Carro Hlar• i,ordico-ario pNi•torico Ml 15imboli5mo primordialc. anche quc-,- lo in cuL come si è ckno. I'« croe ,ola• re• sorge dalle acque •Ila tlN&O modo che. t«:Ondo un mito continuatosi fino al Medioe\·o ghibellino dopo a,·er avuto una parte importante nelle leggende relati,e ad Alessandro Magno. l'albero C"ON'nico è anche un albero e 110l1re• u·e11tc una intima reluione col eot1idddto e al~M dé.ll"impero • - orbor solis, orbo, ir,1perii. Ciò ci induce a considerare un altro upee10 tiMli interessante delle tradizioui in parola. iper il quale vogliamo parti• colarmcnte riferirci all'nnlica romanità. Il mi1hracit.rno, o cuho di Mithra. come è noto. è la tarda fo1ma &Munta dalran1ica religione fflo-ir:mica (madua.1. in una formuluione particolarmente •· datla per una ~ntaliti. guerriera. Oif• fUIOfi que6lo culto nella Romanità. sotto Aureliano la data del « natale 90lare • o eoJstizio d'inverno, il 25 dicemb~. ~i identificò a quella della celebrazione del NGMJ.4 lnvicti, cioè della na.sc.ita di Mithra considerato come un eroe e 110lare•· Circa il mithracismo a Roma, come Ai è accennato, 11rebbe uni superficiale-, ~ non adcUrittura groMOlano, parlare sic d 1implkikr di e importazioni • o e influcn&e orimt•H •: l'Oriente di quel tempo fu una cosa L"Mi comple63a. nella quale figuravano e.letMnti molto eterogenei - ma fra di e.i. indubbiamente-. anche parti importanti e incorrotte del più antico retaggio tpiritualc delle genti arie e indoturopec. Nei riguardi della relu.oné CM: fu stabilita fra Mi1hn r il e natale 110lare• romano. un noto stu• dioso ebbe dunque a rilevare asaai giuMamente. che con quetlo non si ,-enne ad un.a ahttatione. ma pi""°61.o ad un IO rinnonn~nto del calendario romano se. condo quel ,;uo anlM» a.spetto &5tronomico e COAmico.che ttM> aveva avuto ai tempi primi di Romolo e di Numa e cht conftti\·a alle fes1e il ,.,ign.ificato -di gran• di ,imboli nella coinddenu. delle date di N8C oou vandi epoche della ,·ita Ml mondo. Dopo di che. r importante C8&.minatt l'attributo di in~idw-oniJcdo1 - dato :i Mithra - all'eroe t0lare - e alla At~- M forza IOlare nell• nuon concez.ion,: romana. E' un attributo e lrionfalc •· Nel. le orig:inaric tradizioni ario-iranicl~ e af. fini ~ e l"allributo di ogni natura c,- lntc c. eminwtcmenle. del sole-. in quan• IO lu« che vince le tmd>tt. forza lumiROM urinica su cui mai q~lle deHa notte e della buia terra prevarranno. :\h. a Roma. noi vediamo che lo &te&&o epiteto inr:i('lfl.l divienc titolo imperiale. reMrto. e- noi Nppiamo che ,ni1hracisn:t0. più che C8berculto di una divinità Hlral• la. \·oleva • indurre• - per così dire -- la etnN qualità di Mitl1ra negli iniziati. per meno di una certa 1ruformu.ionc della loro natura. E' in ciò. evidente la tendenza a comprendere anche in modo eimbolico e analogico l'attributo «.olare>, e.i da poterlo farlo olcrc per l'uomo, t'. propriammte. a cont~re il 1ipo e l'ideale di una superiore umanità - pcr non dire addirittura di una e 1uperumaniti •· Come il sole riaorge. ~rcnnemente ,-iuorioeo aulle tcndlre. eo1ì pure,. in una perenne vittoria interiore aulla natura mortale e istintiva •i comp.C: un et· tit:re, che una mistica virtù rende, in \·ii normale, c-:minent~te •UO alla funzione di re. di capo, di dutt. E' COAÌ che in Mitbra, I'• eroe &0lare •· fu n.nerato a Roma un fautor fmpuii: è eofÌ che !!i stabili.?ttt una intima rdaaiont: ,l,rl ti.mbolim,o eolare con le idee di ttgalili e di impero, nella loro più ah.t formL SiHatt.a relazione ebbe partirolMe riMho nelle tradiz.ioni eroiche ddlt.: anti• che genti arie. e noi, in qu<'!l:a !lt:Sss tede-, ne abbiamo già pulatn. lrallando L"eroe aolare .ol'9• doUe ac:q,ae i• uaa tombcr aordic:o-cnia .:-eiatoric-a della dottrina mdtica della e _@:loria~- Non ,·olc.ndo ripc.ter. dunque, COM; gii dette. ci limi1eremo a ricordare la ptt• &enu degli &le&$Ì1ignifica1i nell'antica Roma. La 1,..;dariaCMsarU, cioè la miMica fon.a trionfale che. nc-:1 simbolo di una $latuctta. dalJ'un Caa.rc ,·cniva tra• 1mM'l!M all'altro, riflette C$8Ua.mcntele più antiche tradiztOni ■rio-iraniche circa la regalità e il C08-.dòetto h1.-.11un6: poicbè. come già dicemmo nell'articolo ora rioorrato. l'lu'Or~IIO valse come una misterioN. forza « tolarc • di im·incihilità, e di e gloria "· che im"t"Me i duci, fa di ctSi qualCOM di più che .emplici uomini e li testimonia appunto con la loro vittori,. Una antic. effige romana di Sol r:J.f• figura quesco dio simbolico con la dettra levala nel pio e pont.ficale • di protezione e con la 1i.nietra che regge un, 1(era. simbolo del dominio univeraale. In un'ahn immagine ,;i ravvisa però la &In·
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