ANNO IV • N. ~ SOMMARIO 20 DICEMBRE• XIX DOCUMENTAZIONE G. PENSABENE: IL NATAL[ E LE ANTICHE f'ESTE OEU.A RAZZA JTAUCA; J. EVOLA: ROWA I;. IL NATALE •SOLARE• DELU. iRAotZIONE NORDICO. ARIA; AI.IX> MODICA: LAnroNOI E RA12A; PAOLO GUIDOffl: IL POPOLO PIU' ANTISOCIALE OELL'IM• PERO ROMANO POLEMICA GIORGIO PICENO: LETTERA DA ANCONA - TRAMONTO DELLA e REPUBBLICA DEGLI EBREI•· SCIENZA G. L.: GU STUDI Dl G. MONTANOON SULLA PREJ. STORIA DEL GIAPPONE• GUIDO LAMDRA: LlNrLUENZA DELJ.A CJTTA" SULJ.A fOPMA DELJ.A TESTA QUESTIONARIO MISERIE OEMOGRAnCHE E RAZZIALI DELLA REPUBBLICA STELLATA. I MANOSCRITTI ANCHE SE NON PUBBLICA TI NON SI RESTITUISCONO GLIUFFICIDELLA'DIFESADELLARAZZA"SI TROVANOIN ROMA· PIAZZACOLONNA !PORTICIDI VEIO, TELEFONO63737 b188C CREDITO ITALIANO BANCA DI INTERESSE NAZIONALE SOClETÀ ANONlMA CAPITALEINTERAM.VERSATOL. soo.000.000 - RISERVA l. 120 ..u&.212 Sede Sociale: GENOVA - MILANO Direzione Centrale OGNI OPERAZIONEE SERVIZIODI BANCA
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lJDIFDEES!W I • ANNO IV - NUMERO 4 20 IJICEMBllE 1910-XJX t-.!lt,t: Il, S t: IL 20 IH 01.,.NI Mt:llt: I' .,1 Ml,MO IIEl'AM.1'ro I.IMt; I AHKU,AMY.l'ITQ \:r,,,,uo LIME 20 AllKO',,U,1tt.N·ro ~t:;1111,l!TflAI.I\ • 12 t: ~ 1' E Jt O I I, Il O I' I' I O Direuorc: TELF,SJO INTERLANDJ Com1l,llO Ji rcJuione; 1,n;f. dou. l;I JlJO L\~IJJ: \ prof,fou.LIDIO CIPRlANt • do11. LEONF. FRANZJ dott. llARCELLO RICCI · don. LINO BUSINC<• Se1rrt1rio di reduinnr: GIORC!'O ALMIRANTE SCIENZ4•DOCUUENT4ZIONE . POLEUIC4 • QUEfflONARIO Mosaico nell'abside di S. Maria Maggiore a Roma (Iacopo Torriti)
IL ·NATALE e le antiche feste della razza italica I.a l,•,1a del Xa1a.lc è lcpta asJ.a1 Jl.lrllCOb,rmc-ntc raua italiana. Si può dire che questa. fino dall:: sur: più ka tant' oril{\ni, ne al'CHC come un lontaiHl, ma ahhaslania diHinlo l'rc..:111im('nto; e che. già da allora, si 1,rt-parassc lc-ntan1. • .uJ accoglit'rla. Roma ancora non <'iSISIC\'a, l' qndla dffliU\,a ultimi quin1lici giorni <kl mcs:,: di diccmbrr. '-" ,1opo. i J 11uind,ci 1ld muc th g,tnnaio, a ctlchr..,:,,:ioni. a 5-1,:ntimenll, a t pudi. non dd tulto dissimili, sot10 un ceno ailpt'tto, da qu<·lh <lllllli li d1..d1c.a anche oggi. Quattordici giorni prima eh~ 1I fi. cembn· fim~'W.'nmiu celebrata la ltMa dei Salurnah: che pCN 'I prolunga, ,1,, 1;c-r altri giorni, nei trattfllÌffiC'f\.11 1)1()J)Olari; ~ primo di ~~nnaio la festa dt Gi;mn, che apriva l'anno, t pt (la,·a nome al primo mese, Gi:tnu e Sll.turno erano. al t(m stesso. gli dei cd i re più antichi dì cui la rana italiana. crcdnii. cfa\·c:r mnnoria: dei quali l'uno a\•:,•a avuto SN!c sul Gianlt'Olt. e l'altro III una città, Saturnia. che: sta,·a .sopra uno dci Mn quali. molti s..-c:011 dopo, do\•c,•a 110rge1"c:Roma. Sotto 11 W regno J:"li uomini erano intcnmcnh' (etici. Non vi ~·r.anor1cdu. nè 1,ovcr1. I beni erano rn oomunc. ~è csiskYll 11 comnlt'rCÌl< JYahroadc, a che cosa u.ttbb: su,·1lo? La tc-rra fornin. t tinello che era n«.cHar10, Mancavano Il' disparnà e k <."Onlnt mancavano !(li odii. Sebbene ,•i fos'-t: ignoto l'oro, qu,rs1a · )>ercii'.1,'fu della, in seguito, l'c.tà dell'oro: e il dcsidcrK) d1 tlll rinasce,·a quando, il chiudersi d'un anno. t.-d il cominciare- 4c; nuo,•o. rioonduuva. ~n• ,·otta. le: fHtc: d~ì dut' antKhi re t ~ Giano 1.· Satumo. In una di quc:stc f~sh.', quella dedicata a Saturno, gli sch1u, !K>lcvano li\.-dCr!i alle tavole dei loro padroni. Potc:,•ano, >tnu timo1c. Ji.1rlarc con essi liberamente, D'altra pan;, i padroni, Jr· tc,·ano ~nza ÌI\COll\':n1cnti ricordarsi che: rii schiavi trMI ,,rima d1 o,:t\1 cosa, uomini. e F'orsc: che ,•i sia qualche: <"al di uomini 14. cui gli Jci non JH!nsino c di cui non ;1bhiano am11 Fors-c che non sia nccetsario ptnS,:1,rcche anche gli schia\'i Jiaao uomini? Sono schiui e J)('"N."iò sono uomini. Sono schiui, anche noi flamo, di fronte agli dei•· Cosi si potna dire: e pal s.are, durante i Saturn~h. &I agKiungtorc:: e Se: tu ci pnisi, b
lo,tuna può lo !tesso, nt>i riguardi rnoi, che di u110 di loro: 1a111.1 pooi ,·edere lui li~ro quanto lui, vedere te schi;u-o, Sai di lfUlc età fu faua schiava Ecuba. di quale, Creso, di quak, la re di Dario, di quale, Oiog.cnt", di quak. perfino, Pla.tonc? I res10, ptrchè disJJrczziamo 1anto questa parola.? Si può ese, per disgrazia, schiavi: ma esserlo anche con ;4nimo libero Troverai tra gli schiavi magari uno (hc saprà nsistcre al dt"- ro. c. tra i padroni, uno c~. nella spcr-anza di qualche gua tllpo, bacerà persino le mani degli schiavi altrui. Non, dunque, la fortuna bisogna giudicare gli uomini, ma dai cmtumi; e rcarc ndh: loro ,•crei qualità le sicure ~si del giudizio•· Tali sentimenti suscitava, tra gli Italici, la festa dei Satur. •h: anche prima che: sorgesse Roma. Buon g0\'1!rno, «(Uani. aità. concordia: e pace agli uomini di buona volontà•: poi ),. Inta cristiana che, dopo tanto, lempn succcsst·. Ma, nè q11u1a aè l'altra, <kbbono essere intese falsamentt". F.,qltanimità non sipif,u deholuza; nè pace il rinunziar'!! a se !lessi. finn ad as. rsi, anche le altrui catth·c qualità. Non disprczxare irragio. ,·olmcntc lo schia,•o; ma nt>anchc, per questo, farsi un'anima Khi:no, .\ miglio-rarci, non a guastarci, deve scf\'irc la com. c:n.sionl'r«i11roca. A custodirci, non a distruggerci: cioè non distruggere il volto che la natura 1.:i ha dato. l.'uomo 1100 nasce certo t>er propria volontà: d'origine di. sono b. sua ,·ita e: la sua figura: dunque sacrilegio è recan·i •· .\la alla vita e alla figura dell'uomo si reca danno non nneggianJo solo l'indi,·iduo. Danno infini1amentc maggiore si rt"Ca quando ciò che si distrugge è il s..-mc. cioè la possibilità che l'indi,•iduo h.i, di JX:rpctuarsi. Anche di quc:sto dovere religioso- ..-ra profonda la coscienza negli antichi Italici. Insieme: alla eoscie111..adell'origine divina di qualsiasi uomo. c:spressa nc:i Sa. turnali, e quindi del dovere di riconoscer-e, sotto tale aspc:tto, co~ uguale lo schiavo, c'era, perciò. ad e,·itan.~ false deduzioni (alle quali 1:ioi di fatto condus!IC, con le cons~guenzc che vtdiamo, l'uman11'arismo laico dei tempi moderni), una pari coKienza del. l'origin\· dh·ina della gente: cioè d'ogni ceppo cost:u1tc, Kmpr,,: sc~lto di uomini. Alla gente, com'è noto, ,,eniva prestalo un culto. Così oltre ai Saturnali, vi erano le innumerc,·oli feste ~en. tilizic: 1>rova. quesla, dt':lla chiarcua del sentimento rauiale de~ gli h:tlici. Pruso i Cristi.tni, questo sentimento trovò csprcs!-ion,• nella famiglia. l..a buona e oculata scelta dei coniugi, lai, loro armoni,1 sia nel fisico che nel morale, e perciò ndl,1 razza, foron() considerate condizioni indispensabili del matrimonio. Nè bisogna di. ll'lenticarc quah: d(icacia chbcro nell'impedire, durante 1an1i ~. coli, la promiset1ità cogfi ebrei, an<:hc quando la rilassateua tli altri vincoli l'avrebbero resa facile. Festa della famiglia fu, per i Cristiani, il ~fatale; e risult"ando nei medesimi giorni, nei quali. in Italia. s'<•rano fino allora celebrati i Saturnali, uni a questo suo aspetto di festa familiare e alla gioia di rammentare la na,. scita del Signore, anche l'altro di gioia e di riconcilia.zio~ tra gli 11omini 1 che nei Saturnali si era da grandissimo tempo a\"Uto. G. PENSABENE 7
