:iari con le leggi inibenti la loro immigrazione nd territorio st-cllato, L'immigrat'IOII(' dei cinesi era IK"n meno proocc.upante ! PerchC questa di,•crsità? Eppure tc.niamo presente che tanto i Giapponesi come I Cinesi si sono tro\·ati a contatto cl[ una stessa ci\'iltà che non era la loro. Dov'è dunque l'influsso decisi,·o dcll'amhientc sulla rana chè alcuni scienziati \ orrcbbero sostenere? Quel che si dimosira è in\'cce una di,•crsa capacità raniak po1cnzialmc111c ad.1tta a \"alcrsi dcli~ ,;sorse del nu0\"0 ambiente in cui .si è trasponati. Ora questa di\'Crsa capacità 1~011 è eh~ in rclazio11(' ad attitudini raz1.1ali originariamente di,·ersc. Ecco cosa scrh•c\'a tanti anni fa il Figuier delle caraucristichc rauiali dei clnc popoli in caus..,: e la razza giappon::-sc, militare per attitudini, si sdegnerebbe di es~rc oonfu. sa con l'umile cd astuto popolo cinese, che sdegna la guerra JX'r il commercio. li Cir.esc si pone a ridere quando gli vien rimproverato di essere fuggito innanzi al ne. mico c quando gli ,•i~n pro,•ato che ha mentito: wno COS(' per lui St.nza imr,or-

- ~.;,.·f"' ~~~ ~~-~ .--- ·- ·~• .J;,' ·.....,-:.,~f;.• •. ' i~i.v/i .,,,,. ·;Jl - :t t~•n:ta. Il Giapponese ha un altro eonc(•t. h,. della ,·ita l' Jcll'onorc .... Il Giappon:-se l!i car:mcrc allegro t.· schi,:uo. di 110tc,·ole Ìl'lcllig::nza. (" :H'ido ,li COIIOl>Cl'Hq' uanto :,n·icnc fuori della lilla patria NI impara. re: il Cinese. :11 contrario, ~i r111chi11.d..e e respinge quamo è ::,tra111~rf) >. Tutto ciò indica che la rnua giappouel>(. è mollo suJ)t'riortt a quella cincsr. l'no degli ~scmpi formid:1bili. tli colonizz;uio. lit a ,·antaggio dl•i biant.·h1 ci è orfcrto d.1.. gli Stati Uniti d'Am1'rica. A poco più di ::oo mila sono rido111 i di:.«ndcuti degli amichi padroni del ,·a::,to tNritorio ora rosltdnto dalla Rcpuhblic:, l>tcllata :: nws- ~• in valore dai bianchi nelll' "lll' imincn, ~,: rìsorS<', Gli S1.1,tiL'niti Jl('r quanto abb:ano la maggior parie drlla popoluion~ dl·dita alle indm,tric e ai conuncrci 00 abbiano una popolazione più urh.tna che rn. r~lc (56. .1% contro il -'.\.8',4) ~0111) 1utta,·ia 1111p.1.es~di graudi cSJ)f)rtatori <li prodotti drl suolo. Essi detengono il prinrnto Rlon. dialc per il ))atrimunio zookeniC<J. llann.1 circa la muà della produzionl• mondiak l 1 cl cotone. Esportano larganwntt- grano. mais, tabacco e lUCchero. Dete11gono poi il primato mon<lialc 1x-r alcuni minerali: mlfo, gesso, tale(). rame, piomlM>,iaro. carbon fossile. zinco. allumini(). Lo s,·ih1))Jl0 industriale degli Stati l uiti. favorito dalla larga dm·izil dì mcz. zi è stato grandio,,,o nell'ultimo cinquantennio. Quc~1i ,·ari tlcmenii dimostrano. n:-1 loro