Indiani ,. che nel linguaggio comune vengono ugualmente indicate con il termine di razza. Rana è dunque un gruppo di uomini che presenta dei geni distinti che mancano ad altri gruppi. Un gruppo ~Ji meticci non può essere considerato come una raua pcrchè. pur pre• sentando in comune i geni che mancano alle razze originarit-. ~ questi sono inegualmente distribuiti nei singoli individui. Quan· do tullavia le razze originarie sono molto affini e la mescolanza si prolunga per molto tempo ed in un ambiente partico• lare, il gruppo etnico risultante si presenta talmente omog~· neo da polere essere considerato in alcuni casi come una nuo• va razza. La domanda che più di ogni ahra ha assillato la mente degli studiosi ,è quella dell'origine delle razze umane. La prei· storia ci insegna che il Quaternario inferiore era abitato da una umanità de: tipo del pitecantropo e del sinontropo. cht: già ccnosceva il fuoco cd una rozza tecnica. A questa umanità seguì nel quaternario medio l'uomo primigenio (uomo di Neandertal) più evoluto rispetto al precedente. Dall'uomo pri• migenio per mutazione sono derivate le razze umane alluali. E' bene tenere presente il concello di mutazioni per evit.ue gli errori della ,·ecchìa antropologia sistematica: questa si limi• ~ tava a clasisificare le razze in ba.se alla somiglianza o alla ·differenza dei caratteri è!escrittivi. Si giungeva così a dei ,·eri paradossi. Gli europei brachicefali erano mcs.si insieme ai bra• chicefali asiatici e 5eparati dagli altri europei; tutte I.. popolazioni di statura mollo bassa erano unite in una unica razza, pigmea ecc. Ora lo stesso carallere può comparire per mutazione nelle razie più diverse senza che per quei,to si possa parlare di unità genetica: così il naso conves.so è presente tanto nei levanlini, che negli indigeni d'America e nei meìane· siani, senza che con ciò i tre gruppi siano tra loro uniti da affinità. Così il capello spirale dei negri ha una diversa ori• gine da quello dei melanesiani: così ancora la piega delle palpebre dei mongoJi non ha nulla a che vedere con quella degli ottentotti (come è dimoslrato dal ratto che la prima è dominante e la seconda è recessiva). Così ancora la piega degli
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