La Difesa della Razza - anno IV - n. 4 - 20 dicembre 1940

IO dio d1e trasmette il globo all"impen• k>re. prt&SO ad inscrizioni, le quali rirt-- rilcono appunto alla e .olariti • la $ta• bilità e l'imf)frim,1 (li noma: Sol con• Hflul<>r orbis, Sol dorHin,u ronwni im• f('--fi. l n alrro medaglione particolannen, te inlcm-~ntr reca nel rcno rimagine l1:urc~1.11deffim~ratorf' - con la l~a. cioè. C'inta ckl ~m~r cirens. della fron• da impuitura: a lergo si ha il dio SO• lare ron la sfua. ma in più. ,icino. ui1J t:rOCf!uMiMUI (che noi ,·Nliamo duoqu!' preM:nle anche in Roma antica; e la &c:ril• ta: soli ;,wicw t:0miti - cioè: al dio M>• lare. compagno invincibile. Ancora un:a imaginc - conxrvata nel Mu~ Capi• 1olino - ci m°'lra 1'8&80Ciazione del sim. bolo di Sol SanctWimu, con l'Aquila, con l'animale ra1idico di Roma, che ii pensa,·a r«mre ancht1 qucJlo. da cui lo Api• Croc:iliao ùl primo periodo romoaico. hl «ho: U eim1tolo aolcff•. Moeaico Cllltioo roato:1:1.ieo. Al Cfttro: roJNTO d.l\a Yita, (Si notl ai mo,vbli la aoce unctoato:) rito transumato dt-gli im~ratori morti ,·enin simbolicamente traUo dal rogo ru. ncrario in ciclo. Testimonianze analoghe potrd>buo a,&,tr facilmente moltiplicale. Non è auardato di"'-', che esse ci parlano di un vero e proprio « mandato diYino solare• quale anima Yiva di quella fon• :rione im~riale cesatta, che, ptt noi. nel mondo antico. fu una specie di ultimo guiuo di signmc&ti arcaici a poco a poco perduti. Nella antica aeuimana romana il cgior. no del sole> era il « giorno del signore> - e questo significato è 90pravviMuto nei tempi Maccaahi col termine di domenica. da dominu,. "'ignore. cosi co~ nella dnig:nazione gumanica x>nnlO& o in• glae JMndoy per lo sleNO gjomo dì • rettta > ti è conservato letteralmente il 1ignifica10 dì « giorno del sole, e. con es• so, il rifleaeo ckll'antic,i eoncnione tolare ariana. Qualcosa della sapienza dei primordi ,emhra dunque CNerti conter• nto. in un qualche modo, nella &tf!l!N rtsta attuale dei alale. pt:r quanlo b celebru.ione dell'anno nuo,·o si sia da eua dis8ociata. Il simbolismo .lella luCt" ,•i 1i manlicne - si ricordino p. es. le parole del prologo del Vantelo di Giovanni: eral lux 1~ra., q1,1a~ illumim,1 oninem nomWm L~nienUm i11 huM mimdiun - CO!Ì come l'auributo di • g/o, ria>, che appare poco più 801lo. In 1rac, cie monumentali de.I primo periodo romanico lo ,tesso simbolo ddla c-rott ~i uniACe a quello 110lare. Nella tradizione aria e nordico-aria f' nella Atnsa Roma lo SIC'MOlema cbM una portata non aohanto ttligio,.a e mi&tica. ma .ac.ra. eroica e cosmica ad un tempo. Fu la t.raddionc di una gt:nle. alla quale la tle:Ma natura, la tleet& gran \"()()t delle coee. parlò in quelJa cùta, di un ml!tero di rtsurm.ione, della nucit.a o rinucita d; un principio non eolo di « luce> e Ji nuo,•a vita, ,ma anche di ini~rWm, nel KntQ più aho e augut10 del termine. J.EVOLA Il

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