La Difesa della Razza - anno IV - n. 1 - 5 novembre 1940

leggende non potrebbe essere - and1e all'infuori di ogni coloritura inte;preta· tiva, di ogni glossa interessala a ricon• durre il fantastico su un terreno reale - più eoncrelo già di per sè, §CCOndouno Spirito ebraico che !B. di \'&lutazione a freddo, che fanatico della interpre-tazione della legge, nulla. più altro \'UOI &af>trè e conoscere. Così una l>tlla novilà sa.ha fuori nel libro del De Benedetti a pro1>0sito del· l'episodio del pauaggio del Mar Rosso: una \'era e propria insubordinazione del mare ,1erso Mosè, altro che obbedienza ad un cenno! lo non farò secondo le me pa· role - dice il mare a Mosè- perchè tu 2S sei nato di do11n<J; e non per que!to .,oltattto, ma perchè io 50110 maggiore cli /I' di tre gWrni, però eh~ io fu,: cr~lo le, ler:.o c/U: della $Cltimaru,, e tu sino u1 u.sto no,1 /o!li. Ma a Mosè do\'eva capitare anche uu tthro gra,·e affronto: nemmeno quel tale, sasso di quella tale famosa rupe d{'j,1: naia a dare acqua agli ebrei assetati nel deserto, se la sentì -di obbedire al co· mando del condottiero, ed ~nteressanle riesce l'ascohttre il colloquio a tre che in quella OCCMionesi sarebbe s,·olto: - Mosè (a Dio)): Lo sasso non gi111. - Dio (al sasso): Percllè non giui lu aoqua ma sangue? - Lo sa.aso (a Dio): Signore del mon. do! PIL":rchè l\1~ mi ha egli 1>icehia10? - Dio (a Mosè): Percl1è lo sas.so luti tu picc11iato? - Mosè: Percl1è e' gitta~e acqua. - Dio: Come? t'ho detto io tu· il picchiaMi? Non ti ho discorso io di parlare'! E dello: E parlerete ullo~ .,u.s:.so? - Mosè: lo ho parhuo, ma non cii• lava. - Dio: Hai tu pure comandato hr:ic· le: Con equilate &ii,dicheroi tuo prossimo. E perchè non hai giudic1110con C4Uitate lo t.aMSo? Più avanti, nella lcgge1hlJ tr:tlla dal Commiato di Mosè, sarà :o sleiSO capo

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