aolda1i itcdioni Yuol dir• parlare deUe loro mcw:une. Sono i figli delt. mamme che hanno otieno alla Patria la e fede> per 'f'UI. C<er-$ la guenc odiosa dell'a:ftammione impostale do.Ua ooalizione delle demopluloc:razie gineYrine, sono i figli delle mamme che hanno dello Qj kliz-o poppanti n•U'atto socro di otfrir loro il kit!.: e Mangio, bambino, qui Ml ll<DWODi non ee le pc:,eeono ~ettere >. quelli IIOldatì auparbi che hann~ dato all'llolia llm,pero e che oggi 001Dbottono per dileriderlo e per alJargarla, per liberare da ogni insidia straniera U m01e cbe gi6 Ju di Roma e che a Rom.a dont, rilorn<Jr9 E anche 11talio à come una 9fOJ\.- de, umile madre, per la quale • bello combcrtie-.... ~ bello P.9rlìno moro.. offrire la noeb'a tio,ente glorin.ua per 099i,unge.,. WlCl perla di più alla sua c:onma immonale. Dbt1ab ~: n:I.ESIO nrrEIIUUIDI lo vonei dire alle mommo d'lt:ilio eh~ hanno i loro ligli solda1i tu 1 :'.I Ouor.o Sponda, che en!, pur essendo r'lt1leriolmente lonla.ni. spiritualmente le ac1~-1 ,·idni, vidni come i loro cuori di mom:no dù!ìd4· rono, e che combattono e vincono u-;1l"ad1h nel cuore. E come nOj siamo luni <.!c~e noalre mo.mm•, cosi debbono ess-erlo di , oi che servi.amo in armi lo Patria per uoodo quel po.lo che lo suo storia millenar:a e la suo dvihò: le aue,onono nel mondo. No, noi non combattiamo per un inleresse e,g,oistico e mè-rcontile o per mantenere un·esoeo ec!. onlbtorica egemonia su altri popoli ed oltre n~ioni; non combolliamo per impor, re all'Europa e ol mondo uno seconda i! piÙ fe~ Versoglia, mo per stabilire un nuovo ordine di pace c;:on giw,tizio tra i popoli nel quale ogni nazione posso b'Ov01e il giw,to p::11110 che le auo9nono b auo ,torio e i suoj reoli internai. E che in que:slo lotta non .iamo soli, lo dimostro non .ola lo nostro cdleolo Germanio, mo queakl hemito nuovo di Tita che KUOle dalle londomenlo tutto l'Europa e che si propaga lontano, oltre i monti e gli oceani, negli oltrl continenti, perchè il mondo. stonco O."- moi di liherlarismo e di partitj che non se"ono che agli Interessi dei plutoc:raU di qualunque raaa. non chiede che ordine, pace, giustizia, che sono le insegne sottc le quo.li noi co::ri.boniamo e Tinciamo. Per lontona che posso eSMre ancoro lo vittoria linale, eS:&a ormai è saldamente nostra e nulla poaono lare per impedirb Chun::hill e la .sua crioca di plulocrali inglesi _e norda:znericoni. Fra il nuovo mondo che .Of9e e il .-ecchio che tenta invano di aopraniTere a sè stesso e o.Uo sua roTina, l'esito della lotta non pu6 essere dubbio. Lo: villoria • con I., nostre legioni che combattono avendo nel cuore le cose grandi e sublh:ni. ln uno parola la civiltà. che oggi, come Tenti secoli addietro, porto ancoro e semp-e il nome di Roma che non opp-eue, mo seppe associare cd suo destino I popoli e le genti più diverse e lontane, cnancb quel copolcn-oro di .apienza politica. anzi poetico - perchè la politica. lo •era e gronde politica. ha la sua .salda • granitico base nella poesia epico dei •olghi lornlti di robusta e potente immaginazione - che lu l'Impero Romano. E 00me allora, alle: 001111\mone di quel grandioso edificio l'!l«l piccolo fu l'appol'b detle madri italiche, fiere genitrici di legionari eroi, co.1 oggi, alla costruzicme del nuo•o Impero Romano del Ultorio, mollo hanno doto e più ancora daranno le madri italiane. perebà il nome auqus1o di Roma risplendi, nel mondo, simbolo di giustido e di glorio ali• generoDoni wi\'enlj e quelle QT'9'eni~. Nel•. 23 de •Lei: Oiieea Mila Raaa• o paoiDa 46, rigo 23 dHla - di J>oolo Bcn«o, WI ...-ore di~ Ila al1era1o Il·- dal~- riodo. Si .to-TG i.g,g.-: ~ il -..qua diun.1 ~--.a:•.••~i. . ..,a,--• torino-loebovccio---•.--- Slampatort: Sod•~ Anaaima latituto Romano di Arti Grafi~ di TummlneDi & C.• Cittè!i Uni..-ersitario • Roai.a
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