Mìlhra, l'eroe 110lar• che uccide il loro Fra gli ahn. a due risultati <l1 11011 j>OCO momenlo dovrebbe condurre la dot• trina della ra1.za sul piano spirituale: in primo luogo. con un ritorno alle origini, essa donebbe riportare alla luce i signi• ficah pili J)rofondi di 1radizioni e di sim holi. che ~i sono oscurati nel co™> dei millenni. sì da non sopravvi\'erne chf' hammenti sparsi, decaduli in consuetudini e in fe$1e con,·eni.:ionali. In l!,econdo luogo - e non i;enza relazione a ciO - la dottrina della rana dovrebbe ridestare )a l!,CllSibilità per una concezione ,·i ,·ente del mondo e deHa natura. a limi, tare il potere di quella rationalistica. profana, scientista e fenomenicista, da cui l'uomo occidentale è 8-lalo ~dotto ormai da Sttoli. E. in ordine a questo ~11$0 ,,ivente e spirituale delle cose e <!ei fenomenì, i migliori punii -di riferi• mento pOSsOnoesser dati sopra1tu110dalle co11ce1.ioni« solari • ed eroiche. che lt> più anlich" tradttioni arie ehbf-ro iu proprio. Ben i--ocl1i sospettano che le fesle di ql•esli giorni. che ancor oggi. nel secolo dei grattacieli. della radio. dei grandi movimenti di folle. si celebrano e nellr ro:-moJ)oli co~ì come fra trinett, macchi• s ne di guerra e mas... e comhatte111i, conii• nuano una tradi1.i011e remota. riportan• teci ai tempi o,·e, qua,si all"aurora -~lclln umanità. s'inìziò il moto ascendente della prima ch·iltll aria; una tradizione. iu cui 1>eraltrosi espresse meno una partì• colare credenza degli uomini. che la fra11 n>ce delle sles!!C cose. Volendo qui dir qualco,sa in proposito. ,·a anzitutto ricordato un fallo da molti ignorato, ,,alt" a dire. che in origine la data del Natale e quella dell'inizio Jel nuo,•o anno coincidevano. non e~ndo questa data arbitraria. ma connessa ad un preciso a,•venimento cosmico. al so/. $1.i=iod'in~rno. Il solstizio d'inverno ca• de infatti nel 25 dicembre. che è la data del Natalt'" successivamenle conosciu. to. ma che nelle origini ha avulo un :tignificato essenzialmente e solare•· Ciò apJlare ancora in Roma antica: la data natalizia in Roma antica era quella del risorge« del Sole. dio in\'Ìllo - Natali$ wU.J invicli - Con ewi. come giorno dd sole nuo\·o - die$ solis ,wvis ~ nel• l'epoca imperìalie prende,·a inizio l'anno nuovo. il nuo,·o ciclo. Ma que,to « natale solare• -di Homa del periodo imperiale a sua volta. rimanda ad una tradizione •~sai più remot.i d'origini' nordico-uia. Del resto, Sol. la di, inità solare appare già fra i dii imligeln, cioifra le di,•initll delle origini romane, ri• cernie da ancor più lontani cicli di ri• ,·iltà. In realtà. come diremo. la religione solare del periodo imperiale, in lar• ga mi!mra ebbe il significato di una. ri, pr~ e quasi ,di una rinascenza. purtro:,- po alteni.la da \'ari fattori di decompo- .sizione. <li un antichissimo retaggio ano. Già la preistoria italica preromana t ricca di traccie del culto solare; carri~ lari. dischi, dischi radiali, 15telleradiatt. croci d'ogni tipo. non escluse le crorì uncinate incise !J, es. in a.scie arcaicht rin,·enule in Piemonte e nella Liguria. Per tal ,·in. può conslatarsi il pa~agiio. Il dio.anno o eone mithriaoo con •cettro e folgore. nell'Italia antichiMima. della st~~ lradi. zione, che lasciò fin dall'etll della pidra traccie consimili lungo tutti gli itinerari delle gran-di migruioni ario.occidentali t nordteo-arie. Simboli. segni. jerogrammi. notazioni calendariche o a.strali rudimentali. figurazioni su vasi. armi od omamen• ti, enigmatiche disposizioni di pielrt ri• tuali o di ca,·emc. poi, ·più tardi. riti e miti sopra,•,·issuti in civiltà J)iÙ tarJ.-. se studiati seconlo i nuovi punti di ,isl.a propri alla indagine spirituale e rani.ll~
L NATALE ''SOLARE'' drl inondo delle origini. forni-.cono pt"· nitro re-timonianze concordanti e univoNW" non solo circa la pr~nza di un cuh'l .olart unitario come ttnlro dt"lla ci,-ihd drlk ,mli arie primordiali. ma ahre .. ì tura la speciale importanza che m ~ .... ~ a,n,1 la data e nataliiia >. ,aie a ditt qliM"lladel sol•ti1io rl'i1wrmo. il 25 dittmhrt. .\d e,i1are degli tquirnci. sirà però bi:. 11t ricordare ad una ~rta eia.Me dti letk>r. q~I ehe in que,,ta :W'M abbiamo già auto oct'~ione di rile,-att, ,alt- a rlin". tht parlando di un culto solart" preislonro non si de,e 1>ernulla pen&are a fo ·· lii!' inferiori di una religion~ « naturahtln > e idolatrica. E' una fola. cht l'antita umaniri. t" so1>ratlulto quella df'II, LCl!Nn, CMllo fl1Q • il ce"o. come moti•o .,....ntale di w,"uma dfilJ/°4 cn. Cristo ,irandc razza aria. dhiu~asse ii.upersli1Wil111'llle i fenomeni naturoli - ,·ero ;. 111iutt. che l'antichità cona-pi i ft-nomt-ni Nturall es5erU.i&lmffltecome 1imb-Oli Mn• •ili di significati 11upt-riori. .spirituali - - •uindi, più o mMO corm, ao&tegni 1tJ>011• tal'lf'amente offerti ai setl$i della nalura ,.., poter presentire que:M:i significati tra- ...,.wdtnti. Che le eos,e fra la partt meno ~lifitala di un d..to popolo anlico 1alteha possano anche e!SC'r andate altri- ..,..,ti. ciò può etM' con~o. ma e,·idt-;1DELLA TRADIZIONE lvORDICO-ARIA Medaglia imperial• romana con la di•inità aolar• • la eroce uncinata tcmtnle pro,a co•ì poco. qua1110 il fatto non raro doJ pusa,re in forma di superstizioni bigotte perfino in alcuni culti eri. l!tiani. in certe popolazioni incolte e fa. natiche del Sud. Pre,·cnuto così un noto malinletio. il siinificato &imbolico di espreYioni areaiche arie, come e luce d,egli uomini ». 1) e lua- Mi campi> - landa ljùm, - dal(' al iole, de,•, ri~ultare chiaro, e si pu,) anche comprendere. che lo stC!SO inte10 cort0 del sole nt-ll'anno. con le sue Ca!i &..4Cendentie di.!ttndenti. si prc:8Cnla~ parimenti nei termini di un grandiot.0 simbolo cosmico. In questa v~nda sola1c il ~lstizio rl'imtrno costituì una specie di punto cri1ìco. ,•i.