ma riluttanL1 che a\'CVa il k-gislJtOré ~p.itrano a che le leggi fossero :srnllc, ,cdiam:l come Plutarco ci mette al corrcn1c \-li quella p:rne dd romw laccdemomo tbc prc,cdeva le norme dei mJ.ntag_l;:i. A Sparta le donne Jvevano 11Jo\'erc dt uercit:usi nella i:;innast1Gl t indurire i loro ,orpi negli esercizi (isici nt' più nè meno tome uomini, e òò pc-rd1t' nel pensiero licurgico esse dovC\·ano pu.:p:i.rarsi nel m•- ~liorc dei modi :a lOnccpire figli forti e -.ani in un corpo sano e forte e a sopportare con virile fortezza gli spasimi del parto. Non c'era esercizio fisico m2SChilc, lotta, tersa, salto, pugilato. lancio del dardo o del disco che le donne non avessero l'ob. bligo di pratic.uc. E per togliere loro ogr.i morbidezza, ogni naturale gcntilczz.a o riserbo, Licurgo pretese che tutte le giovinette si cscrdusscro a ballare e cantare e 1m~za di uomini. i quali , ·>u JoH, .100 trattenersi dal lanciare motti e (rizzi e battute salate J'incitamento o di b1as1mo alle tontcndenu. salve s'intende l.1 pu,licizia e l'onc--stà. Tutto questo finiva col lasc:iar credere all:t fanciulla spartana d, essere pari al maschio .mche negli escm:d e do\'C:·ri cui questo è chiamato dalla natura 1.stc.-ssa; e non prirn di sigmhc.t10 è l'aneddoto notis. simo di Gorgone, moglie d1 l.conida IJ quale ad uno straniero che per complim~nto le diceva: « In Sparta. siete ,·oi sole, donne, a rnmandarc agli uomini ~ rispostsupcrbamente: « Perchè noi sole ( ra tutt.t le donne sappiamo par1ori:e uomini». U promiscuità delle palestre sp:i.ru.ne tro\'av.1, dal punto di vist.a del costume, un'attenuante del fatto che ,gli uomini, a,•_
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