questionario Giu.. ppe Gri•c:o. dolio Quarta Sponda· Non è mai stato nè sarà nel nostro ::ttle l'infierire aui vinti, piultosto è nelle 1rad1• z.ioni 901\iche. Il < Vae vi.ctis I, non fu mai pn)nunooto da un romano. La noatra auon• in p:i:c. e in guerra è stata 1em,pre caralterluata da! virgiliano < parcere 1ubie,ctis et debellare superbos >, Più che mai oggi che le nostre !orze armate d1 terro, di more e di cielo lottcmo per conquistare all'Impero 1tallano il suo necessario 1pozio vitale in Europa • nel mondo, nOi non pos11amu de• flettere do questa categorica consegna. !n qu.110 9ig-cmteseo lotta Ira la risorta potenza italiana &d il vasto Impero mercantile della moderna Car1a9ine, l'In9hiherro, !e responaabilità della francio sono note e grandi e non pogsono essere canc:ellote da un processo contro i cosiddetti e rosponaobilì :t della guerra nè da una tardiva re:sipiseenza. La francio vinta dovrà acontore i 1uoi enori, tulli. uno per uno. C'è un conto che noi abbiamo do tempo aperto c:on es.sa • che dovrò enere ìnleromente saldato. Solo dopo aver fatto questo. la Francia, nei limiti e nej moch concessi da:- l'As.se, potrò: riprendere uno suo funzione europea nel quodro polihco che uscirò dalla sistemo:i:ione dell'Europa nel nuovo ordine politico, sociale ed economico delle Rivoluzioni rascisto e Nazista. Non d!men1ichiamo che Parigi è staio, ,pede nel secolo scorso, \'anh Roma per eccellenza; che ha fallo di tulto por cane.Dare dol cuore dolle genti !in il nome ed il ricordo di Roma; che ha sem.pre avvel'1Crta la creazione di un Regno ind1pen• dente d·Jtotia con Roma copitale. Non è C9rlo C'Olpa del piccolo libidinoso vinto di s.dati se run1tà italiana ai è compiuta suo 1nal9rado, anzi contro di lul, contro la fron• eia. Lo storiella della francio Hborole che accorre con i suot eserciti o porta.re luce di libenò ai popoli oppreui ormai non commuc»e piò neaauno. Ho lotto il suo tempo. iwsto lo froncio, lo Francia ..era, liberale al, mo per kl proprio libertà d'o:zione in casa altrui; la Francia dei e jomal1, e degli e chmsepols > che teme e pavento e cerca. inYonol, di impedire il nsorgere e l'offer• marsi, sulle azzurTe acque del mare Modi• terroneo, delle aquile invitte di Roma. Se lulla la atorio d'Italia, dagli albori di Roma od oggi. non los;e caroHerit.:tala da un profondo e mal celato odio gallico contro d 1 noi. risulterebbe quasi inconcepibile l'azione svolta !n questi ullim1 teffl.pi dalla Fronda nei no:,;trj riguo.rd1. Si comincio a Versaglia cvi negare oll'llalia fin le briciole del succulento p'ìatto col.oniole conquistato a spese della Germania.. Ci •i n99a quello eh• ci eta stato solennemente promesso do! Patto di Londra. Non bas1a. si nega per• fino il nostro d.daivo apPQrto alkl vittoria. che diventa cosi uno conquista esclusivo · et.gli anglo-froncHi. mentre invece è uno delle .pii). lulgid• pagine dello storia nulitore d'ltalio. Si umilia rltalia al rango dei vln!i. E tutto qunto pe:-chò 7 Per impedlre cho l'Italia 3 1 allermi docisomc~lo nel Mcditc:-:{r.CO per r:::i.c.'ltenerci sempre al rong..:i di succubi dello < grondl > democrazie. La sorella la1ino I Se loceHimo 11 conto di quanto Ci è costato questa 10rellon:.a, Ci passerebbe la vogho d1 avere più e sorelle > in tutta la vita. Quante amarezze, quanti disinganni, quanlj tradimenti ci ri• corda que1to nome I Eppure non facevamo che lavor<rre per la pa1ria franceM, al punto che stavamo per smamre al tulto lo no:,;tro via, la via d1 Roma. E quando linal• mente l'abbiamo trovala la nostra Patrio, quando abbiamo ~rCO"to di lavorare per ona, ecco che abbiamo Incontrato di fronte. In primo linea, la libt-roliHimo Francio. Non per nullo è stata cosi lenacemenle avverso alla nostro entrato 1n Roma Roma ero la nemica che non doveva più nlOrgere. Mo Roma, nonoelonte questo e veto>, è nsorta ed ho rlpreso il suo poeto nel mondo a poco a poco, malgrado Parigi, contro Pori9ì. Questo la F'rancio non ce lo ha perdonato mo1. Ma 1'02ione della Franaa contro di noi non si fermo qui eHa è continuata lninter• • rottamenle lino ·a1 giorno della sconhtta, dalla costOJ'lle opposiz,ono al fascismo. alle aan:.,oni. al pugnaletto corso di Dalad1er. Abbattere il FaM:it-mo è staio l'obbiellivo costante dei polilicantì parigini, daJl'ebrvo Blum a Reynoud. Lo loro cvlpa e di non euere riusciti a !mio Mo non dimentichiamo che H aveuero · vinlo, eni sorebbero 090ì gli e eroi > della Francia. Hanno invece per$0. Pé9g10 per loro; e lo Francia è padronissimo di proceuorli linchè vuole son faccende che non c·1n1ereasano, r.icnon dove m.½iirnomente ìlluder11 di ottenuoro così lo sue responsabilità Pu ~01 !::! !Osponsabile è uno: ::ola. la Francic:. Dc!c::- d!er e compagni non c'interessano da questo la1o. E' la francio, euo aola, che dovr-6 rispondere e eh• dovrà pooa.re Noi non siamo contrari per principio a che la fruncio abb,a un suo posto e una sua !unzione net nuovo ordine. Il poe10 che la Francio potrà occupare, ad ogni modo, non può essere .superiore olla .sua e reale , potenza demografica. Il pauroso sbandamento demografico che eNO ha subito in questi ulhmi anni non può non avere le sue profonde riporCUHionl politJche in quesf•poca di lerTO in cu si affermo più che mai il lolt<Xe e numero~- La deficienza delle culle, per non diTe reccidio, prodotto dallo pratica delle teorie mal husiane • liberlari~. generalmente poco avvertita all'epoca della montatura democrat1ca, si la oggi inten• samente e paurosamenle sentire, specie dopo il lragiico bo9no di sangue che ha d1slrutto tanto delle giovani Yite sulle quali , 1 basava. anche quOJ'ldo non lo 11 volevo nconoscere. la potenza della Francia. Lo Francia, per un bosso ideale di piacere edonisllco ha 90ffocoto le leg9i più elementmi della vila.. Mo la vua cammino e, sebbene olla lungo. •i vendico, lasciando Indietro, o oddirittura .sommergendo, chi ho co1pe1tato le sue leg9i. Queato è il caso della Francia. Se vuot riprendorsi. oltre a pagare il suo conio, essa dovrà alfrel1ars1. se non è già troppo lordi, o rilare da capo la suo vita. Ma ciò non é J)Ol'ltJibile se lo francio, dopo tanti peccali di superbia, non ritorni .sull'antìCO" via tracciatale dal 9tmio romano di Cesare; la via di Roma. - - 7. ~. \U Roma - Azco d.i C:0.tcmtino
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