@:§uto secondo una par• 1icolare dramm11ic1tì. 11f'l ~riodo i-, cui lt ~lirpi arie originar~ ancora non a,·e• ,·ano lasciate ttgioni. ~Ile quali era so. fJru,enuto il clima artico e l'incul>0 di una lungn notte. In tali ('Ondi:tioni, il punto del M)l~tizio d'imerno - :I pi:'.i ba""° dell'eclillica - appane come quello in cui la e luce ddla vita> sc:mbra,a ~tingutrsi. lramontart', sprofondarsi nella terra db'-0'111ae gelala o nelle acque Q fra le cu~ ~he, da cui però ec~o cl1e subito di nuo,o ,i rialza a risplendere di nuo,o chiarore. Qui sorge una ,ita nuo- ,a. ~i pone uo nuo,o inizio. 6i apre ua nuo,o ciclo. La« luce della vita>, si riac. «ncle. Sorge o n&M'C dalle acque r« eroe aolare >. l)j là dall'OilCurità t' dal gelo mortale vien , i!!ula una rinucita, una li- I> bernionc. Il .simbolico albero del rnondo e della ,·ita si anima di nuo,a fol"7.a. E' in relazione u 11111i questi signiricali clw ~ià in tempi prt:l5torici anteriori di millenni all'èra ,·olgare un.a quantità di riti e di feste sacre andarono a celebrare I.i dala del 25 dicembre, come data di 113• scita o rinascita, nrl mondo così com,· uell'uomo. della forza « solare :t. Poco !!i Y chc lo 11:lesM>lradiiional..: albero nalalirio, ancora lJ1 uso in mohi pa~i e in parte anche in haliL ma nella forma di una racttnda da bambini o. al me.Mimo. da l,uone famiglie borghesi, è un'eco residuale J>tOJ>riodì quell'a111id1U:- "ima. severa tradizione aria e no1dicooria. Un tale albero, ricavato da un uem. pre ,erde >. stmpu t.irtru, cioè da pianta che non muort nell'invt-mo, pino od abete. riproduce l'arcaico albero della ,•ila o del mondo. chf' al AOlstizio d'in,·f'rno 1'illumina di nuova luce. eo&a C9preti- ~ appunto dalle ea.ndelette che lo adornano e che ,·engono açccse in qudb data, E i e doni.». 4'1i cui quell'all>t:ro è carico - oggi, ~mplici regali per bambini - raffiguravano t-lfettinmtnte il simbolico e dono di , it• > proprio alla fona solare che nQCC.o rinuce. Ma il momt"nlO in cui il ,~mf>fr virtn.s. la pianta eh" non muore . .si rinnova e si illumina è. 9
Carro Hlar• i,ordico-ario pNi•torico Ml 15imboli5mo primordialc. anche quc-,- lo in cuL come si è ckno. I'« croe ,ola• re• sorge dalle acque •Ila tlN&O modo che. t«:Ondo un mito continuatosi fino al Medioe\·o ghibellino dopo a,·er avuto una parte importante nelle leggende relati,e ad Alessandro Magno. l'albero C"ON'nico è anche un albero e 110l1re• u·e11tc una intima reluione col eot1idddto e al~M dé.ll"impero • - orbor solis, orbo, ir,1perii. Ciò ci induce a considerare un altro upee10 tiMli interessante delle tradizioui in parola. iper il quale vogliamo parti• colarmcnte riferirci all'nnlica romanità. Il mi1hracit.rno, o cuho di Mithra. come è noto. è la tarda fo1ma &Munta dalran1ica religione fflo-ir:mica (madua.1. in una formuluione particolarmente •· datla per una ~ntaliti. guerriera. Oif• fUIOfi que6lo culto nella Romanità. sotto Aureliano la data del « natale 90lare • o eoJstizio d'inverno, il 25 dicemb~. ~i identificò a quella della celebrazione del NGMJ.4 lnvicti, cioè della na.sc.ita di Mithra considerato come un eroe e 110lare•· Circa il mithracismo a Roma, come Ai è accennato, 11rebbe uni superficiale-, ~ non adcUrittura groMOlano, parlare sic d 1implkikr di e importazioni • o e influcn&e orimt•H •: l'Oriente di quel tempo fu una cosa L"Mi comple63a. nella quale figuravano e.letMnti molto eterogenei - ma fra di e.i. indubbiamente-. anche parti importanti e incorrotte del più antico retaggio tpiritualc delle genti arie e indoturopec. Nei riguardi della relu.oné CM: fu stabilita fra Mi1hn r il e natale 110lare• romano. un noto stu• dioso ebbe dunque a rilevare asaai giuMamente. che con quetlo non si ,-enne ad un.a ahttatione. ma pi""°61.o ad un IO rinnonn~nto del calendario romano se. condo quel ,;uo anlM» a.spetto &5tronomico e COAmico.che ttM> aveva avuto ai tempi primi di Romolo e di Numa e cht conftti\·a alle fes1e il ,.,ign.ificato -di gran• di ,imboli nella coinddenu. delle date di N8C oou vandi epoche della ,·ita Ml mondo. Dopo di che. r importante C8&.minatt l'attributo di in~idw-oniJcdo1 - dato :i Mithra - all'eroe t0lare - e alla At~- M forza IOlare nell• nuon concez.ion,: romana. E' un attributo e lrionfalc •· Nel. le orig:inaric tradizioni ario-iranicl~ e af. fini ~ e l"allributo di ogni natura c,- lntc c. eminwtcmenle. del sole-. in quan• IO lu« che vince le tmd>tt. forza lumiROM urinica su cui mai q~lle deHa notte e della buia terra prevarranno. :\h. a Roma. noi vediamo che lo &te&&o epiteto inr:i('lfl.l divienc titolo imperiale. reMrto. e- noi Nppiamo che ,ni1hracisn:t0. più che C8berculto di una divinità Hlral• la. \·oleva • indurre• - per così dire -- la etnN qualità di Mitl1ra negli iniziati. per meno di una certa 1ruformu.ionc della loro natura. E' in ciò. evidente la tendenza a comprendere anche in modo eimbolico e analogico l'attributo «.olare>, e.i da poterlo farlo olcrc per l'uomo, t'. propriammte. a cont~re il 1ipo e l'ideale di una superiore umanità - pcr non dire addirittura di una e 1uperumaniti •· Come il sole riaorge. ~rcnnemente ,-iuorioeo aulle tcndlre. eo1ì pure,. in una perenne vittoria interiore aulla natura mortale e istintiva •i comp.C: un et· tit:re, che una mistica virtù rende, in \·ii normale, c-:minent~te •UO alla funzione di re. di capo, di dutt. E' COAÌ che in Mitbra, I'• eroe &0lare •· fu n.nerato a Roma un fautor fmpuii: è eofÌ che !!i stabili.?ttt una intima rdaaiont: ,l,rl ti.mbolim,o eolare con le idee di ttgalili e di impero, nella loro più ah.t formL SiHatt.a relazione ebbe partirolMe riMho nelle tradiz.ioni eroiche ddlt.: anti• che genti arie. e noi, in qu<'!l:a !lt:Sss tede-, ne abbiamo già pulatn. lrallando L"eroe aolare .ol'9• doUe ac:q,ae i• uaa tombcr aordic:o-cnia .:-eiatoric-a della dottrina mdtica della e _@:loria~- Non ,·olc.ndo ripc.ter. dunque, COM; gii dette. ci limi1eremo a ricordare la ptt• &enu degli &le&$Ì1ignifica1i nell'antica Roma. La 1,..;dariaCMsarU, cioè la miMica fon.a trionfale che. nc-:1 simbolo di una $latuctta. dalJ'un Caa.rc ,·cniva tra• 1mM'l!M all'altro, riflette C$8Ua.mcntele più antiche tradiztOni ■rio-iraniche circa la regalità e il C08-.dòetto h1.-.11un6: poicbè. come già dicemmo nell'articolo ora rioorrato. l'lu'Or~IIO valse come una misterioN. forza « tolarc • di im·incihilità, e di e gloria "· che im"t"Me i duci, fa di ctSi qualCOM di più che .emplici uomini e li testimonia appunto con la loro vittori,. Una antic. effige romana di Sol r:J.f• figura quesco dio simbolico con la dettra levala nel pio e pont.ficale • di protezione e con la 1i.nietra che regge un, 1(era. simbolo del dominio univeraale. In un'ahn immagine ,;i ravvisa però la &In·