insi<·mc. la superiorità eco11omica degli Stati C'niti cd il loro grande apporto. sup,criorità di cui essi. purtroppo, usano ~-d abusano come tutte le nazioni ricch•• in genere. Certamente le popol:uioni immigrate ne. gli Stati L."mtihanno tro\'ato un ambi<"mc ultra favorevole p~r il loro ,,·iluppo. Ma cosa sar<:blx:-rorimasti gli $iati Uniti stnza 1"1mmigra:i:ìoncdella raua hianca è dimo. strato dalla situazione anttriore di quèslo \'asto territorio quando era n<"lle mani (k. gli lndiani. :\1a la di,·ersità ddl= inclinazioni, la c:c. pacità e le altitudini rau:iali hanno la loro dimostra:i:ione nei risuhati dinrsi cui sono llèn•enutì gli immigrati n<"gliS_tati Uniti, a .--~ '..· - Lcn-onni011.e deUe KQrPe m un ooll~o

H..:•md., lldla Ioni ap1:i.1r.t·.n::nza :, tjtlhlU J1iut1<1:,to eh,· a 1111dl'ahro gntJil"-' cinico . .\hhi;,mu già :,cc,·,iuato) m :,hru ,1os.1r,1arti. 1.·,11•:111una ~J)('CJ(' di g1·rarch1:1 ,•tnica dei m.. ,11:ri ,. ddJ,, profrssioni furmata:-,1 m:. i:li Stai L"11111. · 1.·,·H,luz1011c .-.tonc:1 della 111;m,1,l'op<'rn :1ml·ric,111a può cnns.idt.'rar:-,1 C•Jll\t. 1111;1Sj)t. O.:ll' di proccsi,,1 a1tce11sional(.'nd fjt1alc dap1,ri11111 gli 11nm1gr;11t H·ng•mo ri1>artiti m·J. k funzioni l~Onomichc propric a ciascuno di ,:~:,,i . .-.,.:ccmdoI:, loro ori)!'illl, I~ loro .ti. ti1111à1-<I i loro meni. quindi sono dc, ati ,h ,:rado III gra<lu nel ln·dlo dclk occupa. Z!()ni. , cuo:udo sostituiti n::i gradi iniziali dagli 111111111 sopra,·vc11111i. In J.:l'lh'r1.:, si C n·rificato qm·slll: app1.·11.a arn,·alo. l'immigrato ,1ccc11a, a 1111alsias1 l;o·oro, ;,ncli,• il piì, mOÒ(':,to. il più clurv, i: meno retribuito. poi il figlio sali, a di un 1,i:rno porlandosi ad occupazioni di ca. raltcrt· piil 1ccnico l' me1,:li,, rc1rilmi1u.; m,l. a 1)3.rt\· la ripanizion'-' proh-ssi<mak già wpra .;i.cccnnata, anche in questa :,sccnsio• ne, a seconda della diversità della razza. si ~>no H"rifica1c delle limitazioui. Cli Irlandesi. che sono s1a1i i prìmi immigrati. i tcdcschi e gli i1alia11f che ,.0110 ,·cnuli do1,o, si sono innaluiti in un tcm1:,o rda1h-:1111entc bre,·e: i Jh'\1lri 1icr lo J)iù erano scm1>lici braccianti, contadini, moc.lc sii 01>erai: i figli sono di\'c1111ti tecnici, im11renditori. 11rofcssionisti, funi:ionari. 1101111111 pnlitici. La grand~ m.ar1._a sla\'Q. oricntalc, i.OJ>ran·enuta dopo. ha complcla• 10 1quadri infrriori dcll'atti\'ità economica e a tale com1llctamc1110 hanno coopcrato successi, am~111c i sud-americani e molo dementi <'!Otici, i nati J>('TÒnon hanno tro- \i\10 1l0ssibilità di analoga asccnsiom•. Cer. 10 è che il grOlSO conglomerato che assorbe il l;irnro modcs10 è formalO da Polaechi, Siriani. Greci, Russi, ccc. Pili in ba$SO ancor:i · ,1,rno i Xc~ri c<l i C..:incsi.L'imm1graz1011i• gialla è staia prcsto fcrma.1,1. ~ella !lll(n"a lnghilterrn noi tro,·fanu, una s1>1.:cidci di\'h•ionc òt>lla socii·tà in pi.1ni oriuontali: in alto. quali c:1pitalisti. i disl.X'n<lcnti degli antichi coloni. e gli isnu·- li1i Chl' si sono aficrmati: nel mc:i:t.o l'lrlandcs~·. il T..