La Difesa della Razza - anno IV - n. 1 - 5 novembre 1940

IFONDATDOIRIOMA che non sono delle più comuni, o per lo meno non sono più ricordate da molto tempo. Il racconto ha tutte le oaratteristiche dell'aneddoto pe.r cui il lettore ci scuserà se JXJS,Siamo in mOOo troppo disinvolto allo stile narrativo. Sulle rive del Tevere. un giorno. negli antichissimi tempi, ma non tali che già non avesse pi-ospera.to la ci• vilt~ d'lsraello, erano due giovani pastori scesi dai monti vicini con l'intenzione di fondare una città. Lo scopo dei giovani era soltanto quello di allontanarsi da una zona vulco• nioo, allora in piena attività e di servirsi anche del fluire dell'QCX1ua come mezzo di comunicazione lento mo sicuro. Nessun P.-esentimento di quello che sarebbe stata lo immenso forlWlO storica della città che essi stavano per fondare aveva neppure sfiorato le rozze menti cli quei due bossi latini. Come voleva l'opero. ess'. costruirono due capanne impostate di fango e paglia e vi si occucciarono col loro gregge sparuto. Vi si accucciarono sperando che altri pastori. altre genti sarebbero _venuti a tener loro compagnia elevando oltre capanne. Ma alle prime tempeste. che violentissime si scatenano in questo regione, le due COJXlllile furono sp:rzzate via dal vento; e i due pastori 6i diedero p:zzientemente o ricostruirle, e il vento e la tempesto di nuovo a distruggerle, e quelli ancora a riedificarle, e i venti a soffiarle. finchè apparve chiaro che lo città nascente era mal vista do qualche potentissimo nume, o che almeno per poterlo loncbre e S06tenere era necessario compiere un rito propiziatorio a chi sa mai quale potente" iddio. Tutto il lavorio dei due giovani }'.XJStoril,a loro ostinato fatica. - ero stata seguita da presso da un vecchio abitatore & una caverna in prossimità del fiume dove aspettava mercanti cartaginesi e greci per far commercio con essi. un ebreo: Abba Colon. Costui, dotato naturalmente dell'antioo vir1ù sapienziale dei suoi padri., sorrideva bonariamente crollando la testa ad ogni vano tentativo dei due fratelli latini per sostenere e· ricostruire le loro capanne, e finalmente. mosso a compassione. voile aiutarli. e E' inutile che voi vi aflatichiate, ragcrz.z'. miei, a impastare la vostra paglia con la vostro terra. Questa città non potrà reggersi se il legante tra la p:Jg}ia e la creta romana non sia l'acqua del fiume Eufrate. Quando avrete annaffiato abbondantemente questa terra con acqua raccolta da quel sacro fiume. alloro soltanto potrete costruire le vostre capanne, le vostre case. le vo7

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