IO dio d1e trasmette il globo all"impen• k>re. prt&SO ad inscrizioni, le quali rirt-- rilcono appunto alla e .olariti • la $ta• bilità e l'imf)frim,1 (li noma: Sol con• Hflul<>r orbis, Sol dorHin,u ronwni im• f('--fi. l n alrro medaglione particolannen, te inlcm-~ntr reca nel rcno rimagine l1:urc~1.11deffim~ratorf' - con la l~a. cioè. C'inta ckl ~m~r cirens. della fron• da impuitura: a lergo si ha il dio SO• lare ron la sfua. ma in più. ,icino. ui1J t:rOCf!uMiMUI (che noi ,·Nliamo duoqu!' preM:nle anche in Roma antica; e la &c:ril• ta: soli ;,wicw t:0miti - cioè: al dio M>• lare. compagno invincibile. Ancora un:a imaginc - conxrvata nel Mu~ Capi• 1olino - ci m°'lra 1'8&80Ciazione del sim. bolo di Sol SanctWimu, con l'Aquila, con l'animale ra1idico di Roma, che ii pensa,·a r«mre ancht1 qucJlo. da cui lo Api• Croc:iliao ùl primo periodo romoaico. hl «ho: U eim1tolo aolcff•. Moeaico Cllltioo roato:1:1.ieo. Al Cfttro: roJNTO d.l\a Yita, (Si notl ai mo,vbli la aoce unctoato:) rito transumato dt-gli im~ratori morti ,·enin simbolicamente traUo dal rogo ru. ncrario in ciclo. Testimonianze analoghe potrd>buo a,&,tr facilmente moltiplicale. Non è auardato di"'-', che esse ci parlano di un vero e proprio « mandato diYino solare• quale anima Yiva di quella fon• :rione im~riale cesatta, che, ptt noi. nel mondo antico. fu una specie di ultimo guiuo di signmc&ti arcaici a poco a poco perduti. Nella antica aeuimana romana il cgior. no del sole> era il « giorno del signore> - e questo significato è 90pravviMuto nei tempi Maccaahi col termine di domenica. da dominu,. "'ignore. cosi co~ nella dnig:nazione gumanica x>nnlO& o in• glae JMndoy per lo sleNO gjomo dì • rettta > ti è conservato letteralmente il 1ignifica10 dì « giorno del sole, e. con es• so, il rifleaeo ckll'antic,i eoncnione tolare ariana. Qualcosa della sapienza dei primordi ,emhra dunque CNerti conter• nto. in un qualche modo, nella &tf!l!N rtsta attuale dei alale. pt:r quanlo b celebru.ione dell'anno nuo,·o si sia da eua dis8ociata. Il simbolismo .lella luCt" ,•i 1i manlicne - si ricordino p. es. le parole del prologo del Vantelo di Giovanni: eral lux 1~ra., q1,1a~ illumim,1 oninem nomWm L~nienUm i11 huM mimdiun - CO!Ì come l'auributo di • g/o, ria>, che appare poco più 801lo. In 1rac, cie monumentali de.I primo periodo romanico lo ,tesso simbolo ddla c-rott ~i uniACe a quello 110lare. Nella tradizione aria e nordico-aria f' nella Atnsa Roma lo SIC'MOlema cbM una portata non aohanto ttligio,.a e mi&tica. ma .ac.ra. eroica e cosmica ad un tempo. Fu la t.raddionc di una gt:nle. alla quale la tle:Ma natura, la tleet& gran \"()()t delle coee. parlò in quelJa cùta, di un ml!tero di rtsurm.ione, della nucit.a o rinucita d; un principio non eolo di « luce> e Ji nuo,•a vita, ,ma anche di ini~rWm, nel KntQ più aho e augut10 del termine. J.EVOLA Il
GLI STUDI DI G. SULLAPREISTORIADEL 1 cxupa, ..no 11sud. I.a cartina 5 mostra. im ccc il prtdomin10 delle: stazioni prin. c.1p.1.lmentc ,:iapponc5i, nc:olitk.hc-. con og. ~t;llÌ di hrou:w d'importazione cmcsc. La \artm;t 6 mfinc mostra le tombe- d(ll'dà Jc:1 ferro, proprie dei giappontti. GIAPPONE Si ,·cdc qu111<l1 chiaramente eh( m:ntre ul neolitico gh .\,no s1 cstiende\·ano -1. tnttu il Giam>onc in '-"J)()(a suecessh·a essi (10,·c,·ano cc:dtrl..' il IJIUSOai giaJ)l>Oucsi. Xon C'IIStcndo m Giappone un paleohtiro hen oonuo;ciuto è probabile che 9'is..-.. I,, fu ill\asa dagli \inu solo .igli ,1lbori ù~J neolitico, 1-4.000 .\ C.). Gli Amo do- ,·c,·a110 quimh già aHrc un"industria par urolar~ iwl p;,ilrolitico quando :1h1ta,aw, ,incora il contm!'nlf:. Fu. le ricerche più int('reSsa11t1 chi.: ri,:_uarda:no la prc11tori."l e l'antropol~ia tlri Gtappon<.' ,·anno I iCt>r\1.-k.qutllc ,h f ;, ~iontand'ln, 11 famoso raui:11.t france. c;c che da 1cmpo collabora alla nostra n- , ista con gra1Klc J)asstonc e dottrina. k1 h.-ni:uno perciò th fare <"'ì'-' mtcrci,.._m,· ,.,_, 11 lt:uor'-', tlitSSunH:rn.:- hr,J 1cnu:111c i nsul1:1ti principali. l.'i~ola di Yc~•J 1> I lokkai(k) possiede i r,~11 di un.1 c1111.- parocolarc cioè - con,"'. sçrn e •I ~10111a11cl?n • di un Jt"rllpp,o lll'IIUlO et.e pr1,.•-tt-:H t una raua. una hngm, e 1111:, civiltà p;1,r1icolarc. GH Amo con la loro 1>cllc hian castr,1, 1{11 occhi sc:nt.t p,qr,. mongoha, i cap,rlli ondulati \· la barba abbotHlanl<', apJ>.'1io110a prima ,·ista come degli ,•11rn- !Ki t· i, distingw,110 ~ubito d.t tutti I po• !'Oh hm:trofi. Dal punto d1 ,1sta culturak. la cn1hi ;,1110 è un'amal;.r,,.m,, d1 elementi cmclil, Hl• donc1mrni, palcosìhcria111 '\! autoctom, ~lolto religiosi la loro principale cerimo11ia t. iJ totemismo. Tutta,•ia tra tutti i popoli dell'Arttco sono gh Aino quelli eh\• più conservano forti :raccc d1 111a.tnarcato. Gli Aino 11rcsc:11ta110 notc,•oli tendenze Htlstichc, che si rilevano dalla 1endcn. .:a di scr1,·erc dei motivi .inistici. allegorici, sulla mag~iorc parte Jegli oggetti urnali. W:1l'f1rdiamo•• 1 1110!,1 d1 l'"l·mp111, Chl· k 111r10 ..l· h,1cclutk p,-r hh.111nni, u,11t: ili 111.1lnlluh' ,la>:h _\1110. '411111in 111110..imi li :· 1111dkdl 1 pak,1\itico \'t1rop1..-o. \loh,1 mte~su.nte è l'osscn·azionc del. I., i· ;1ir;1 che mostra la distribuzione delle :tla.:1011t pre1.stor1chc nel Giappone. La li. ma trattcggi,\ta indica l'antica frontiera 1;ia11poncsc-aino nel 111 s:colo D. C. La C.'lrtma 2 1l}()jtra le st.vioni nrolitichc de: Gia1>por1« (ogni punto ~ui,·alc a So sta71011i) e la cartina 4 _le tluioni che han. no fornito della CC"ramiu. Come si vede l·hiarami:ntc le ...,azioni neolitiche. prcdo111inano in tutta l'aru JC'lla ci,•iltà aino, che: ha raggmnto il sno apogro oc:1 nord ddl'1!lola quando I pro10.giapfl()IW!H klà 111; l'1ll intcro;<i<i:rntt•. cJ,c non c1uul1 d,'1i cuhurali, ~ pc.·r lo <ilud1oso d1 1,robkmi rauiali il ~ptr.., che le tombe aino d<-lla 1•rc1storia J!l"l)S)Ot\C'k hannv dato 1111certo 1:umero 111 ~hclctn 11rc5c11tanti gli !(lessi 1.:.-1r3UeriJcgli .\i,11, <4tluah. Altn• tomlK. tro,alc ,n :-i1!)(:ria hanno da10 alh1 os.ser. , .,,::ione dt.gli stndi05i analoghi risultati. ~fon hi:~ogna poi dimenticare - come ... ~rl\ c. 11 ~lont.tndon - che l'Asia oricn. 1:-lc è fa patru del Sim1ntropo. Secondo i' Weidcnrcich. da NSO sarcbbtro deri- , ..11 1 mongoli. Il ~tontandon è però d<-- ('1~:unentc t.-i,ntrario a q11<-5ta ipottsi e so. Tab••I I• .\ l'uu"l"'"l1· dr, 9""'fi sC1111gi,1g"i 111,llc fOf'Olo&w,., dt'lla tura. .1-:uru1,aOcci<knt.tll! J:::11ras1a intcrmcdiit Gruppo Mldo-mancuc (inOO-turcoidc) ..\sia 111 ~neral<' . . . . Gruppo coreano (Cumprtsi gli .-li"o) Gruppu 111do-mancest (1ndo.turcoide) Australiani Xcgr1 d'Africa Jndiam d'America 0 A tt 15 40 10 40 • 30 ,o 30 40 lO jO JO .lO ,5 JO 35 \O 20 40 50 45 4; 25 23 '}O 9 ,\H 5 ,o 00 10 10 10 LE STAZJONI PREISTORICHE DEL GIAPPONE