·clc1>CO. rltaliano l'<I anch,.. ltualcht· Greco: in !,asso gli ori)!'inar1 ddl'Europa Orirntak, t· gli Israeliti ch<' non sono riusciti. L·tik è 11 ..:om.t.1tarc cll\" gh lsr.\cli1i non fa111~ p,art~· della classe m{•. di:t. m.t <'SSi li tro\·ano in alto e in basso. L'indu1,1ria cotoni<'ra, ,·cr<.o il 1870. era 1111:i~i 11111a iu mano <li Irlandesi e Scozzc. :,,i 1.oi è IJaSSala agli oriundi Franco.Ca. nadl'Si. i quali sono giunti ad occupare udk- fabbriche tutte le funzioni. da quel. k dcll'or,traio :1 quellc dtl dirigcut(>. Ell~i sonv molto apprezzati J>Crla loro tlocilità. 1ledizio111.a·l larnro cd ostilità .igli 1,cio1>i:ri. Quasi tutta l'industria tessile del. l:1 rt~il)n\· i.: in loro mani. Sulla costa dd Pacifico la mano d·opcra C il ri~uhalo dì una forn1:1zionc molto complt:ss.\. In principio. , \'UO il 1850, ~,no i Cino.:si ,. J,:-liludi:mi eh.:- espletano i l:i\'uri 1oil 11npor1:1111niellc minit'rc, nelIl rullo eomp-eMM• in. un.a 1h'oda della Lapponia I

k aziende e nella costruzione dclk fc-rro- \·ic. Arrestata J'immignu:ionc csotic.4 dalle leggi protctti,·t, sopra, ,·cngono gli lrlanllcsi. i Tedeschi e gli ltali,uii, ma questi, data la loro rapida prosr,crjtà 11()11 rimani;ono lungo tempo disponibili p:-r 1ali fa. ,·ori: occorre rifarsi con i Giapponesi. g'.: Shl\"i cd i ltcssicani. Ecco il quadro che ci dà il Sll.'gfril.,1 d.1. cui abbiamo rilc\"ato molte di ques1<:noti• zi<-.parlandoci della di,·ersa aui,·i1à in re. fazione alle \'arie razze. e Siccome ci35cun gruppo si è accautor..uo in un'attività corrispondente alle sul· nkl9ione del bam.blll ael Gioppone a11itudini. la to1qrafia ddlc ra:uc e delle occupazioni 1irofrssio11ali assomiglia ad uno scacchìcrc: la IM!SCa i 11dl1.: mani dei Siciliani, dei Portoghesi. dti Finlandesi. dei Greci e dei Giapponesi: 11 cotone è colti,·ato SOJ)rattut1odai llcss:C:rni. (mt:ticci) e dai Xegri; i carciofi dai Portoghesi: l'm·a dagli Italiani e dagli Arm:ni: k mcl(' dagli Sla,·i daffuhianì; le fragole. gli a~paragi, i poponi dai Giap1)()11csi:il riso. la barbabietola. dai Giapponesi e J.:1gli indll; la laneria è in mano as:li Sviucri, ai Tech:.>chi cd agli Italiani; i ristoratori sono lcllllli dai Fraucl·si. Italiani Dalmati e Greci: i ~lt~ssicani la,·or:rno da braccianli lk.'r le ft'rro,·ic: gli Americani si occup,wo delle impn•sc agricole e finanziarie: :t. Il ,·ero americano di origin<' anglo.sas• !