Indi boli•iani in abito Juti•o ,·vglia dire «spirito» :: .t cui wlit:un.-ntc si aggiunge un nome SJ>ecifico.come J~:r l·sempio « Kicci Mani11'1». Gli Jndiani credono alla trasmigrazione <ldle anime nel corpo degli animali, mentre è comune la cr::-dcnxa 1otcmistica eh.: ogni tribù derivi <.laun dato animai:: che viene poi adoralo e ,·cnc.ra10 in modo par. ticolare e disegnato nel proprio stcnuna: <Jucsta h<'stia g<'n~ralmcntc non dc\'e ,·cnir uccisa dai membri della tribù. Anche le piante l'<I in specie quelle più utili all'uomo. sono considerate in mo<lo animistico. Attorno alle cn"tknz~ e alle concezioni n.ligiost di queste genti ci sarebbe da par. lare per J)ilt spatio di quanto ci sia eone< sso. e 1,c.rciò eone.Iude remo dicendo eh!: <'Sse souo in tutto simili a quelle degli al. 1r: popoli primiti\·i che mancano di una cena ci,·iltà e si trovano perciò ancora allo stato di natura. Il fondamemo di qm:• 31a rc-ligion= i: così costituito da una vaga cc.ncczionc animistica e da pratiche magi. che, memre in essa manca ogui organiua. ziont' di culto e ogni traccia di casta sa. ct·rdotale. ll:n diverso ill\~Ce sarà il quadro eh-: ci prescntcrauno in seguito i Messicani cd i Perm•iani. ai qua!i !°fra accennammo. 111 quanto .i.Ile li"911c la razza americana conta 11110 straordinario numero d'idiomi, che. in uumt'ro di 400 per tutt'al più 10 milioni di individui, tultj appartengono a una medesima famiglia, e la cui struttura i in· sommo grado polisintctica o aggluti• 1,.:.nte. La più spiccata. tendenza di queste lin, guc è quella di assorbire nel verbo le alt~i p.2.rti del discorso: così entrano in comb1nazione colla radice non solo il sogg.ctto, ma anche gli oggetti, qualunque sia il loro r:.pporto, gli esponenti di tempo, di luogo, di grado e quant'altri modificatori dell'a. zione verbale. Cosi, in pcrietta contraddizione alle lin. guc analittìch:, i nri membri formanti una proposizione coincidono interamente, \'U1endo a costruire in tal modo delle fra::i 11ua1110mai esprcssi\'c, ma spesso manc.an. ti di chiarezza e di elasticità. Altra caratteristica d::lle lingue amcri. cane è la distinzione dcl gene.re anìmato o i1,anima10 che è una conseguenza della lo. ro concezione animistica e IOtcmistlCa dcll;t religione. Oltr:: a questa, altra precipua loro ca. raticristica, è l'a\"crc una prima persona plurale ìnclude111c colui a cui si parla, cd una che l'esclude ccc. ccc. Ma questi e altri particolari non sono comuni a tutti tli idiomi. Anzi. il suddetto polisintelismo stesso, 11011 è in tutte le lingue parimenti sviluppato e forse secondo alcuni autori anche potrà mancare del tutto. Per il foklorl', e cioè ixr le' usati=c cd i cosl11mi, i Nco.amcrindi spiccano su tutte I: altre razu. Presso di essi il costume si limita allo stretto necessario mentre portano il corpo fregiato di tatuaggi. Per le armi im·«.c diremo che, mentre in tempi primiti\•i ~ra. ne fatte di legno o di osso, pili tardi, con l'arri,•o dei « visi pallidi t, invece apprc. scro l'arte di sparare il fucile, oltre quella funestissima di b!re « l'acqua di fuoco> o acquavite. A proposito di questa bevanda gli slu• diosi rile,•arono come essa spezzò la forza n~turalc di questo popolo, sì da fiaccarne in modo terribile la fibra. Nei tempi paS• s.,ti pare che gli Indiani abbiauo ;wuto costumi rigidissimi e salda disciplin~ così <!a far crl:'dcre che nelle loro triM pochi fossçro i furti e gli adulteri. lnfatli si "enne a sape.re çhc presso <1ucstc, aucorn 1,cl secolo scorso, non csis1c,·a alcun tri. bl:nalc che giudicasse i col1>c,·olì,e che qu;. sti, se c·crano. quasi scm1>rc ,·t·ni,•;-ino Ja. sciati alla YCIH.lcttadei !),'\rCllli se an'!\';'UlU ucciso o ;i quella del danneggiato se in. \"~Cè a\'c,·ano commesso ,111 furto o un adulterio. In quanto al matri11101,1io c1uc~to ,eni,·a cc,ntratto per mezzo di un IJ.3tlO o :itto di compera dei genitori: però le inclinazioni <iei gio,•:t11i,·cnivano risp<-ttate. Questi po. t(vano unirsi con facilità. e altrcllanto fa. cilmcnte 1)0tcva110dividersi: il contratto di matrimonio 1ah•olt.1. non vcni,·a fati'> per tutta la vi1;1,ma solamente 1,cr 111d1ato 1>eriodo. La poligamia era ammessa. ma in H'al. tà essa ,·cni,·a praticata solo dai ricchi ca. p1 tribù: nel qual caso le sorelle della mo. gite erano I:: preferite. Ogni douna, anche se non era l"u11ica moglie, a,·c,·a la propria capanna, nella qiJalc pure abita,·ano i suoi figli, che n'• ,:ivano educati fin dalla piÌI tener., età alle dure fatich= della ,•ìta. Gli Am<:rindi non crearono alcuna orga. nizzuionc J)()litica, sah·o quella degli A7.• te.chi, Maya cd lncas, sommamente c,·o. h:tc Questa geme a,·e"a dei capi che solo in tcm1)0 di i;ucrra dispo,1c,•:1.110di grande ,1utorità. mwtrc in tempo di pace. il pote• re era affidato ai ca1>ianziani della tribl1. Queste taholta stringe,·ano alleanza fra di loro e simili leghe, come 11uella degli Jroch::si, in tempo di guerra, dis1>011c,·anu di grandi fone. I Natchcz, abitanti la parte meridionale del Nord America, im·cce a.Yc,·ano una propria e \-<:ra monarchia: il re, che era so,•ra1)0 assoluto, si chiama,•a e fratello del Sole» -!! la sua famiglia gode,·a di mol11 privilegi: carne <1uello,ad esempio, che godevano le sort'llc del re, di scegliersi amantì a loro capriccio, i quali alla morte <l, esse. erano obbligato a seguirle nella tomba! Fumare Ja pipa e donare oggetti di orna. mento erano azioni di particolare impor• t,,nza politica e diplomatica. I cWampum» o cinture di perle venivano consegnatt', do. JIO la lt'ttura di ogni capo,•erso di un discorso, a un \'ero e proprio «archivista», il quale doveva conscr"arlc quale prova d1 qualllo l'oratore a,·e,·a affermato. Giunti alla fine di <111estonostro l;H'oro, il lettore senza dubbio avrà os~r\'ato CO• mc noi non ci siamo prt'OCcupati dei problemi concernenti la di,•ìsionc di questa nuza in sottotipi e le varie differenze che corrono tra Neo.amerindi del Nord e Nt'oamerindi dd Sud. Questo facemmo, per. chè è nostra intenzione farne il tèma <l1 un prossimo articolo, nel quale cercheremo ti fare il nostro meglio per dare un c1uadro quanto mai chiaro della situazione nt'i confronti delJ·attuale scicnta antropologica. A. R. PROCACCIO
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