NTANDON • h.11:· p1111to.i,lu l\·s1.i,tc111;1 d1 ml"<I H'rt;1 ,.,.n·ntd.t tra 11 Sinantropo l J:li \iun l'rr qul'Slo autore l'ctni:t .11110 ... -.,chh,. sta• n ~uato mollo v1i1 ttli."~<"h~· a, no- ~ n J;;tonn e a\nhht: pn.'C'C'duto t.tnto l'ct. a 11klot't1rofl("a, qu,tnto qndl., ur:110- ,o .i,arcbbcro OJ(Ki pii, di 1 7.00o, cl{'j qua- ' 15.,100nell'isola d1 Yeso ~ 1.5w 11cll',. ~ a d1 Sakalin e llk!no di 300 ncll'illoOk-tt.i. :'h1I..01an. I Giapponesi ,ncr,mmciarono i:o.Honi:u.arc J'i,ol:t d, Yuo al priucipm :ci XIX s«olo e fl).;R'i ,·i "l1tJ"'-'ra1111 i tri: ·n1honi. Somaticamcruc 1,:11 Aino d1lfrri~•u110 dou , ,appon~si IX'r 11umcros1 e.uattcri. La , lk ll('i primi è bianca. nei 5«:0t'H.h gial. ~ra, i capclh rispctth·amt·nle oiululat , niid1, l'.occh10 ~ pili :,curo 11c1 G1a1>1,o1c.1 e la corporatura 11ii1tarchiata negli \ino. lnhne. mcntr..· i mo11golo1d1 sono l{;!llC• · lltkntc.- hracincc:fali o me50Cdah. ,::li .\i. ...m,o 111vcec dolicocdali. \talrrado questi indubbi lratt1 ,:uropoi- ,, gli ,\ino non 1,osSOT10in alcun modo 1 •~re confusi con le ra.u.:~ tipi(;unent~ n1u.11kX. come la nordica, la. mctlitcrrarn:a. I al111nae la d1narica. Se.-ne distaccano ,fam .Jl('r alcu111 caratteri 1.artioolari. C•·III,· I.: ;1n,:;l1l' ~upr .. ccU{li;1n IIMfC;Uc, 1,i r11rh· pt.•lo,ità ,. molli altri c:1ro1u.-ri d1 1•r1n11rivit:\. lm~·rc,sanh.· Il' lo ~tmho <lei .:ru111,1 ~au. Jr-lllj:111 ,r..-sw J:h .'\ino. Confè noto, ogni 1: di, ,duo umao,, pOSiii<"dcuno dù <1uo1tlrv l{r1111p1,.111~'"\llf,rllt eh(' ~mo strlt1 rispetti. ,:,nwntc .:hiam11l1 O. ,\, H c 1\B. In 1·0,1111 c.tso 1m•Ì 11re'ICntani 1111 alno tipo cli ~ngm·. Seo:mdo le rq;-011. mcrnkh,.nc I J::rupp1 ~.111gt11gmwno tr«litari. Sccondu il ~lontandon, 11 f.rru1.11.ou O, · m unquc molt,, r:11,prcsent:1to è Jl.1rticolar. mu1t1.. lliffuMJ 111 \mcrica, Jo,·l' 1mù rag. .l,.ÌIIIIJ.!~·r,• 111alcune tribù il 1)89'. d('lla pu. polauonc. J>opo l'Amtnca ,itnc l'Au. ..iraha. che r,c-rò prettnta :mch: una clc- , ,.,a 1"-'rccntualc eh ~rnppo \, Dopo l',\u. ..,mli:, è l'Eurova Occidc111:1lc (h(" prc ,1,,uta 11 nms:simo lii sangue t\. Il ~;1nguc H i;arcbbc il sangul· asiatico l•\.'.r 4.."CCdlcnz.&. tuttavia semhra che ~5'~ r~t liUIM'.'ri ma, m una dett'rmin.11:1. 1,opo1.tnonc il 41 %. Pure essendo caratttristi • 4,.•u dcll'.\sia es"° non è 1>ro1>rjutl<'llc raz. 7.(' mungolichl'. Difatti C stato osscn·ato che esso è molto Jiffuso tra le 1101>0la;i:io. ni 1Urcoid1 dcll'J\!ia Centr.ile t. 1uhso ~h lmlt'1. I ntgTi infine non prestntano nulla d1 /',•ru"hwfr d,·, gr11('f'i.11rng11ignir,ressu gli . lino: Rcgion1.-t\11torc O :--akaliu.K1shi . 37,1 ~akalm.l)ujuric J6,5 K;1n1ika~aSakajima J6,o Tokach1-~akajima :ZS,S llidaka, Sh1n.Gra,·c 34,5 J lidaka, Pmnori.Gra, e Hidaka-X11t0mm~·.i. . 11,b 19,u .\ ,.. ... 30,3 19,S 30,4 ;0,1 29·.l .\.2.j Il .\B .12,7 Y' Xord .15.7 7,5 Xord ,!8,5 6,o Centro .\8.8 5,3 Sud 16,1 !),O Sud .l-1,1 :,5,0 Sud .l-1,5 13,i Sud TiPo di donna. oino caratt('ristico ri!>vellu ai gruppi sangui. ,:ni. manifutandosi in essi i gruppi' A e I· con J)l"ra-ntuali simili. Infine il sangut :\B è o, unquc poco 1·;1pprtsentato non supeundo cht rara- ,,..rntc il 10% • Se i 4 g-ruppi sauguigni corrispond<'~serl" ognuno ad una .raua dtterminata doHebbtro adattarsi - come S<'rivc il Mon. 1:.indon - alle ra.z..zc morfologiche ddb. clanificauonc d1 lluxl:y. il gruppo O do. , rcbbc doè corri11)0ndcrc alla rana au- :strnlidc, il gruppo /1. 3. quella curopoidc, il l('ruppo 8 al13. negride e infine il gr-uppo .\H alla mongotide. Ora questa corrispondcn:u non esiste ;,ffatto: quello che distingue le razze C sc.mpliccmentc una diversa ptrctn!ualc dei quattro gruppi. Ptr quanto riguarda gli Aino, quuti t.hc per tanti altri caratteri divtnificano t!a1 giapponrsi, ,ono ad «sa ,•icim per t,11.iinto riguarda i gruppi sanguigni. La tabella A che mos1ra la 1-.erc"n• tuak dei quattro gruJ)pi nelle tliversc ropolazioni del globo ci fa ,•tdcrc gli Ai. ro st'mplictnwntc inclusi ntl gruppo eoreano; ~r il carattere dei gruppi sangui. ~ni tssi quindi M>nO molto div<'rSi dai ti. p:c1 europei .e soprattutto da c111tlli del. l'Europa occidt.ntalc. La freccia 111dica chiaramente il senso e.li aumento del sangue R, J)rot('(lcndo dal. l'Europa vtuo l'Asia. Alcunt" os5ervazioni più r:ccnti hanno 1JC"nntuo di dis:tinguerc ntgli Aino una divtrsa percentuale dei gruppi san~uigni, a seconda dcll.t tona geografica. Cosi gli Aino dtl nord, abit:ulli l'i&nla.
w••t w~l'lf YUW! O~iJi Q~y)f ldS~@e V- .. ilpi di m••ka d,I Ci•- p<♦iato,ico ih ~aJcal111, chi: ~1111, 111Upro$•tmi alla h,. r .. o:-igm:: gcografiQ prc,em,um un:t. m.-g. rt0r11": pcre<ntu.dc di 'Jlll,:'11,• O, sup('rnndr, c111uto 11 sangue B. Gli Aino del centro tllokl.,udo ,dh:n1t,011.3.Je)possiedono III quan111à tqui,alcn. 11 tanto il gruppo O che qu:llo D: infim gh Aino mcr1d1onali e I lokkaido mcrid1011ah-) 1,rcM:ntano una pcrccntuak di ,:wJ~ H notc,·olmcnh: JIÌÙ l"lc,·ata. Il sangue .\ rr~ta 1nù o m:no C'.>~U.nh: 1~Jlt· lrC' zone. l..:l t:i.hdla R. 1r.._tta ,L1I .\t,,uiandon, llà 11n.- chiara 1tlla J1 ittH.:'ila ,ln·cu.a d1ttr1huuo11c: Anche il Gatc•. autore ddl;a tcona K'· condo cui il sangue H non nrcbbc deriva, h• da quello.\. ma da quello O. molto più 1.irdi,•amcntc-.riCO!l06« che il sangue degli Aino ntta tuttora un·cnigm:t., che male. ti ~ce:orda con qualsiasi lcoria. lYahr:t. p.irtc • !!Cri,·'-' 1\ .\lontandon . anche k 11 :i.mmcUUS<" che gli Aino d(') sud fossero i riù puri (il che è coratrario a qualsiasi logica Slorico-rcografica) 1i dovrebbe Kmprc constatare che il sa111,rueTI aumenta d1 più che non quello A. Xon possiamo terminare questa brc,•c :- ..posizione: stnu ricord:t.rc. • sia pur: in maniera dd tutto superficiale . i risultati •lclla linguistica sul 1>roblcma dt',:li Aino. Com~ ricorda il MontaOOOn, la linguJ. 1•til1 Aino è oggi ptrftttamc.nte conosciut.i J,;razie alle. riecrchc= di B. Pilsudski sugli ,\ino di Saka1in e a quc=lle di Uatchc.lor su ,:li Aino di llokkaido.. AUo stato allu.a, lo: delle noscre conosoc.rue non è possibile nallacciarc la lingua degli aino ad akun .:hra Camigli.a linguistica, pure essendo .::ss;a una IU\l'ua dttiumcntc aplutinantc.. Questo non vuole dire c.hc tali &ftinità non uistono, ma stmpliccmcntc che non si c:o. llù:»eono ~ncor,-_ l>:I roto ~uakhc CO'ladt :•.nalo1,,"0c:ra succuso 1,tr la. Jingu;i e J>W· k >, che solo rc-ccmcmcmc (' st.:ua i<lt'11 1Ì• ficata m un.. linxua canuha.. Tutta,·ia gli slutli di toponom..t;t1ca han. no i:ià dato dei risultati intcrcss.:uili. Queste ric:rchc, ùornk al Chamlxrl,ur 1-· al Ha1chclor, hanno J,::t.à dimostrato eh, gli Amo oce111-..,auo m 1,._ss:no l'i11·-.:- Gia1•prn1t-e che:":non c.