>Olle ha carattere: d'org:mi:u,11ore: prl'fc. ri!'Cl• il la,·oro in comune. ma quando. !)(:r esempio, occorre dedicarsi ad uno sforzc, indi\'iduale. che esige 11110 sforzo continu:.i d: en=rgia fisica, <li Jtaz~nza. il gusto dd dt:Uaglio. un'improuta :utistica. un'opera ~i·ar1ig-ia110 u di cohil'aton·, isolato, egli non è più al suo 1,osto. anzi è la negazlOnc di 1111 simile la,·oro. E" c,·i<k-ntf"che in tali condi,:ioni, si•1u:~ l'ap1•1rto ddla mano d'v 1~ra str:rnicra. di strani('ri Ji altre raur. mohc g-ramli indus1ric. imprcs,• e la\·or in genere del pane. non a, rchbcro \1Ult!• tn essere intra1}rcsi. nè co111111uati. Qu:uuo merito .si Je,·c arn ihuir,· .t c1u.-. st:1 mano d'o1X'ra scranicr:. ~ sopra111110:. 11uclla i1aliana ! E non Mlii qucst(.• din.-nitf, l. caratteristiche profonde di r.u.za. 1J('"crui r:.z:zt· diff~r1.·111ci oncurrvno in modo ,ari,, l· con intensi!:!. din•r.sa a \·aloriuat1.• 1111a na,:ionc? Le leggi co11tr11l'immif:"raziouc h.anno J)()!>I.O in un duro imrntr.auo µar<""cchic ,·oJ. te· gli Stati L.:ni1i: css!' h:mno causato la rarefazione di alcune catc1,'0rie di pcnonak. che solo dall'estero 1l0te,·;u10-essere for. 1:i1ce che J':nnerica.no non ~ra adauo a :,o. .stiiuirc. E dopo ciò, si ritiene sup:rfluo precisare. dellagliare e riferire ancorn <iati <' notiti<" atti a dimostrare J'im1,or. •anza <h-1 fattore rauialc originario nel!, di,-crsc attitudini professionali dc-gli u0tni. ni. che. come già detto, rimangono indipendenti pìi1 di quel eh,· si creda dal fat. torc ambì~mak. I. s. i

T,11u i poeti romani. da Tibullo a B()('. 110, npctono indistintamente, nel cantare il mito antichissimo di Giano e di Saturno. il Janno portato dal mohiplicarsi dei 1raffici e dall'inutile import;u:ionc dc-Ile merci di lusso. Dice Tibullo: e Qwanlo b,·,u si i:i:·ct·<1, prima ,h,· fO' fii l,·rru si aprissero lirnglir l"Ì(' ! Non mtcor11 al.:un pino 11t't't·c1 sfid1do fr [omlr o::::11rrt'. N,· UiX1'll dolo lr ?'il,· aperte ai t·cnti. Ncu11no cercando /r,cro ;,. ture ignotr, A,•1.•1\1 prosa/a ri,•lfo mcr.:i stm. [ttiìrt' ,. ✓ '~~''{ -~· I • ., ", ~ . . //· ., I - •• . ' ., hl1111cnstm1rHtfrcliu la pr'imo clù, Ccntcnta dri frddi e11mpi, .Vi- pcrd11t<1ndfim1tilc lusso; C11i rutx, 1/a;•a salubri som1i, EN·an,I", i/ fium, srmprr sc1:>rrh1lc, C•mbro, "" altissimo pino. /!."011 ancoro fc11dc,·11 l'alto mare, Nt, per sc.91icrc 111crci da og"i parte, 1·cdn·u "11,n•i litli il 11·andante ,. Comt mai questo scmimcnto costante, in un llCri<Klocosi lungo? Era un amico H'ntiincnto della razza italica: perciò scm. prc vfro e scn1prc risorgente; ma era, an. che, un·cspcricnza ,•issuta: una grande do.

