La Difesa della Razza - annno IV - n. 3 - 5 dicembre 1940

,,ai all.l lx:llcL.ta. diciamo t~i, ieomelflO dei corpi femminili, ritcrt.1.s::.cronelle \!onne doù di mli din,r:..t n,llur.: l le .t\. , icinasscro non unto per Jcsiderio t111:imo per ,ero :imore. Seno <1uestopun10 lii , 1,;t.1. l.1. santità e l'obbligo Jcl m.1.trimon10 d':1morc erano 11npos1i e rispc11atis::.imi. N~. ~un (clibc ostinalo fu mai 1r.11uto p<:~10 d1c a Spart.1.. lh.sti dire che, nel cuore JcJ. l'imcrno, 1 ,·<.•(chi .S(Jpoli l'r.1110;.ostrt·111 Jai magistrnti a ,girare nudi per le pi,17.l:." ,antando canzoni Ji biasimo e d1 , itu1xrio per la loro condi2ionc di .scnz.t prole. L<l moglie do,·cva essere il fo.mo non di J1. ih1ar;iiionc scotim<.>nt:ileo di apprOC(i languidi. rna di ratto. Ga.scun gio, inc mn.lmo. r.1.toa, eva l'obbligo di r.a.pirc con , iolcn2..1. l't'lttta spos.i, a costo Ji non 111diffcrcnti pericoli, e la s,.:elu do,C\·a ndcrc non su fanciulle di tenere età, ma su ,1<:10,·.,ndi1 \Cmplcss11à fisica raggiunta e di robust., ma1uri1:\ sessuale. ( A questo proposito, 11 raffromo con le usanu: matrimoniali dei Germani viene sponuneo. Anche Tacito ha bsciato menzione di una simile condizione fisica: completa maturità del mu,,.::h10e J<'ll.l femmin;1, cui i Gennani non po1e- ,,mo 2.sso/uumcnte sottrarsi nd comr1rrc matrimonio. Si può pensare (utta\'i,1 ,hc il !;rande è S<·,·ero.storico romano anlhe in questa ocu.sionc: abbia ,,oluto mcucrc: in stridente contruto le abitudini dei quiriti Ji condurre in moglie donne gionnis~ime l qua.si fanciulle, a tutto discapito della sanità Jella prole. Oii non ricorda l'infelicissimo ~«ondo matrimonio di Cicerone e la rispo. st:1di lui a quel consolare il quale . .illa , igi!ia delle noz.ze. gli rimpro,·erava f'ecce.ssi,·a ,(:io, inczza Jclla nuo,·a spos,a : « Ebbe. m·, se oggi essa è anlOro\ una fanciulla. domani s.trà (tonna » ?). Dopo il rapimento il >;io,ane JoH:1.1 ri. rn~gnarc intatta l.1 rag:azza :ai suoi p.i.renti. e LI donna che a,c,·a la (ura <lei muit.11.!- gio prt'lldeva in rnnscgn:1 la num a )p<>SA fino :al giorno delle nouc. L1 ,·ig1lia. ,o. .stci raJc\'a fino .1.llacotenna, fino .albi classica palla da bigliardo I:& tesla della ragaz. za e riv<-stila costei di un rozzo 5alCO fa costringeva a dormire 5U J1 un lurido p.t• ~lierin:io. Furti,·,unentc, di noue lo sposo s'introduceva nell.i camera do,c la sposa giale,·a così conciata, e solle\'atal.1 di 1>es:1 do\'eva londurla ndla st:mu da Ictio. Qui Ja coppia bisogna,·a si coricasse e traSt.or. resse qualche tempo <lella notte nella pili perfetta nstità. All'alba, seg:-etamente come era cntuto, lo sposo se ne ritornan. fu i suoi compagni, quasi nulla fosse a\\enuto. La cosa JO\'e,•a continuare per notti <: notti c sempre colle dovute Glutele finchè la natuu non a,esse trionfato Jelle norme licur. .~iche. E ncmmC'flo Jopo si poteva age"\·oJ. mente continuare alla luce (lel sole, tamo che si son dati Jei casi . è: sempre P\u. • tarco che afferma . Ji mariti che hanno conosciuto prima la faccia del figlio di quella della moglie. Questo eccessivo rigore è .spiegato in par. te dallo storico greco colla preoccupazione J1 Ltuirgo d1c m.ti s'1llangu1d1sse l'amore fr;i_ i coniugi i qu:ili, così contru1:1ti, a:u. , avmo 1 ,·edersi sempre nel pieno ardort J<.:iloro sensi. a tutto vantaggio dell'ouim:> dei concepimenti e della sanità della prolt.'.. Ma dove le IC'ggidi Licurgo attingono il massimo dclle prCOt.rnpazioni r.12.zistiche e a ,·ero diie scnz.a \·he il legisl:uorc :.e fll' anedes.sc •. \IO\'t~ qu~c leggi sono -addì. ritura preforcitnci Ji se(oli su certe teorie :iccarezzatc da ·alcun~ dei nostri uomini Ji scienza studiosi dcll:.1 questione rnziale. è nella disinvoltura e nell'abitudine mo. raie che gli spartani a,·e, ;rno Ji !>CJ.m. biarsi le mogli e i mariti a solo 5eopo e11, ~enctico. per cui un , ecclno .. unmogllato con una giov.anc donna, non seno,· .t ne)Sun disagio chiedendo ad un iiovanc .unit0 di procurargli forti figli con b. prop•ia mo. xlie o, quel che sembra innaturale per i nostri costumi, un uomo vegeto e sa.no non aveva la pili piccola pr(.'()(cup:izionc chic. dcndo a un amico l'onore di po1er .issicu. rargli una robust.1 figliolanza. E' logico d1e simili sc:.1mbinon potevano awenirc se non nell'.imbito dell'affinìlà di sangue e di una. E non soddisfatto ancora. il leL;isl.,. torc spartano impon:,·a ai padri di pre)en. tare i figli che nesscro r:iggiunto un l'.erto grado di sviluppo ad una commissione Ji anziani i quali sce~lie,ano i SJ.ni e robu::.ti

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