·111s1c,·a tr ccia ~kuna d1 IIOIM>li.:dorn,•prima d1 essi. Il ll:.tch\·. lor moltrc ha trou.10 ddh. radici ainu all.i J)wtc di mur~ros, termini ,:c.og,-afici silKriani, ma . come 5erin· il Momandon • ~- nbhc ncccss.uio comJ)iCrc :ma ,·asta in chic.ia 1oponoma.stica sulla Con.--a, b. )lan. ciuna, la Siberia e la zona dcgh t:rah. La Jrngua amo 11uindi, J)Uf prcS<:lltando:ii a, nostri giorni isolata, do,•cva cslcndcr.1 i11l\a.1$:1.lO w u112.Jarg:11zona dd rontmcn. 1 • uiatiro S<'lttntrk)llak-. A com11lcmcntudi quanlo abbiamo ~c:ri1. 1n,aggiungiamo che alcune m:uufnta7.ioo, ,1rustichc degli Aino preistorici, q_uah ~1 ,~scrnno n~ll(' f1g11rc modtllatc in cera. mie~. rioordano molto le mani ru1.iz.io11i d, ,11tn JX,)poliddl'Asia Centrale. La figura,\ n'ffl'tra appunto i divcui tipi di crra.mic.zi del Giappone anuco cd è una chiara dimoi.lrazionc- <klli:- differcnac spirituali tr.a Giappc>n:si e Amo. Come si ,·c<lc nl')k due :-t rie l'C",·oluzionc delle figure è maggior'- 1>:1.ccdcndo dal bas!O in alto. Il problema degli Aino, grazie agh s1udi <!cl ~lontandon, che abbiamo riassunto. i;uò dirsi in gnu parte risolto. Risolto il probkma aino, è possibile ,•edere la prc11,1oria del Giapponf: con maggiore chiare,. za di ,111amonon sia stato !lO!Sibilc 11t pu. G.L
Da! punto e.ii ,·ista b1ologico e bio-piiwlogico. in rap1)0rlo all'uomo, tlobb1amo ntmdcrc per « l.atifonJo :t tntlo qu('ll'ani l•1rnte fisico il cui suolo non sia soggetto .il regime dt'll'appoderaniento etl a (j!Jdlv 4rirolo lÌ<:lla cohttra intcu:.i"a e ";,ri:,. \ vgliamo acct"nnarc al valore che, al d: ),t dcll'irHtn'CUIO \'Oliti,·o, J)UÒassum<'r ,! 1i.1ssaggio, attra"erso un c-::-no tJ('riodo ~•·:,etico,dal sist~ma agricolo urbanistico ~i sistema colu:1ico fisiO con .stabilizzaid0nc dd nuclei familiari •~i polleri io modo che tutti possano biologicamt'nt=- risent.rc d:::ll'influS$0 ambh;malc e wprattuth, :n,i1rvi nel S\.11:kl p<'rutesso dai car:tlle,·1 < 11(i11ani dcil'ctnia cui appartengono. Sulla fonn.u:ionc, sul rcgnxiire, o :.ui ritorno tli caratkri domina111i, rom1.: an. thc sull'in:,cn:-;,bile prodursi di attributi ni0rfologici. fisiologici e spirituali, nel flulluarc e continuo Jin:nire della rnu:a nun influisce soltanto l'atmosfera fisica. 1n:.~opr:tttutto 11 regime di ,·ita e la pro. rri{1à, rispcltu ai caratteri basilari •klfa 1;,.ridà razziale, delle occupazioni. dclralunentazionc, dei 1)r0Ccssi ideati,·i, dei co. nnni ~ssuali. della forma di contatto con k fonti dell'a1th•it:\ economica. Ogni raz- :a, ed ogni gruppo di essa. ha condotlo la su,1 piì1 rcc<"me traiettoria formati,·., (preistoria. protostoria e storia) secondo 1111 ct·rto !t'IISO che scaturi,•a Jalrincontro trUc sm• capacità morfo-fisiologiche con J"::.mbicntee, quindi dalle sue carattc:risti. che umorali. nor\'os'-~, endocrine per le quali nascc"a un istimh·o orientamento, ,._-rso 1ipi di atti\'ità e di alimentazione 1!unosto C"hc \"C.rso a.Itri, così come un 1kciso fissusi in costumanze 00 in att~- ):.~mentj emotivi i cui caratteri di i:ruppo ,u11o richiesti dall'intima organizzazione Hgctati,·a degli organismi inJh·idualm<'ntc ,•arii ma aventi, nel grnppo, indi- $C\1tibilzconmoanza di contra!lscgni principali. Rurali del latifondo siciliano a.j loro tipici coatum!
lmpcratÌ\'Ì di ordim· SIOrtCO l)OSSOll<, ';,l\'olta far dc,•iarc i J.:'.tllllllinu:ziali, od un loro ramo. da qud solco cli uatura bi0, l~ic:. cht.• si sono 1racciato e dal qual" non 1)()s~)110<h!>l'rlrl.rcscn1.a im.-orrt.·r-: in fl nomcni dcK·:ncratìvì o rcj!'rcssi\'i. L'mfluumt d<:ll'amhicntc dc,·c .:.-ssac q,;gi posta dal punto di vista razzi ..tico e 11011 da qudlo p11ram1..·nkt·i.t<:riort.•do- , uto ad 1111 dc1;:r1111nismot·mp1rico, JX:r i' <,11alc $Ì 1ra:.cur;n;1110 i ,alori aui,i tld i:crmc ra1.Ziak. Il :,olo ;unhit.·nfr 11011 può produrrt. ;11ct.na incidenza sulb razza: nè è detto che la i.ua ;i,zionc i.timolantc ddiha produrr .. nna 111cidenz,1pre,•ista. i);irwm (e \'aria7.io11i dt.•f,!li animali é ddlc 1>iantc ~otto l'aziorn: dcll'addtlmCsticanll'lllO •) analizzò, in una serie di capito!: ira i pili 1.crSJlicaci ch'cKh ahhia scritto, 1~ \'ariazioni osscr,·atc iu c:>rtc raue, in :.tgmto al mutamento d~lle condizioni :unHentali, o scmpliccmcnle in dipt:ndcnz.t di una qualsiasi altcrazion::-. dd règimc. Ji. n~ostrando come e le c:au::,c provocatrici tiella variazione agiscono sull'organis1110 ;,tiuho. sull'cmhrione <'d ;dm:sì sugli clc1111:nti 1!-CSSnali intcriormcntl' :1lla loro nunionc per la fccontlazion~ ,, nu.·ntr.. accennò. di sfuggna. al fatto chc e in certi organismi si h;'I una reazione di ,•ariahilità maggiore o minorc, • dinanzi :1 medesime condizioni di ambiente •· In un rcc:ntissimo libro (già c:Stémlcudo il concetto di ernia, l'Sprcsso da G. \!ontandou in e L1. race, Ics races, ed in " L'état actucl de l'ct11ologic racialc ,. e Scicn1ia • 1-1-1939, sino a comprcnd~- rc, nel nostro intendimento, fra i c:arattcr: razziali-etnici quelli che distinguono. aù cscmpK>, un popolo nomadico.cacciatorc da un popolo agricolo-guerriero, e rifer:ndoc:i al moti\'O dì razza per il quale un popolo, cioè un'etnia, od una sub-etnia, è divenuto in uno o nell'altro dei due sensi. si può avere una certa idea del problema) A. \1iotto. e Psicologia del comportaTena bea. ~ nuovo llWIHt) :..oc1.tlt·1t.\'alk-ceh, .. dop•, an.r I'"· ,1;1 l'analisi dd e fattori· ;1111hiu11,t; Il\ tt.rmmi larghi e consickratu il medc:~111111 11(') scuorc co:.mico \dima. r:uli.tzioni. ·ma 1:,.1.1onid<-1suolo. a--JK·tto ~tografico.fi~Ìl:o ud :,uolo). in 1111~11o0rj?':tnico (;,lune111·111u1w, mc'roei. mafatlil•). loOClulc l:tnto imporrnntc, 1h1 11(!:<:.til.u.,.!r 111 molti c;i.. i all•J .SIC':.SO :uulm.:nk e,,... mu,, >. 1•i.lCt>lttf,:U,"t,1 j 11). fh,wzt.· soci;ili :11TcUi\'c.cnllurali. mitil.'.hl'), 1kfinisce e 11krik·,. :I 1.rol,h ma e ddl.t priorità o della snpcriuri1à lr,i i f:t11ori: 111c'li- ' iduo è ambicntt· ,. I.a hiochimica .,. l't·111locr111ol•)J.:'.1a, Cthi anche i piì1 n·ccmi s111dibiolo).:1ci ~ hiot, pologic, (\'crnadslo. Lakh<rnski, Collin. Schr('i<lcr. \'iola, Pende) d aprono 1:, , ì,1 :i considerare 1,1razza l' !'indi, itluo, e,.,;. l,t loro i,lasticità ud klllJJO l' udi,> .. p,11io. comt· JJrCKloui di un conflitto tli ambi.·1111, <111,,li:,-otto ddcrminatc condizinui gt·1wra. h. ,·t.·nj?'o11oad incontrarsi. \'o~liamo dir, 111 un ;unbicntc interno t·tl csl('nto umoraL e morfo-fisiologico. earatl.-rizzante e gh ìi:di,·idu1 t· la razza, od il gruppo di t·11~ cui app;lrtcngono. e ili un "mbicntc es1t:ri1J. re cos1ituito tlai fatton complessi t.•S;t1m1.ati <bi \fiouo. Ora, considerato ,I fallo che: l'msi~'1tl.' ilei caratteri raui.tli ed indi,•i<luali, dislanzianu la grossolana di\'ersificazionc antropolu i:ica cd antropometrica dei \'ecchi studiosi -- cd cstc~i dalle più sottili diff!;'rcnze real. tiH dl·i plasmi, e di attività dei complessi c.:udocrini cd endocrino-sessuali (si conosceora quanta importanza hanno le proprietà h:ochimieh~ nelle differenziazioni razziali e <1uelh" del funzionamento dei sistemi di ghiandole a secrezione interna anche in rap1>0rto ai caratteri sessuali sccondarii e terziarii, cioè psichici) sino alle pili os11..•n• ••fre di,·ersità. di vah1ta::i:ioni psichiche ,. psico-intellettuali dei medesimi oggetti - (\ ·. la. sint~si di G. Landra . Gemelli Bt. nissoni. «Antropologia e psicologiu, Bompiani. 1940) . non costituiscono un YCTO,, 1,roprio amhientc nel .senso di qualcosa che
