delle m:ilcmaliche. della 111edici1111. ,fclla balistica. dell'indu• ~lri:&11a111ica:eppen). tirando li· .. ,,mmc, <1ucs1i~i 1>eriodi si po-,-ono ria~umere con le parole <lei 8t1ronc Kenloro Kateno - un membro della Camera dei Pari del Giap,~one - il <1uale scri,e,·a nel 1903: e Per un migliaio di anni e piì, rlopo la inlroduzionc della cultura cinese che scorre nella sua vi1a etnica. il Giappone ha a\•uto la. fortuna di po:s.se- (lere u,w cit.riltò orjcnwh: pro1iria incorporala 11ellins11ug• gio. r1clle ùfli. ,iei cc"stumi e nelle Ì.Mitu=ioni... La mente gi31)1>oncse è ora seriamente impegnala nel fomlere in una le due forme di cultur:a. l'orientale e J'occidcu1alc, la &ua :unhizionc es.._òlt'nd<o1uella rii armoniu:arle. come Roma armonizzò le proprie ,·irtù poli1icl1c e militari con la coltura dcli<> rau~ meridionali :.. I·: clurante il sellimo periodo I, ,azza tlimostra. sia in guerra 1'.b1· in 1•acc. le sue qualità di 11 1lu superiori a quelle di certi I "l'oli superiori, qualità che si ~•11•1to11gonimo m3ginarie. ideali e non rea.li. quando SOfH:t tutto i poeti le attribuiscono ag;i eroi pi1'1:rntenlici dell'Ellade e 1li Homa. t il caso di ricorrlare ancora 13 guerri con la ltuMia? Llmitiamoci 3d tin e1>isodio. Ecco due cillà in fesi a: Londra e Tokio; la prima è la metropoli degli uomini così deui superiori; la seconda quella degli uomini scimmie. secondo gl'lnglesi. A Londra si S\'olge la cc• lebre rU.>IU: di Ma/ekùig e si festeggia la liberazione di una minuscola cillà del Sud Africa e si c~rnta.\'ittoria contro i Boeri. A Tokio si esulta per la resa di Pori Arthur. I su~riori. un J)O· J}olodi 4J milioni che ha alla sua dipendenza un impero -di 350 milioni di abitanti, si gloriano delle ,-iuorie contro due minu~le re1>ubblìche di 500.000 3bitanti: 250 mila combattenti contro 50 mila; i Giapponei!i, circa 48 milioni, hanno fia.cea10 un impero di 135 milioni. con parità, forse di comballcnti sul campo di guerra. Ma il modo ,li manifestare la gioia nelle due metropoli. è quello cl,e distingue meglio gli uomini superiori dalle scimmie. A Tokio c'è tanta compostezza che sbalordiset:; a Londra uella noue ,li Ma/eking la frenesia di cui è Presa la J)Opolazione trasforma la festa in una colossale manifes1azione delro/igcmis;11Q, çioè della teppa e della mafia, resa pii1 igno• bile dall'ebrictà morhoH, dalle pantagrueliche libazioni di birra e di wisky. Onde sono più che mai e\•rdenti i caratteri peculiari di quella razza che, oltre le sue \'iniì guerriere. CMlta la ,•ita semplice, sobria, forse 1111 po' languida e un po' monotona, ma ~r1za falsi1à, senza ambizioni sociali. stravaganze. snobù1110 uso inglese. L'aMenza di snobis,rw e dei \'izi affini nel Giap1>0ne :-i scorgono in tulli. e ciò che dico non può essere smcn• 1i10 da n~uno. Al contrario. "i iK>nonel popolo nipponico cose invi$ibili assai preziose: l'onore e il rispetto di sè stes8o, l'amore ai figli. l'armonia della famiglia, i prh•ilegi del patriouismo, la ricchezza del sapere; fin dall'epoca feudale - lanlo di\"eraa in molti punii da quella dell'Europa conline11talc !1tru1ioni teorkb• per la difHa do.Ilo rano giopponeH - si \'edono fiorire in gran numero questi uomini famosi per il loro coraggio a iutta. prova, il loro senso d'onore e la loro abncgnione. Fra l'altro, la storia del Giappone non conosce ancora un uomo reo del delillo di tradimento; è vero che la storia accusa cli tale delitto un gran numero di Shogoun, ma essi erano sohanto colpe\·oli di abusare della fiducia dei loro sovrani e non è possibile accusarli di un delitto che non è neppure oggi conlemplato nel codice penale nipponico. In una parola. il Giappone è il paese degli Dei: e Oa che gli Dei, - scri,·e il Conte Okuma - slabilirono gli otto Stati dell'!Jn1)ero i$olano, e mandarono ad abitarli u11a razz.3 di uomini. cioè tremila anni fa. il Giappone non ha dimenticato che è terra degli Oei. La nostra altitudine religiosa tro,•a espressione in un epigramma di Sugawara Micl1isa.ne: Purchi il t·ostro cuQrc sfo fedele, ,mche se non pregale. sii'. Dei 11i u.scclteranrw >. Hitengo che nessun esempio \'alga a dimostrare, più di quello del Giappone, il fondamenlo reale e sostanziale del razzismo. Jn"ero, se fosse ancora nec:eMario confrontare la rau.a gia1l· ponese con la ,·era e propria razza mongolica, cioè la cinei;c, si tro,·erebbero queste leggiadre differenze. I Chineiii con:iu• mano gran pane del loro tempo a fumare, e $OllO dediti all'uso dell'oppio che li istupidisce a poco a poco, e toglie loro ogni energia fisica e morale. Vh•ono oon mogli e concubine: quando sono po,·eri abbandonano i proprii figliuoli alla ven• tura. lnoltre. la loro r.1zza è pure indebolita dall'uso delle bastonature che, in pieno secolo XX, sono prodigate alla pr~nza de.i mandarini, dinanzi ai quali il condannato, condotto per la coda, de,·e proslcrnal'$i, prima di subire la pena. Quindi un aguzzino gli amministra le sferzate .sulla parte più can1osa del
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