Un -.oniso m.ditenaneo e La vr~nui. di leggende e m4:morie riguardau1i Sau Corrado. <'OSÌ eslraneo al mondo meri-dionale eppure presente a Noto ed .,\\'ola di Sicilia non meno che alla Cala e al Santuario del mirti: Malte:1i. ci può forse aprire un curiOl!'O i!ipÌraglio sulltt storia dell'ordine Teutonico, che eonlra.:.-tò lungamente a quello Gerosolimitano in Italia e altrove•· L>allavita religiosa, indagata anche attraverso le proee~ioni e i culti, la Bernardy pa:iM al le manifestazioni letterarie ~ ri• corda ad es., come il Giahn dei Mahesi non sia ahro che il nostro Giufà; ritorna, cOn acume. sui giuochi fanciullt!$Chi e :!ugli strumenti musicali (ri,·ela. fra l'altro. che « nel paese agreste così vicino aliti Sicilia di Teocrito non può mancare il sonaglio di cannu die per il gio\·edì santo funziona da noi come le tabelle o simili); ricorda i pronostici. le precauzioni i tabù, le scaramanzie, i blasoni e i proverbi che aocompagnano la vila del maltese. Note\·ole la inchiesta dedicata alJa ca_;iarnstica e ai trasporti di terra. Dove la Bcrnardy. 1>erò,ci conduce. come a un.a sugge:s1i,·a vasseggiala è nel cam1,o del costume e dcll'.1hbigliame11to. 11 costume popolare e i suoi ac«:Mori sono f,a ri1>rova. ~ occorresse. della stretta aderenza della tradizione maltese a11d1e ptr que:st.a parte alla tradizione me<li1erranea. In ciuà, comunque. ormai l'uomo ha adollato il \'eslire standardinato comune. La dorma, i,n-ece. può ancora adornari!i della deliziosa caratteri!tica JaJdetla locameme detta anche &On• 11t•tlu che è il vestito di rigore 1>erandare in chiesa, e che per le malrone- è di ricca seta pesante, con cimo$C di t"olori "ivaci, talora apparenti nelle costiere iuterne. L'origine di questa Jahlelht ha fornito materia di 1lii!cu:ssione piii forse di quul$iaii altro argomento della ~toria minore di .\folta: dallo ze,ulalo 1,~11eziat10 11) oorci-0/ turco e alla mantil!lio spu1,11uolo lutto è i!lato cliiamalO in C8lli!.4. Ho ]°impressione, però, che in tale clì:scu,.,sionesia !iulla buona stra1la un'altra slu• <lioi,a • che come la Berrmrdy . ~a vedere nelle lrnJi,doni 1>opolari la p~ia e il sapore, Carmelina NaselU; la 11u,tlt" in uu ,.,uo dotto articolo. u.sc.ito proprio in qucsli giorni M11nw sicilio,w t' foldetla maltese (estr. dal « llollettino storico catanese>, anno V. 1940, XVIII) (\lustra storicamente l'antico manto fem• minile siciliano e ci dimostr:1, suffautorità di fonti maltesi come la. /aldnlo derivi tlireltamente da esso. La Sicilia.. osserva pertanto la Naselli, « smise a poco a poco il manto dopo ~•unificazione del Regno, ma non lo i,mi11ea ~g110 che 11011 ne sia rimasta "'iva qualche reliquia ancora oggi. )hlta. irwece, 11e ha manlenuta in pieno l'usanza anche se il 111:ullo lungo fino ai piedi ha ceduto il posto a quello meno lu11go, che ricorda il tipo. pure siciliano a ~commiglia. Anche i nomi che sempre parlano c1oqucntcmente non meno che le cose stesse sono nell'Isola quasi tradizionali; e non è chi non ,·cda come entrambi siano d'impronta ~iciliana e appartengano alla nomenclatura dell'antico costume siciliano e abbiano subito per quanto concerne il significato sorte identica a quella della ,,occ siciliana fadigghia. p1L..;,sata nelruso per indicare il lutto ii. luogo della parte•· Cento e più anni di governo ~nazionaliuatore inglese 11011 haru10 J)Oluto tli.~truggere queita vivace insegna di sicilianità. E se è "·ero . rimaniamo nel campo delle tradii.ioni popolari • che il ma11to cosliluisce un simbolo protellirn così come è al lempo stes.so un segno di adozione. 11011 è senza :significalo che tale forma dì abbigliamento ci denoti come,.l"-isola di Malta. figlia adotti\'a della Si<' 01ia. con~Nvi tale aimbolo nel quale sembra ri\•iverc. nei suoi tennini sacri. la tradizione stessa di Malta, do,·e ricordi e soprawh-enze si manifesta.no come corrisponde111i alle affini nostre esperienze di raua e di vita. Così la tradizione ,di Malta non è stata e non è norma, ma è 11tataed è germe. forza. ,·iva, 01,erosa. operante. GIUSEPPE COCCHIARA 9
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