Tipi to;qkd,i del regime p.oct.,ole (1ono ortofrutticolo del Trap.:aaeu) t·ircunda. ma 1111 1·:1.sl·rl.". possiamo an,h. i,;irlarc d1 un incunlro di due csse•::r, (la hio-,J,·ro costituita dall'ambiente fisico-biologico i11 continuo fluttuarc- c di,·c11iH· l l,t ra:.:11} in ognuna delle quali. fl<'r il fatto !-lt·~so. si scat~na110 due ordini di rt·aliom. I.a n•aJ.ionc delle ran, {souoraJ.J.t'. j!'r11p1)i, l."llllt' 11m:111c) e degli iudi,·idui. secondo la !on, co.di/11:;iow,·. .tll'csscrc bìosfcrico con. fìvura h: )J){'cil· animali. e le grandi ran ~· lt- r;1~1c t· I<' ctn! ..· 11111~11se~condo profili m cu11tm11.t, an<1uonc siccome 111 conhnu,. \:.riazioll(. è.la biosfera, riman~ndo tuth •• i:1 pr~·senk e ,·1, a la forza indi\'iduatricl t·d oppositrice (poichè le n1rialion1 non !-Ollo clk concessioni fanc a malincuore e --Otto la dura 11t•ccs3itàddl'ad:utan1ento, o ~11,, la sp111l:1 distruttiv.t di ~l,•mc111iC)ICrion cnntras1anti il mantenersi di certi ca. r;1tlt·ri. u l:t ,·ita s1essa del gruppo) dell-- r:,nt·. lt· quali tendo110. 1)(."r il loro :-tcbo \ '•M:rl-. a potenziare scmprl' dippiù i pro prii c.1r.111cridistintivi e gio,evoli. 1:csS\'· rt.· hiosf::rico a sua ,·olla reagisce, o resi. 31<•ndo quale materia inerte, n ,·..riami l cMn,· sostani.t organica. all'az10nt (lelk r: Hl· animali cd 1m1ane. si cht.· non poche q1rialioni si sono a,,ute,:: 1alvoh:1 profo11. <lamenh· morfologiche, <la parte di !>pccte rtagt·llli all'a~grcssionc di altre (p. C). Il CaCh'l" eh~ si armano di spine contro ricercatori d1 riscrn: acquee nei loro tron. - chi) così anche non poche divcrsificazion: ):CQgrafico-fisich:.- sono nate da fatti chi·. con approssimazione potrebbero definirsi r<'atli\'i (p. es. il diboscamento utilitario che modifica le condizioni idrologiche «t idrografiche di una plaga). Posta la n:•-a. ,ione. e quindi il modo c l'entità di css-1 1rcat1i\•i1à) come forza causatka del sensi. l,ilc ,·ariarc di uno o di più caratteri raz. liali, o specifici, o generici (variazioni reaufrc che si stabilizzano e riflettendosi scgli clementi cromosomici si trasm=ttono per eredità costituendo ,·arianti razziali), dl ,·esi aggiungere che possono avcnì for. me rt·a11ive giov~voli e forme dannose in
- Squallol"e • uailormità d.U'ambleote b~o '- 11DC1 d.eU. ...,. O.I ~ aldllcmo quamo 1111 ag-g:ngato e1111c·o, 1-.-r limitar ·i all'uomo. può reagire ,·iokntcmeute ad u1l mutare dcll'esk'nza circ<>,tant~ nel senso non gion.•,·ok o comunque in c:ontr:uto con I propri caratteri n.zziali 01xk si han. no nt"ll'aggrtgato ,·ariazioni d1fc-nsin·, u~n tltnh a ronscn-ar:! la parte nuclear<- da OL'<'i caratteri, o può aversi una reaziou .• tld,oll· od una rcuionc degeneratin~ cht 1rduca il ceppo a (ani di rinuntia d:i propri contrasst'~ni origmali o ad adauamcn. ti morbosi. e d1s1orsh•i d1,.•llalint'a primi, 11,·amcntc sana. Xci famoso ambu:ntc , n:Ut; :on11,rcll\ :u,chc il fatton• alim:ntare .. \Ila dcficicn. :r:i o abbondanza d1 «rtc , itammc k razu ru;:iscono in modo 5C'IIStbilffl(:ntc din~no Ondt' si hanno. Jk"f quc:i.10 :itr-uo moth·o ahm~·mi lliì, o meno 1,ropr11, od nnproprn .-1ldiri1tura a M:Cond;,del loro dh crso con. 1rn11tn , rtammieo e del loro ,alorc fi~ic::ochimico-l·neri;:ct1c1,, in rcb.z101l<' alle razz,._ chc h :idoualll), o ch1,; :SOfk) ~tr~Hl' ad :tt~ornuh eomc pii1 spesso accadt•. Or com·è noto le propril't;\ dl•i ,·arii alin•tmi dh·i:mano tali n('i lahoratorii hiochi. mte:i dc~li or~anism1 eh" li assorbono. C~ ~, manircS1ano corn..,·• ris1losta • organia. ,. fiskllogic.t allo stimolo dd singoli prin cipii. Il tono '-' I~ tin:tlità della e risposta• mostrano S<'nsihih ,·arianti da 1111 indi,·iduv all'altrw, ..,.M"mo din·rk cfa una raua al l';.llra. E poichè- JXlrt' eh ...- l'SISla una costi. 1111tf"K'...-ndocrim1-razzial,, accanto agli al. tri comraSSCJ:lli morfo.fi5j0Jog1c1 mcntr1,; il ruolo d::llt- vil:m1inc neili organismi inier. frritc•· con qndln dqli ormoni (Collin • , Lcs honnon:-s, - )fasson, Puis) «I i princi1M1biochimici di molti ,·l"jCetali t fitormoni) usati come ,1limem1. ,·cn~no trasform,41i in 11rinci1,iiormonici nelle ghian. 1lt,l1·animali m,'<1.:sink!. ne con,,·,.ruc che un tipi d1 aliffl<'n1.tzionc: non r~hitt1a ,bi ca. ,..,n,·ri ristol0f.!1c1, dell,· 1~culiariti ghiantlofart ksigC'nz.t pili o m,no eh tletcnninatc , itamin,· eh,· valgono ad eaaltarc o a bil:.·1, iar\". o a. rr11rintcrc anidtà rnd<k:rino.. IS l'Ct\~· l' 11crn,.:,o..__'1ldl<rin1.) d1 UIIJ TitZU puO ri:"tuh:.rr ,tannos.1. o causali, a di dr4:, :·,·raz,oni , ari:. on- gli org:\l\ism1 e gli mkri aggregali non rcagi~ono III modo ,.:• nc.11tr;1.lizurt: o da riparart.: l'influsso. in tal caso t l"effetto della rc,uionc eh, ~sen iam•l nell.: ,:cnerazion1 succt'•~"·e e diciamo che il fattore- :ilimentarc ha pro11<,a1»1111, ariar,• o di iornll' morfo.fisioloJ:'I· h,.-, h tli 11.himdiru, 1; di inaniet:1 d1 conta 10 {sfruttam ... ·nto mtenSl\"o J"M:r n1,arar,·. tk-:' ._-,.,all:: deficienze dello >frunam ..nto 1·•h.·111h·o) con le funti ddl\'C()110t111.1. In una rana molto frcunda ,.. molto rt·• s1stcnt, per natura ;,lk infe,:ioni una li,·- n: ddictcnza d1 , itanun.i .\ 1>rodt1Cl' un mmon.: danno chf' im di una. nua an:ntc, JJCr ques11 upctti. c:1rattcr1 op1•.st1. E !!-C all'incontro ci tro,·i;uno lli front~· a un 11uC'lto rauialt> coslitu7ionalm,·ntc ur:utcrizza10 da licw ip('rtiroidia {r:in.a mclitcrranca) la pur hc,·e deficienu di , ltamin-. .\ (poich~ quttlO t)rindp10 t :rntagonista. e qu111di c<tuilihr:mtc. dcll'aui\·ità ddl'<>rnwmc ddl:1 tiroide> può a,·:.-rc ~('11:ta ,'ubbio dfeui organiC'i più larghi che non ~u nuclei rauiali conirancgnati da lic,·e 1po1iroidìa innata (razza alpina), Simili ('On:-it:ttuioni pos.sono farsi considerando ahri .i:mi,pi vitaminici (\'. G. Lortnzini c C. , \'i1aminc e sindromi <la a\'itamino- ~:~- ht. E. Cisalpino. ~1-ilano, 1?40) '> s...mplic:cmzntc il ,·ak>re tisico-e:himico ,·M.