l<.nla ntl generoso sforzo ddl:a conqtu, !I;, non s'era accorta, n~ ,·cu u.puta d1. fuMlcrc 1cmJ)('stinament<' da un male eh a,·anza\'a. l.a terra. che i,1r1111a l'a,·e,·it scmprc sostenuta on do,·e, a 1.uerc tru1 trauo abbandonata, Poich~ il· commercio. che si tro,·a,·a nelle mani delle rane con. quis1atc-, cserd1ato da queste, senza al- <.un freno, an::,·a. coi prcu, troppo bassi. 1cs.:a impossibile la colti,uionc della ter, r:a.. Perciò la popolazione agreste, )U cm s'tr., fondata la forza dell'Italia, era sla1.- allontanata dai .suoi campi; e trasformata in c»iosa plebe cill:a.dina. L'Italia, d:1 fortissima. e indipcndtnlt quale era, era. di- ,·c111a1anon più suffic1tntt • K i.lessa E I:.. sua ricchczu. la •.ua ent-rgia. la )U.l s1, curéua ('ra dcsti11111akntamr1'1t' a co:derk l!.sa. contraria per 1stin10 al co111merct0, ali~ i-aut' che qud1'1shnto unicamcntt a, o.:. ,;ano. Ecco, infat1i, la s11mu:ioni: commerciai 1'dl'ltalia. ,erso la fine dt'lla repubbhc:.& Le mtrc, che n•nwano 1.-sportalt erano k ~guc11t1: , mi della Cam1.ania ,. \lei :\lonti Alb,mi: eggem d1 frrro t· d1 hrt)nz••· C\• r:unicht- cd ungllcllti, pron.'111\:1111 tla Ca. pua; ,1111. ~CC', l(1:lt.1.m1. i::rano, ma1ah. tusnti. 1lrodotti ndla ,.:i.Il( dd l'o: ,,.. sdlam'-' aru.stico da 1a,·ol:i, fahhricat,,

:1tl .\rn!ZO. l..c merci impoTl:ttc uano, iu Roma; non r;,ri pro,,·cdimcllli dti C0II• mia J>arola: se \'Oi ;1,·t1c soltanto un im·l-cl'. Il· :.qrucnti: grano, IX'SCc s.1latu, ll•gm,ull', frulla Sl'CChe, l('bUli (' lap1-<ti. Jall't\si:, :\linorc; ogge1ti di n1ro e tinte di 1xnpora. da Sidone; 1cl<.·d, a Bihln l' da Beirut; k~no di cedro. dal Libano: ~eta. c0l0!I(', JX'rk, a,·orio e spci::ic, da Damasco, 01 e i,.'lungn·ano le caro,·:rnc prol'l:- 11irnti dall'ln<.IÌ:1 e dalla Cina: incC'.n:.o. s1)('xic, mirra e pi.;:trc preriosc da Gaza, on· si frrm:n·:u10 quelle prm·cnicmi dalL\rahi,1 nkridionalc; papiro, avorio e bc- ~11<.• frroci <.l,1 t\lcuandria. llo,·c facc,·:1110 hs::, <.111.llld' ell'Egitto c dcll'l::tio11ia; cd •uoltn:. metalli. 1)Clli, lana grcggi:1. carni ~:.tate, ambra. stagno, dall'Europa sctt~ntrionalc: metalli. acciaio, tt-ss111idi lana c d1..lino: olio d'oli\·:t, salumi. ,·ino. fnuncnto, pesce e cuoio, dalla Sp.1gua. Lo squilibrio commerciale tra l'halia e rlmpcro era gr:wc ctl c,·id..:nte. Se po1c,·a l'~sere sostenuto, ciò si do1·t•,·a agli interessi dei grandi (apitali. innstiti ncll<!: pro1·inc.i~. cd al costante aiflus~ del dc11.. ro dei 1rihu1i. Contutto,,::citl il deflusso, 11.ndc,·a sempre ,li pili, a soi.,ran·anzarc lo <\(ilusso. Il go,·erno faceva cominuam('n\c :.ioni 1-..:r im1>o:dir1o. L:n:1 legge, pronmlgata nel 67 prima di Cristo, proihi\'a ai rro,·inciali di 11rC"mkrl'a prt·stito moneta 20 .,oli (tra i quali <li uno prcso sotto il COtl, solaio <li l,'.iccrnnc, ci t.' staia lasciata memoria) erano ri,·ohi a scqu\.'"strarc, 11eiprin. cipali 1,urti. l'oro e l'argt·nto. che sta,·ano 1:cr lasciar<." il paese. l'ila mw, di,·cnm·. -i luni;o andare, inutile'. Era a111,cna passai<, un secolo. che, come Pliui,, e'i11iom1a. ~inwno cento milioni di lire all'anno Nano im·iati d1'1l'l1.1lia in Cina. in India, e in .-1.rabia. solo 11ermcrc:uu:ic lii Jusi,0. Tutto questo commercio mm t•ra <.·:.Lrcitato da Romani. 1.·a ficrmaziont· un:u,;. mc dei loro scrittori che t•ssi fossero con11arì al commercio è, ()j,'lli i;iorno di )liii confcrma1a dalle iscririoui. Ad Ostia e .: l'ozruoli. massimi porti <.lcl!' Italia J'allo-- ra, i nomi che- si tronmo lki grossi mcr- (':1111j di ,·ino, di nlio. di cuoio, di ccr:1miche, erano di b"ClltC 1,rigin:i.ria dd\'Egillo. della Siria, dell'Asia .\linorc, ma 11011<la Roma. Ed è uno di questi l'asia. tico Trimallionc. arricchitosi in l)Q('O1<'1111)0 .1 J-'(.'. zuol:, d,c di,·ìt'm: oggetto ddlc salire di Petronio. Ecco come C mtrodou, a parlare nella famosa Cl'lla. e E' il ccr- ,dlo che fa l'uomo;..tutto il rcs10 non ,·al uie111c. lo compro poco c \'endo c::aro: gli :,hri possono a,·cre idee llificrcn1i. Ed og. gi posseggo <1utsto palazro. Cn·dctc all.l centesimo. siete stimali soha1110 un C::t'II• tcsimo. m:• sc ,·oj :wrctc messo inS,l·mc qualch(' cosa, ~are1c stimati qualche cosa •· StnonchC anche in qucst,1 s.i1ira. anchc in quest'amara e dis1ierata irr:siom·. suggNita da uno sl.tlo di cose or. mai irrimediabile, ecco, come ritorna, un !IOCO pili oltre, anche in Petronio. e con accc11to J)Crsino app;usionato, l'antico mile delle ,·ira scmplice e h.1.s1c,·olc a se .-.,/11roru 11011 risplc-ndN.· 11 J'1n:urio i"t1irsi11to nell'oro - Nè /u(l:iC11~·c1, pa i marmi pr,·m11ti, ,., '"''" lo/la aliti SIW /t111- ::ìm1c - .1/u r'a11 IouJ .1tmto di r·Iwlt1 fciyliu. qcttuto sopra 1111 9r11liccio - C'~~- r<1110 dr/I,· 1c1::::,· ,li artJilf,1 cli,· li, nwlu m·,·1·11 f'ltism,,tc cqn f1.1cilc giro - Q1111 1111 ktto cli moli,· ab11, ili 1/!'i f1Ìt1lli intru. rwti di t'i111i11i,.· d,·/11· brord,,· 11w.rl1i11tl' 1/i r·i110; lt1 pt1ri'tc, iutor110, imbottito di 1 JW/11 /'(l!Jlit1. -· Cl,imli 1/i frfplO, fi,111U1ti fll'r lrrr11, s,~,'1-i;•ono " f("t1crc i t:tmli - llm, uopt1, f11fh1 di gi11m:f1i,p,·mlr-:·,, dul .10/fillo - .-lcamlo, SOS/'.-SII il '"'" ,,,,,. 6ullu c1ffu111irnlo. 1111'1111/ora, coro11t1lfl di ub,· ,iroul(ltic/11·, /cuci ili 1·Ncl1io li,w, .: 91,,pfloli di t1t·,1 f'"SS" :t. G. OEU."ISOLA

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