·r,:curo lii mohi alim{"nli in r11pporto a'. dati rau.iali. Infatti le reazioni che 1•n·sc111ano le raz• z~· ai nmtarncmi di carattere alimcntart> i quali d1Jl('ndooo da 1.:migrazioni :.toriche o da fatti c,·olu1h-i o Jl't"CCIOrativi<b cui sc:a111risc:euna dh·enificaziooe di cultura agri col.1 onero di cos1umi connessi al bisogw, alim<-ntart·. pos,sor)I) ht'n <ktcrminare, col uascorf't"rc dei ~li, S<'nsibili orianti raz. .ztali. 11-'~r es. dal regime di agricoltura ,·a. rfa al r('~m1t latifondistico e dalla , ita po. tleralc alla vita urbana. scmiurbana e via::- n'rs.t. E qutsti ~Ha~gi trascinano con ~i. vhr• ..1 iatto dtl c.imbiam.:nto 1~ ,tnnoli J1 ordine b1,xhim1co aliment~rc ti .illa din~n,a ca1).1.cità Ji nlilizzazione dn 1,rinciJ)ii. 1u1to un comr,k,~ di fatti d'1. hnno d..'lll<" abitudini di mo\"imcnto ed: la,uro 5in•, :u coslumi et111c1,ai ~mim~ 1i, all ... idee c-financo alla religione cd ~ l-.f'gi. ognuno dti quali ckm1:nh t1110,·i 11ro th1cl' nu(n l' rt•auoni ntlfa r;1u:;1). l ·11mod, th \ it.t ~i accompagna ;i <tt11timcnt1 t ad 1t!c1. che , i sono conncs:.c, Questi d,·mcrtt1 di narnra corticale. agiscono ,iull"andamtL 1c, fis1ologico dell'organismo modificandi~ rn ordinandolo al fine che le promuo,c ""npnchl· il terreno razziAlc lo cons:nta. Jnfalli un tale ff'nomeno 11<)npuò compicn ..., il pi.a1K• orpni('f') res1,1,1 cd m,r i r,, ih.:t:.1 fbiolvg1ci. ghiandolan e nrn-osi 111 111111d,111i110 , w•rchC l'idea •ttl il ~L·mimcnt,
wJ:J::tri:o, o comunqut" imn.Jdottu uclll xullt· o"Jrticah. sfa trop1JO estraneo alla c05ti1uzim1l• hio.morfo-fisiologica dell'individuo t ddb rana, o sia an·crso e dannoso. T11t- :·, i.11.oid,~ il finalismo in natura non esi. , , pos5'1no3\'l'rsi i1111um~rt",·olicasi in cui 41u~lros:t di :nn:-rso e dannoso determini ri. tl1.~s1, reazioni. adattamrnti. ,·aria:rioni dc. J;lTk.·rati,·l·della rana t !"intero c~ppo im. IIU(ch1 la china della dissolu:rione. Or quan. ilo J!li drmenti ,·cgctati,·i dei coqn (iu 1mmoluogo il sistema ghiandolare ~-quello lllrl'uSO. cht· ~I infh,t·ntano a ,·ice1KL1) ri- 'JIOlldono.tramih• 1:t p,.rte fil()f!CIICticamcn. 1 più amica dd c1.·rn:llo, a stati sentim:!11. 1.-li l"d idl'<llogici. int-rcnti a nuovi modi di 1 ita •) al ~ulite, lll(l(lo. qm:sta risposi a. fissi mio-..:, p111ì111.11 tradursi ra:uialmenle in una "4:flt cli m•Mhfica1ioni stabili di natura li•1olo1:u:·.1e, h 1~i cli,·:-ngono dì ordim· morfologi~,. Lt « rh,po~ta > può t5S4:rt· pu:,iti, a S1.: l'mtao organismo si associa e concorr1;· • foruirt· gli strumenti, che 1.oi din·ngono IJ.iltlrimonio caratterologico della ra:u:a. on. ci.. quel moJo di ,·ita, qudlr- idee e quell,· ,moJ;ionì dh-entino carne ed anima. E' 1K·ia11,·a quando l!'i ha rtsistcnza. d:. ,1orsl<\U\o decadimento. Ciot qu:rndo in Ktnerc una idea rngg!'rita od un dh-erso modo di , ita imJ)OSlO ll(lll ris,·cgliano aleun\.'<:onella prds1oria della rnua e siano 4Uin1h1mJ)ro))rìi. , La improprietà biologica ddl'inurbamcnu 1i dcsu1m:·, in partt•, daJrindic~ di nata. ht.i. riflc11ent1.: l'importante carattere raz. ,ialt della forza procrea1i,·a. la quale com. ,rr,ndc anche il hisogno J>Sichico di pro- (lt-:trl·, il cui decadimento può coucorrcrl·, in quantQ ai risultati (dctrntto, s'intende. l'lff't·llo di ,·ofo.:ioni degeneri) con le dimi. uuita l'.llcr,tia del tessuto generati\·o ncl1"11mn<~1• nella donna. (_)uc-st'indicc, in Italia, nei 1~csi ;n,,:nti J•'l)Ollliont' minore ai 2000 indil'idni è del Jl>l), t· s,k al 28% tra i 2000 e i 5000 tp1fi1idni 1>1.·r sccnderl· al 2-1'ft- ed al 20% <,n.: J'agglomer;no ospi1i ùa 50.000 a IOl.' mila individui, comiuu:rndo il tracollo 1w. gli addensamenti .su1>criori. Se la diminu. zion,· dcli;! nascitl· ~ Jonua. 11cll'urba11c. simo, v so1>r:utut10 in qudlo n1rak che carattcrìzza i latifondi, a scadimento del l<'HUto gcnHatirn, ciò che è in Intona par. r, dei casi. s1J('cic nell'ambiente dei gross: p,:,esi. (•d un tale fatto , tuga a stabili,:. z;.rsi 1.'r('(litariamet1H.:, 1>uÙ a\·ersi una ,·:1ri::zio1k razziai(' diminutfra rispeuo al ca1 :,ttcrt• fondamc111al1.· di fecondità riscon. lr«ti, ìn indi,·idui d~lla medesima razza che ,·h·cvano in regime colonico (la media dei com110nenti una ianuglia di coloni. iu Italia. in base al censimento del 19.11. i: di 6.5 unità. mentrt quella ,lj una famiglia di hraccianti agricoli 111urhati, e che l"in>uu c111indi com~ i la, oralnn di cam1l.t· gna. nel rl•gin1c latifondistico. è solo di 4.2 unità). Oan, in sht\liÙ <htl' tii,i di ,·:uiuioue r: zzialc: 1) o per a:rione diretta delle cir. rosta1u:c ambicmali sull'insi('ln<- dcll'organismo. o su qualcuna dt·lle sue 1,arti sol. tanto (cioè per reu:iont' somatica): 2) n vcr aziont· indiretta. tramite il sistema riproduttore. che ,·iene influenzato. come ac. c;.de in tulti gli organismi sc>ltratti all..: lno condiztOni naturali (cioè ad un iusi'!• nw di stimoli cui sono assuefatti e che ,.,1110loro proprii cd ai quali rispondono r ..azioni prc-\'iste. anche k appaiano -:on1c e 11110,·c >). Or noi J"K"nsiamo, in generale, eh:• l'uoic,, compromtsso ammissibilt JK'rchè \'Cllga mantenuta l'integrità della rana. tra la ,·i. l t prìmiti,·a protostorica e qu(.'Jla urbani. ~tica l'. il n:gimt" colonico pro\'n:<h1to tl1 horghi L· cui unità immobiliari t· popolati. , ~ siano et•stit11it<-dai poderi :t larghi:,simo r;-ggio. Perchè il IJ.I.S:.aggio da questo rt'gimc. S4,prattntto J)Cr la razz.t italic.-. cui anche i Siculi appartennero quali 11rimi abitawri dell'agro romano l' CorSt'tklla Rom:. pre.romulea (\'. cStoria di Roma». htitutu di Studi romani) al regime urbano e stmit:rbano latifondistico può eonsidernni CO. mc- una sollr:tzionc al suo slato naturale. E' spiegabile dunque conw. attra,·erso i ~cc-oli, in <1uel1~ 1.onc m cui tlominò il la, 1i1ondo (•) o J>cr ,·ia diretta, o per una Yia che attualmcnt..:- chiamiamo genetica. cd anche tK"r tramite della influenza organic:1 ~1editariua1a. di mancah.' reazioni o di reazioni di,·ersc e sm·,·crtitrici ( ,·aria:rioni tlel profilo ncrrnso t' ghiandolare) si ~iano J,Olllle a,·erl· variami sup~rficiali in :1lcuni nuclei di qucs10 ramo della raua arioJJtlas)!ka che ,·a sotto il nome di mediterranea e che tutta,·ia ha sapu10 mantener~ 1111a certa inunutabìlità essenzial<:. (La for. nia m·oi<l..-del crnnin :,j mantiene <l:illa ti• J>ica romana del 1empo dei Re nelle sotto. forme siciliane, e quella platiccfala e: ha.ssa e non larga» dell'isobotys .ticulus del nro. litico ì: comune nei siciliani attuali).
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